lunedì 20 maggio 2024

Pioli poteva risparmiarci l'ultima figuraccia.

 

È vero che la stagione è ormai finita, ma questo non significa che dobbiamo continuare a fare queste figuracce, Pioli dovrebbe avere il buon gusto di far giocare si chi ha giocato poco, ma di mettere in campo una squadra con un po' più di orgoglio, per chiudere se non altro in maniera onorevole il campionato ed evitare ancora certe brutte sconfitte, per me non esiste che una squadra di professionisti, pagata profumatamente, vada in vacanza anticipatamente, senza soffrire fino alla fine.

Del resto questo è l’andazzo di tutto il campionato, sarebbe bastato un po' di orgoglio, impegnarsi per produrre uno spettacolo degno per cui sono pagati e se fossero stati i titolari, ancora, ancora avrei potuto capirlo, ma non lo giustifico affatto dalle riserve, che devono ancora guadagnarsi una conferma per la prossima stagione.

Non ho condiviso la maggior parte delle scelte fatte di Pioli e dalla società, che ritiene una competizione meno interessante, se si vince sempre o che la cosa importante è arrivare quarti, lo sport, il Milan non sono marketing, la maglia, la competizione, gli avversari, vanno onorati sempre con grandi prestazioni, al meglio delle proprie possibilità, anche quando non ci sono più traguardi da raggiungere.

Perdere così nettamente e senza nessuna reazione, è stato ancora una volta imbarazzante, come dice Pellegatti apprezzabile difensore di Pioli: “il blasone del Milan va sempre onorato. Non importa che sia la penultima di campionato, non importa che ormai siamo alla fine. Non importa che il Milan sia secondo e rimarrà secondo. Non si possono fare queste figure”.

È mancata la determinazione, l’attenzione ed è grave, si continuano a prendere gol di testa, lasciando soli gli avversari di prendere la mira e segnare, non è possibile affrontare in questa maniera una qualsiasi fine del campionato, cosa dovrebbe fare allora la Salernitana? Partite così si potrebbero accattare da squadre che avessero vinto qualcosa, perché giustamente sono appagate e quindi mentalmente in vacanza, ma da loro, non riesco a capire il perché di questo atteggiamento.

È forse una protesta perché i tifosi hanno le scatole piene di Pioli e di questo Milan apatico? negli ultimi due anni dell’era Cardinale, la squadra con a capo il suo allenatore, ha partecipato a otto competizioni, senza mai nemmeno arrivare vicina a vincerne una, quindi, cosa vorrebbero protestare? Dov’era la ferocia e la determinazione, sono cose che se ce l’hai ce l’hai, sia nelle partite amichevole, che in quelle di coppa e di campionato, ma questi non l’hanno mai dimostrato.

Dopo questa ennesima partita imbarazzante, dove sono quelli che hanno rotto le palle con “la rivalutazione del mercato estivo”, è questa la rivalutazione? Perché c’erano sette acquisti estivi in campo e se con sette acquisti estivi, non riusciamo a battere il Torino o per lo meno a giocare meglio, vuol dire che il mercato estivo è rimasto mediocre.

È mortificante anche per loro o forse no, loro come il loro allenatore e come la loro dirigenza, non si sono mortificati per tutto il campionato, tutti quanti hanno sempre trovato scuse in tutto e per tutto e si continua così, anche in questa farsa (così si presenta) della ricerca del nuovo allenatore, una sceneggiata napoletana alla De Laurentis, che dopo avere vagliato migliaia di candidature (così ha detto), dopo che ha scelto Garzia, lo ha messo subito in discussione e poi lo ha delegittimato.

Quello che credo non si riesca a capire, è che il Milan è il Milan, ma se non ci riescono, che si facciano un giro per casa Milan per accorgersi del blasone, dell’importanza del club, che deve, perché è un dovere e non è un’opzione, sempre onorare questi colori e chi ha contribuito a rendere grande questa società, se no tanto vale andare a giocare nella “Trecarteunpunto”.

Come dice Serafini, un altro ammirevole sostenitore di Pioli: "Uno sfaldamento così è difficilmente sopportabile”, non me abbiano Pellegatti e Serafini, essere ammiratori o sostenitori di Pioli non vuole essere un’offesa, anzi è un modo per dire, che anche loro, con la loro pazienza, con tutta la loro buona volontà, si sono arresi, sono stati messi con le spalle al muro, difronte a tutti e ai tanti difetti, che continuano a venire fuori, io sono da sempre più critico e Serafini comunque prosegue:

"Il Milan in questa stagione non è mai riuscito a rimediare ai propri difetti ed ai propri limiti … ma non è stata neanche più una questione di fase difensiva, ma proprio di posizionamento della difesa. Il Milan prende i due gol nel primo tempo da un cross di Rodriguez, indisturbato, per la testa di Zapata, indisturbato, il gol di Ilic, indisturbato, su cross di Bellanova, indisturbato … sulle fasce il Torino ha potuto fare e disfare come ha voluto, con un posizionamento difensivo francamente poco comprensibile … uno sfaldamento così è difficilmente sopportabile perché, ripeto, sono venuti fuori tutti i difetti". 

Il rendimento della difesa, perché come diceva Serafini, non è più solo un problema di fase difensiva, a parte le 46 reti incassate, Calabria non ha reso, Hernandez nemmeno o a sprazzi, Kjaer è finito, Tomori e Thiaw?
sono le ombre dei giocatori ammirati qualche tempo fa, stiamo cercando l’allenatore e sento dire che nel Milan non serve una rivoluzione, ma bastano 3 o 4 ritocchi per colmare il gap con l’Inter.

Io penso che bisogna riflettere profondamente, sia sui centrali di difesa, che forse ne servono più di uno e non solo, qual è il reale valore di questo Milan? Basterà sostituire l’allenatore con il meno peggio che c’è in giro? Serve un allenatore con gli ultra attributi, per provare a colmare il gap e non servono solo tre innesti, forse bisogna partire solo da tre titolari.

Non credo che a questo punto serve un solo rinforzo di livello per reparto e credo che serve un allenatore vero, perché se no ai primi due pareggi è finita, serve un allenatore che sia in grado di lavorare come si deve e non una scommessa, bisogna abbandonare la presunzione di sapere tutto, anche di calcio e di non volere imparare.

Nella scelta dell'allenatore serve una dirigenza esperta, non dobbiamo scegliere tra un profilo straniero e di prospettiva, perché per vincere in Italia serve un allenatore italiano e di esperienza e se al 20 maggio non abbiamo ancora il nome dell’allenatore, vuol dire che stiamo lavorando male e se questo è il mattino, allora: buongiorno.

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