Con la vittoria sulla Roma, la Juventus (settima sorella) ha raggiunto il gruppo delle sei oramai in volata, con il Napoli che si riporta di nuovo in testa alla classifica: Napoli 24, Milan 22, Inter 17, Roma 15, Juventus, Lazio e Atalanta 14, nonostante il primo posto in classifica, non riesco ad essere ostico nei confronti del Napoli, anche se al momento è avanti di 2 punti e si candida come principale antagonista per il titolo.
A parte il presidente che non è proprio simpaticissimo, per il
Napoli ho sempre avuto una grande simpatia, vuoi perché meridionale, ma anche
perché ricordo con piacere i tempi di Cuman e Canè, di Sivori e Altafini, di
Stenti e Juliano, il Napoli di Maradona, che anche allora era primo rivale del
Milan di Sacchi e poi perché c’è Spalletti, un tecnico che ammiro e che avrei
voluto al Milan.
Un Milan che ha bruciato le tappe in Italia, ma che non è ancora
pronto per giocarsela con le grandi della Champions, al netto di tutte le
decisioni arbitrali, non abbiamo l’intensità e anche l’esperienza, che abbiamo
visto al Porto e al Liverpool, per esempio non sono d’accordo che contro
Liverpool e l’Atletico abbiamo fatto delle buone prestazioni, con il Liverpool
siamo venuti fuori a risultato acquisito e con l’Atletico non so se anche in
undici ci saremo fermati dopo un po’.
Abbiamo indiscutibilmente tre buoni motivi per giustificare lo
zero in classifica, la sproporzionata differenza con il Liverpool, l’espulsione
di Kessie con l’Atletico, gli errori arbitrali con Atletico e Porto e sempre
contro il porto le numerose assenze, ma tutti questi alibi non portato punti,
contro il Porto abbiamo fatto una prestazione che non può essere da Champions.
Le cose dovranno obbligatoriamente cambiare, magari nelle tre
partite che restano dobbiamo perdere giocandocela alla pari, senza essere
surclassati, senza stare lì ad inseguire l’avversario per tutta la partita, se
non dovesse succedere e questo Maldini e Massara lo sanno, bisogna ricorrere a
calciatori di esperienza e di qualità, il Porto starà pure meglio
economicamente, ma è seconda come il Milan in un campionato di second’ordine,
ma la differenza è stata abissale.
Comunque, in queste prossime tre partite che
restano, si può e si deve provare necessariamente a stravolgere la classifica, imparata
la lezione, in casa con il porto e con i rientri di Diaz e Theo, quella partita
la dobbiamo vincere, poi se l’Atletico perde ancora con il Liverpool e resta a
4 punti, non ci resta che andare a fare il colpaccio a Madrid, mentre il
Liverpool batte il Porto (speriamo).
A quel punto potremmo essere secondi con
due punti di vantaggio e un pareggio tra Porto e Atletico, ci consegnerebbe il
pass, anche perdendo con il Liverpool, purtroppo dobbiamo rimanere aggrappati alla
convinzione, che Porto e Atletico si possono battere e poi dobbiamo batterle,
solo così possiamo sperare di agguantare il sogno qualificazione, non è stata
ancora detta l’ultima parola, ma alla prossima partita di Champions si deve
presentare un altro Milan.
Quello di prima dell’espulsione di Kessie
contro l’Atletico e sperare pure di avere degli arbitri migliori, il passaggio
agli ottavi è difficilissimo, ma quantomeno dobbiamo fare una bella figura,
migliore di quelle fatte fin ora e poi ci potrebbe sempre essere la possibilità
di andare in Europa League e li chissà, potremmo avere altre fortune.
Contro il Porto brutta prestazione dei rossoneri, purtroppo non ha funzionato niente, la squadra ha commesso tantissimi errori, anche Tomori ne ha fatti tanti, lui che di solito non sbaglia mai, non c’è stata la maturazione e la crescita che dopo le prime due partite ci si aspettava, il Milan non è mai stato in partita, è stato troppo morbido nei contrasti e ha avuto poca cattiveria agonistica.
È stata la peggior partita della stagione,
ma non dimentichiamo che per tanti si è trattato delle prime partite in
Champions, devono crescere e imparare, queste gare in Champions li
arricchiranno d’esperienza anche per il campionato.
Tutti sanno che bisogna lavorare molto e c’è la consapevolezza che bisogna crescere ancora molto, per tornare competitivi ad alti livelli, l’organico va ulteriormente allungato e migliorato, con il tempo le cose miglioreranno, ma adesso bisogna giocarsi il tutto per tutto nelle prossime 3 partite che rimangono, per sperare nella qualificazione.
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