lunedì 13 maggio 2024

Il Milan torna alla vittoria con l'epurazione dei big e il 4-3-3.

Contro il Cagliari arrivano i tre punti, l’aritmetico raggiungimento del secondo posto e la certezza di disputare la prossima Supercoppa italiana, finalmente una bella vittoria tranquillità, così come dovrebbe essere sempre, Pulisic con la doppietta contro i sardi, fin qui ha realizzato 15 gol e 9 assist, un impatto eccezionale al primo anno in Italia e complimenti a chi lo ha preso, ma ci tengo a precisare, che l’estate precedente lo voleva prendere Maldini, ma Furlani e Cardinale non gli e lo hanno permesso.

Non è polemica, ma solo una doverosa costatazione, solo per sottolineare l’importanza di un uomo di campo, che oggi al Milan non c’è e ricordare che Maldini ha portato a Milano Giroud, ha sbagliato con Mandzukic, però ci ha visto bene con De Keteleare e con Salelaekers, solo che al Milan sono stati allenati male, dico queste cose, per far capire a Furlani e Cardinale, che non solo serve l’uomo di campo come era Maldini, ma deve avere anche un potere decisionale, senza passare sempre da loro due.

Un uomo di campo ce l’hanno tutti tranne noi, perché Ibra al momento è solo una figura di “appannaggio”, oggi se avessimo avuto un Maldini, avremmo avuto già il nome del nuovo allenatore e non sarebbe stato un nome qualunque, per me possono pure continuare a fare finta che si è potuto fare a meni di Maldini, ma detto tra noi, quanto ci manca!?

Contro il Cagliari Pioli ha dimostrato, quanto non era vero che i calciatori del Milan erano con lui, ha dimostrato che approfittavano di lui e che era troppo “aziendalista” e non aveva il coraggio di lasciarli fuori, permettendogli di fare il buono e il cattivo tempo a loro piacimento, l'esclusione di Calabria (che lo contraddiva sempre, Tomori, Theo Hernandez e Leao, al di sotto dei loro standard, è avvenuta perché Pioli oramai non ha più nulla da perdere.

Pioli si è stancato di fare il parafulmine e ha voluto attribuire anche ai giocatori responsabilità importanti, Pioli ha detto ai suoi giocatori che il suo ufficio è sempre aperto e sé qualcuno si fosse sentito di aver dato tutto e/o si fosse sentito un po' stanco, l'ufficio è aperto, ma nessuno si è presentato, nessuno si è presentato per ammettere di avere dato sempre tutto, così c’è stata l'epurazione dei big, che è stata rumorosa e che deve fare riflettere la società.

Serve un allenatore con un grandissimo carattere, che oltre ad avere una visione tecnica più equilibrata, sia in grado di prendere in pugno un gruppo un po' “anarchico” e privo di veri leader, i dirigenti non devono offendersi quando Maldini dice che l'Inter vince perché ha una struttura dirigenziale forte e ben definita, cosa che al Milan non c’è, è vero che bra non è nell’organigramma e che deve imparare, ma Furlani è nato imparato? Perché lui può fare tutto senza avere fatto gavetta e gli altri no?

La società deve capire che il Milan è a un bivio e l’unico che può provare ad alzare l'asticella, come voleva fare Maldini è Ibra, ma questo la società lo ha capito, solo che non vuole farlo e Zlatan non è nella posizione di poterlo fare, per lo stesso motivo per cui è stato mandato via Maldini e non vogliono prendere Conte, perché, come dicono loro non sanno lavorare il “team”, che tradotto in soldoni vuol dire, non permettono a Furlani di intromettersi.

Trovo strano che ancora si stia facendo il casting per l’allenatore, penso che il Milan abbia già scelto, ma qualcuno non è d’accordo e quindi vogliono aspettare per essere prima di fare e comunicare la scelta definitiva, tanto c’è tempo fino al 26 maggio almeno, tanto Pioli gli regge il gioco e alla domanda sul suo futuro ha detto ancora: “Non ho ancora parlato con il club, poi quando ci incontreremo metteremo tutto sul piatto, non è ancora il momento però di parlarne”.

E allora parliamo di mercato, del contatto Milan-Sesko, visto che l'agente del giocatore è a Milano, i rossoneri oltre che l’allenatore, cosa che dovranno risolvere nei prossimi giorni, sono alla ricerca del nuovo centravanti e l'indiziato numero uno sarebbe Sesko, che era già sul taccuino di Maldini due estati fa, con lui candidato è anche Zirkzee, l'olandese ha molta più concorrenza e uno stile di gioco meno d'area di rigore, in più conosce già il campionato.

Lo sloveno gioca sempre per la squadra ma con un maggiore fiuto del gol e si avvicina maggiormente alla tipologia d'attaccante rappresentata da Giroud, per Sesko la concorrenza potrebbe arrivare dalla Premier, ma in ogni caso non sarà una trattativa semplice, per prima cosa va chiarito l'aspetto della clausola rescissoria di Sesko.

Secondo quanto riportato, il valore di questa clausola può variare, partendo da almeno da 50 milioni, che è già una cifra molto importante, il Milan sembra essere consapevole, che qualunque sarà l'attaccante su cui andrà a puntare, dovrà andare a spendere un bel mucchio di soldi, però deve decidersi e sbrigarsi, accelerando e lavorando sulla clausola.

Serve anche un centrocampista difensivo e ritorna in auge il nome di Nico Dominguez, un altro calciatore seguito da Maldini due estati fa e che anche questo non ha avuto il placet della società, il centrocampista classe 1998 del Nottingham Forest, sta giocando con continuità, ma la stagione della squadra inglese è stata tutt'altro che esaltante e non è escluso che l'argentino decida di cambiare ancora squadra e magari di tornare in Italia.

Oltre a Dominguez, sulla lista del Milan restano anche altri profili come Fofana del Monaco, Veiga del Basilea e Amrabat che tornerà alla Fiorentina, dopo l’esperienza al Manchester United, mentre per il centrale difensivo, che è una delle priorità del prossimo mercato si guarda in Spagna, dove è monitorato Marin dell’Alaves in prestito dal Real Madrid. 

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