Vittoria bella e pesantissima, così come diventano sempre più pesanti i punti, man mano che ci si avvicina alla fine, bella partita, combattuta e giocata bene per tutti i 94 minuti, contro un Cagliari che c’è l’ha messa tutta, partita quasi perfetta che però non mi è piaciuta nel modo di arbitrare di Di Bello, troppi falli lasciati correre, che potevano penalizzare una o l’altra squadra, partita veloce è vero, all’inglese che non fa male, però alcuni falli andavano chiamati.
Vittoria che vale tre punti, ma che in
classifica dopo questo weekend ha un altro valore, perché adesso l’Inter è a 6
punti e anche se vincesse appaierebbe il Napoli, con le nostre inseguitrici
distanti entrambe 3 punti, 3 punti che non significano niente, ma che a 8
giornate dal termine dicono che il Milan è sempre più artefice del proprio
destino, quello di una squadra che a Cagliari è stata sempre padrona del campo,
ma che non riesce a risolvere il problema del gol e ci dà da soffrire.
Si sa che adesso ci sarà un’enorme
pressione e qui gli ex giovani del Milan (Pioli compreso) dovranno dimostrare
di essere maturati, di potere continuare a giocare e vincere senza papà Ibra,
che potrà così dopo il mondiale, godersi una meritata pensione, a questo punto sarà
fondamentale migliorare la fase offensiva, perché è la quarta partita di fila vinta
per 1 a 0, è vero che ora non conta più come si vince, ma conta solamente
vincere, però la squadra deve essere stimola lo stesso a migliorarsi.
Per carità, le partite si possono vincere
anche di misura, però anche quelle giocate bene come questa di Cagliari, non si
possono rischiare di pareggiarle alla fine, cosa che è già successa più volte
in tempi pure recenti e come dice Pioli, a Cagliari c’è stato un passo in avanti a livello di prestazione, ma segnare
solo un gol può essere pericoloso.
Ormai siamo al rush finale e non ci
sarebbe poi più il tempo per recuperare, decisivo potrebbe essere il prossimo
turno, quando il Milan ospiterà il Bologna, i nerazzurri andranno in casa della
Juve, mentre il Napoli se la vedrà con l'Atalanta, però la mia preoccupazione è che ora si tornerà in campo tra due settimane e questa sosta per
la nazionale, potrebbe scaricare il Milan e caricare le inseguitrici, speriamo
invece che succeda al contrario e comunque, qua devono essere bravi gli
allenatori a tenere altra la concentrazione e la forma fisica.
In special modo quella di Tonali (ieri
assente), di Bennacer (l’algerino ha fatto un gol fantastico, di una difficoltà
estrema, sia per come colpisce il pallone e sia per dove lo mette, è tornato l’ismael
di prima e ha fatto una partita da dominatore a centrocampo), di un mostruoso Kalulu,
di un grande Giroud e di un insuperabile Maignan, sempre molto
intelligente ed efficace.
Solite
prestazioni per Calabria, tornato anche lui quello di un tempo, Tomori che svetta
di testa su tutti i cross e spesso apre il gioco con lanci precisi, Hernandez
e poi stranamente è tornato alla sua solita prestazione anche Kessie, che con
la firma del contratto con il Barcellona, forse ha sgomberato la mente ed è
tornato a giocare a calcio.
Ancora sotto tono Messias, che troppo
spesso non becca la giocata giusta e perde troppi tempi di gioco, Saelemaekers,
Diaz, nonostante i timidi segnali di risveglio e Leao, che sta calando
il suo rendimento in queste ultime partite, che invece dovrebbero essere quelle
dove dovrebbe incidere di più, in crescita invece Rebic, entra
bene e si batte allo stremo nell’assalto finale.
Queste ultime partite diranno tanto per
lo scudetto e anche per molti protagonisti, in special modo per gli ultimi che
ho citato, se il Milan dovesse vincere lo scudetto, deve allestire una
formazione in grade di ripetersi, se non lo dovesse vincere, lo deve fare lo
stesso per provare a vincere il titolo al terzo tentativo e quindi in un modo o
nell’altro, dovrà sostituire i partenti: Romagnoli e Kessie, poi Messias per un
attaccante esterno più prolifico e di livello superiore, oltre al centravanti
del futuro.
Il Milan è sempre interessato a Renato Sanches, anche se lascia qualche perplessità fisica e di ingaggio e poi sulle sue tracce c'è anche la Juventus, non è da escludere che il Milan viri su un altro obiettivo, anche perché molto dipende dal modulo che Pioli vorrà adottare la prossima stagione, se proseguire con il 4-2-3-1 in assenza di un trequartista o passare al 4-3-3, modulo più equilibrato con cui chiuderà la stagione.
In estate arriveranno Pobega e Adlì,
diciamo le riserve di Tonali e Bennacer, per il 4-2-3-1 vanno bene, tranne se
Adlì non farà l’alter ego di Diaz e quindi a quel punto serve Renato Sanches o Asllani, centrocampista albanese classe 2002 in forza
all’Empoli, prezzo base di almeno 10 milioni, che sono molto meno dei 25/30
chiesti per il portoghese e anche d’ingaggio, inoltre il 20enne Asllani, faceva
il trequartista nella Primavera, ma può giocare da mezzala e da play davanti
alla difesa.
Difesa dove Botman resta la prima scelta, ma Bremer piace tantissimo e al Torino piace Caldara, per l’attaccante esterno di livello, ricorre sempre il nome di Berardi, ma per me resta una suggestione, per il centravanti del futuro escludo Belotti e credo fortemente che il Milan punti tutto su Origi.
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