mercoledì 2 marzo 2022

Basta plausi, adesso bisogna vincere.

Questa è la settimana più importante dell’intera stagione, semifinale d’andata di Coppa Italia e poi quella che abbiamo fatto diventare la sfida al vertice con il Napoli, dopo due anni di plausi, il Milan è chiamato a vincere, non basta più solo convincere, i giovani non sono più giovani e devono tagliare il cordone ombelicale con Ibra, adesso devono camminare da soli, manca l’ultimo step per essere una squadra vincente e bisogna farlo.

Nella partita, non c’è la continuità che serve per vincere e si commettono troppi errori, la squadra non si è ancora abituata a subire la pressione delle grandi, è il momento decisivo della stagione e in questa settimana il Milan si gioca forse tutto, il tempo delle concessioni è finito, quest’anno deve vincere qualcosa, se non tutto quello che è rimasto (coppa Italia e scudetto).

Non sono solo pessimista, sono preoccupato, perché il Milan non è più la squadra divertente, spettacolare, propositiva, autorevole e determinata della prima parte di stagione, il derby di coppa secondo me ha detto, che queste due squadre viste in campo non sono da scudetto, a testimonianza della mediocrità del campionato e fra queste quella messa peggio è l’Inter.

La prestazione dei rossoneri in un certo senso mi ha rasserenato, perché ho visto un Milan in un certo senso padrone del campo, anche se cresce il rimpianto, mi conforta la sontuosa partita giocata da Bennacer in qualità e quantità, che affiancato a Tonali, dovrebbero garantirci nuova vitalità a centrocampo, per queste ultime 11 partite, stranamente ha fatto bene Kessie, che così, in queste condizioni può dare ancora qualcosa alla causa rossonera.

Dispiace per l’infortunio di Romagnoli, anche se Kalulu ha dimostrato di essere sempre più a suo agio in quella posizione, anche stavolta abbiamo commesso molti errori, tanti anche tecnici e sappiamo che poi gli errori li paghiamo a caro prezzo, dopo due anni di lavoro bisogna portare a casa i frutti, speriamo nell’imprescindibile Tonali e nel recupero di Ibrahimovic.

In coppa tutto comunque si deciderà nella partita di ritorno, ora bisogna provare a decide contro un rinfrancato Napoli, le sorti del campionato e costatare se i rossoneri sono riusciti a riemergere definitivamente da un momento complicato, Spalletti ha dato al Napoli un modo di giocare e di stare in campo, che lo rende difficile da affrontare.

Sul fronte mercato, arrivano sempre più conferme che il Milan per Botman non vuole aspettare che arrivi l’estate, ma vuole chiudere nelle prossime settimane l’accordo finale con il Lille, il giocatore gradirebbe la destinazione più del Newcastle, si parla di 30 milioni e il Milan deve stringere i tempi prima dell’inserimento di altre società.

Anche per Renato Sanches le trattative stanno andando avanti e anche qui bisogna chiudere prima del mercato estivo, Kessie lascerà il Milan a fine anno e non è una novità, vuole 8 milioni e il Barcellona è quello più avanti nella trattativa, ma per 6,5 milioni fissi a stagione, penso che a metà strada i “blaugrana” lascerebbero alla finestra Psg, Tottenham e Newcastle.

Alla fine la Superlega si fa, riveduta e corretta ma si fa, questo a maggior ragione contempla una diminuzione del numero di squadre in serie A e accelera il progetto di diminuire le squadre professionistiche in Italia, che attualmente sono cento, Gravina nella sua idea di riforma, non parla di numeri, ma di stabilizzare il sistema, ridurre il gap economico tra i campionati e rendere più sostenibile il sistema stesso, tra gli obiettivi, c’è anche quello d’invertire la tendenza per i club professionistici, che ricorrono troppo spesso al mercato degli stranieri, agevolando gli investimenti nei vivai.

Dal 1° luglio 2022 la Fifa introdurrà un nuovo regolamento sui prestiti, l'obbligo di un accordo scritto che definisca i termini del prestito, in particolare la sua durata e le condizioni finanziarie, una durata minima del prestito, pari all'intervallo tra due periodi di registrazione, e una durata massima del prestito, pari a un anno.

Il divieto di sub-prestito di un giocatore professionista che è già in prestito ad un terzo club, una limitazione del numero di prestiti per stagione tra gli stessi club: in qualsiasi momento di una stagione, un club può avere un massimo di tre professionisti in prestito a un singolo club e un massimo di tre professionisti in prestito da un singolo club.

Un limite al numero totale di prestiti di un club per stagione, per garantire che ciò sia implementato senza problemi, ci sarà un periodo di transizione come segue: dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, un club può avere un massimo di otto professionisti in prestito e otto in prestito in qualsiasi momento durante una stagione.

Dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, si applica la stessa configurazione ma con un massimo di sette professionisti, infine, dal 1° luglio 2024, si applicherà la stessa configurazione ma limitata a un massimo di sei professionisti e poi i prestiti liberi degli under 21, i giocatori di età pari o inferiore a 21 anni e i giocatori allenati dai club saranno esentati da queste limitazioni. 

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