sabato 2 febbraio 2019

Partita fondamentale per entrambe.


La pesantissima sconfitta per 7 a 1 contro la Fiorentina in Coppa Italia e il precedente 3 a 3 con l’Atalanta dopo essere stata avanti 3 a 0, rappresentano per la Roma motivo di rivalsa davanti al loro pubblico e un preciso indirizzo per il prossimo futuro giallorosso, tra i giocatori c’è parecchio nervosismo e questo sposterà la bilancia della gara in un verso o nell’altro, il Milan sulle ali dell’entusiasmo, non dovrà pensare che ha già vinto la partita, dovrà andare in campo a Roma con l'atteggiamento giusto, se no rischia di sbagliare bivio.

Inutile negarlo è uno scontro diretto per la Champions e non si possono fare passi falsi proprio in questo momento, non sarà facile giocare contro una squadra che deve cambiare registro, il Milan ha una grande opportunità ma deve evitare che si trasformi in un arresto pericoloso, adesso che sta attraversando un buon momento e deve dare continuità agli ultimi risultati ottenuti.

Per il Milan è un po’ come un esame di maturità, è l’occasione per dimostrare di essere diventata squadra, di confermarsi come quarta forza del campionato, cominciando ad allungare sulle avversarie, sulla Roma, ma anche sulla Sampdoria che si è fermata a Napoli, oltre ad un segnale di forza per tutti, sfruttando l’entusiasmo che si sta generando con i risultati, i nuovi arrivi e gli imminenti recuperi, dimostrare che adesso c’è un Milan migliore e più competitivo.

Le avversarie per la Champions non stanno brillando e questo è il momento buono per accelerare, certo andrebbe bene anche un pareggio per mantenere la posizione in prospettiva, Roma-Milan è anche per i rossoneri, l’inizio di una serie di cinque gare nel mese di febbraio, con all’interno tre big match, che rappresentano un momento importante e cruciale della stagione, oltre alle 4 gare di campionato (Roma, Cagliari, Atalanta ed Empoli), il mese si chiuderà con l'andata delle Semifinali di Coppa Italia, un mese per rimanere in zona-Champions e mettere una bella pietra sulla finale di coppa Italia.

Trasferte difficili (Roma e Atalanta), ma anche partite casalinghe (Cagliari ed Empoli) da non sbagliare, è ancora vivo il ricordo del periodo brutto a cavallo tra novembre e dicembre, adesso il Milan ha il suo assetto di squadra e non ha più alibi, è in buone condizioni mentali e fisiche, non c’è più il triste Higuain, ma il sorridente Piatek e per quanto non sia un campione, almeno oltre ai gol (si spera che continui), ha portato una particolare carica positiva a tutti i compagni.

Dotato fisicamente, è molto bravo nel concludere rapidamente, tutte cose che Higuain non ci aveva fatto vedere, nelle sue prestazioni scadenti, penso che Piatek possa farne di migliori con molta facilità, intanto ha sbloccato psicologicamente la squadra che era in difficoltà e che adesso si sente più forte e consapevole.

Ora è una squadra molto solida grazie a Bakayoko e poco spettacolare grazie a Gattuso, all’orizzonte si vedono vicini i rientri di Biglia e Caldara, il secondo farà sicuramente la fine di Conti, andrà in panchina per paura che si rifaccia male, ma in realtà Gattuso non rischierà gli equilibri difensivi, per quanto riguarda l'argentino invece è un problema, perché Bakayoko si è preso il Milan.

L’ex Chelsea ora è il padrone indiscusso del centrocampo e di conseguenza è diventato con merito un titolare inamovibile, risultando nelle ultime partite sempre uno dei migliori in campo, la mia impressione è che Biglia rientrerà a scapito di Paquetà, anche se a lasciargli il posto per me dovrebbe essere Kessie, o meglio ancora Calhanoglu.

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