Il Milan, per come sono andate le cose in queste prime due partite di Champions, meriterebbe di stare in testa alla classifica con 6 punti, evidentemente qualcosa ancora non funziona e in campionato riesce ad essere ben mimetizzata, ma è fuori di dubbio, che i rossoneri meritavano di vincere sia contro il Newcastle che con il Dortmund.
Dopo un primo tempo equilibrato e
attendistico, il Milan cresce alla distanza e nel
finale spreca anche alcune buone occasioni, non va mai in affanno, se non nella
parte finale della partita, quando le due squadre si allungano per la
stanchezza e provano ad approfittarne a vicenda, creando occasioni da un lato e
dall’altro, fatte di più per disperazione, che per fasi di gioco ragionate.
Un altro 0 a 0 dopo quello con il Newcastle, Milan e Borussia però sono a zero gol fatti
in questo girone, uno 0 a 0 tutto sommato giusto, che rispecchia nel complesso
quanto visto in campo, una partita che alla fine si poteva vincere come si
poteva perdere, al Milan resta però il rimpianto d’avere fallito le
occasioni più pulite, con Giroud nel primo tempo e nel finale
con Chukwueze.
Sicuramente in quelle occasioni si poteva e si doveva
fare di più, di certo ora i rossoneri devono iniziare a vincere, dopo che a
sorpresa il Newcastle ha schiantato 4 a 1 il Psg,
rimescolando le carte del girone e adesso diventano ancora più decisive le
prossime due partite con i parigini, adesso il secondo posto è in lizza con
loro e non più con il Newcastle o con il Dortmund.
Adesso l’equilibrio sarà ancora più sottile e il Milan
deve vincere questa doppia sfida, per dare sostanza a una classifica che ora li
vede fuori dagli ottavi, Reijnders nel ruolo di playmaker ha
funzionato a tratti, ma ha creato il problema nel suo ruolo, perché così si è persa
la sua abilità di buttarsi negli spazi e riempire la zona d’attacco, del resto
non sembrava il caso neanche me, di schierare ancora Adli.
È rimasto ancora in ombra l’ex capitano America, ciò
nonostante il Dortmund in difesa non è insuperabile e l’occasione migliore comunque
è di Giroud, Pioli aveva chiesto più intensità e qualità, ma poi ha giocato un
primo tempo troppo timido, affidandosi come sempre a Leao.
Con la vittoria del Newcastle sul Psg, la classifica
del girone resta corta e il prossimo 25 ottobre a Parigi, ci sarà la prima
delle due sfide consecutive con il PSG e lì bisogna fare 3 punti, il ritorno con
il Dortmund sarà a San Siro il 28 novembre, per quella occasione i rossoneri
dovranno essere quasi qualificati e dovranno avere risolto il problema della concretezza
sotto porta.
A Parigi dovranno essere invece bravi a fare meglio,
non ci possiamo accontentare di un altro pareggio, che alla luce dei fatti, ci
andrebbe ancora più stretto in classifica, ai tifosi la partita non è piaciuta, ma non è stata la
più brutta, per quanto riguarda Adli, la scelta di farlo giocare è stata una necessità e nonostante tutto, non so
se sia per lui il ruolo più adatto.
Il Milan nell’idea del coach, il play c’è l’ha ed è Bennacer e non Krunic,
che invece è la riserva dell’algerino, Adli non è
stato ceduto, per non dovere prendere un altro giocatore, a cui dovevano fare
un contratto più o meno lungo, per tenerlo in panchina a fare la riserva a
Krunic e poi a marzo quando torna Bennacer, sarebbe diventa il terzo play.
Pioli gli ha dato
l’input, il ragazzo si è applicato tantissimo, ha lavorato altrettanto e nel
momento del bisogno sono stati quasi “costretti” a premiarlo, la stessa cosa
sembra stia succedendo a Pellegrino, il CT dell'Argentina, lo ha convocato per
i prossimi impegni della nazionale maggiore, da noi non è ancora riuscito a
fare 10 minuti, di un fine partita insignificante.
Vero è che il Milan, fin qui ha fatto tutte partite in bilico fino alla fine, ma avrebbe potuto esordire come ha fatto Bertanzaghi, gestendo meglio i cambi.
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