Con
il passaggio a Elliott, dovrebbe cambiare pure la strategia per il ricorso al
Tas, il Milan punterà a dimostrare che è stata rispettata la continuità aziendale,
cercando di convincere l’Uefa ad aderire alle richieste dell’appello e
raggiungere un accordo tra le parti.
Come
era prevedibile non sarebbe stato facile portare fin da quest’anno Giuntoli al
Milan, abbiamo visto quanto è stato difficile per Sarri arrivare al Chelsea e
così al momento e credo per questa stagione Fassone e Mirabelli rimangono al loro
posto, ma il fatto che Giuntoli abbia deciso di non rinnovare con il Napoli,
lascia aperta la possibilità che il direttore sportivo dal giugno del 2019,
possa operare per i rossoneri.
Sul
fatto che Giuntoli sia migliore di Mirabelli o il contrario non disquisisco,
sarà il tempo a dirlo e traballa anche Fassone, l’AD é molto legato alla
proprietà cinese e per Elliott non è una bella cosa, confermato invece Gattuso costretto
a dare il massimo da subito, perché con Conte libero da impegni, con la
disponibilità e l’ambizione di Elliott, potrebbe rientrare alla prima
difficoltà.
Elliott
intanto recapiterà 50 milioni di euro di aumento di capitale, che serviranno
per la copertura degli anticipi, per esempio per il riscatto obbligatorio dei
prestiti (Kessie) e per altre spese già messe in preventivo, poi verranno messi
a disposizione anche altri 35-50 milioni per il mercato, che dovrà finanziarsi anche
con le cessioni.
La
presenza di Fassone allo stato attuale, stoppa un eventuale ritorno in società
di Maldini e Gandini, mentre su richiesta di Gattuso potrebbe ritornare Kucka al momento al Trabzonspor e
considerato il cambio ideale per Kessié.
Per quanto riguarda il mercato,
si dovrà realizzare un colpo ad
effetto e sicuramente sarà in attacco, ma molto dipenderà dalla sentenza UEFA, anche
per eventuali agreement successivi e dal TAS, intanto sempre per l’attacco
rispunta il nome di Callejon, anche lui richiesto specificatamente da Gattuso,
in un possibile scambio più conguaglio con Suso.
Cambio di rotta per Bertolacci, sembrava già un
giocatore del Genoa e invece è ad un passo dall’Everton, il Genoa lo avrebbe
voluto in regalo come succedeva ai tempi di Galliani, per Bertolacci invece è pronto
un quinquennale a due milioni più bonus e sei milioni per i rossoneri.
Dopo
la Lazio (un altro presidente che sa comprare e sa vendere), l'Udinese è
tornata alla carica per Gustavo Gomez, vero è che il giocatore è fuori dai
piani della società, ma ha sempre 25 anni e il Milan ha necessità di
monetizzare (come fa l’Inter con i suoi illustri sconosciuti della primavera) tramite
queste cessione e l’Udinese (bottega cara) ha offerto un prestito con
obbligo di riscatto fissato a 5 milioni, vedremo.
Locatelli si
avvicina sempre più al Sassuolo, il classe 1998 dovrebbe trasferirsi in
Emilia a titolo definitivo per circa 11-12 milioni di euro, ma il Milan vuole
anche il diritto di “recompra” e se i 6 milioni usciti per il riscatto di
Borini, saranno ammortizzati dalla cessione di Bertolacci, con i 6 del 30%
sulle rivendita di Verdi, più gli eventuali 5 di Gomez e gli 11 di Locatelli,
si arriverebbe a quota 22 milioni da reinvestire.
Il Milan contava molto sulla vendita di Donnarumma e Suso per
finanziarsi il mercato, a questo punto potrebbe essere sacrificato il capitano Bonucci conteso da Paris Saint-Germain e Chelsea, che stanno
portando avanti i contatti per la sua acquisizione, personalmente preferirei
andasse al PSG in modo da liberare a zero Thiago Silva che vuole ritornare a Milanello.
Bontà
del lavoro di Foschi.
Mazzotta è un nuovo giocatore del Palermo, si tratta di un ritorno
per il terzino che tra serie A e serie B, fin qui ha disputato una buona
carriera e credo sia tra i migliori della cadetteria, trovo un vero peccato che
il buon lavoro di Foschi debba essere affidato alle mani per niente sapienti di
Tedino.
Tuccio 2010
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