lunedì 16 aprile 2018

Ancora troppi errori tecnici individuali.


Il Milan ha dimostrato di avere un allenatore di livello, anche contro il Napoli non ha buttato via un pallone, nonostante la qualità superiore dei partenopei, con Gattuso dall'inizio saremmo anche noi lì con Roma, Lazio e Inter e con un attaccante da 20 gol a campionato forse, saremmo stati lì a giocarsi più del quarto posto.
Il Milan ha giocato all’altezza del Napoli, come del resto aveva fatto contro la Juventus, è vero che gli azzurri non sono stati particolarmente brillanti, però i rossoneri hanno provato a giocare senza subire passivamente il Napoli, la coppia inedita di centrali si è comportata molto bene, tanto da non accorgerci dell’assenza di Bonucci e Romagnoli.
Oramai è un Milan che ha alzato il suo livello e si vede nel cambio di mentalità, nella sua solidità e nella capacità di essere propositivo anche con squadre di prima fascia, con cui nei cinque scontri diretti (con Montella tutti persi) ha ottenuto due vittorie, due pareggi e una sconfitta, fra l’altro immeritata con la Juventus.
Cinque che diventano sette con l’eliminazione di Inter e Lazio in Coppa Italia e ancora c’è la finale, oramai è un Milan che se la gioca sempre, crea pure delle buone occasioni, ma manca la concretizzazione, sa soffrire e sa ottenere i risultati, certo è un vero peccato che il Milan si sia scaricato sul più bello, ancora ancora Juventus e Inter ci potevano stare, ma la grandissima occasione sprecata contro il Sassuolo, dopo le sconfitte di Roma e Inter, resta comunque imperdonabile.
Grazie ai pareggi delle concorrenti, restano intatte le speranze di conservare il sesto posto, per un Milan che fatica tanto a segnare e che non è solamente una questione di attaccanti, ma coinvolge il resto della squadra che non li mettono in condizione di segnare, pochi e male i cross dei terzini soprattutto Rodriguez, Biglia detta i tempi ma non ha il lancio preciso in verticale.
Kessie è generosissimo ma non altrettanto nel liberare un compagno davanti alla porta, Suso e Bonaventura fanno il cross a rientrare dalle fasce e Calhanoglu è più portato alla conclusione personale che al lancio smarcante, attenzione! Stiamo parlando di buonissimi giocatori, ma molto solisti e poco inclini a liberare il compagno davanti al portiere.
Questi ci limita la possibilità di rilanciarci nella corsa al quarto posto e ora abbiamo la Fiorentina che spinge alle spalle, più che altro il pareggio col Sassuolo e anche quello con l’Inter, ha messo in evidenza una condizione psico-fisica bassa, specie in Suso e Bonaventura.
Il Milan ha iniziato la preparazione molto presto ed è stata pure sbagliata, tanto che con l’arrivo di Gattuso è stata rifatta proprio per tentare la rincorsa in campionato ed è normale che ora si stia pagando la stanchezza, molti giocatori non hanno mai riposato e fin che erano coinvolti nella rincorsa la stanchezza non pesava, poi dopo lo scippo della Juventus sono crollati e va anche detto che alla fine si utilizzano sempre gli stessi uomini.
Purtroppo non ce ne sono altri che danno maggiori garanzie e alla lunga questo ha avuto ripercussioni sulla lucidità dei giocatori, Gattuso sta provando a ricaricare le batterie a una squadra che ha problemi di gol e di panchina, la crescita di questa squadra è merito di Gattuso, ma Mirabelli ora deve pensare al futuro, manca un attaccante da almeno 20 gol e i ricambi in panchina.
Si continua a parlare di Champions ma per me rimane lontana, certo se le grandi continuano a perdere colpi e il Milan che ha necessità di vincere nelle prossime partite tornare a vincere, allora le cose potrebbero cambiare. Questa poi è la settimana che porterà il Milan davanti all’Uefa e si augura di ottenere sanzioni come quelle applicate a Inter e Roma (rosa limitata in competizioni Uefa e sanzione un terzo da pagare subito e due terzi congelati in funzione al mancato rispetto dei paletti).
Quindi non ci sarà un mercato scoppiettante, ma l’auto-finanziamento attraverso qualche cessione eccellente, sono arrivati Reina e Strinic. ma il problema numero uno è l’attaccante, Cutrone e Andrè Silva sono degli ottimi giovani e stanno completando la maturazione, Kalinic e Donnarumma faranno posto alla nuova punta, uno fisicamente e l’altro economicamente, ma se le due cessioni porteranno l’assegno per la punta, l’altra carta da giocare per la mezzala che manca è Suso che ha una clausola rescissoria di 40 milioni.
A proposito di Suso si è parlato di un interessamento del Napoli, che darebbe al Milan Calleon e una ventina di milioni, ma ne io e ne la società la riteniamo percorribile, resto più tosto dall’idea di prendere Zajc trequartista dell’Empoli come vice Calhanoglu, ammesso che in avanti si giochi con il trequartista e due punte.
Torna Bertolacci per fare il sostituto della mezzala, altri 15 milioni si possono ricavare dalla cessione di Bacca e magari prendere oltre a un vice Kessie, anche una quarta punta d’esperienza del tipo Quagliarella, ma tutto dipenderà dall’incontro con l’Uefa per capire se sul mercato ci saranno limiti o paletti da rispettare e anche il tipo di mercato che potrà fare Mirabelli.
Ci saranno molte cessioni che dovranno fruttare piccole o grandi plusvalenze (Donnarumma, Suso, Bonaventura, Bacca, Antonelli, Abate, Musacchio, Gomez, Mauri, Borini e Kalinic), mentre Reina ha fatto vedere che si può puntare tranquillamente su di lui, mi dispiace che la Samp ha messo da parte Strinic e non lo possiamo seguire, mentre a sei turni dalla fine la situazione è questa:
Il Milan ha 53 punti e deve incontrare: TORINO, Benevento, BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Fiorentina ne ha 51 e deve incontrare: Lazio, SASSUOLO, Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
L’Atalanta è a 49 punti e incontrerà: BENEVENTO, Torino, Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
La Sampdoria a 48 punti invece deve giocare con: Bologna, LAZIO, Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
Tuccio 2010

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