lunedì 25 ottobre 2021

Blackout Milan

 

Dopo quasi 70 anni, era precisamente dal 1954-1955, che il Milan non riusciva ad ottenere in Serie A, 8 vittorie nelle prime 9 partite di campionato, così il Milan 2021-2022, ha confermato il record assoluto, come miglior partenza del club di sempre.

Importantissima vittoria, dopo che all'intervallo sembrava già messa in cassaforte e poi invece è stata messa in discussione da un Bologna in 9 uomini e da un approccio sbagliato del Milan nel secondo tempo, è stato un errore pazzesco, definiamolo di gioventù, ma che nelle ultime partite ricorre troppo spesso (Atalanta, Verona, Bologna).

Sarebbe pure ora che non accadesse più, specie se sei con un uomo in più e in vantaggio di due gol, una squadra di dimensione europea, nel secondo tempo entrare in campo, fa altri due gol in un quarto d’ora, mette ko l'avversario e poi fa entrare in campo chi non gioca mai o gioca poco e fa rifiatare gli indispensabili.

Il Milan invece, si è comportato da squadretta di provincia e ha smesso di giocare, per non parlare che dopo il pareggio rossoblù e con due uomini in più, il Milan non è riuscito a capire, che bisognava disperdere quella uniforme massa umana messa al limite dell’area, allargando il gioco sulle fasce.

Complimenti al Bologna che ha fatto una grande partita, ma gli ultimi blackout mentali del Milan, vanno analizzati in maniera profonda (come secondo me anche questi infortuni ricorrenti), a parte i 3 punti e il primo posto in classifica, c’è poco da essere contenti, è evidente che il Milan con tante assenze dei titolarissimi, con le seconde linee (ed anche terze) ha pagato il dislivello qualitativo, che a questo punto deve essere rimodulato.

C’è troppa differenza tra i titolari e le alternative, per fortuna torna Theo Hernandez e ci saranno contro il Torino anche Kessie e Pellegri, non ci sarà Rebic, mentre la speranza è quella di avere Brahim Diaz, se si negativizzasse per tempo, Bologna ci ha regalato un’ottima prova di Ballo-Tourè, diversa da quella di Porto, stavolta è stato sempre propositivo e pericoloso sulla fascia sinistra, Ibra è stato decisivo, ma è molto indietro di condizione.

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