Alla fine missione compiuta, ma quanta sofferenza, per un’ora si è assistito ad un Milan al piccolo trotto, con ritmi troppo bassi e compassati, ogni tanto questa squadra è colpita come da una amnesia di intensità, gioca troppo libero di testa, poco concentrato e applicato, per un’ora ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, senza riuscire a mantenere un pallone, poi il triplice cambio scuote la squadra e acciuffa i supplementari con Giroud.
L’ingresso di Diaz, Leao
e Bakayoko, hanno alzato il livello e l’intensità della gara, impersonando quello
spirito che deve avere una squadra affamata e che vuole vincere, come hanno
fatto per tutti i 120 minuti: Kalulu, Florenzi e Tonali, la squadra deve
giocare sempre a ritmi alti, è una sua prerogativa ed è oramai consuetudine del
calcio del 2000, se no diventa una squadra prevedibile, brutta, bruttissima
interpretazione dell’ora di gioco, più che della squadra, da errori dei
singoli.
Brutta la prestazione di Krunic, a parte
la traversa nei primi minuti del primo tempo, quello suo in questa stagione è
il solito crolla verticalmente di rendimento, inizia sempre il campionato,
illudendoci che possa essere quello della consacrazione e poi si perde
sistematicamente, Pioli cerca di rilanciarlo in tutti i modi, ma per me ha
fatto il suo tempo in un Milan oramai da primi posti in classifica, deve andare
a giocare da un’altra parte.
Stesso discorso per Maldini, almeno lui
però ha l’attenuante di essere giovane e di giocare poco, quando gioca parte
bene i primi minuti e poi iniziano tutti una serie di errori, sinceramente non
ho ancora capito il suo ruolo, si specchia e si piace, ma non riesce a portare
qualità sulla trequarti, praticamente in questi due anni è lo stesso Maldini di
sempre, credo che non ripeterà mai le gesta di nonno e papà, sicuramente sarà
un buon giocatore di serie A, ma deve andare a giocare, tenerlo al Milan gli
fanno male.
Ha fatto male anche Messias, ma una
prestazione negativa ogni tanto per Junior ci può stare, stranamente ha faticato
a trovare la posizione e il ritmo, ma non è certo un calciatore da cedere come
i primi due, che per me non sono all’altezza del Milan, male anche Rebic, nessuno
spunto dei suoi, si è intestardito a puntare l’uomo e poi ha fatto tantissimi
passaggi sbagliati, anche i più semplici, purtroppo torna da un lungo stop e
non può essere al massimo, per me lui è l’attaccante esterno destro titolare,
ma questo è un altro discorso.
Il fatto è che se vogliamo primeggiare,
non possiamo avere questi rincalzi, perché è vero che siamo in difficoltà, ma
le riserve del Milan, devono essere superiori ai titolari del Genoa e questo
non lo è stato neanche in altre occasioni, ci aspettavamo una partita facile,
un po' come quella con il Venezia e invece c'è stato bisogno dell'ingresso in
campo dei titolari: Leao Diaz e Saelemaekers, per agganciare i tempi supplementari
prima, rimontare il Genoa poi e regalarci infine i quarti.
I cambi ancora una volta sono stati
decisivi, per un verso o per l’altro, in quasi tutte le partite devi andare ad aggiustare
qualcosa in campo, forse perché non esiste la partita perfetta o meglio ancora,
perché nonostante le bellissime cose che sta facendo, serve un altro Milan, sia
in coppa che in campionato, per provare a riprendere l'Inter che non sbaglia un
colpo e per arrivare ancora in finale in coppa, cosa che non potrà avvenire se
si continua con queste prestazioni sotto ritmo.
A complicare la partita poi è arrivato
anche l'infortuno al ginocchio di Tomori, che è stato operato e ne avrà per un
mese, un mese che coincide con le assenze per la coppa d’Africa e con gli
scontri diretti con Inter e Juventus, con
l’infortunio di Tomori e dopo il crack di Kjaer, il reparto dei
difensori centrali del Milan è ridotto all’osso e se i tempi di acquisto del
centrale dovevano essere già da prima più veloci, oggi diventano di assoluta
rapidità, capisco perfettamente la strategia dell’attesa alla ricerca del
profilo giusto, ma adesso non è più possibile.
Purtroppo serve agire in fretta e almeno al momento congelare l’eventuale partenza di Gabbia, il ragazzo vuole giocare con continuità e questo favorirebbe anche il Milan nella sua crescita, potrebbe andare in prestito in questa seconda parte della stagione per avere più spazio, ma prima il Milan deve prendere un altro difensore centrale e vista l’assoluta necessità e i tempi ridotti, il Milan è costretto ad investire adesso una cifra importante, per un profilo di livello, capace di ambientarsi e giocare subito, elemento che difficilmente può arrivare in prestito con opzione d’acquisto.
Nessun commento:
Posta un commento