sabato 15 gennaio 2022

Alla fine missione compiuta.

Alla fine missione compiuta, ma quanta sofferenza, per un’ora si è assistito ad un Milan al piccolo trotto, con ritmi troppo bassi e compassati, ogni tanto questa squadra è colpita come da una amnesia di intensità, gioca troppo libero di testa, poco concentrato e applicato, per un’ora ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, senza riuscire a mantenere un pallone, poi il triplice cambio scuote la squadra e acciuffa i supplementari con Giroud.

L’ingresso di Diaz, Leao e Bakayoko, hanno alzato il livello e l’intensità della gara, impersonando quello spirito che deve avere una squadra affamata e che vuole vincere, come hanno fatto per tutti i 120 minuti: Kalulu, Florenzi e Tonali, la squadra deve giocare sempre a ritmi alti, è una sua prerogativa ed è oramai consuetudine del calcio del 2000, se no diventa una squadra prevedibile, brutta, bruttissima interpretazione dell’ora di gioco, più che della squadra, da errori dei singoli.

Brutta la prestazione di Krunic, a parte la traversa nei primi minuti del primo tempo, quello suo in questa stagione è il solito crolla verticalmente di rendimento, inizia sempre il campionato, illudendoci che possa essere quello della consacrazione e poi si perde sistematicamente, Pioli cerca di rilanciarlo in tutti i modi, ma per me ha fatto il suo tempo in un Milan oramai da primi posti in classifica, deve andare a giocare da un’altra parte.

Stesso discorso per Maldini, almeno lui però ha l’attenuante di essere giovane e di giocare poco, quando gioca parte bene i primi minuti e poi iniziano tutti una serie di errori, sinceramente non ho ancora capito il suo ruolo, si specchia e si piace, ma non riesce a portare qualità sulla trequarti, praticamente in questi due anni è lo stesso Maldini di sempre, credo che non ripeterà mai le gesta di nonno e papà, sicuramente sarà un buon giocatore di serie A, ma deve andare a giocare, tenerlo al Milan gli fanno male.  

Ha fatto male anche Messias, ma una prestazione negativa ogni tanto per Junior ci può stare, stranamente ha faticato a trovare la posizione e il ritmo, ma non è certo un calciatore da cedere come i primi due, che per me non sono all’altezza del Milan, male anche Rebic, nessuno spunto dei suoi, si è intestardito a puntare l’uomo e poi ha fatto tantissimi passaggi sbagliati, anche i più semplici, purtroppo torna da un lungo stop e non può essere al massimo, per me lui è l’attaccante esterno destro titolare, ma questo è un altro discorso.

Il fatto è che se vogliamo primeggiare, non possiamo avere questi rincalzi, perché è vero che siamo in difficoltà, ma le riserve del Milan, devono essere superiori ai titolari del Genoa e questo non lo è stato neanche in altre occasioni, ci aspettavamo una partita facile, un po' come quella con il Venezia e invece c'è stato bisogno dell'ingresso in campo dei titolari: Leao Diaz e Saelemaekers, per agganciare i tempi supplementari prima, rimontare il Genoa poi e regalarci infine i quarti.

I cambi ancora una volta sono stati decisivi, per un verso o per l’altro, in quasi tutte le partite devi andare ad aggiustare qualcosa in campo, forse perché non esiste la partita perfetta o meglio ancora, perché nonostante le bellissime cose che sta facendo, serve un altro Milan, sia in coppa che in campionato, per provare a riprendere l'Inter che non sbaglia un colpo e per arrivare ancora in finale in coppa, cosa che non potrà avvenire se si continua con queste prestazioni sotto ritmo. 

A complicare la partita poi è arrivato anche l'infortuno al ginocchio di Tomori, che è stato operato e ne avrà per un mese, un mese che coincide con le assenze per la coppa d’Africa e con gli scontri diretti con Inter e Juventus, con l’infortunio di Tomori e dopo il crack di Kjaer, il reparto dei difensori centrali del Milan è ridotto all’osso e se i tempi di acquisto del centrale dovevano essere già da prima più veloci, oggi diventano di assoluta rapidità, capisco perfettamente la strategia dell’attesa alla ricerca del profilo giusto, ma adesso non è più possibile.

Purtroppo serve agire in fretta e almeno al momento congelare l’eventuale partenza di Gabbia, il ragazzo vuole giocare con continuità e questo favorirebbe anche il Milan nella sua crescita, potrebbe andare in prestito in questa seconda parte della stagione per avere più spazio, ma prima il Milan deve prendere un altro difensore centrale e vista l’assoluta necessità e i tempi ridotti, il Milan è costretto ad investire adesso una cifra importante, per un profilo di livello, capace di ambientarsi e giocare subito, elemento che difficilmente può arrivare in prestito con opzione d’acquisto.
Intanto missione compiuta sul passaggio del Milan ai quarti, ma che ora deve concentrarsi subito sul prossimo impegno di campionato contro lo Spezia e sull’acquisto del centrale difensivo, dipenderanno anche da questo, le ambizioni societarie per lo scudetto e la possibilità di poter vincere qualcosa e se si vuol vincere bisogna agire, se poi ci si accontenta di provare ad andare in Champions, allora si può rimanere pure così. 

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