Maldini non è tornato in tribuna nel secondo tempo e
Boban è andato via, hanno litigato per Giampaolo? E chi ha vinto? Oppure non
sono tornati per andare a convincere un allenatore a prendere il Milan? Cacceranno
comunque Giampaolo o daranno le dimissioni?
Certo è che non si può esonerare un allenatore che
vince, sono d’accordo che al 92° se Reina non para il rigore non vince più, nel
senso che per me non ha meritato la vittoria, si è smentito lasciando prima
fuori Leao e Paquetà e poi li ha messi dentro con i risultati che tutti
sapevamo, ma essenzialmente non abbiamo mai giocato, la vittoria è frutto di 10
minuti di follia genoana.
Adesso che ha vinto che si fa? L’esperienza di Gattuso
è servita oppure no? Basterà vincere una partita ogni tre per confermarlo fino
alla fine? Chi crede ancora in questo progetto che non si capisce, ricominciare
fra un anno fuori dalle coppe e senza soldi cosa cambia, se si ricomincia
adesso con un altro allenatore?
Borini
diceva prima della partita “altre figuracce non si possono fare”, questa si può
considerare una figuraccia oppure no? Si può considerare un possibile punto di
partenza? E poi ci sono le parole Giampaolo,
Suso: "Ha fatto una grandissima partita, con grande personalità”, per
minchiate senza senso ha battuto pure Spalletti.
Ora,
quando il punto di vista dell’allenatore è questo, come possiamo pretendere che
possa cambiare qualcosa, per lui l’asino vola e vai toglierlo dalla testa, per
lui Suso e Calhanoglu sono Messi e Cristiano Ronaldo, indispensabili e imprescindibili,
cose vuoi fare? Quando si arriva al Milan si acquisiscono doti di onnipotenza,
si moltiplicano il pane e i pesci, si cammina sulle acque, si mettono fuori i
giocatori buoni e si fanno giocare gli scarponi.
Si
diventa tutti Einstein, tutti inventori della relatività nel calcio, profondi
conoscitori di concetti nascosti nel recondito dell’animo del calciatore, unici
depositari della verità sul calcio e si compiono scelte come l'esclusione di
Leao, che farebbero rabbrividire anche il Dalai Lama, al Milan dovrebbero
istituire il Nobel per gli allenatori, tutti quelli che arrivano diventano scienziati
di una materia semplicissima come il gioco del calcio.
Una
cosa posso affermare senza ombra di smentita, Giampaolo e nella confusione più
totale (come quella successa ai suoi predecessori), che detta in parole povere non
è adatto ad allenare il Milan, le sue scelte e la mancanza di uno straccio di
gioco, lo collocano alla stregua di Gattuso (mai più per favore), Montella,
Brocchi e Inzaghi, è veramente incomprensibile come si possano lasciare fuori
così tanti buoni giocatori tutti insieme, in una squadra che perde e gioca
male, no! mi sono sbagliato, volevo dire non gioca.
Solitamente si dice bene i 3 punti, ma con questa
prestazione a che servono i 3 punti? Una prestazione che ha lasciato molte
perplessità, possiamo pure ipotizzare di ripartire da Leao, Paquetà, Bonaventura,
Rebic, Bennacer, Caldara, ma giocheranno sempre per i fatti loro perché non c’è
un gioco, sarà la solita accozzaglia, siamo stati persino in sofferenza con un
uomo in più e per tutto il finale.
Non
vorrei che questa vittoria rimandasse l’esonero e salvasse la panchina di
Giampaolo, personalmente non vedo i presupposti per continuare e la mancanza di
Maldini e Boban in tribuna nel secondo tempo dice qualcosa, ritengo ancora che
questa squadra può giocarsela per il quarto posto, ma bisognerà buttare via
tutte le filosofie e fare le cose semplici, naturali del gioco del calcio.
E
ora che fare? Cambiare allenatore, ma con un'alternativa valida, un tecnico che
possa riprendere il progetto pluriennale e non un traghettatore, niente di
esotico o di trascendentale, un tecnico all'altezza: Spalletti, Garcia e
persino Allegri, una certezza insomma.
Nessun commento:
Posta un commento