sabato 1 settembre 2018

Ancora un buon Milan solo per un tempo


Vincere era importante e alla fine il Milan ha meritato la vittoria, ma come dice giustamente Gattuso c’è ancora da lavorare, anche perché specialmente sulle ripartenze, ci si è trovati spesso 3 contro 3, 4 contro 4 e poi siamo stati troppo macchinosi e non abbiamo concluso niente.
Anche quando gli avversari vengono fuori, il Milan comincia ad abbassarsi e fa fatica a ripartire, la linea difesa si impaurisce e alla prima difficoltà perde l'atteggiamento giusto, anche questo è un problema su cui lavorare.
Con Higuain la davanti il rifornimento deve essere costante, ancora troppi pochi palloni arrivano all’argentino, che ha gestito comunque da campione, è il centravanti e il campione che ci mancava, ma bisogna coinvolgerlo di più, contro la Roma si è visto un Milan che ha giocato meglio rispetto a Napoli, ma anche l’avversario mi è sembrato diverso, ancora in cerca di identità.
Bisogna ancora lavorare, sulla tenuta fisica e mentale dei calciatori, sulla mentalità aggressiva e sul fatto di sapere soffrire, sicuramente non si può pensare di comandare il gioco per novanta minuti, ma gestire meglio i periodi di “pausa” della squadra sicuramente si.

In panchina quest’anno mi sembra che ci siano a disposizione ragazzi con caratteristiche che l'anno scorso mancavano, quelli che sono entrati hanno dato brillantezza e convinzione, si può fare meglio rispetto all'anno scorso perché si può lavorare più tranquilli, non avendo sulle spalle il fallimento di Montella e questo si dovrebbe vedere meglio dopo avere smaltito i carichi di lavoro, perchè la squadra continua anche quest’anno a non essere brillantissima.
Higuain è il nostro salto di qualità, non è solo l’attaccante di reparto, ma è anche la punta che entra nella coralità del gioco del Milan, dobbiamo sfruttare meglio la sua classe la davanti ed essere più pericolosi quando attacchiamo la profondità, con Higuain che viene incontro e poi l’argentino ha dimostrato che può giocare anche insieme a Cutrone e la cosa è positiva.
Con l’Europa League che va in scena tra due settimane e si comincerà a giocare ogni tre giorni, ci sarà gloria per tutti i giocatori che al momento stanno avendo poco spazio, anche perché mi sembra gente che merita l’occasione per giocare e mettersi in mostra, la seconda competizione UEFA non è ricca come la Champions, ma può comunque garantire un buon gruzzoletto.
Per le 48 squadre partecipanti alla fase a gironi ci sono a disposizione 560 milioni, chi vincerà la finale incasserà 8.5 milioni, mentre la perdente quasi la metà 4.5 milioni, un club come il Milan (con un corposo ranking storico) arrivando in fondo, porterebbe a casa o meglio nelle casse rossonere circa 30 milioni, giusti quelli per pagare il riscatto di Kessie.

Tuccio 2010

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