giovedì 27 settembre 2018

Mancano almeno 5 punti.


Ma cominciamo dalle cose belle e cioè, che Elliott dopo il rimborso dei due bond ha azzerato i debiti del Milan, completando il percorso di risanamento del club, così anche per quest’anno a tutti quelli che speravano in un fallimento del Milan gli andrà di traverso, ora con l’arrivo di Gazidis e Gandini si punta all’aumento dei ricavi e la ricerca di nuovi sponsor, per pagare tutti i riscatti che restano e placare le illazioni altrui.
Il passaggio da Yonghong Li a Elliott continua a produrre effetti benefici sull’assetto societario, tanto che adesso le banche sarebbero disposte a consentire delle linee di credito, magari con la garanzia dei futuri incassi dai diritti tv, per completare il percorso virtuoso verso la stabilità finanziaria, richiesto della UEFA per il Fair Play Finanziario.
Ma se gli effetti benefici si vedono sull’assetto societario, la stessa cosa non si può dire sotto l’aspetto tecnico, Higuain in questa squadra e in questo inizio di stagione, ha avuto un peso importantissimo alzando il tasso tecnico del Milan (menomale), quindi non può essere data per scontata una partenza del genere, per una squadra che cambia il solo Kalinic con Higuain e che nella scorsa stagione con Gattuso ha avuto una media da Champions.
Il Milan ad Empoli doveva dare una risposta importante e non l’ha data, non serve avere creato tanto come dice Gattuso, se poi si è sbagliato il doppio, va bene, l’errore ci può stare, ma non è vero che li stiamo pagando a caro prezzo, un errore (quello di Romagnoli) si paga a caro prezzo con la perdita di due punti, ma quando una squadra lascia l’iniziativa in mano agli avversari (secondo errore), sbaglia l’impossibile sotto porta (terzo errore) e non chiude mai le partite (quarto errore), anzi con un pareggio sta pure pagando poco.
Questo è il problema e per carità non parliamo di un’altra partita sfortunata, non è sfortuna giocare 45 minuti e poi consegnarsi agli avversari (sempre), non può essere sfortuna presentarsi dalle parti del portiere avversario e tirare alle stelle, non è sfortuna non riuscire mai a concretizzare una ripartenza in superiorità numerica, non è sfortuna se non riusciamo a fare gol su palla inattiva, bisogna migliorare la fase realizzativa (quando?), perché il gioco del calcio è segnare un gol in più dell’avversario, specie quando questo e “immensamente” inferiore.
Stiamo facendo fatica e si vince poco, ma non sono ammissibili tutti questi errori sistematici, non è ammissibile giocare con un tridente dove non segna nessuno (gli ultimi due gol di Higuain non fanno testo) e non centra nemmeno come gioca il Milan, anzi, tanto meglio visto che Suso e Calha pensano più al tiro che a cercare Higuain e se non vinci giocando bene, pensi di vincere quando giocherai male?
Poi non si può sentire dire i ragazzi ce la stanno mettendo tutta, Calhanoglu e Kessie non li ho visti da cinque partite, Calabria, Musacchio, Biglia e Suso vanno a sprazzi senza mostrare miglioramenti, “dobbiamo lavorare", ancora! Con la stessa squadra dello scorso anno, dobbiamo ancora lavorare? Che significa il portiere loro ha fatto 4-5 miracoli e tutte quelle altre palle sbagliate?
Sicuramente non siamo una grande squadra, non possiamo vincere o competere con quattro/cinque squadre del nostro torneo, ma dobbiamo battere e sonoramente il Cagliari, l’Atalanta e l’Empoli, gente come Chalanoglu e Suso devono essere cinici e concreti come sono gli avversari, dobbiamo sapere gestire la partita e il risultato, “oggi abbiamo provato a gestire un po’ e il rigore ci ha tagliato le gambe”, lo posso sentir dire all’Empoli e non al Milan.
Ora scusate, io fin qui ho elogiato Gattuso e non voglio essere un volta faccia, ma tutti gli allenatori del mondo, compresi quelli scarsi sanno che non si prova a gestire e a palleggiare nella propria metà campo, è normale che al primo errore prendi gol, con le ammissioni delle ultime partite, Gattuso sta dimostrando di non comprendere il calcio o che gli è sfuggita di mano la squadra, proprio come Montella lo scorso anno, quando mi parla dei concetti dei difensori che sono buoni, vuol dire che non ha capito che siamo il Milan e dobbiamo parlare dei concetti degli attaccanti.
Abbiamo tirato in porta 17-18 volte e mettiamo che 5 sono stati i miracoli di Terraciano, ma si possono sbagliare 12 palle gol? Anche perché il gol non è di Biglia ma è autorete, se no staremmo qui a parlare di una disastrosa sconfitta, ingiustificabile dall’assenza di Higuain e non parliamo di partita sfortunata per piacere.
“Dopo l'episodio del rigore abbiamo cominciato a giocare” parole di Gattuso, perché io aggiungo in stato confusionale e il Milan ad Empoli deve cominciare a giocare dopo il rigore? A venti minuti dalla fine? Le partite vanno chiuse e basta, non ci sono se e non ci sono ma, frasi come: "Viviamo in una nazione in cui ognuno vuole dire la sua, quando non arrivano i risultati” che significa? Oppure “Dobbiamo scrollarci di dosso tutte quelle scorie che ci stiamo portando dietro", quali scorie? E allora il campionato scorso? Frasi di circostanza che mi portano alla domanda: ma ci è o ci fa?
Intanto la classifica si allunga e la corsa per il quarto posto si rivela più complicata del previsto, l’anno scorso il Milan aveva qualche punto in più (quelli che già mancano adesso) e poi sappiamo come è andata a finire.
Adesso una piccola divagazione, non sono più cose che mi interessano fin che a Palermo resta Zamparini, ma siccome spesso parlo di altri temi che non sono il Milan, la sconfitta di Brescia che ha decretato il secondo e per niente precoce esonero di Tedino è un altro tema.
Che la squadra con Tedino giocasse senza una chiara trama di gioco e che si affidasse alle giocate dei singoli, lo aveva già dimostrato ampiamente lo scorso campionato, ora capisco che con Zamparini non ci voglia lavorare più nessuno e che Tedino consapevole dei propri limiti come allenatore, consideri una grande fortuna avere incontrato nella sua vita Zamparini, ma che fosse finita così lo sapevamo tutti già a giugno.
Al di là dell’incapacità del tecnico per questa categoria, Tedino non era stato più voluto da Bellusci, Jajalo, Nestoroski, Alesaami ecc, è tornato con la speranza-promessa da parte di Zamparini che avesse potuto vendere i “senatori”, questo non è accaduto e i senatori, insieme all’incapacità del tecnico lo hanno fatto fuori, lo dimostrano le prestazioni di Bellusci e soci, visto che sono dovuti restare quasi per forza a Palermo, almeno cambiano l’allenatore.
A prendere il posto di Tedino sarà come nelle abitudini di Zamparini, un tecnico riciclato e già a libro paga: Stellone, anche lui esonerato per manifesta incapacità e poi richiamato e lodato, giusto sempre per non fare investimenti sul Palermo, ridotto oramai a esclusiva fonte di ricavi.

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