Sapete che non guardo mai nel giardino del
vicino, ma ogni tanto sento la voglia di dire la mia, specie se c’è un
argomento comune, non mi va di fare la corsa a chi è più colpevole o meno
colpevole, però alcuni punti secondo me vanno chiariti, anche se alla fine
siamo tutti convinti ed è solo il normale gioco delle parti.
Marotta (che non ha più l’arroganza che
aveva alla Juventus), ha parlato di avere subito un danno notevole e per quello
che si è visto ha pienamente ragione, mi spiace per Abisso che oltre a essere
palermitano è anche bravo, non lo giustifico, ma un errore ogni tanto si può
concedere, certo non così evidente, ma sempre meglio di chi sbaglia per “professione”.
Non mi trova d’accordo per esempio sul
fatto che era una partita che aveva ormai preso una china definita, perché lui
lo sa meglio di me (l’Inter come il Milan ha spesso vinto all’ultimo secondo)
che le partite ora durano cento e passa minuti e che nel calcio vince chi
segna, anche se la partita ha già preso la sua china.
Se vogliamo, anzi se l’arbitro di Roma
Milan avesse voluto, il Milan a -2 dall’Inter ci sarebbe stato già da qualche
settimana, all’ora Marotta si sarà fregato le mani per l’errore a loro favore,
oggi c’è indubbiamente grande rammarico, perché l’Inter da nuova rivale della
Juventus per lo scudetto, può rischiare anche il posto in Champions.
Ma andiamo al nocciolo della questione, il
VAR è stato introdotto per ridurre gli errori, non per eliminarli completamente
e non si tratta di uso scrupoloso o razionale, di confonde soggettività e
oggettività, se il VAR non toglie il potere decisionale ultimo all’arbitro, per
me lo possiamo pure abbandonare e non serve restare deluso e basito, dice
giusto Marotta “non me la sento di condannare un arbitro, forse il sistema va
rivisto meglio”, esatto, va rivisto presto e bene.
Sul fatto che sia un danno grave per
l'economia della stagione dell'Inter e che spera non sia irreparabile, lo
invito a guardare i danni gravi per l’economia delle altre squadre, finché ci
sarà un uomo a prendere l’ultima decisione e non il mezzo, dovremo continuare a
dire che “poi alla fine gli errori si compensano” e praticamente non abbiamo
migliorato nulla.
Da quando c'è il VAR, forse, è l'errore
più grosso e grossolano come dice lui, ma per me non ci si deve fare sentire
solo quando l’errore capita a noi, bisogna gridare forte quando capita al
Chievo o al Frosinone, serve una presa di posizione indipendentemente da chi
subisce l’errore, il VAR così come è strutturato è un bluff, chi è preposto
deve intervenire affinché le prestazioni degli arbitri siano impeccabile.
Quando l'arbitro viene chiamato dalla VAR,
è perché c’è un dubbio ed è la VAR stessa che deve eliminarlo, chiama l'arbitro
e gli si dice cos’è, l’arbitro deve accettare la decisione senza rivedere l’azione
e per trasparenza, invece verrà mostrata al pubblico in che modo si è arrivati
a quella decisione, se no creeremo la “malafede” del VAR.
Come ho avuto modo di dire in un post precedente,
sarebbe auspicabile che gli arbitri (che già guadagnano un “fottio” di soldi e
non sono nemmeno professionisti) vengano sostituiti da tecnici VAR, perché un
arbitro non permetterà mai che un suo collega lo giudichi e lo corregga, questo
è l’errore di fondo.
Effettivamente trovo strano che, dopo la
chiamata della VAR, Abisso abbia confermato il rigore, non è da lui, non è il
tipo, però questo ci deve portare a considerare che il sistema va rivisto e
comunque ripensato, io resto del parere che nel momento in cui interviene la VAR,
devono giudicare loro e non l'arbitro.
Parliamo di vigilia di semifinale di coppa
Italia per il Milan, la partita contro la Lazio potrebbe essere significativa
per il raggiungimento della finale e pare che Gattuso non voglia riconfermare la
formazione tipo, ma operare alcuni cambi in ottica turnover, i candidati sembrerebbero
Laxalt e Borini, al posto di Rodriguez e Calhanoglu che in stagione hanno
giocato tantissimo.
Se il Milan vorrà ottenere i risultati
sperati in campionato e in coppa, dovrà mantenere alto il livello della
concentrazione e dosare bene le energie dei "titolarissimi", provando
anche a valorizzare altri calciatori, come successo per Castillejo, Andrea Conti
e quando saliranno di condizione, anche per Biglia e Caldara.
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