martedì 15 marzo 2022

Il Milan è ancora in piena corsa per lo scudetto.

Vittoria importante, sia per i 3 punti, perché fatti a fatica con una piccola, perché danno consapevolezza e perché mettono pressione alle inseguitrici, partita importante, come lo saranno tutte le prossime fino alla fine, ma si continua a fare troppa fatica nel secondo tempo, sarà sicuramente un problema psicologico, perché non si giustifica in nessun altro modo, ma si fa ancora fatica.

Che si faccia fatica lo dimostra anche il fatto che nelle ultime 3 partite, la squadra non ha segnato più di un gol, problema sicuramente non indifferente, se in organico c’è gente come Ibra, Giroud, Leao, Messias e Rebic, meno male che nonostante i tanti e continui infortuni, la difesa subisce pochissimi tiri in porta e che da quelle parti c’è un certo Maignan.

Se non fosse per questo grosso particolare, tra il vantaggio (esiguo) e il calendario migliore, direi che il Milan si avvia alla conquista del suo 19esimo scudetto e invece no, c’è questa grande incognita con le piccole, che ci deve portare ad avere la concentrazione massima, per fare ancora gli altri 26 punti che servono, perché di distrazioni se ne vedono ancora tante, ora più che mai l’obiettivo scudetto è raggiungibile e non si deve sbagliare più.

Il livello della prestazione contro l’Empoli, è calato decisamente nel secondo tempo, come era successo contro l’Udinese e qualche altra “piccola” e questo ha rischiato di farci prendere il pareggio, a quanto pare le lezioni rimediata fino ad adesso sono servite a poco, non si può tenere il risultato in bilico sempre, tutte le partite, perché noi non siamo la Juve, il corto muso per noi è un rischio da pagare a prezzo altissimo.

Per queste 9 partite che rimangono, serve un livello di concentrazione come quello con le grandi, vincere di corto muso non è nelle corde di questo Milan, perché non è un Milan che mette i “pullman” davanti la porta, il Milan soffre gli spazi stretti e accusa anche qualche segno di stanchezza, oltre al mancato apporto di Kessie, Diaz e qualche altro.

L’incontro di Nyon con l’Uefa è stato positivo, dimostrando con i fatti che le regole sono state rispettate alla lettera e l’Uefa potrebbe pronunciarsi con un “settlment agreement light”, non so come potrà pronunciarsi con Inter e Juventus, ma pensiamo a noi e non guardiamo in casa d’altri, sempre più “marchi” si avviano a diventare sponsor e questo vuol dire che oltre alla sostenibilità della società, arriva denaro nelle casse per fare una squadra forte e che possa guardare anche a giocatori di talento maggiore per alzare il livello, cosa che deve essere fatta immediatamente sulla fascia destra offensiva.

Al momento comunque nessuna distrazione e testa al campionato, gli annunci sui rinnovi di contratto di Bennacer, Kalulu e Leao, arriveranno a tempo debito, come quelli di Maldini e Massara (fino al 2024), con la speranza che coincidano con l’arrivo di risultati vincenti, perché nel calcio non c’è progetto aziendale che non sia legato ai risultati sul campo, ma in tutto questo il mercato va avanti sottotraccia e senza sosta.

Kalulu silenziosamente si è guadagnato sempre più considerazione e adesso può essere considerato uno dei quattro centrali del Milan, forse il Milan non arriverà a Botman, prenderà comunque un centrale forte e di prospettiva al posto di Romagnoli e a sorpresa potrebbe essere magari Bremer, visto che il Torino per il dopo Bremer, ha pensato già da tempo a Caldara, di proprietà del Milan e attualmente in prestito al Venezia, di sicuro parte Gabbia.

Non parte invece Florenzi, intraprendente anche sulla fascia sinistra e poi dietro non soffre mai, sempre attento e lucido nelle letture di gioco, ha trovato nel Milan la sua nuova famiglia e il Milan il giocatore esperto per completare la coppia dei terzini di destra, visto che Kalulu si è specializzato da centrale, fascia destra dove non dovrebbe vedere confermato Messias, che troppo spesso fa fatica ad entrare in partita, al suo posto io continuo a vederci bene Berardi, Asensio del Real il sogno .

Giroud anche se conclude poco, fa tanto lavoro per la squadra, è diventato prezioso e per me resta più di Ibrahimovic, che potrebbe non accettare un ruolo alla Altafini, oppure smettere se la Svezia non si qualifica per il mondiale, ma Belotti o no, la punta centrale (giovane e forte) il Milan la deve prendere, a centrocampo dipende dalle idee di Pioli, penso che i risultati lo convinceranno a continuare con questo modulo.

In queste ultime partite giocate con il fantasma di Kessie finto trequartista, perché non ha fatto il trequartista, ma si è trattato un mediano più avanzato e quindi si è schierato con un 4-3-3, per dare più sostanza in mezzo al campo, ora se Adli e Pobega si aggiungeranno a Tonali e Bennacer a centrocampo, per giocare a due siamo già a posto, ma se Pioli dovesse essere folgorato sulla via di Damasco e passare ad un centrocampo a 3, serve ancora qualcuno e credo sia meno Renato Sanches e più Veretout. 

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