sabato 5 ottobre 2019

Adesso che si fa?


Maldini non è tornato in tribuna nel secondo tempo e Boban è andato via, hanno litigato per Giampaolo? E chi ha vinto? Oppure non sono tornati per andare a convincere un allenatore a prendere il Milan? Cacceranno comunque Giampaolo o daranno le dimissioni?

Certo è che non si può esonerare un allenatore che vince, sono d’accordo che al 92° se Reina non para il rigore non vince più, nel senso che per me non ha meritato la vittoria, si è smentito lasciando prima fuori Leao e Paquetà e poi li ha messi dentro con i risultati che tutti sapevamo, ma essenzialmente non abbiamo mai giocato, la vittoria è frutto di 10 minuti di follia genoana.

Adesso che ha vinto che si fa? L’esperienza di Gattuso è servita oppure no? Basterà vincere una partita ogni tre per confermarlo fino alla fine? Chi crede ancora in questo progetto che non si capisce, ricominciare fra un anno fuori dalle coppe e senza soldi cosa cambia, se si ricomincia adesso con un altro allenatore?

Borini diceva prima della partita “altre figuracce non si possono fare”, questa si può considerare una figuraccia oppure no? Si può considerare un possibile punto di partenza? E poi ci sono le parole Giampaolo, Suso: "Ha fatto una grandissima partita, con grande personalità”, per minchiate senza senso ha battuto pure Spalletti.

Ora, quando il punto di vista dell’allenatore è questo, come possiamo pretendere che possa cambiare qualcosa, per lui l’asino vola e vai toglierlo dalla testa, per lui Suso e Calhanoglu sono Messi e Cristiano Ronaldo, indispensabili e imprescindibili, cose vuoi fare? Quando si arriva al Milan si acquisiscono doti di onnipotenza, si moltiplicano il pane e i pesci, si cammina sulle acque, si mettono fuori i giocatori buoni e si fanno giocare gli scarponi.

Si diventa tutti Einstein, tutti inventori della relatività nel calcio, profondi conoscitori di concetti nascosti nel recondito dell’animo del calciatore, unici depositari della verità sul calcio e si compiono scelte come l'esclusione di Leao, che farebbero rabbrividire anche il Dalai Lama, al Milan dovrebbero istituire il Nobel per gli allenatori, tutti quelli che arrivano diventano scienziati di una materia semplicissima come il gioco del calcio.

Una cosa posso affermare senza ombra di smentita, Giampaolo e nella confusione più totale (come quella successa ai suoi predecessori), che detta in parole povere non è adatto ad allenare il Milan, le sue scelte e la mancanza di uno straccio di gioco, lo collocano alla stregua di Gattuso (mai più per favore), Montella, Brocchi e Inzaghi, è veramente incomprensibile come si possano lasciare fuori così tanti buoni giocatori tutti insieme, in una squadra che perde e gioca male, no! mi sono sbagliato, volevo dire non gioca.

Solitamente si dice bene i 3 punti, ma con questa prestazione a che servono i 3 punti? Una prestazione che ha lasciato molte perplessità, possiamo pure ipotizzare di ripartire da Leao, Paquetà, Bonaventura, Rebic, Bennacer, Caldara, ma giocheranno sempre per i fatti loro perché non c’è un gioco, sarà la solita accozzaglia, siamo stati persino in sofferenza con un uomo in più e per tutto il finale.

Non vorrei che questa vittoria rimandasse l’esonero e salvasse la panchina di Giampaolo, personalmente non vedo i presupposti per continuare e la mancanza di Maldini e Boban in tribuna nel secondo tempo dice qualcosa, ritengo ancora che questa squadra può giocarsela per il quarto posto, ma bisognerà buttare via tutte le filosofie e fare le cose semplici, naturali del gioco del calcio.

E ora che fare? Cambiare allenatore, ma con un'alternativa valida, un tecnico che possa riprendere il progetto pluriennale e non un traghettatore, niente di esotico o di trascendentale, un tecnico all'altezza: Spalletti, Garcia e persino Allegri, una certezza insomma.

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