domenica 20 marzo 2022

Gran bella partita e gran bella vittoria.

Vittoria bella e pesantissima, così come diventano sempre più pesanti i punti, man mano che ci si avvicina alla fine, bella partita, combattuta e giocata bene per tutti i 94 minuti, contro un Cagliari che c’è l’ha messa tutta, partita quasi perfetta che però non mi è piaciuta nel modo di arbitrare di Di Bello, troppi falli lasciati correre, che potevano penalizzare una o l’altra squadra, partita veloce è vero, all’inglese che non fa male, però alcuni falli andavano chiamati.

Vittoria che vale tre punti, ma che in classifica dopo questo weekend ha un altro valore, perché adesso l’Inter è a 6 punti e anche se vincesse appaierebbe il Napoli, con le nostre inseguitrici distanti entrambe 3 punti, 3 punti che non significano niente, ma che a 8 giornate dal termine dicono che il Milan è sempre più artefice del proprio destino, quello di una squadra che a Cagliari è stata sempre padrona del campo, ma che non riesce a risolvere il problema del gol e ci dà da soffrire.

Si sa che adesso ci sarà un’enorme pressione e qui gli ex giovani del Milan (Pioli compreso) dovranno dimostrare di essere maturati, di potere continuare a giocare e vincere senza papà Ibra, che potrà così dopo il mondiale, godersi una meritata pensione, a questo punto sarà fondamentale migliorare la fase offensiva, perché è la quarta partita di fila vinta per 1 a 0, è vero che ora non conta più come si vince, ma conta solamente vincere, però la squadra deve essere stimola lo stesso a migliorarsi.

Per carità, le partite si possono vincere anche di misura, però anche quelle giocate bene come questa di Cagliari, non si possono rischiare di pareggiarle alla fine, cosa che è già successa più volte in tempi pure recenti e come dice Pioli, a Cagliari c’è stato un passo in avanti a livello di prestazione, ma segnare solo un gol può essere pericoloso.

Ormai siamo al rush finale e non ci sarebbe poi più il tempo per recuperare, decisivo potrebbe essere il prossimo turno, quando il Milan ospiterà il Bologna, i nerazzurri andranno in casa della Juve, mentre il Napoli se la vedrà con l'Atalanta, però la mia preoccupazione è che ora si tornerà in campo tra due settimane e questa sosta per la nazionale, potrebbe scaricare il Milan e caricare le inseguitrici, speriamo invece che succeda al contrario e comunque, qua devono essere bravi gli allenatori a tenere altra la concentrazione e la forma fisica.

In special modo quella di Tonali (ieri assente), di Bennacer (l’algerino ha fatto un gol fantastico, di una difficoltà estrema, sia per come colpisce il pallone e sia per dove lo mette, è tornato l’ismael di prima e ha fatto una partita da dominatore a centrocampo), di un mostruoso Kalulu, di un grande Giroud e di un insuperabile Maignan, sempre molto intelligente ed efficace.

Solite prestazioni per Calabria, tornato anche lui quello di un tempo, Tomori che svetta di testa su tutti i cross e spesso apre il gioco con lanci precisi, Hernandez e poi stranamente è tornato alla sua solita prestazione anche Kessie, che con la firma del contratto con il Barcellona, forse ha sgomberato la mente ed è tornato a giocare a calcio.

Ancora sotto tono Messias, che troppo spesso non becca la giocata giusta e perde troppi tempi di gioco, Saelemaekers, Diaz, nonostante i timidi segnali di risveglio e Leao, che sta calando il suo rendimento in queste ultime partite, che invece dovrebbero essere quelle dove dovrebbe incidere di più, in crescita invece Rebic, entra bene e si batte allo stremo nell’assalto finale.

Queste ultime partite diranno tanto per lo scudetto e anche per molti protagonisti, in special modo per gli ultimi che ho citato, se il Milan dovesse vincere lo scudetto, deve allestire una formazione in grade di ripetersi, se non lo dovesse vincere, lo deve fare lo stesso per provare a vincere il titolo al terzo tentativo e quindi in un modo o nell’altro, dovrà sostituire i partenti: Romagnoli e Kessie, poi Messias per un attaccante esterno più prolifico e di livello superiore, oltre al centravanti del futuro.

Il Milan è sempre interessato a Renato Sanches, anche se lascia qualche perplessità fisica e di ingaggio e poi sulle sue tracce c'è anche la Juventus, non è da escludere che il Milan viri su un altro obiettivo, anche perché molto dipende dal modulo che Pioli vorrà adottare la prossima stagione, se proseguire con il 4-2-3-1 in assenza di un trequartista o passare al 4-3-3, modulo più equilibrato con cui chiuderà la stagione.

In estate arriveranno Pobega e Adlì, diciamo le riserve di Tonali e Bennacer, per il 4-2-3-1 vanno bene, tranne se Adlì non farà l’alter ego di Diaz e quindi a quel punto serve Renato Sanches o Asllani, centrocampista albanese classe 2002 in forza all’Empoli, prezzo base di almeno 10 milioni, che sono molto meno dei 25/30 chiesti per il portoghese e anche d’ingaggio, inoltre il 20enne Asllani, faceva il trequartista nella Primavera, ma può giocare da mezzala e da play davanti alla difesa.

Difesa dove Botman resta la prima scelta, ma Bremer piace tantissimo e al Torino piace Caldara, per l’attaccante esterno di livello, ricorre sempre il nome di Berardi, ma per me resta una suggestione, per il centravanti del futuro escludo Belotti e credo fortemente che il Milan punti tutto su Origi. 

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