lunedì 25 febbraio 2019

Cambiamo questo protocollo


Sapete che non guardo mai nel giardino del vicino, ma ogni tanto sento la voglia di dire la mia, specie se c’è un argomento comune, non mi va di fare la corsa a chi è più colpevole o meno colpevole, però alcuni punti secondo me vanno chiariti, anche se alla fine siamo tutti convinti ed è solo il normale gioco delle parti.

Marotta (che non ha più l’arroganza che aveva alla Juventus), ha parlato di avere subito un danno notevole e per quello che si è visto ha pienamente ragione, mi spiace per Abisso che oltre a essere palermitano è anche bravo, non lo giustifico, ma un errore ogni tanto si può concedere, certo non così evidente, ma sempre meglio di chi sbaglia per “professione”.

Non mi trova d’accordo per esempio sul fatto che era una partita che aveva ormai preso una china definita, perché lui lo sa meglio di me (l’Inter come il Milan ha spesso vinto all’ultimo secondo) che le partite ora durano cento e passa minuti e che nel calcio vince chi segna, anche se la partita ha già preso la sua china.

Se vogliamo, anzi se l’arbitro di Roma Milan avesse voluto, il Milan a -2 dall’Inter ci sarebbe stato già da qualche settimana, all’ora Marotta si sarà fregato le mani per l’errore a loro favore, oggi c’è indubbiamente grande rammarico, perché l’Inter da nuova rivale della Juventus per lo scudetto, può rischiare anche il posto in Champions.

Ma andiamo al nocciolo della questione, il VAR è stato introdotto per ridurre gli errori, non per eliminarli completamente e non si tratta di uso scrupoloso o razionale, di confonde soggettività e oggettività, se il VAR non toglie il potere decisionale ultimo all’arbitro, per me lo possiamo pure abbandonare e non serve restare deluso e basito, dice giusto Marotta “non me la sento di condannare un arbitro, forse il sistema va rivisto meglio”, esatto, va rivisto presto e bene.

Sul fatto che sia un danno grave per l'economia della stagione dell'Inter e che spera non sia irreparabile, lo invito a guardare i danni gravi per l’economia delle altre squadre, finché ci sarà un uomo a prendere l’ultima decisione e non il mezzo, dovremo continuare a dire che “poi alla fine gli errori si compensano” e praticamente non abbiamo migliorato nulla.

Da quando c'è il VAR, forse, è l'errore più grosso e grossolano come dice lui, ma per me non ci si deve fare sentire solo quando l’errore capita a noi, bisogna gridare forte quando capita al Chievo o al Frosinone, serve una presa di posizione indipendentemente da chi subisce l’errore, il VAR così come è strutturato è un bluff, chi è preposto deve intervenire affinché le prestazioni degli arbitri siano impeccabile.

Quando l'arbitro viene chiamato dalla VAR, è perché c’è un dubbio ed è la VAR stessa che deve eliminarlo, chiama l'arbitro e gli si dice cos’è, l’arbitro deve accettare la decisione senza rivedere l’azione e per trasparenza, invece verrà mostrata al pubblico in che modo si è arrivati a quella decisione, se no creeremo la “malafede” del VAR.

Come ho avuto modo di dire in un post precedente, sarebbe auspicabile che gli arbitri (che già guadagnano un “fottio” di soldi e non sono nemmeno professionisti) vengano sostituiti da tecnici VAR, perché un arbitro non permetterà mai che un suo collega lo giudichi e lo corregga, questo è l’errore di fondo.

Effettivamente trovo strano che, dopo la chiamata della VAR, Abisso abbia confermato il rigore, non è da lui, non è il tipo, però questo ci deve portare a considerare che il sistema va rivisto e comunque ripensato, io resto del parere che nel momento in cui interviene la VAR, devono giudicare loro e non l'arbitro.

Parliamo di vigilia di semifinale di coppa Italia per il Milan, la partita contro la Lazio potrebbe essere significativa per il raggiungimento della finale e pare che Gattuso non voglia riconfermare la formazione tipo, ma operare alcuni cambi in ottica turnover, i candidati sembrerebbero Laxalt e Borini, al posto di Rodriguez e Calhanoglu che in stagione hanno giocato tantissimo.

Se il Milan vorrà ottenere i risultati sperati in campionato e in coppa, dovrà mantenere alto il livello della concentrazione e dosare bene le energie dei "titolarissimi", provando anche a valorizzare altri calciatori, come successo per Castillejo, Andrea Conti e quando saliranno di condizione, anche per Biglia e Caldara.

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