Il Milan ha dimostrato di
avere un allenatore di livello, anche contro il Napoli non ha buttato via un
pallone, nonostante la qualità superiore dei partenopei, con Gattuso
dall'inizio saremmo anche noi lì con Roma, Lazio e Inter e con un attaccante da
20 gol a campionato forse, saremmo stati lì a giocarsi più del quarto posto.
Il Milan ha giocato
all’altezza del Napoli, come del resto aveva fatto contro la Juventus, è vero
che gli azzurri non sono stati particolarmente brillanti, però i rossoneri
hanno provato a giocare senza subire passivamente il Napoli, la coppia inedita
di centrali si è comportata molto bene, tanto da non accorgerci dell’assenza di
Bonucci e Romagnoli.
Oramai è un Milan che ha
alzato il suo livello e si vede nel cambio di mentalità, nella sua solidità e
nella capacità di essere propositivo anche con squadre di prima fascia, con cui
nei cinque scontri diretti (con Montella tutti persi) ha ottenuto due vittorie,
due pareggi e una sconfitta, fra l’altro immeritata con la Juventus.
Cinque che diventano
sette con l’eliminazione di Inter e Lazio in Coppa Italia e ancora c’è la
finale, oramai è un Milan che se la gioca sempre, crea pure delle buone
occasioni, ma manca la concretizzazione, sa soffrire e sa ottenere i risultati,
certo è un vero peccato che
il Milan si sia scaricato sul più bello, ancora ancora Juventus e Inter ci
potevano stare, ma la grandissima occasione sprecata contro il Sassuolo, dopo
le sconfitte di Roma e Inter, resta comunque imperdonabile.
Grazie ai pareggi delle concorrenti, restano
intatte le speranze di conservare il sesto posto, per un Milan che fatica tanto
a segnare e che non è solamente una questione di attaccanti, ma coinvolge il
resto della squadra che non li mettono in condizione di segnare, pochi e male i
cross dei terzini soprattutto Rodriguez, Biglia detta i tempi ma non ha il
lancio preciso in verticale.
Kessie è generosissimo ma non altrettanto
nel liberare un compagno davanti alla porta, Suso e Bonaventura fanno il
cross a rientrare dalle fasce e Calhanoglu è più portato alla conclusione
personale che al lancio smarcante, attenzione! Stiamo parlando di buonissimi
giocatori, ma molto solisti e poco inclini a liberare il compagno davanti al
portiere.
Questi ci limita la possibilità di
rilanciarci nella corsa al quarto posto e ora abbiamo la Fiorentina che spinge
alle spalle, più che altro il pareggio col Sassuolo e anche quello con l’Inter,
ha messo in evidenza una condizione psico-fisica bassa, specie in Suso e Bonaventura.
Il Milan ha iniziato la preparazione molto
presto ed è stata pure sbagliata, tanto che con l’arrivo di Gattuso è stata
rifatta proprio per tentare la rincorsa in campionato ed è normale che ora si stia
pagando la stanchezza, molti giocatori non hanno mai riposato e fin che erano coinvolti
nella rincorsa la stanchezza non pesava, poi dopo lo scippo della Juventus sono
crollati e va anche detto che alla fine si utilizzano sempre gli stessi uomini.
Purtroppo non ce ne sono altri che danno
maggiori garanzie e alla lunga questo ha avuto ripercussioni sulla lucidità dei
giocatori, Gattuso sta provando a ricaricare le batterie a una squadra che ha
problemi di gol e di panchina, la crescita di
questa squadra è merito di Gattuso, ma Mirabelli ora deve pensare al
futuro, manca un attaccante da almeno 20 gol e i ricambi in panchina.
Si continua a parlare di
Champions ma per me rimane lontana, certo se le grandi continuano a perdere
colpi e il Milan che ha necessità di vincere nelle prossime partite tornare a
vincere, allora le cose potrebbero cambiare. Questa poi è la settimana che
porterà il Milan davanti all’Uefa e si augura di ottenere sanzioni come quelle
applicate a Inter e Roma (rosa limitata in competizioni Uefa e sanzione un
terzo da pagare subito e due terzi congelati in funzione al mancato rispetto
dei paletti).
Quindi non ci sarà un mercato
scoppiettante, ma l’auto-finanziamento attraverso qualche cessione eccellente,
sono arrivati Reina e Strinic. ma il problema numero uno è l’attaccante,
Cutrone e Andrè Silva sono degli ottimi giovani e stanno completando la
maturazione, Kalinic e Donnarumma faranno posto alla nuova punta, uno
fisicamente e l’altro economicamente, ma se le due cessioni porteranno l’assegno
per la punta, l’altra carta da giocare per la mezzala che manca è Suso che ha
una clausola rescissoria di 40 milioni.
A proposito di Suso si è parlato di un
interessamento del Napoli, che darebbe al Milan Calleon e una ventina di
milioni, ma ne io e ne la società la riteniamo percorribile, resto più tosto
dall’idea di prendere Zajc trequartista dell’Empoli come vice Calhanoglu,
ammesso che in avanti si giochi con il trequartista e due punte.
Torna Bertolacci per fare il sostituto della
mezzala, altri 15 milioni si possono ricavare dalla cessione di Bacca e magari
prendere oltre a un vice Kessie, anche una quarta punta d’esperienza del tipo
Quagliarella, ma tutto dipenderà dall’incontro con l’Uefa per capire se sul
mercato ci saranno limiti o paletti da rispettare
e anche il tipo di mercato che potrà fare Mirabelli.
Ci saranno molte cessioni
che dovranno fruttare piccole o grandi plusvalenze (Donnarumma, Suso,
Bonaventura, Bacca, Antonelli, Abate, Musacchio, Gomez, Mauri, Borini e Kalinic),
mentre Reina ha fatto vedere che si può puntare tranquillamente su di lui, mi
dispiace che la Samp ha messo da parte Strinic e non lo possiamo seguire,
mentre a sei turni dalla fine la situazione è questa:
Il Milan ha 53 punti e deve incontrare: TORINO,
Benevento, BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Fiorentina ne ha 51 e deve incontrare: Lazio,
SASSUOLO, Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
L’Atalanta è a 49 punti e incontrerà:
BENEVENTO, Torino, Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
La Sampdoria a 48 punti invece deve
giocare con: Bologna, LAZIO, Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
Tuccio 2010
Nessun commento:
Posta un commento