giovedì 21 ottobre 2021

È arrivata anche la settima sorella.

Con la vittoria sulla Roma, la Juventus (settima sorella) ha raggiunto il gruppo delle sei oramai in volata, con il Napoli che si riporta di nuovo in testa alla classifica: Napoli 24, Milan 22, Inter 17, Roma 15, Juventus, Lazio e Atalanta 14, nonostante il primo posto in classifica, non riesco ad essere ostico nei confronti del Napoli, anche se al momento è avanti di 2 punti e si candida come principale antagonista per il titolo.

A parte il presidente che non è proprio simpaticissimo, per il Napoli ho sempre avuto una grande simpatia, vuoi perché meridionale, ma anche perché ricordo con piacere i tempi di Cuman e Canè, di Sivori e Altafini, di Stenti e Juliano, il Napoli di Maradona, che anche allora era primo rivale del Milan di Sacchi e poi perché c’è Spalletti, un tecnico che ammiro e che avrei voluto al Milan.

Un Milan che ha bruciato le tappe in Italia, ma che non è ancora pronto per giocarsela con le grandi della Champions, al netto di tutte le decisioni arbitrali, non abbiamo l’intensità e anche l’esperienza, che abbiamo visto al Porto e al Liverpool, per esempio non sono d’accordo che contro Liverpool e l’Atletico abbiamo fatto delle buone prestazioni, con il Liverpool siamo venuti fuori a risultato acquisito e con l’Atletico non so se anche in undici ci saremo fermati dopo un po’.

Abbiamo indiscutibilmente tre buoni motivi per giustificare lo zero in classifica, la sproporzionata differenza con il Liverpool, l’espulsione di Kessie con l’Atletico, gli errori arbitrali con Atletico e Porto e sempre contro il porto le numerose assenze, ma tutti questi alibi non portato punti, contro il Porto abbiamo fatto una prestazione che non può essere da Champions.

Le cose dovranno obbligatoriamente cambiare, magari nelle tre partite che restano dobbiamo perdere giocandocela alla pari, senza essere surclassati, senza stare lì ad inseguire l’avversario per tutta la partita, se non dovesse succedere e questo Maldini e Massara lo sanno, bisogna ricorrere a calciatori di esperienza e di qualità, il Porto starà pure meglio economicamente, ma è seconda come il Milan in un campionato di second’ordine, ma la differenza è stata abissale.

Comunque, in queste prossime tre partite che restano, si può e si deve provare necessariamente a stravolgere la classifica, imparata la lezione, in casa con il porto e con i rientri di Diaz e Theo, quella partita la dobbiamo vincere, poi se l’Atletico perde ancora con il Liverpool e resta a 4 punti, non ci resta che andare a fare il colpaccio a Madrid, mentre il Liverpool batte il Porto (speriamo).

A quel punto potremmo essere secondi con due punti di vantaggio e un pareggio tra Porto e Atletico, ci consegnerebbe il pass, anche perdendo con il Liverpool, purtroppo dobbiamo rimanere aggrappati alla convinzione, che Porto e Atletico si possono battere e poi dobbiamo batterle, solo così possiamo sperare di agguantare il sogno qualificazione, non è stata ancora detta l’ultima parola, ma alla prossima partita di Champions si deve presentare un altro Milan.

Quello di prima dell’espulsione di Kessie contro l’Atletico e sperare pure di avere degli arbitri migliori, il passaggio agli ottavi è difficilissimo, ma quantomeno dobbiamo fare una bella figura, migliore di quelle fatte fin ora e poi ci potrebbe sempre essere la possibilità di andare in Europa League e li chissà, potremmo avere altre fortune.

Contro il Porto brutta prestazione dei rossoneri, purtroppo non ha funzionato niente, la squadra ha commesso tantissimi errori, anche Tomori ne ha fatti tanti, lui che di solito non sbaglia mai, non c’è stata la maturazione e la crescita che dopo le prime due partite ci si aspettava, il Milan non è mai stato in partita, è stato troppo morbido nei contrasti e ha avuto poca cattiveria agonistica.

È stata la peggior partita della stagione, ma non dimentichiamo che per tanti si è trattato delle prime partite in Champions, devono crescere e imparare, queste gare in Champions li arricchiranno d’esperienza anche per il campionato.

Tutti sanno che bisogna lavorare molto e c’è la consapevolezza che bisogna crescere ancora molto, per tornare competitivi ad alti livelli, l’organico va ulteriormente allungato e migliorato, con il tempo le cose miglioreranno, ma adesso bisogna giocarsi il tutto per tutto nelle prossime 3 partite che rimangono, per sperare nella qualificazione. 

Nessun commento:

Posta un commento