martedì 30 settembre 2025

Mancano 64 punti per entrare in Champions.


 Adesso i titoli si sprecano: "Milan da leoni", “Grande vittoria del Diavolo”, in pratica il Milan ha battuto il Napoli con grande sofferenza e forse anche con un po' di fortuna, senza per questo togliere nulla ad Allegri e ai suoi ragazzi, ma è stata la tipica partita del tecnico livornese, interpretata bene da quasi tutti e dove hanno giganteggiato: Modric, Rabiot, Pulisic e Saelemaekers.

Non è per non dare merito ad Allegri o per continuare a disprezzarlo, ma vorrei aspettare un attimino a salire sul carro del vincitore, non che non mi piaccia vincere così, o per lo meno non voglio vincere tutte le partite così, però penso che a stare tutti dietro la linea della palla e sperare che Pulisic o Leao siano sempre in giornata di grazia, non mi sembra concreto, proprio perché di concretezza si parla.

Mi sarebbe piaciuto, che il Milan che ha agganciato in vetta alla classifica il Napoli (insieme anche alla Roma), fosse stato il Milan delle precedenti quattro partite, forse perché noi milanisti siamo di bocca buona, ma parlare di un grande primo tempo, quel grande primo tempo lo giustifico, per una squadra di media alta classifica, che forse più realisticamente siamo.

La Cremose in fondo è a soli tre punti da noi e non credo che sia da scudetto, quindi andiamo con i piedi di piombo, siamo solo all’inizio e intanto al di là del 2 a 0 o del fatto che siamo rimasti in 10 per 40 minuti, per l'espulsione di Estupinan, il Napoli ha preso un incrocio dei pali, Maignan ha fatto tanti interventi che non so da quanto tempo non li faceva, il Napoli era senza mezza difesa e non ha fatto la sua migliore partita, anche se Conte è un po' come Allegri, vince, ma di belle partite ne fa poche.

Dal 56esimo con l’espulsione è iniziata un’altra partita, sul 2 a 1 i partenopei hanno spinto tantissimo alla ricerca del pareggio e il Milan è stato bravo a compattarsi ancora di più, cosa che non sarebbe successa negli ultimi tre anni, ha resistito con un po' di fortuna a tutti gli attacchi degli avversari e ha portato a casa tre punti importantissimi, è chiaro che per coerenza, come ho detto gli anni scorsi, ogni tanto qualche partita sporca a casa bisogna portarla.

Allegri e i ragazzi hanno voglia di fare una bella stagione e si vede, è stata fatta piazza pulita dei falsi leader e adesso si sta lavorando bene, i giocatori si stanno mettendo a disposizione, c’è grande rispetto tra di loro e spirito di spogliatoio, ora arriva la Juventus, speriamo che vada altrettanto bene e che si superi egregiamente anche questo grande test, ma al momento non è importante la vetta della classifica, ma lanciano un segnale importante ai giocatori.

Siamo il Milan e dobbiamo tornare a esserlo, quindi che sia per lo scudetto o per uno dei primi quattro posti, dobbiamo esserci assolutamente anche noi, con il dominio e con la sofferenza, il Milan ha giocato un grande primo tempo, ma non ha dominato, è andato avanti di due gol con Saelemaekers e Pulisic, ma non ha dominato, poi è arrivata l'espulsione e lì ha resistito e sofferto.

Il Milan non può fare a meno di Pulisic, qualcuno diceva: Leao poi gli altri dieci, io invece dico Pulisic, Modric, Rabiot e poi Saelemaekers e gli altri, Modric è un leader vero, umile e non come Theo, ha preso in mano il Milan in mezzo al campo e ha dimostrato di essere ancora un campione assoluto, certo, non si può non menzionare Allegri, se non altro, per avere compattato il gruppo e l’ambiente.

È stato un Milan che ha giocato con coraggio, ha avuto un buon ritmo e una buona intensità, ha avuto la voglia e sta diventando sempre più squadra, sono entrati bene in campo e con la giusta mentalità, hanno difeso bene tutti insieme, ma devono restare umili e continuare così, con questo spirito, sarà poi importante ottenere un risultato positivo prima della sosta.

È ritornato Leao, il Milan era in grande difficoltà e lui non era in grande condizione, a me è sembrato il Leao di sempre e non so come si possa inserire là davanti, Pulisic per me è intoccabile, anche perché Leao non sarebbe in grado di fare il suo gioco, con quella dinamicità, contro la Juventus credo che sarà ancora in panchina, la questione e la decisione sarà rimandata a dopo la sosta e bisogna vedere come si adatterà a questo sistema di gioco.

Su Estupinan, così come per Athekame e Bartesaghi, credo che non sono ancora all’altezza di giocare nel Milan o comunque in una squadra di alta classifica, per Estupinan in più c’è il fatto che gioca da titolare e non è tanto l’espulsione che macchia un buon periodo di prestazioni, ma il fatto che a difeso a distanza su Di Lorenzo e Politano, come se la fase difensiva non gli competesse più di tanto.

La cosa preoccupante è che non abbiamo alternative di livello, neanche tra la squadra primavera e il Milan Futuro.

venerdì 26 settembre 2025

Il Lecce non è stato mai in partita.

Il Milan continua il suo cammino in coppa Italia, con un’altra convincente vittoria per 3 a 0 contro il Lecce, la partita in pratica è durata 20 minuti, fino all’espulsione del difensore dei salentini, ma anche in questi 20 minuti, il Lecce non è stato mai in partita, i rossoneri hanno dominato fin dai primi minuti e il risultato di 3 a 0, non fotografa per niente il dominio del Milan.

La partita è stata sbloccata dal primo gol di Gimenez in questa stagione, ma i rossoneri avevano già avute prima già tante occasioni, il solo Gimenez, il gol lo aveva sfiorato due volte prima di segnare e poi ha consolidato il vantaggio nel secondo tempo con le reti di Nkunku e Pulisic, senza contare i quattro legni presi e le tante occasioni create e fallite.

Secondo 3 a 0 consecutivo dopo quello di Udine, ma con difficoltà e sapore diverso, l’unica cosa che li accomuna oltre al risultato, è che con questa vittoria il Milan si conferma in ottima forma, i rossoneri hanno proseguito nella striscia positiva di risultati e avanzano al turno successivo, dove incontrerà la Lazio dell’ex Tare, la prestazione è stata solida e determinata, la difesa è stata attenta e l’attacco incisivo.

Certo, l'espulsione di Siebert ha facilitato le cose, ma il Milan visto negli ultimi giorni, non aveva bisogno della superiorità numerica per controllare il gioco e creare numerose occasioni da gol, la squadra ha mostrato grande compattezza e questo da Allegri ce lo aspettavamo, lo spirito di squadra invece, visto quello che è successo lo scorso anno, non pensavo si riuscisse a creare in così poco tempo.

Spirito di squadra, ma anche un centrocampo dinamico, dove Rabiot e Ricci sono stati protagonisti indiscussi, l'ingresso di Fofana e Pulisic poi, hanno dato nuova energia alla squadra, permettendo di mantenere alta l'intensità fino al fischio finale, penso che noi tifosi possiamo guardare con fiducia in avanti e i prossimi impegni ci diranno cosa faremo da grandi.

Mi sembra un Milan che continuerà a lottare con determinazione, per raggiungere il traguardo più alto possibile, a San Siro il Milan comincia subito aggressivo e prende il controllo del gioco fin dai primi minuti, dopo un paio di occasioni di Loftus-Cheek e Gimenez e l’espulsione di Siebert, il Milan passa in vantaggio, sfiorando più volte il raddoppio con Rabiot che colpisce la traversa.

Il Lecce è in difficoltà e cerca di resistere alle numerose opportunità create dai rossoneri, mantiene all'intervallo il punteggio sull'1 a 0, ma anche nella ripresa il Milan parte forte e trova il raddoppio con Nkunku appena dopo 5 minuti, Landucci e i rossoneri non si accontentano e continuano a premere, trovando anche il terzo gol con Pulisic, il Milan continua a spingere, dilaga, passa il turno e la difesa del Milan si dimostra solida e attenta.

Nel finale si registra l’esordio di Odogu e la seconda apparizione per Balentien, il Milan festeggia una vittoria meritata e convincente, dimostrando di essere una squadra forte e speriamo anche vincente, solitamente le squadre di Allegri non sono belle da vedere, questo Milan sembra sia un'eccezione, vedere giocare il Milan adesso è piacevole e sembra che Allegri stia facendo un lavoro straordinario.

I giocatori sembrano molto presi da questo progetto, tanto che sembra, che Maignan stia pensando di rinnovare, il Milan è una squadra bella, ha mostrato solidità, varietà di soluzioni offensive e un’ottima gestione del vantaggio, Rabiot è al centro del progetto rossonero e continua a rispondere con prestazioni di altissimo livello.

Nonostante i pochi allenamenti con i nuovi compagni, ha portato qualità, quantità e anche la giusta mentalità, Rabiot si è già perfettamente inserito nei meccanismi della squadra e l'impatto finora è stato devastante, tanto da essere già diventato un trascinatore e un leader, devo dire che sono rimasto sorpreso, non avrei mai pensato di vederlo subito a questo livello ed è stato un innesto importante, l'acquisto di Rabiot, più quello di Modric, ha dato uno spessore diverso alla squadra. 

martedì 23 settembre 2025

Pioli fischiato a Firenze.

Pioli e la Fiorentina hanno lasciato lo stadio tra i fischi, quelli che hanno accompagnato due anni fa il tecnico a San Siro, non voglio dire che godo, però voglio ribadire, che dopo lo scudetto è stato un tecnico sopravvalutato, per carità, quella squadra era forte (ma non la più forte), si è creata un’alchimia, che non era proprio merito di Pioli, che a quel punto ha avuto manie di onnipotenza, come accade a tutti quelli scarsi che ogni tanto vincono qualcosa.

Zero vittorie in campionato dopo quattro giornate, credo che la Fiorentina non le abbia mai registrate, che il tecnico si sia montato la testa, si era visto quest’estate, quando si era offeso che Allegri non aveva messo la Fiorentina tra le squadre che avrebbero lottato per lo scudetto, Pioli nella sua vita di allenatore, ha avuto solo un momento di grande fortuna, quando Spalletti ha rifiutato il Milan e lui in quel momento si è trovato al posto giusto al momento giusto.

Dopo quella breve parentesi, è tornato il tecnico mediocre di sempre ed essere stato in Arabia Saudita, dove per altro si sono riempite subito le tasche di lui, non è il significato di essere uno dei tecnici più bravi al mondo, la Fiorentina può essere la sua dimensione, ma deve tornare umile e a giocare per non perdere, deve tornare a fare il “normalizzatore” senza infamia e senza lode, la sua posizione alla Fiorentina è già sotto esame, ma Firenze non è più il posto dove si lavorava tranquillamente.

Pioli a Sky Sport: "Sono molto amareggiato e triste perché la squadra sta lavorando bene in settimana e non riusciamo ad esprimerci poi in partita. I tifosi ci hanno giustamente fischiato. Siamo all'inizio ma bisogna dare di più. Sicuramente è una giornata triste ma dobbiamo pensare a fare meglio perché abbiamo il potenziale per fare meglio", le stesse parole che ha ripetuto negli ultimi tre anni al Milan.

Uno che invece sembra essere cresciuto, da questa seconda volta sabatica, sembra essere Allegri, grande prestazione del Milan a Udine, che lascia intravedere un silenzioso lavoro, su di un progetto tecnico idealmente vincente nei concetti, se vogliamo un po' come quello di Pioli nei due anni prima dello scudetto, devo essere sincero, io al fatto che Allegri avesse fatto bene non ci ho mai creduto, ho sperato che in un modo o nell’altro ci avrebbe riportato in Champions.

Ora attenzione, se pur migliorando di partita in partita, una rondine non fa primavera, restano ancora 34 partite da giocare e non mettiamo in mezzo le similitudini con il Napoli dell’anno scorso, bravo Conte e De Laurentis a mettergli a disposizione quello che voleva, però sono cose che capitano una sola volta (lo scudetto l’ha perso l’Inter, anche con noi) e poi non mi pare che possiamo competere con il Napoli.

In Allegri sto riscontrando, che al contrario dei due anni sabatici prima di tornare alla Juventus, stavolta si è aggiornato e sto constatando, che anche lui si è evoluto ed è in grado di proporre calcio, un calcio propositivo, di pressione, di dominio, una proposta tecnica divertente e vincente, con i 3 difensori che a turno hanno accompagnato e si sono proposti, una struttura di squadra equilibrata, attrattiva e che ha vinto con pieno merito.

È un Milan che diverte, che segna con una proposta tecnica che dà spettacolo, parola che era sconosciuta nel lessico calcistico di Allegri, è un allenatore più maturo, ma io non ci ho mai creduto, adesso, giustamente, il Milan vince e convince, la proprietà stavolta ha fatto l’esatto contrario di quanto aveva ordinato Cardinale dopo lo scudetto, ha preso 2 giocatori sopra i 30 anni e dallo stipendio alto, che stanno trascinano i non più giovani.

Proprio quello che era successo al Milan dei Singer, di Gazidis e dei Maldini e Massara, Kjaer e Ibrahimovic a guidare Tonali, Hernandez, Kessie, Bennacer e tutti gli altri giovani allo scudetto, non parliamo di scudetto però, ma di politica della società, perché i giovani di adesso sono: i 27enni Pulisic, Tomori e Nkunku, i 26enni Leao, Saelemaekers e Fofana, il 30enne Maignan e il 29enne Loftus-Cheek, quando prima Furlani, non prendeva calciatori oltre i 25 anni.  

Il Milan quest’anno ha qualcosa che l’anno scorso non aveva, ha un allenatore che è abituato al calcio italiano di vertice, ha un direttore sportivo che mette in difficoltà Furlani nelle scelte e ha un regista, quel Pirlo che ha fatto le fortune del Milan prima e della Juventus poi, che ha permesso di restituire Fofana il suo ruolo e ha sostituito Reijnders con Rabiot, un po' più anziano, ma un altro giocatore fisico e a tutto campo come lui.

Allegri ha un centrocampo tra i più forti e con Ricci, Loftus-Cheek e Jashari, il Milan ha un centrocampo fortissimo, anche in copertura e la solidità, che gli ha permesso di fare il salto di qualità per un posto in Champions e non mi stancherò mai di ripeterlo, il salto di qualità per dare un senso (e non 20 punti di distacco) al campionato fino alla fine, anche se manca un difensore di livello e non sappiamo come sarà Leao centravanti.

Il Milan vince e convince, Pulisic è il migliore in campo ed è stato autore di una prestazione sontuosa, tutto il Milan ha fatto una partita di livello, anche i subentrati: Ricci, De Winter, Nkunku e Loftus-Cheek, bene anche i tre di difesa: Tomori, Gabbia e Pavlovic, prestazione di alto livello a centrocampo per: Saelemaekers (un po' al di sotto del suo standard), Fofana, Modric, Rabiot ed Estupinan, che ha stupito, ancora in difficoltà Gimenez, però prezioso nel lavoro senza palla, ma in affanno sotto porta. 

Gimenez è un buon attaccante, ma dipende tutto da lui, dai gol che farà o meno, ma nonostante, il Milan è una squadra più compatta rispetto a gli anni scorsi, specialmente nella fase difensiva, dove sono molto precisi, attenti e disciplinati, nel coprire gli spazi e nel marcare gli avversari, con la massima applicazione, anche se a difendere finalmente è tutta la squadra, con Modric in testa, il Milan è passato dal gioco “dominante” di Fonseca a un gioco concreto, attento e cinico di Allegri. 

lunedì 22 settembre 2025

Cessione San Siro e anche sviluppi positivi sul fronte della proprietà?

 

Momenti fondamentali per il futuro del Milan, dal consiglio Comunale di Milano, potrebbe arrivare l’ok alla cessione di San Siro (io resto per uno stadio tutto nostro), oppure il progetto stadio sarà fallito clamorosamente, anni di attesa, lavori sospesi a San Donato e tutto da rifare, i bene informati, ci dicono che l’acquisizione o meno di San Siro, sarà il momento della verità societaria, la speranza è che quel momento, possa portare sviluppi positivi sul fronte della nuova proprietà.

Il Milan intanto ha cominciato a parlare di rinnovi, sembrano in dirittura d’arrivo quelli di Pulisic e Saelemaekers, Maignan che si è infortunato al polpaccio, ha deciso di non rinnovare e possibilmente già a gennaio andrà al Chelsea, Mike ha una personalità forte, non si discute tecnicamente, ma non è più il portiere dello scudetto e se dovesse andare via, per sostituirlo si fanno i nomi di Suzuki e Caprile.

Suzuki, classe 2002, è il portiere del Parma, è stato già accostato al Milan quest’estate, quando sembra imminente la cessione di Maignan al Chelsea, di sicuro sembra che Allegri non abbia nessuna fiducia, almeno al momento su Torriani, che potrà magari diventare in tempi brevi il titolare del Milan, tant’è che al contrario di quanto hanno fatto lo scorso anno, stavolta hanno mandato il ragazzo a giocare con l’under 23, come è giusto che sia per il terzo portiere, avendo la possibilità di avere la seconda squadra.

Il mio parere, è che senza la squadra under 23, molti si sarebbero persi, capisco che oggi si fanno mille competizioni, si giocano un sacco di partite, ma i giovani aggregati in prima squadra, giocano comunque poco, sarò un vecchio nostalgico, ma ai miei tempi, che non c’erano le sostituzioni e non si giocavano tutte queste partite inutili, le riserve facevano il loro campionato per tenersi pronti e fare esperienza.

Si trattava del campionato “De Martino”, intitolato alla memoria del giornalista e scrittore Emilio De Martino, istituito nel 1954 dalla lega nazionale professionisti e poi sospeso negli anni settanta, quando si sono adottate le tre sostituzioni, ritenendo che non avrebbe avuto più senso, ma oggi, servirebbe un campionato ad hoc per le under 23, come lo è stato allora per i “De Martino” o seconde squadre che siano. 

Penso che sia più giusto, che si faccia un campionato addirittura di sole Under 23, per far giocare i giovani a questo livello, sicuramente con tutti i problemi che ha la serie C, sarebbe meglio abolire un girone e farne due per le squadre Under 23, come abbiamo visto, Milan a parte, pensiamo a tutti quei giocatori che sono transitati in queste seconde squadre e che ora giocano in Serie A, è chiaro che le società poi pensano al business, alla sostenibilità e a rivendere i giocatori.

Comunque, se fatte bene, le seconde squadre sono utili, perché servono al movimento, perché se no i giocatori sarebbero andati in prestito in giro, magari in squadre che poi a febbraio/marzo falliscono, o hanno allenatori che non si dedicano ai giovani, oppure preferiscono prima di far giocare un giovane, di affidarsi a giocatori più esperti, averli invece nella seconda squadra, è sicuramente un vantaggio per i ragazzi e per il club, l’under 23, non tutte possono permetterselo, ma a mio avviso però, più ce ne sono e meglio è, giocare con gli adulti accelera la crescita dei giovani.

sabato 20 settembre 2025

Prestazione straordinaria

Voglio iniziare con le parole di
Costacurta: "Questo Milan tiene la palla come fosse un'amica, il centrocampo è una vera forza", un commento che dice tutto sulla partita giocata dal Milan a Udine e forse del nuovo Milan in generale, non pensavo che avessi visto mai, una squadra di Allegri giocare così bene al calcio, ha avuto una capacità di tenere la palla e una scioltezza di palleggio mai visti.

Con Modric, con Rabiot e con questo Pulisic, ho la sensazione che il Milan possa ambire a qualcosa di più di un semplice quarto posto, non sto parlando di scudetto, ma di quella famosa possibilità di restare in corsa fino alla fine e non come era successo negli ultimi tre anni, con Pioli, Fonseca e Conceicao, il centrocampo è la vera forza di questa squadra, sia nei titolari, che nelle diciamo riserve.

La squadra e il centrocampo in particolare, ha dato una grande prova di compattezza, maturità e organizzazione, un centrocampo dove ognuno sa fare tutto, a Udine è stata una prova di forza, su un campo sempre ostico, contro una squadra sempre scorbutica, che non aveva ancora perso e aveva battuto l'Inter a Milano, è stata una partita molto seria, che ha evidenziato una bravura nascosta di Allegri, un allenatore veramente cambiato.

Squadra compatta, ben messa in campo, ma la novità rispetto alle squadre di Allegri che siamo abituati a conoscere, sta nel fatto che è in grado di produrre tante azioni pericolose, poi concretizzate poco e male, però costruisce con un palleggio e un movimento senza palla, degno del miglior Guardiola (forse sto esagerando), la sensazione è, che forse sta nascendo un progetto molto interessante.

Un Milan che concede poco e non schiera i pullman davanti l’area, ha sfatato almeno per il momento, il mito che Allegri pensi solo a difendersi, facendosi apprezzare anche in fase offensiva e non c’è Leao, nel senso che adesso sono curioso di vedere, questo esperimento di Leao centravanti, in coppia con Pulisic, che si conferma giocatore straordinario, oltre ai 2 gol realizzati.

Per me lo è sempre stato, ma oggi ancora di più l'americano è un intoccabile, come Modric, Rabiot e Leao, Pulisic sembra essersi convinto della bontà del progetto e il contratto verrà rinnovato al più presto, insieme a Saelemaekers, guardavo la partita è ho pensato: “Alla fine Allegri, a furia di telefonare a Rabiot ce l’ha fatta, non è che gli abbia detto lui, di fare quella scazzottata con Rowe?”.

Scherzo naturalmente, ma quell’episodio è stato chiave, per chiudere una trattativa diventata impossibile, come quella di Vlahovic (spero di no), Rabiot insieme agli altri innesti, ha avuto un impatto clamoroso, ha cambiato il volto al centrocampo e innalzato vertiginosamente il livello del Milan, calciatore di una qualità superiore e lo si apprezza in ogni giocata.

L’unica nota negativa è il mal di gol di Gimenez, a mio avviso sempre più inadatto al gioco di questo nuovo Milan di Allegri, anche se continua a divorarsi occasioni da rete, in un certo senso facili, ma il giocatore c’è, si fa trovare sempre, non è in fiducia e non ha ancora capito questi nuovi meccanismi, arriverà il momento anche per lui, anche se a quanto pare, Allegri giocherà con il centravanti che non da punti di riferimento.

Dopo un impatto non entusiasmante, Estupinian invece sta registrando una crescita costante, partita dopo partita, dopo tante critiche sta dando risposte positive e incoraggianti, sicuramente non Emerson Rojal e non lo è nemmeno Athekame, a proposito di difensori, ho visto bene nell’Udinese Kristensen e Solet (potremmo farci un pensierino), anche se a me piace più di tutti Kossounou dell’Atalanta.  

Terzo successo consecutivo per Allegri e altra vittoria meritata, partenza aggressiva dei rossoneri, contrastata inizialmente bene dai friulani, che però piano piano hanno ceduto il passo a un Milan che aveva una maggiore iniziativa, il vantaggio rossonero non ha frenato Modric e compagni, che hanno avuto una ripartenza fulminea nella ripresa e poi una volta assicuratosi il risultato, il Milan ha strabordato e legittimato una vittoria rotonda per 3 a 0.

Adesso il calendario, dopo l'impegno in Coppa Italia col Lecce, mette il Milan difronte a Napoli e Juventus, due partite che potrebbero indirizzare già le sorti nell’alta classifica dei rossoneri e dirci il vero peso di questo nuovo Milan e se con Leao, la squadra può diventare ancora più forte e micidiale, dopo una prestazione veramente devastante, con una qualità tecnica elevatissima, tanta corsa e giocatori sempre in movimento, di fronte ad un Udinese, che aveva dimostrato di avere un rendimento alto. 

martedì 16 settembre 2025

Sessanta minuti non esaltati, arbitro e var faziosi (partigiani, tendenti ad agire con parzialità, sostenendo una parte senza considerare l'altra).


 Ancora torti arbitrali subiti dal Milan, non è fare il piagnone, ma è la mancanza di rispetto, con cui il Milan è stato trattato negli ultimi anni e in questo inizio di campionato, contro il Bologna c'erano quattro rigori per il Milan e non capisco perché, con il Milan gli arbitri hanno sempre un metro di giudizio completamente diverso e tendenzioso (interpretazione intenzionalmente modificata), al Milan sono stati fischiati falli senza nemmeno il contatto e i calciatori sono stati ammoniti (giustamente) al primo fallo, cosa che non avviene con gli avversari.

Sono d’accordo che bisogna andare a rivedere qualsiasi cosa al var, però trovo assurdo, che non sono stati rivisti: il fallo su Gimenez e quello su Pulisic, per non parlare che dei due falli su Nkunku, è stato chiamato l’arbitro al monitor dal VAR, a valutare solo quello di Freuler sul francese, che per me e non solo per me era pure rigore e non gli hanno fatto vedere il fallo precedente di Lukumi, che era ancora più rigore e che annullava il fallo successivo di Freuler.  

Il fallo di Lucumì su Nkunku è molto evidente, affronta il giocatore del Milan senza la possibilità di giocare il pallone, si tratta di una chiara occasione da rete, interrotta da un’infrazione senza la possibilità di giocare il pallone, in questo caso è calcio di rigore ed espulsione del difensore, l’errore grave è del VAR, che mostra esclusivamente il secondo contatto, convincendo Marcenaro a decidere di annullare il rigore concesso, la spinta con contatto sulla gamba di Lucumi a Nkunku, che è seriamente da rigore.

La direzione di gara di Mercenaro non è stata per niente convincente, a cominciare dal fallo da ultimo uomo su Rabiot al quarto minuto, dove c’era la punizione al limite e l’espulsione del bolognese, per finire all'episodio che ha creato più polemiche, quello del rigore prima dato e poi tolto, continuo a dire e con me tanti altri come Cesari, a non essere d’accordo che non c’era il fallo di Freuler su Nkunku, non è vero che è il rossonero a toccare il piede di Freuler e comunque il rigore non doveva essere revocato, perché il primo intervento di Lucumi era già punibile. 

Chiaramente mi chiedo del perché di una revisione parziale, perché a Mercenaro viene fatto vedere solo la parte finale, di quello che è successo nell'area del Bologna, dando per scontato che il fallo di Lukumi non è fallo e quindi non è rigore, quando invece per tutti ci sono due rigori nella prima situazione, quella “omessa” e uno nella seconda parte, in quella sola situazione ci sono tre rigori per il Milan e il rosso per Lukumi.

Che l’arbitraggio sia stato fazioso e di parte, lo si capisce anche dal perché all'arbitro non gli è stato fatto rivedere anche il primo episodio e lo si nota anche, sull’espulsione di Allegri, deprecabile il comportamento dell’allenatore, però Rapuano non ci ha nemmeno provato a ragionare con il tecnico, ha subito chiamato l’arbitro senza nemmeno minacciare di espulsione prima Allegri.

Di episodi dubbi, beh! Dubbi, palesemente contro il Milan, ce ne sono tanti, quelli più clamorosi chiaramente sono quelli in area del Bologna: Heggem tocca Pulisic in area, con un movimento deciso verso l’avversario, gli mette una mano sulla spalla e una sul petto e Pulisic cade, poi c’è una spinta su Gimenez, il messicano viene fermato da Lykogiannis, il contatto tra le gambe è casuale, tutti e due guardano il pallone, però il fallo da rigore è la mano di Lykogiannis che “spinge” Gimenez, no. 

Bocciati entrambi, arbitro e Var, personalmente non farei più arbitrare da tempo Fabbri e Pairetto e pensare che c’è invece qualcuno che li ha pure fatti internazionali, così com’è Marcenaro, penso che non potrebbe bastare un semplice turnover, ma se queste situazioni sono tollerate dall’AIA, se non propriamente incoraggiate, visto che il Milan lo arbitrano così da anni oramai, va bene il semplice turnover per Marcenaro e un periodo lontano da Lissone per il Fabbri (dove si guadagna di più), ma senza precludergli di arbitrare, oh! Scusate, di fare disastri.

Il calcio con il VAR è un calcio più giusto, non perfetto, ma va maneggiato con cura, credo che si dovrebbe sbagliare molto di meno, forse manca il metodo, oppure un arbitro scarso non può diventare bravo davanti a un monitor, questi errori non si possono fare, serve che il Milan si faccia sentire, perché per me è una questione di peso politico.

Ma parliamo di calcio, Modric è stato il migliore in campo, ha preso la squadra sulle spalle e l’ha condotta alla vittoria, ottima prestazione anche per Rabiot e per Ricci, sono contento che Gattuso era presente, così ha capito cosa si è perso lasciando a casa Ricci, sempre secondo il peso politico vigente, buona la prova di: Gabbia, Saelemaekers, Estupinan, Nkunku e Pulisic.

Invece ancora una prova non molto esaltante per Gimenez, che quando viene servito in profondità vede la porta, ma se sulla traiettoria non c’è il portiere, c’è il palo oppure è in fuorigioco, però le sue qualità sono indubbie, si capisce che non è sereno, che fa errori di tocco o di precisione, forse non va bene per il gioco di Allegri, ma penso che sia un attaccante da serie A.

Rabiot si è inserito subito e alla grande, in campo si è visto un giocatore ordinato, sicuro, pulito, un calciatore di livello importante e di grande esperienza, tocchi semplici ed essenziali, posizione tenuta con grande sicurezza, grande lavoro sulle seconde palle e sui cross, insieme a Modric e Pulisic è salito in cattedra ed è venuta fuori tutta la sua qualità tecnica, una prestazione che ha ribadito, che Rabiot serviva al Milan, un calciatore con la ripartenza fluida e veloce, da lui e da Modric, ci si attende i gol che ha fatto lo scorso anno Reijnders.

venerdì 12 settembre 2025

Un Milan incompleto e con molta confusione dirigenziale.

 

Dal mercato è uscito un Milan incompleto e con dei buchi, che non si colmano così facilmente, forse neanche con degli svincolati, l’incompletezza dell’organico è stato pure testimoniato, dalla deludente sconfitta contro la Cremonese, in difesa il Milan è assolutamente insufficiente, Tomori si è confermato un giocatore normale, così come Pavlovic con le sue lacune, anche Gabbia è modesto, se poi a questo ci aggiungiamo la molta confusione a livello dirigenziale, il quadro è completo.

La speranza è che la pausa per le Nazionali, possa dare ad Allegri gli spunti e le idee necessarie, per rimediare alla brutta partenza di inizio stagione e alle tante lacune e contraddizioni che si sono create, il Milan intanto è tornato a vincere e bene a Lecce, ritrovando così se non altro almeno un po' di ottimismo, in vista dei futuri impegni, con Bologna, Udinese, Lecce, Napoli e Juventus, prima della sosta per le nazionali.

Il Milan ha saputo comunque rinforzarsi bene a centrocampo, l’ultimo arrivo è stato quello di Rabiot, negli ultimi giorni di mercato, Allegri aveva chiesto tre innesti, uno per reparto e alla fine gli hanno fatto la rivoluzione e degli innesti richiesti (Vlahovic e Demiral) ne è arrivato solo uno, Rabiot, ma gli manca comunque un attaccante e un difensore, alla fine toccherà a lui arrangiarsi e trovare la soluzione. 

Allegri aveva chiesto un difensore di esperienza e non è stato accontentato, sicuramente arriverà a gennaio, ma speriamo non sia troppo tardi, è arrivato il 19enne Odogu del Wolfsburg, che bisognerà far crescere e comunque non si ha nessuna certezza sul suo futuro, poi voleva un rinforzo per ogni reparto e non è andato in porto lo scambio con la Roma tra Gimenez e Dovbyk, io capisco che Allegri vuole provare a lanciare definitivamente Leao e vuole farlo come centravanti, ma vuole pure, far giocare Gimenez e non darlo definitivamente alla Roma.

Difatti a far saltare la trattativa, è stata la decisione del Milan di non inserire il diritto di riscatto, io avrei giocato con il 4-3-3, certo con Estupinian non è facile, allora con un 3-4-3, con Leao e Pulisic esterni, Gimenez e Dovbyk alternativi e insieme, vediamo come va Leao e possibilmente se ne riparlerà nella prossima sessione di mercato di gennaio, da dove dovrebbe arrivare sicuro un rinforzo nel reparto arretrato.

Il reparto che il Milan ha rinforzato di più è il centrocampo, che è stato arricchito di esperienza, qualità e mentalità vincente, grazie a un Pallone d'Oro come Modric, che in bacheca ha ben 34 trofei, comprese le sei Champions League conquistate con il Real Madrid da protagonista e Rabiot, che non è stato pallone d’oro, ma ha vinto 21 titoli nella sua carriera, anche se la risposta che conta la darà il campo. 

Il quarto posto è nelle mani di Allegri, che oltre a Modric e Rabiot, può contare sul rendimento di Fofana, da cui il tecnico livornese si aspetta tanto e sulla poliedricità e al rendimento di Saelemaekers e Pulisic, poi tutto il resto dipendere da quanto bene farà la difesa, da quanto bene farà Leao e da tempo impiegherà Estupinian a imparare a difendere, poi sono d’accordo con Franco Ordine, che il Milan ha fatto un affare a non fare lo scambio con la Roma per Dovbyk, insieme sì.

Che il Milan tornerà sul mercato di gennaio, si evince dal fatto, che se pur avendo una sola competizione, gli attuali diciannove giocatori di movimento che ha in rosa sono troppi pochi, vero è che non parteciperà alla lotta per lo scudetto, ma giocherà per il quarto posto in campionato, dove con Bologna e Roma non c’è da stare tranquilli e comunque bisogna arrivare in finale di Coppa Italia e Supercoppa.

Poi tra le big che non si sono rafforzate, l’Atalanta ha il punto debole nell’allenatore e la Lazio non si è rafforzata ma neanche indebolita, così come la Fiorentina, piuttosto guarderei un attimo al Como, per tanto, se il Milan non si smuove, è difficile che possa rientrare nelle prime quattro, dietro il Napoli favorito vedo l'Inter, la Juventus che è meglio dello scorso anno, il Milan lo devo ancora capire.

Ha fatto buoni colpi, ma ha anche qualche lacuna e poi, vedremo chi giocherà e come giocherà, però lì davanti ha tanti giocatori di talento, spero che alla fine possa essere: Napoli, Inter, Juve e Milan, ancora scudetto al Napoli, ma almeno non lo vince né l’Inter e ne la Juventus, devo dire che il Milan mi incuriosisce, per la tanta qualità che ha in alcuni giocatori, ma dietro, così, mi fa paura.

Gimenez ha segnato con la sua Nazionale, un gol bellissimo all'incrocio dei pali contro la Corea Del Sud, un tiro al limite dell'area, dopo un bel movimento spalle alla porta, con il pallone che si insacca nel sette, Gimenez ha fatto una prestazione positiva e ora ha bisogno di segnare, trovare continuità è fiducia, in un Milan lento e confusionario, vedremo se dopo la sosta possano arrivano i risultati e la solidità famosa di Allegri, un Milan un po’ più ordinato.

giovedì 4 settembre 2025

Milan: il mercato più difficile da giudicare.

Il Milan in tre mesi ha rimescolato continuamente e profondamente la rosa e ha riaperto una questione che si sperava fosse stata archiviata e invece no, i conflitti interni hanno continuato ad albergare in casa Milan e forse addirittura sono aumentati, perché con dei caratteri forti e una lunga esperienza alle loro spalle, come quella di Tare e Allegri non poteva non essere così, Furlani ci ha tenuto a dare l’impronta al mercato, tanto da rimandare l’arrivo di Tare e cominciare lui le prime trattative.

Tare ha cercato di fare un mercato per conto suo, ripartendo da quello cominciato da Furlani, che però gli ha sempre bocciato ogni idea di acquisto importante e gli ha sempre avallato le cessioni corpose e gli acquisti di contorno, Allegri quando è arrivato ha sposato il 4-2-3-1 di Furlani, provando a modificarlo in un 4-3-3, fatto salvo quando ha capito che la rivoluzione economica imposta da Furlani e concretizzata da Tare, portava a delle difficoltà, dove lui si sarebbe potuto infilare per raggiungere il suo agognato 3-5-2.

Si è trattata di un’altra guerra intestina, dove ognuno ha cercato di essere protagonista, approfittandone per averne un ritorno personale, ma poi alla fine ne nato un compromesso che ha penalizzato tutti e che ha complicato ancora di più le cose, perché adesso abbiamo i soldi da spendere (veramente li abbiamo sempre avuti) e Furlani non li vuole spendere (li deve dividere con i soci del fondo) e la squadra è raccogliticcia e incompleta.

Ma meglio Tare non ha potuto o saputo fare e Allegri deve evitare imbarcate di gol, con una difesa scarsa e ridotta all’osso nei numeri e un attacco, che difficilmente segnerà i gol che ha fatto il Milan negli anni scorsi, in conclusione, il reparto difensivo si è indebolito, il centrocampo si è migliorato, mentre l’attacco resta un punto interrogativo.

Il sistema di gioco sarà il 3-5-2, che a me non piace come non piace Allegri, ma di meglio in giro non c’era e quasi quasi meglio lui che altri, per Allegri il 3-5-2 è stata una piacevole scelta obbligata, chiaramente costretto ad adottarlo, perché i due esterni presi da Tare e voluti da Furlani non sono all’altezza di giocare con la difesa a 4 o per lo meno, sarebbe una difesa lacrime e sangue, il Milan ha molta qualità in alcuni giocatori, ma dietro fa paura.

I giocatori sono pochi ma ci sono, in fondo se vogliamo c’erano anche l’anno scorso, Modric con il Milan che gioca una gara a settimana non si discute, Nkunku non è una punta centrale, però se sta bene come quando era a Lipsia è un cecchino, Rabiot con Allegri è un giocatore eccellente, ma in difesa serviva uno o due giocatori d’esperienza e di personalità, adesso bisognerebbe almeno portarla numericamente completa, perché con la difesa a tre, anche se fai una sola competizione, devi avere 5/6 centrali, una o entrambi le soluzioni, potrebbero essere Tomiyasu e o Umtiti, entrambi svincolati.

Tomiyasu è un calciatore del 1998, è veloce, reattivo e abile nelle letture, che gli consentono di essere bravo negli anticipi, negli intercetti e in fase di costruzione, è dotato di buona personalità, è ambidestro, disciplinato tatticamente e può giocare anche da terzino destro, ha una buona visione di gioco, qualità nel passaggio e nel controllo della palla, la sua forza fisica e i suoi centimetri, lo rendono efficace e pericoloso nel gioco aereo.

È dotato di buona tecnica individuale e può giocare anche da terzino sinistro, dove manca il sostituto di Estupinian, nelle 4 stagioni con i Gunners, l'ultima l’ha visto in campo una sola volta per via di un infortunio avuto nel ritiro precampionato, ha rescisso il contratto con i londinesi e non ha ancora avuto nessuna offerta da nessuna società, sarà per l’ingaggio, che non conosco e che comunque non considero esoso, oppure per il tipo di infortunio occorso.

Umtiti è un calciatore del 1993, difensore centrale di piede mancino, forte fisicamente e dotato di una buona tecnica, bravo nel gioco aereo, nei contrasti, in marcatura, negli anticipi e nell’impostazione, anche per lui non si sa se c’è un problema di ingaggio, però uno dei due io lo prenderei sicuramente, almeno per fare numero.

Il mercato del Milan è stato contraddittorio, a centrocampo ha giocatori di qualità, tanto che Allegri avrà l’imbarazzo delle scelte, i titolari dovrebbero essere Modric, Rabiot e Jashari, in difesa però manca un centrale con esperienza, che possa guidare la retroguardia e manca la punta, il bomber in sostanza, tranne se poi Gimenez non si rivelerà tale, Allegri è un allenatore esperto e molto concreto, devo dire che confido molto su questo.