Con i tre punti conquistati contro il Verona, il Milan ha ottenuto 22 punti in classifica, nelle prime otto giornate di campionato ed è record per i rossoneri, nell’era dei tre punti a vittoria, con questa straordinaria rimonta sul Verona, torna momentaneamente in testa alla classifica, in attesa del risultato del Napoli e con la speranza di restarci perché no, fino alla fine.
Certo, dopo il 2 a 0 del
Verona a fine del primo tempo e con un Milan “2” letteralmente annichilito
dagli scaligeri, nonostante la speranza che il Milan potesse almeno ristabilire
la parità iniziale, sembrava che questo record e il cammino verso lo scudetto,
avrebbero avuto una brusca frenata ed invece i ragazzi di Pioli, sono riusciti
a ribaltare il risultato, con gli ingressi di Castillejo e Krunic, giocatori
del Milan “3” e di un super Leao.
Non è bello vincere grazie
all’autorete di Gunter, ma la vittoria è
meritata e poi bisognava in qualche modo riequilibrare il rigore inesistente
assegnato al Verona, perché il fallo di Romagnoli su Kalinic non c'era, ma al
contrario era fallo di Kalinic su Romagnoli, è lui che mette la gamba davanti a
Romagnoli colpendolo, come lo stesso rigore della passata stagione avuto contro
con la Roma, anche in quella occasione in porta c’era Tatarusanu e abbiamo dovuto
rincorrere la Roma (3 a 3) per 90 minuti.
Ancora una volta la
responsabilità maggiore è del VAR, l’arbitro può essere ingannato dalla
dinamica dell’azione sul campo, non ha l’immagine frontale che sgombra ogni
dubbio e ha deciso in una frazione di secondo, non si è preso oltre 2 minuti e
mezzo per valutare e poi fare una cagata, il calcio di rigore non andava
assegnato e il VAR avrebbe dovuto intervenire, mandando l’arbitro rivedere
l’immagine frontale.
Ma comunque, vittoria
incredibile dopo un primo tempo pressoché disastroso, nel secondo tempo con il
cuore e anche con il gioco dei ragazzi di Pioli, il Milan si è regalato una
vittoria straordinaria, un record e il primo posto in classifica, anche se
potrebbe essere momentaneo, ma che vale più del semplice primo posto in
classifica, perché è arrivato con una marea di assenze e sotto per 2 a 0 alla
fine del primo tempo.
Come sempre straordinario
Pioli nei cambi, forse ha sbagliato la scelta iniziale di Maldini, con il senno
del poi, Krunic e Leao hanno cambiato la partita, Krunic dopo l’infortunio e tornato in grande forma,
nella stessa forma smagliante delle prime giornate di campionato, è un altro
miracolo di Pioli, è cresciuto anche lui.
Adesso è un giocatore di sostanza, si fa sentire sia sulla trequarti che in mediana, si butta in tutti gli spazi e fa la guerra con tutti, Maldini non è ancora pronto per la serie A, sbaglia tanto e pecca ancora di personalità, non capisco perché non lo diano in prestito a maturare, come hanno fatto con Pobega, Colombo e Brescianini.
Se Donnarumma è milanista nel cuore come
dice, credo che avrà guardato questa partita e spero che abbia capito guardando le lacrime di Castillejo, che cosa significa
attaccamento alla maglia, professionalità e grande cuore rossonero, poi se ne
ha voglia, gli e lo spiega a quello stupido del suo agente e a proposito di
Donnarumma, la vittoria con il Verona ha anche rivalutato Tatarusanu.
Il portiere rumeno è stato protagonista
di un paio di ottime parate, non può nulla sul gol di Caprari, che è stata una
botta violenta da vicino e per poco non para il rigore a Barak, per il resto fa
bene quello che deve fare, per non parlare dell’importanza
di Giroud, quello che è mancato lo scorso anno, che poteva essere Mandzukic e
non lo è stato, il francese è al terzo gol in campionato, con una media di una
rete ogni 123 minuti, è ancora presto però, per dire se è stata sfatata la
maledizione di Inzaghi.
Con il Milan primo in classifica (forse per poco) e i 5 punti di vantaggio sull'Inter, si può pensare meglio alla Champions League e alla gara fondamentale con il Porto, sul doppio confronto con i portoghesi, si fondano tutte le speranze di passare il turno, visto che il Milan è obbligato a fare due vittorie contro i lusitani, risultato per niente scontato, ma è l’unico modo per centrare una missione impossibile, il probabile raggiungimento degli ottavi.
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