domenica 22 ottobre 2023

Diritti tv, prende sempre più corpo il canale Lega Serie A.

Il fronte pro-canale Lega serie A, prende sempre più corpo e conta adesso sette squadre su venti: Salernitana, Napoli, Fiorentina, Juventus, Milan, Roma e Bologna, l'assegnazione dei diritti tv per la Serie A, per il quinquennio che va dal 2024 al 2029, fino ad ora non ha prodotto alcun risultato, l'accordo possibile da 900 milioni di euro con Sky e DAZN (i broadcaster che hanno presentato la proposta migliore), serve solo per il sostentamento del sistema calcio italiano.

Nell’ultimo quinquennio, la Lega Serie A ha incassavano 940 milioni di euro l'anno per i diritti televisivi, le cose aumentano, il nostro calcio è in crescita e ambisce a molto di più, sicuramente non qualcosina in meno, ecco che la ventilata possibilità di creare un canale proprio per trasmettere le partite e incassare direttamente la pubblicità, trova molto interessate le sette squadre già citate.

Sette squadre che promuovono un cambiamento e sostengono la soluzione del canale autonomo di Lega, anche a fronte del fatto, che il Governo italiano ha deciso di tagliare gli sgravi fiscali, per i lavoratori che arrivano dall’estero, compresi gli sportivi professionisti e parte dal 1° gennaio 2024, fra l’altro la legge è retroattiva e ha conseguenze non solo per i tesserati nel mercato invernale, ma anche per gli ingaggi avvenuti nell'ultimo mercato estivo.

Ci sono quindi due strade da percorrere, le società media tradizionali, che comunque lo hanno fatto con discreto successo fino a questo punto, anche se hanno preteso costi d’abbonamento alti, oppure la creazione della propria media company, una strada da tenere in grossa considerazione, anche se è una cosa nuova, bisogna dare l'opportunità di valutare le diverse opzioni, possibilmente più redditizie per i club e più economiche per i tifosi, io sono per il canale della lega serie A.

Il mondo del calcio sta diventando molto complicato, l'abolizione del vincolo sta creando scompensi, la Serie A non guarda più ai nostri giovani e il sistema si è sovra-indebitato spaventosamente, anche le norme fiscali che sono state applicate attraverso i decreti ministeriali, come il decreto crescita, hanno inciso nella scelta dei giovani e vecchi dall’estero, perché ha creato un vantaggio troppo grande che non è corretto, se non riusciamo a invertire la rotta, diventerà una missione difficile per tutto il movimento calcio italiano.

Cambiamo argomento, ancora un infortunio in casa Milan, quando inquadrano in televisione il riscaldamento e a dirigere le operazioni c’è ancora Osti, non capisco come Pioli e il Milan, non si accorgano del verificarsi dei continui infortuni e quasi sempre in allenamento, per dire che sono tutti infortuni muscolari e non da trauma.

Adesso si è infortunato anche Sportiello, costretto a saltare la sfida contro la Juventus, l'ultimo infortunio il portiere lo ha avuto sette anni fa, ora mi chiedo: “Ma quando sostituiranno Osti? per me quando lo faranno, sarà sempre troppo tardi, contro la Juve giocherà Mirante e speriamo che non succeda nulla neanche a lui.

Si torna a parlare di Taremi, prima per una decina di giorni fa, lo hanno accostato all’Inter già a gennaio, adesso viene riaccostato al Milan, dopo che quest’estate era tutto fatto a poche ore dalla chiusura del calciomercato e poi è saltato per il cambio di alcune condizioni degli agenti del giocatore, quello che c’è rimasto più male è stato proprio Taremi, che a quanto pare ha cambiato entourage.

L'attaccante del Porto rimane un obiettivo e i rossoneri potrebbero ritentarci seriamente, se il giocatore non dovesse rinnovare il contratto con il Porto e se si ripristinassero i vecchi accordi con il nuovo entourage, sarebbe un'occasione appetibile, specie se a parametro zero, per gennaio invece si sta lavorando su Miranda, il terzino 23enne del Betis Siviglia è considerato il vice Theo, al momento non ha ancora rinnovato (scadenza 2024) e il Milan potrebbe prenderlo a zero a giugno o a gennaio con 4-5 milioni. 

  

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