martedì 5 febbraio 2019

Bocciati alla maturità


Da quello che si è visto in campo e non solo, al netto del rigore non concesso (sacrosanto) e dell’espulsione mancata a Pellegrini, la Roma ha meritato il pareggio e meritava anche di vincere, ancora un’altra squadra che chiude il Milan dentro la sua metà, risultando chiaramente sempre superiore, anche Frosinone e Chievo lo sono state.

È sicuramente una scelta tecnico-tattica di Gattuso, ma vedere giocare il Milan così è vomitevole, il catenaccio non si fa più da quarant’anni e poi se decidi di giocare di rimessa (contropiede), le ripartenze le devi sapere fare, devi avere gli uomini veloci ed invece sistematicamente abbiamo sbagliato tutte le ripartenze e allora: ma a che gioco giochiamo?

Sarebbe bello poter vedere il Milan controbattere colpo su colpo gli avversari e invece prima Kessie, poi Suso e poi Calhanoglu e ancora Kessie, e ancora Suso e poi sempre Calhanoglu, nel momento cruciale non azzeccano mai un passaggio per sfruttare la ripartenza e la superiorità numerica, lenti e imprecisi, fanno sempre la scelta sbagliata, tanto che ti viene voglia di pensare che lo stipendio gli e lo pagano gli avversari.

Poi giustamente la squadra più “odiata” del campionato, viene sistematicamente danneggiata dall’arbitro di turno, Kolarov una volta superato da Suso, interviene fallosamente con la gamba perché non prende la palla, per lo stesso fallo in mezzo al campo, Suso si è preso anche un’ammonizione e poi addirittura spinge Suso con le due braccia, questo è rigore sempre per la Juventus e mai per il Milan.

Ci sarebbe poi, un mancato secondo giallo a Pellegrini già ammonito, secondo me l’espulsione avrebbe inciso poco sul risultato finale a quel punto della gara, però sempre secondo me, non sono tanto sicuro che il primo fallo di Manolas su Piatek ad inizio partita fosse solo da giallo, io la vedo come fallo da ultimo uomo, ma è solo cronaca e non cerco alibi.

Perché il Milan è stato rinunciatario come al solito, assente dal punto di vista della costruzione del gioco, tutti nella nostra metà e Piatek lasciato lì da solo (meno male che gli basta un pallone per gol) contro Manolas e Fazio, per me Milan BOCCIATO! perché una volta passato in vantaggio, il Milan in contropiede (e ne ha avuto le possibilità), avrebbe potuto e dovuto chiudere la partita e affossare la Roma in maniera definitiva.

Ma queste sono prerogative delle grandi squadre e noi non lo siamo, è evidente che non lo siamo, ma no perché non abbiamo i grandi giocatori, ne cito uno a caso Donnarumma, ma perché manca totalmente l’organizzazione di gioco, che elimina o riduce le differenze tecniche tra le squadre, perché i cambi vanno gestiti con intelligenza, non si possono fare le sostituzioni a 3 minuti dalla fine e poi in una grande squadra, alcuni giocatori non vanno nemmeno schierati.

Laxalt contro il Napoli ha fatto un partitone, perché gli è stato preferito Calhanoglu? E poi perché lasciarlo in campo per 90 minuti, perché nel secondo tempo non mandare in campo Conti al posto di un acciaccato (così dice Gattuso) Suso, ci siamo inventati Calabria mezzala e non possiamo provare Conti esterno alto? nel gol fatto da Piatek, si vede tutta l’essenza del gioco di Paquetà, a suo agio nella sua posizioni di uomo assist, ma per farglielo capire a Gattuso dobbiamo mandargli un disegnino?

Continuando così e con questo allenatore, che per me non sta facendo i miracoli non andiamo da nessuna parte, con tutte le partite che ha sbagliato, oggi dovremmo essere terzi con 8/9 punti di vantaggio sull’Inter, a Roma abbiamo perso due punti, come in altre partite e invece dobbiamo dire grazie a Fassone e Mirabelli che hanno tenuto (a cifre impossibili) Donnarumma la Milan.

Senza di lui tra i pali, il Milan sarebbe uscito sconfitto anche dall’Olimpico e alla fine risulta che abbiamo guadagnato un punto, a Gattuso e a tutti gli “scienziati” pro-Gattuso dico che i miracoli sono quelli che fa Donnarumma, che fa qualche volta Romagnoli e che fa ora Piatek, miracolo non significa consegnare le chiavi del gioco sempre alle avversarie, miracolo significa fare giocare a calcio dei giocatori mediocri e non fare regredire gente come Kessie, Suso e Calhanoglu.

Un allenatore che fa i miracoli, fa rendere al massimo anche Montolivo e Bertolacci, un allenatore che fa “il miracolo” è quello che porta una squadra come l’Atalanta, o come il Parma a giocarsi l’Europa, un allenatore che fa i miracoli vince e convince, con un allenatore così al Milan mancherà sempre lo step successivo, quello che lo rende ancora più competitivo, capace di fare calcio offensivo.

Donnarumma ha tenuto in piedi il Milan, probabilmente è stata la sua prestazione migliore della carriera, ha parato di tutto, è tornato ormai da qualche mese ad essere il super Donnarumma, rende facili parate impossibili, ha avuto una crescita mostruosa al contrario della squadra che non cresce nel gioco, se non fosse che per l’innesto di nuove individualità.

Donnarumma ha dimostrato di essere ben allenato, la crescita del portiere è merito di Valerio Fiori che ha preso il posto di Alfredo Magni, Gigio come la squadra primavera ha cambiato allenatore e si sta esprimendo al meglio, quindi non è un caso che l’allenatore può essere importante e lo sarebbe anche nella crescita della squadra Milan, se solo si volesse (cambiare allenatore).

Capisco che al momento non possiamo fare altro che mangiarci le mani per i punti e le opportunità perse, che dobbiamo continuare a vedere Calhanoglu in campo e Conti in panchina e soffrire aspettando il novantesimo per vedere la prima sostituzione e che dobbiamo continuare ad arrancare contro tutte le squadre.

Suso è bloccato da problemi fisici, sembra questo il motivo dell’involuzione dello spagnolo, problemi fisici o no, se non sta bene per me non deve giocare, così come Calhanoglu, io credo che in estate i due saranno ceduti per questione di bilancio e anche per liberare il Milan dall’equivoco tattico in cui si trova.

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