sabato 7 ottobre 2023

Secondo pareggio consecutivo in Champions per i rossoneri.

Il Milan, per come sono andate le cose in queste prime due partite di Champions, meriterebbe di stare in testa alla classifica con 6 punti, evidentemente qualcosa ancora non funziona e in campionato riesce ad essere ben mimetizzata, ma è fuori di dubbio, che i rossoneri meritavano di vincere sia contro il Newcastle che con il Dortmund.

Dopo un primo tempo equilibrato e attendistico, il Milan cresce alla distanza e nel finale spreca anche alcune buone occasioni, non va mai in affanno, se non nella parte finale della partita, quando le due squadre si allungano per la stanchezza e provano ad approfittarne a vicenda, creando occasioni da un lato e dall’altro, fatte di più per disperazione, che per fasi di gioco ragionate.

Un altro 0 a 0 dopo quello con il Newcastle, Milan e Borussia però sono a zero gol fatti in questo girone, uno 0 a 0 tutto sommato giusto, che rispecchia nel complesso quanto visto in campo, una partita che alla fine si poteva vincere come si poteva perdere, al Milan resta però il rimpianto d’avere fallito le occasioni più pulite, con Giroud nel primo tempo e nel finale con Chukwueze.

Sicuramente in quelle occasioni si poteva e si doveva fare di più, di certo ora i rossoneri devono iniziare a vincere, dopo che a sorpresa il Newcastle ha schiantato 4 a 1 il Psg, rimescolando le carte del girone e adesso diventano ancora più decisive le prossime due partite con i parigini, adesso il secondo posto è in lizza con loro e non più con il Newcastle o con il Dortmund.

Adesso l’equilibrio sarà ancora più sottile e il Milan deve vincere questa doppia sfida, per dare sostanza a una classifica che ora li vede fuori dagli ottavi, Reijnders nel ruolo di playmaker ha funzionato a tratti, ma ha creato il problema nel suo ruolo, perché così si è persa la sua abilità di buttarsi negli spazi e riempire la zona d’attacco, del resto non sembrava il caso neanche me, di schierare ancora Adli.

È rimasto ancora in ombra l’ex capitano America, ciò nonostante il Dortmund in difesa non è insuperabile e l’occasione migliore comunque è di Giroud, Pioli aveva chiesto più intensità e qualità, ma poi ha giocato un primo tempo troppo timido, affidandosi come sempre a Leao.

Nel secondo tempo il Milan è andato un po' meglio, anche perché quasi alla fine entra Adli e nel finale, i rossoneri continuano a premere alla ricerca del gol e dei tre punti, ma Chukwueze prima e Reijnders poi non trovano la porta, certo non è un pareggio da buttare, ma anche questo come quello con il Newcastle, lascia l’amaro in bocca.

Con la vittoria del Newcastle sul Psg, la classifica del girone resta corta e il prossimo 25 ottobre a Parigi, ci sarà la prima delle due sfide consecutive con il PSG e lì bisogna fare 3 punti, il ritorno con il Dortmund sarà a San Siro il 28 novembre, per quella occasione i rossoneri dovranno essere quasi qualificati e dovranno avere risolto il problema della concretezza sotto porta.

A Parigi dovranno essere invece bravi a fare meglio, non ci possiamo accontentare di un altro pareggio, che alla luce dei fatti, ci andrebbe ancora più stretto in classifica, ai tifosi la partita non è piaciuta, ma non è stata la più brutta, per quanto riguarda Adli, la scelta di farlo giocare è stata una necessità e nonostante tutto, non so se sia per lui il ruolo più adatto.

Il Milan nell’idea del coach, il play c’è l’ha ed è Bennacer e non Krunic, che invece è la riserva dell’algerino, Adli non è stato ceduto, per non dovere prendere un altro giocatore, a cui dovevano fare un contratto più o meno lungo, per tenerlo in panchina a fare la riserva a Krunic e poi a marzo quando torna Bennacer, sarebbe diventa il terzo play.

Pioli gli ha dato l’input, il ragazzo si è applicato tantissimo, ha lavorato altrettanto e nel momento del bisogno sono stati quasi “costretti” a premiarlo, la stessa cosa sembra stia succedendo a Pellegrino, il CT dell'Argentina, lo ha convocato per i prossimi impegni della nazionale maggiore, da noi non è ancora riuscito a fare 10 minuti, di un fine partita insignificante.

Vero è che il Milan, fin qui ha fatto tutte partite in bilico fino alla fine, ma avrebbe potuto esordire come ha fatto Bertanzaghi, gestendo meglio i cambi. 

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