giovedì 26 aprile 2018

Momenti decisivi


Potrei anche sbagliarmi ma da 2 o 3 gare a questa parte mi è sembrato di rivedere il Milan di Montella, la condizione fisica è anche quella mentale sono le stesse ma per ragioni differenti, la squadra per me sostanzialmente rimane forte, ha avuto molti momenti di difficoltà e non può competere con Napoli e Juventus.
Nel momento delle difficoltà come al solito viene fuori che: Fassone e Mirabelli hanno buttato i soldi costruito una squadra scarsa e credo che quando si vinceva sarà stata sicuramente per pura fortuna o per compassione da parte delle avversarie, so e capisco che queste due persone non riescono ad andare giù a nessuno, ma del resto si è criticato Monchi che adesso è un dio, Giuntoli, Sarri e De Laurentis, per non parlare di Spalletti, Ausilio e Sabatini.
Questo in fondo è lo sport preferito dagli Italiani, dare la colpa sempre a qualcuno, meglio se sono del Milan e se sono Fassone e Mirabelli, non potendoli attaccare per il debito con Elliott, appena superato discretamente con l’UEFA, in qualche modo bisogna attarli ed allora se il Milan non segna lo facciamo pagare a Fassone e Mirabelli.
La squadra ha risentito del lungo inseguimento, però quando la squadra va bene, mette in fila tanti risultati utili consecutivi e tante buone prestazioni, non sono gli stessi giocatori scarsi comprati da Mirabelli e allenati da Gattuso sempre scelto da Mirabelli?
Il Milan arrivava da quattro partite senza vittorie, ed è chiaro che è anche condizionato dai risultati, ma da qui a sparare a zero su Mirabelli ne corre, che il direttore poteva spendere meglio i soldi è verissimo, come è altrettanto vero che il Milan di Gattuso è terzo in classifica limitato al suo periodo e se non andiamo in Europa è colpa di Montella, così come è pure vero che Gattuso è bravo ma che anche lui deve crescere.
Il problema del centravanti esiste, ma c’era anche con Bacca, che era fortissimo quando è arrivato al Milan e non l’ha comprato Mirabelli, il Milan non risolverà il problema fin tanto che non lavorerà sui movimenti degli attaccanti, sabato scorso ho visto Palermo-Avellino, Foscarini arrivato ad un certo punto del primo tempo per non continuare ad essere prevedibile ha invertito gli esterni d’attacco, il Milan perché non lo fa mai e poi ditemi: quali sono i movimenti degli attaccanti?
Io intanto non sottovaluterei invece la grande prova del Benevento, una squadra fatta di grandi giocatori Sagnà, Sandro, i due centrali, una squadra che poteva anche vincere contro l'Inter e ha dominato con la Lazio a Roma per mezz'ora e in queste squadre gli acquisti non li ha fatti Mirabelli, piuttosto da quando si è infortunato Romagnoli sono arrivati solo 2 punti in 3 partite nonostante la grande prestazione di Zapata, magari oggi avremmo altri 3 punti in più e un Mirabelli bravo.
Sicuramente il calo del Milan non dipende dall'assenza di Romagnoli, ma neanche da Mirabelli, Zapata è stato un degno sostituto e mi è piaciuto tantissimo non solo contro il Benevento, spesso è l'episodio che ti porta ad incappare nella disavventura, la traversa di Kessie, i due rigori non concessi, ma non può e non deve essere per forza colpa di qualcuno, se no si finisce per non avere chiara la situazione e si sbaglia.
Adesso mancherà anche Biglia, il Milan con Locatelli e Montolivo può ovviare per queste 4 partite che restano, ma la cosa fondamentale adesso è ritrovare gli esterni d'attacco, il ritorno alla vittoria (oltre a lavorare sui movimenti degli attaccanti) dipenderà della presenza di Calhanoglu (acquistato da Mirabelli) e Suso, anche non nelle migliori condizioni.
Mancano quattro partite alla fine della stagione e il Milan non può più permettersi passi falsi, servirà trovare nuove certezze, il pareggio contro il Sassuolo e la sconfitta contro il Benevento inevitabilmente porta a delle scelte, il recupero di Calhanoglu è fondamentale così come la presenza di Suso, per iniziare un mini campionato dove si deciderà l’esito della stagione.
Un mese senza vittorie ha riportato il Milan dal sogno quarto posto all’incubo di non entrare in Europa League e se poi il Milan dovesse chiudere al settimo posto, sarebbe costretti a disputare tre turni preliminari con partite ogni giovedì da fine luglio a fine agosto, saltando così anche la tournée negli Usa, cominciando la preparazione un mese prima con molti giocatori che arriveranno più tardi per gli impegni al Mondiale.
Finirebbe per disputare 60 partite stagionali per arrivare ad aprile alla canna del gas, a quel punto servirebbe una rosa affidabile e molto lunga, adesso saranno quattro gare decisive con Bologna, Verona, Atalanta (soprattutto) e Fiorentina, per riprenderci il sesto posto e salvare un’annata ben lontana dalle aspettative della vigilia, 4 giocatori hanno già la valigia pronta: Gustavo Gomez, Josè Mauri, Luca Antonelli e Marco Storari (scadenza contrattuale), poi chi ha deluso e potrebbe partire per fare cassa, uno è sicuramente Kalinic e forse anche Rodriguez, Borini e Andrè Silva.
Adesso c’è il rischio di non arrivare fino alla finale di coppa Italia e alla fine del campionato, per un gruppo che ha mostrato segnali di cedimento fisico, superficialità e scarsa motivazione, con la conseguenza di mandare tutto all’aria e dovere ricominciare tutto da zero, rottamare in pratica l’ultimo mercato mentre servirebbe conservare il gruppo e fare acquisti mirati a colmare i limiti attuali.
Tuccio 2010

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