lunedì 30 ottobre 2023

Il Milan non è squadra, c'è molta confusione.

 

Era un po' che non condividevo il mio pensiero con Sacchi, io lo dico da settembre che il Milan non è squadra, ha degli ottimi singoli, ma che insieme non sono perfettamente funzionali e adesso che ne è venuto a mancare qualcuno, la confusione si è acuita e la sconfitta con il PSG è stata strameritata, così come il deludente pareggio di Napoli, dopo essere stati avanti di due gol.

Non è vero che le due squadre hanno giocato un tempo per uno, così come non è vero che alla fine non poteva che arrivare un pareggio, il Milan ha giocato solo l’ultimo quarto d’ora del primo tempo dopo il 2 a 0 e in quel quarto d’ora poteva e doveva dilagare, poi e prima, solo sporadiche ripartenze e ovviamente nello spogliatoio milanista, la delusione e la rabbia è tanta, perché solo il Milan poteva pareggiare una partita così.

Era una partita da vincere. anzi era una partita già vinta, non può succedere a un “top” club di essere rimontato nella ripresa, un “top” club non deve permettere quella reazione e la rimonta agli avversari, dopo i due gol di Giroud e dopo un ottimo primo tempo, giocato con umiltà, come tutti gli avevano rimproverato di non avere fatto a Parigi.

Nella prima frazione di gioco, si è visto un Milan coperto, che si è difeso bene, un Milan più aggressivo, che dopo avere trovato le due reti, nel quarto d’ora finale ha creato tante altre occasioni da gol, per chiudere definitivamente la partita.

Non lo ha fatto, non l’ha saputo fare, ma non c’entra niente che a complicare tutto però, sono stati ancora una volta gli infortuni, Kalulu si è fatto male nel primo tempo, il Milan si stava difendendo e con dentro Pellegrino al posto del francese, i rossoneri sono passati in vantaggio e hanno pure raddoppiato, caso mai ha inciso la sostituzione di Pulisic per l’ennesimo problema muscolare.

Ma avanti 2 a 0, ci poteva stare pure stare che toglievi un esterno alto e lo sostituivi con un esterno basso, che so, Florenzi e comunque gli infortuni al Milan fanno parte della presunzione del tecnico, che ha voluto questo preparatore e non lo vuole cacciare via, così come appunto, un tecnico meno presuntuoso non fa entrare al posto dell'americano Romero, che si è impegnato tanto, ma ha combinato poco. 

Delusione tanta e rimpianti ancora di più e a questo si aggiunge dopo quella di Calabria di Parigi, anche la forte reazione di Leao e Giroud, per la loro sostituzione a dieci minuti dalla fine per Okafor e Jovic, un allenatore poco presuntuoso, in questo caso diciamolo pure, meno scarso, non può togliere Giroud, se vuole tentare di vincerla. 

Perché a parte il fatto che il francese era stato il migliore in campo, stava bene e non puoi pensare che con Jovic sia meglio, Jovic è la sostituzione prima della morte, la sostituzione di Leao invece ci può stare, il portoghese è stato ancora una volta piuttosto deludente e io come Sacchi non lo farei giocare, se no nel secondo tempo per spaccare la partita, non mi affiderei totalmente a lui, io avrei fatto un altro mercato e avrei speso meglio tutti quei soldi.

Con questo pareggio il Milan resta alle spalle della Juventus e si avvia a un altro campionato da quinta in classifica (occhio alla Fiorentina), solo due settimane fa era prima in classifica con 2 punti in più dei cugini, adesso l'Inter è prima a più 3, per me, ma solo per me che non capisco nulla, dopo due sconfitte di fila contro Juventus e PSG, questo pareggio sa di bicchiere mezzo vuoto (sconfitta) e l’aperta contestazione dei senatori, mi dice che si tratta di una mini crisi.

È arrivata prima rispetto allo scorso anno e diventerà crisi aperta se non arriveranno i risultati con l’Udinese e così via, una mini crisi figlia della mancanza di organizzazione di gioco e della qualità fisica e atletica, che invece hanno i nostri avversari italiani e europei, Pioli lo ha capito, che per giocare in Europa si deve praticare un calcio diverso, basato sul collettivo, sul ritmo, sulla sinergia tra i reparti, ma con il suo staff, non riesce a farlo.

Anche a Napoli i rossoneri sono stati lunghi, spesso sorpresi in contropiede, non c’era connessione tra attacco e centrocampo e tra centrocampo e difesa, un po' meglio rispetto a Parigi, ma il Napoli con tutto il rispetto non è il PSG, purtroppo anche stavolta una partita storta, male interpretata, c’è ancora una certa confusione nell’applicazione delle idee di gioco, c’è stato più ordine in campo, i passaggi sono stati più precisi e rapidi, però...

I rossoneri hanno avuto tante occasioni, ma il Napoli escluso quel quarto d’ora tra il 30esimo e il 45esimo, ha tenuto in mano la partita e potevano segnare qualche gol in più, anche sulla fase di pressing si è visto un Milan migliore, ma abbiamo lasciato avanzare gli avversari e ci siamo difesi nella nostra metà campo, così è facile essere rimontati.

Continua…

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