martedì 28 ottobre 2025

Bisogna restare attaccati al treno scudetto fino a marzo.

Sicuramente come dicono in tanti, il Milan ha over performato, io ero e sono convinto, che riusciamo ad arrivare tra le prime quattro, ma anch’io non pensavo di vedere il Milan in testa alla classifica alla settima giornata, però adesso bisogna riuscire a mantenersi in questa posizione fino a marzo, perché praticamente il Milan sta giocando senza attaccanti, visto che Gimenez e Nkunku non hanno ancora segnato, una lacuna, che a lungo andare può essere determinante in negativo e che la società non può trascurare.

Anche se bisogna dire, che il Milan pecca nel rifornimento degli attaccanti, una laguna importante che si aggiunge a quella delle punte, vero è che i grandi attaccanti costano dai 50 milioni in su, ma vi ricordo che per Nkunku abbiamo speso 45 milioni, Gimenez è costato 35 e in totale i due sono costati 80 milioni, con questi soldi si sarebbe potuto prendere un attaccante top.

Credo che sarà un campionato con la classifica corta, almeno in testa e raggrupperà per un lungo periodo 5 o 6 squadre e quindi perdere due punti con il Pisa, dopo che se ne sono persi tre con la Cremonese, possono risultare alla fine determinanti, per acquisire una posizione più o meno importante, per tanto, non si può dopo 8 minuti uscire dalla partita e smettere inspiegabilmente di giocare, convinti di aver già portato a casa i 3 punti.

La superbia non può e non deve esistere mai in nessuna squadra, a maggior ragione al Milan, che deve migliorare un ottavo posto, per tanto, serve crescere sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma anche sotto l’aspetto mentale e psicologico, dopo il Pisa il Milan ha la possibilità nel giro di pochissimi giorni, tra l'Atalanta e la Roma, di dimostrare che i rossoneri hanno capito la lezione e queste due partite ci potrebbero dare la reale dimensione della squadra di Allegri, sia a livello di mentalità, che a livello tecnico-tattico, la capacità della squadra di arrivare tra le prime fino a fine stagione. 

Dopo l'1 a 0 contro il Pisa, il Milan non è rimasto compatto e si è allungato, il Pisa ha fatto la sua buona partita e ha sfruttato bene la poca lucidità dei rossoneri, anche su questo bisogna continuare a lavorare e migliorare nel non concedere niente agli avversari, speriamo che il punto preso con il Pisa alla lunga pesi per raggiungere l'obiettivo stagionale e cioè, stare tra le prime quattro fino a marzo, senza farsi prendere dal nervosismo.

Per quanto riguarda l'attacco, il Milan continua a dire che non comprerà nessuno a gennaio, questa è almeno l’intenzione dei dirigenti rossoneri, poi è chiaro che le cose possono cambiare, perché è evidente, che senza il gol delle punte, tutto diventa complicato, a Gimenez l’impegno e lo spirito di sacrificio non manca, ma deve segnare e questo sta diventando un problema, per fortuna nelle ultime partite si è sbloccato Leao.

Anche Nkunku, se pur per motivi diversi, non è andato in gol, se due attaccanti su quattro non hanno segnato in campionato, c'è un problema non indifferente ed è chiaro, che se le cose dovessero continuare così, a gennaio un rinforzo nel reparto offensivo dovrà arrivare, perché è di fondamentale importanza, per tenere il passo delle prime, a marzo c’è la parte decisiva della stagione, però ci devi arrivare in una buona posizione. 

Il lavoro di Allegri è sotto gli occhi di tutti e i risultati gli stanno dando ragione, la squadra è cresciuta tanto, anche se restano dei nodi da sciogliere, uno di questi è il mancato rinnovo di Maignan e quindi i rossoneri si stanno guardando intorno per trovare l’alternativa, che a oggi risponde al nome di Suzuki, che è cercato anche dal Chelsea, anche se il Milan deve prima capire i margini di manovra e le richieste del Parma.

Sul fronte difesa, la società rossonera sta valutando possibili giocatori che andranno in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno e nella lista ci sono anche Demiral dell’Al-Ahli e Upamecano del Bayern Monaco, che piace anche l’Inter, nel frattempo il Milan prova a coltivare i suoi talenti, rinnovando Emanuele Sala, centrocampista classe 2007 e pedina fondamentale di Milan Futuro, si va verso un accordo fino al 2029, più uno di opzione fino al 2030 

lunedì 27 ottobre 2025

Si tira poco, troppo poco.

 

Il Milan è molto più squadra dello scorso anno, ma non è ancora una squadra che può vincere lo scudetto, non riesce ancora a vincere le partite in scioltezza e se la sconfitta con la Cremonese si poteva imputare al fatto che era la prima di campionato e di un percorso solo all’inizio, la quasi sconfitta con il Pisa invece, dopo il primo posto in classifica e un percorso post Cremonese importante, invece no e deve essere considerata come qualcosa che manca e che si deve colmare.

La partita con il Pisa, ha messo in evidenza che la squadra ha avuto un abbassamento del livello della concentrazione, dell’attenzione e dell’applicazione, che si può riscontrare in una squadra di media classifica e non sicuramente in una squadra di vertice, che non si può permettere di perdere per strada, questo tipo di punti importanti, per questo il pareggio con il Pisa è difficile da accettare, soprattutto per l'atteggiamento di troppa sufficienza che ha avuto la squadra.

I ragazzi di Allegri, incazzatissimo per questo atteggiamento, sono scesi in campo fin dall'inizio in campo con superficialità e presunzione, che incide tanto nel percorso di crescita che sta percorrendo il Milan, un passo falso ci può stare, anche se in questo caso sarebbero due e anche se non ce ne fossero altri, a fine stagione i punti lasciati per strada con Cremonese e Pisa, potrebbero pesare tantissimo per ottenere un posto in Champions.

La prima questione è l'atteggiamento, nessuna squadra può permettersi la presunzione di avere già vinto, né tanto meno questo Milan e poi l’altra questione è l'attacco con l’equivoco del centravanti, si tira poco, troppo poco, serviva e serve ancora un Giroud, uno che ti risolve le partite anche quando giochi male o incontri una squadra chiusa, Gimenez dopo 8 partite non ha ancora segnato, è vero che gioca per la squadra e ha permesso a Leao di giocargli dietro e di giocare come vuole e come sa, però i rossoneri non potevano crossare in area, perché non c’è nessuno abile di testa.

Rabiot non c’era nemmeno, Vlahovic non è arrivato e Nkunku non è un centravanti e non ha neanche quelle caratteristiche, questo è un problema, che spero ci porteremo solo fino a gennaio, non dico di cedere Gimenez e tanto meno che Allegri rinunci al suo credo (3-5-2), ma sicuramente qualcosa va fatta, anche a livello di prestazione, che orami manca da un mesetto.

È chiaro che se vai in vantaggio dopo otto minuti con l’ultima in classifica, affronti i restanti 95 minuti con superficialità e presunzione, dopo, quando il Pisa pareggia però, ti viene l'ansia, ti viene la smania, ti prende la paura, ti prende la frenesia, arriva la tensione e prendi un contropiede (Nzolà è assolutamente in gioco) e prendi pure il 2 a 1, Leao ha sbagliato un paio di gol importanti dopo quello del vantaggio, ma il suo stavolta l’ha fatto e gli altri?

Fortunatamente, Allegri che non aveva soluzioni in panchina e che comunque è esperto, ha capito (troppo tardi) che Atekhame era in grande difficoltà sulla sinistra e lo ha spostato, ridando fiducia allo svizzero, che poi ha trovato il pareggio, dopo che aveva commesso un’imperdonabile svista, lasciando partire in libertà Nzola verso la porta di Maignan, comunque, sono pienamente convinto, che da questa partita Allegri e tutta la squadra (speriamo anche Furlani che deve cacciare i soldi per il centravanti), possano trarre degli spunti importanti per migliorarsi e per imparare che nessun avversario va sottovalutato e che le partite vanno chiuse il prima possibile.

Non si può arrivare al Milan e non sapere che non ci sono partite semplici, che le partite vanno vinte e basta, che al Milan non puoi avere quell’atteggiamento e che non c'entrano gli assenti, dopo il gol il Milan ha smesso di giocare e con presunzione, narcisisticamente si è specchiato, poi è vero la rosa corta, perché non si fanno le coppe, ma almeno, avere un paio di primavera o Under 23 di qualitativa nei ricambi, non sarebbe male, non si capisce se sia stato Allegri a volere così pochi giocatori di movimento, per non avere facce scure nello spogliatoio o il braccino corto di Furlani.

Magari corta sì, ma con Akanji al posto di Odogu, di Vlahovic al posto dii Nkunku, che è costato 45 milioni e non è un centravanti, se diminuisce la quantità, deve aumentare la qualità o per lo meno, non a cazzo, anche se il Milan gioca una sola partita a settimana, non si può considerare alla pari di Napoli e Inter, non è e non può essere comunque un alibi, per il comportamento pigro, supponente e per il tentativo maldestro, di portare l’assedio ai nerazzurri, scoprendosi dietro.

Quindi non parliamo di ambizioni di scudetto e pensiamo a raggiungere la quota Champions, supposta da Allegri a 74 punti e che resta il dichiarato obiettivo realistico di questo Milan, poi se a gennaio arrivano Gila, Upamecano e Lewandoski, probabilmente potremo parlare di altro, sempre che restiamo attaccati a Roma, Napoli e Inter, sempre che impariamo a chiudere la partita, a giocare con la cattiveria e la grinta necessaria, come aveva fatto nelle partite precedenti e poi magari, se Gimenez continua a non segnare, chiedersi perché non fa gol.

Perché fin qui, anche se ha avuto o si è procurato poche opportunità, non ha segnato per imprecisione e sfortuna, contro il Pisa invece non ha toccato una palla e non può essere un caso che sia successo, nella partita dove il Milan si è specchiato, in una partita sotto ritmo, perché ritengo, che per giudicare con profitto, bisogna individuare il problema reale e il Milan visto contro il Pisa è di sicuro parte della spiegazione, un Milan sonnacchioso, lento e incapace di creare per il centravanti.

giovedì 23 ottobre 2025

Primi in classifica e tutto questo con cinque assenti.

 

Rigore sì, rigore no, il Milan vince anche se non convince completamente e con una vittoria sofferta, si prende giustamente e clamorosamente, un importante primo posto in classifica e si candida per un posto tra i primi quattro, più che tecnicamente e tatticamente, nei rossoneri colpisce, come riesce a eliminare la pressione mediatica a questo suo nuovo status di maturità.

Allegri è sicuramente il miglior gestore possibile e lo ha dimostrato con una Juventus a pezzi sotto tutti i punti di vista e con 10 punti di penalizzazione, questo Milan non parla, non fa proclami, si prende i suoi successi, anche se con il corto muso e con sei calciatori fuori su diciannove, va avanti per la sua strada, giusta o no lo vedremo alla fine, con lo scudetto penso di no, perché al Milan per lo scudetto mancherebbero due colpi.

È vero che siamo in vetta alla classifica, ma sono passate solo sette partite, il campionato è veramente lungo e abbiamo visto l’Inter perdere gli scudetti all’ultima giornata, per me al Milan mancano due innesti, che poi magari possibilmente farà a gennaio, per lottare fino alla fine per lo scudetto, ma bisogna vedere se poi coincide con la volontà della società (Furlani).

Manca un difensore centrale e un centravanti di ruolo che si alterni con Gimenez, per il resto, anche se non mi piace come gioca, devo dire che è un Milan attento, tosto e concreto, con giocatori importanti come Modric, Rabiot, Pulisic, Maignan e Leao, solo per citarne alcuni, il Milan è una squadra che ha idee chiare e vince le partite con la testa e il cuore, non è una squadra che ruba l'occhio e non fa un calcio brillante, ma è una squadra competitiva. 

Vince le partite con grinta e fame e vorrei soffermarmi su Gimenez, è un attaccante che non ha ancora segnato un gol in campionato e che però quando entra cambia la partita, io non sono così critico con il messicano, per me è un centravanti funzionale e per me sta diventando fondamentale, anche senza segnare, io lo preferisco a Leao.

Per i gol poi, se fosse servito di più e meglio, chi lo sa, è uno che ha sempre segnato tanto, Gimenez lo considero un punto fermo, con il sacrificio e il lavoro si sta dimostrando comunque un giocatore importante, per la grande disponibilità al sacrificio di giocare per la squadra, una squadra che ha uno stile di gioco tutt'altro che spumeggiante, ma efficace.

Il tanto bistrattato Ricci non ha fatto male, è giovane e se “curato” ha il potenziale per venire fuori, un po' come sta dimostrando Filippo Terracciano, che ha cominciato alla grande questa stagione, non che Nicola sia migliore di Pioli, ma come è successo in passato per Locatelli, Darmian, Cristante e tanti altri, che non abbiamo avuto la voglia di “curare”, perché non erano considerati da Milan e dopo averli “scaricati”, ora giocano in serie A in squadre d’alta classifica, hanno fatto la Champions e giocato pure in nazionale.

A momenti succedeva anche a Gabbia di essere scartato, solo per un puro caso, per una emergenza improvvisa, Gabbia è tornato e sta diventando sempre più un difensore affidabile e un punto fermo, sottovalutato e screditato da Pioli, è uno dei pochi giocatori provenienti dal settore giovanile, che sono rimasti al Milan.



Nell'ultimo anno di Pioli al Milan non aveva trovato spazio e fiducia e mentre Pioli servo di Furlani concludeva la sua avventura in rossonero, Gabbia cominciava a diventare un giocatore di riferimento e in seguito un punto fermo del Milan, se non un possibile futuro capitano, giocatore dalle prestazioni precise, con pochissimi errori, così come stanno facendo Tomori e Pavlovic, come già dicevo l’anno scorso, è Gabbia che comanda la difesa, grazie a un miglioramento tattico, fisico e comportamentale incredibile.

Il Milan Futuro invece perde ancora e questo ci dice quanto si stia lavorando male nell’under 23 e se vogliamo anche nella Primavera, non è possibile che una squadra che dovrebbe essere il serbatoio della prima squadra, dopo una retrocessione della C alla D in un solo anno di vita, si renda protagonista di prestazioni scadenti, la squadra di Oddo ha perso atri punti e continua a collezionare prestazioni poco incoraggianti, quando dovrebbe dominare il campionato.

Rossoneri poco qualitativi e poco maturi, anche se stiamo parlando di ragazzi, per disputare un campionato di serie D, non occorre essere dei fenomeni, sarebbe meglio che anche nel settore giovanile si prendessero tecnici bravi e preparati, ho l’impressione invece che il nepotismo la faccia da padrone.

mercoledì 22 ottobre 2025

Cosa dice il regolamento.

 

Non capisco perché, la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori, ha sostenuto che il rigore c’era e/o comunque che si poteva dare, che il VAR (potesse, dovesse intervenire o no) ha chiesto a Marinelli di andare al monitor e se dopo averlo visto e rivisto lo ha concesso, cambiando quindi la sua “percezione” precedente, non è perché al VAR hanno minacciato l’arbitro e tanto meno perché c’è un disegno grottesco di fare vincere lo scudetto al Milan.

Si tratta sicuramente di un episodio molto particolare e discutibile, Parisi tocca al volto Gimenez, c'è una mano appoggiata al collo, la trattenuta c’è ed è magari leggerissima, trattandosi del collo la maglia non si allunga, il VAR non la considera una valutazione di campo, ma considera che l’arbitro non l’abbia visto, non conosco l’audio che è intercorso tra loro, ma credo che il VAR abbia parlato con l’arbitro, che se è andato a vedere, ammette di non averla vista e quindi non può essere una valutazione di campo.

Perché in caso contrario, avrebbe detto al VAR di averla vista e di averla valutata sul campo e quindi non avrebbe accettato di andare al monitor, dove invece è andato e dove si è reso conto, che anche per lui la trattenuta era rigore, forse l'on field review è fuori dal protocollo, ma se Marinelli ha dato il rigore, vuol dire che non l’aveva valutata prima sul campo, così come sul caso di Ranieri.

Perdeva sangue dal naso e non poteva rimanere in campo, dopo che ha cambiato la maglia, perché non si può giocare con gli indumenti sporchi di sangue, Ranieri continuava a perdere sangue e il quarto uomo non lo ha fatto entrare, l'azione è andata avanti e quando Ranieri era pronto, il pallone stava già andando verso Leao, che segna proprio in questa azione, non poteva entrare prima e la procedura è corretta, il giocatore non poteva entrare in campo.

Sicuramente qualche errore c’è stato, come in tutte le partite, non lo trovo clamoroso e non è stato fatto per favorire il Milan, Parisi guarda Gimenez, lo tocca sul viso e sul collo, in qualche modo Gimenez va a terra e però non si butta, in tutto questo c’è un gesto “volontario” di Parisi, che conferma la natura intenzionale dell'azione e qui come dicevo, è importante sapere cosa si sono detti Var e arbitro, ribadisco, se l’arbitro avesse visto sul campo, non sarebbe andato al monitor.

Ma se c’è andato è perché non ha visto e allora l'intervento del Var è corretto, se l’arbitro avesse visto, non andava al monitor e comunque, anche quando c’è andato, se avesse visto, avrebbe confermato la decisione già presa in precedenza, quindi non è vero che il Var ha sbagliato a richiamare l'arbitro, per chiaro ed evidente errore, da regolamento, quello è chiaro ed evidente errore e Marinelli ha assegnato il rigore, che non è ridicolo e non è scandaloso.

Perché il regolamento prevede anche questi rigori e l’arbitro che va a rivedere conferma che c’è stato un chiaro ed evidente errore, le immagini raccontano cose diverse, da quanto affermato da Pioli e Pradè, raccontano di un episodio dove Parisi sbraccia in modo scoordinato, colpisce Gimenez al volto e dai replay si vede, che è ben consapevole di dove si trova Gimenez e cosa può fare, non si può pensare ad un colpo fortuito. 

Come dice Franco Ordine: "Di scandaloso c'è stata solo la prestazione della Fiorentina. Quello assegnato a San Siro non è un rigore gigantesco, ma nella casistica attuale del Var ci sta benissimo. Da censurare è invece il comportamento di quel campione di provocazione che è Ranieri. Il difensore viola ha provato a colpire l'avversario, andava sanzionato".

Per Daniele Adani: "La Fiorentina mi ha deluso tantissimo. È riuscita a non creare mai pensieri al Milan che ha meritato per me la vittoria. La Fiorentina ha buttato via una grande occasione per mancanza di personalità, di idee e di coraggio. Le occasioni da gol non arrivano da sole, te le devi creare, se no arrivano solo per errori degli avversari. E infatti il gol come è arrivato? Maignan ha respinto la palla sulla pancia di Gabbia ed è andata dentro. Altrimenti la Fiorentina non ha fatto nulla per fare gol. Quindi se non ti procuri opportunità per segnare la partita per me non meriti di vincere

Il rigore? Per me non c'era, ma resta il fatto che la Fiorentina per me non meritava di pareggiare questa partita. Io la penso così. È stata una grande occasione buttata via dai viola. Modric per me ha fatto di più di tutti e quattro i centrocampisti della Fiorentina messi assieme. I viola sono venuti a San Siro giocando con cinque difensori e un centrocampo a rombo, con Fazzini vertice alto, e davanti Kean nel deserto". 

Le parole giuste da parte di Pioli sono state, che devono cercare di fare meglio e quelle di Pradè, che esprime fiducia nei confronti dell’allenatore, anche se vedo che Pioli continua a vedere altre partite, proprio come faceva al Milan, vero è che hanno gestito bene la partita, ma che il Milan ha tirato in porta una volta e quando erano in dieci no, perché sappiamo tutti che non è così.

Prima del tiro e gol di Leao, De Gea ha fatto un miracolo su Gimenez e non parlo dei tiri di Plavlovic e Tomori e del fatto che Maignan non ha fatto una parata, se non in occasione dell’autogol, è Pioli che deve capire cosa c'è che non va, perché ripeto, non è ultima in classifica per il rigore dato al Milan, la Fiorentina ha giocato una buona gara di cuore e poteva meritare di non perdere, ma non è una Fiorentina spettacolare, tutto qua.

Sicuramente quella di Gimenez è stata una sceneggiata brutta, come orami fanno tutti e oltre a non essere una bella immagine, è anche antisportivo, su questo ha ragione Pioli (però deve farlo pure con i suoi giocatori), continuando a fischiare non appena i giocatori si mettono le mani in faccia, sì invitano tutti a continuare a simulare, sono d’accordissimo sulla lotta ai simulatori.

L’Aia è allo studio di nuovi provvedimenti per le simulazioni, l’ipotesi potrebbe essere la prova tv, potrebbe tornare di moda quindi la "vecchia" prova tv, finita in disuso con l'avvento del VAR, perché bisogna dare veramente un giro di vite contro le simulazioni, oramai si accentua molto ogni minimo fallo, alcune volte inesistente, è diventato una “moda”, sono moltissimi i calciatori che hanno questo atteggiamento, la commissione sta studiando provvedimenti per il futuro, serve più rispetto e il possibile ritorno della prova tv, dovrebbe servire per punire e squalificare chi simula e inganna il direttore di gara.

martedì 21 ottobre 2025

Contento dei 3 punti, ma il Milan non gioca bene.

 

Contento dei 3 punti, ma il Milan non gioca bene, gioca all’Allegri, anche se al momento ha molte attenuanti, le assenze contemporanee di Pulisic, Rabiot, Nkunku, Loftus-Cheek ed Estupinan, tutti potenzialmente titolari e nonostante tutto i rossoneri sono primi in classifica, anche se comunque, la strada per la Champions è ancora molto lunga, perché di Champions stiamo parlando e non di scudetto.

Primo di un punto davanti al Napoli, per me fortissimo; all’Inter, ancora forte e a quanto pare con l’allenatore che sta venendo fuori alla grande e alla Roma, che sta confermando con Gasperini la grande forza della scorsa stagione, tre squadre collaudate e che non molleranno tanto facilmente e poi penso e spero che ci siamo noi, che di collaudato abbiamo solo l’Allenatore, senza dimenticare, che da dietro potrebbero rinvenire squadre come Juventus, Bologna e quest’anno anche il Como.

Contro la Fiorentina alla fine è andato tutto bene, sono arrivati i 3 punti e il primo posto in classifica in solitaria, ma non sarà sempre così, anche perché non abbiamo giocato bene neanche contro la Juventus, è chiaro che il Milan deve giocare per lo scudetto e deve farlo fino alla fine, specialmente quest’anno che non ha le coppe, anche se almeno al momento non è una squadra da scudetto.

Questo primo posto in classifica non dà nessun segnale a nessuno, dà l’entusiasmo e la consapevolezza per continuare a lavorare tutti insieme in questa direzione, sia primi che quarti la strada è ancora molto lunga, il Milan dovrà essere sempre molto concentrato e lavorare con questa mentalità, che sembra giusta per raggiungere l’obiettivo.

Contro la Fiorentina, la squadra non aveva cinque giocatori di movimento su diciannove e al di là di un gioco stucchevole, al limite del noioso, ha fatto vedere che ha un gruppo forte, solido e unito, un gruppo che è squadra e questo è merito di Allegri, capace di ridare una mentalità da Milan, che non si vedeva da quando Maldini come dirigente e Ibrahimovic come giocatore, hanno lasciato Milanello, se è così e se dovesse continuare così, vuol dire che la strada di riprendere un DS esperto e preparato e affidarsi a un allenatore sgamato è quella giusta.

Approfitto per dire, che Leao non ha dato una risposta importante e che non ha svoltato il suo rendimento, è un Leao incostante e a sprazzi, che conosciamo da sette anni e che conosciamo tutti, non possono bastare un gol dalla distanza, che De Gea ha visto partire in ritardo e il rigore della vittoria, incrociato sì, ma ciabattato, che non sminuisce con questo i meriti del Milan, perché il rigore per il Milan c’è ed è un rigore che per regolamento non si può non dare.

Parisi si accorge che non può arrivare sulla palla, non si accorge che invece un suo compagno ci sta arrivando e nel tentativo di trattenere Gimenez, per rallentarne la corsa verso il pallone, involontariamente mette la mano sulla guancia e possibilmente prende anche l’occhio del messicano, ma senza creare tutto il danno che Gimenez, con quella sceneggiata puerile voleva far capire, ma poi la mano volontariamente afferra la spalla del centravanti e lo trattiene, con Gimenez che va giù, al di là del fatto che, se senza quell’intervento, il messicano potesse riuscire a tirare indisturbato in porta.

Io credo che non sarebbe riuscito a tirare, a contrastare il difensore che stava arrivando per rinviare forse sì e magari con questo contrasto, si sarebbe potuto creare un rimpallo vincente (come è successo alla Fiorentina per il vantaggio) o un assist per un compagno, ma per regolamento il rigore (non plateale) c’è, tanto che il VAR, invita l’arbitro ad andare e rivederlo e Marinelli, che non è stato perfetto, ma ha arbitrato senza infamia e senza lode, lo ha visto e rivisto più volte, finché è stato sicuro, che quello era rigore.

Mi dispiace per i soliti detrattori, per la Fiorentina che mi è simpatica, non mi dispiace per Pradè e Pioli, perché se sono gli ultimi in classifica, non è certo per questo rigore che c’era, ma per i loro errori, primo tra tutti, la convinzione che Pioli è un grandissimo allenatore, mentre Pioli è quello che prima di arrivare al Milan, ad aprile 2019, a Firenze era in discussione dopo la sconfitta in casa contro il Frosinone, tanto da rassegnare le dimissioni, con i viola al decimo posto e che fino a ottobre dello stesso anno nessuno ci aveva puntato.

Se non fosse stato per il rifiuto di Spalletti ad andare al Milan a ottobre 2019, invece di andare al Milan, Pioli sarebbe andato alla Sampdoria, per Pioli in quel periodo e in generale dopo i tanti esoneri, c’era tanto scetticismo, dal 2019 al 2023, al Milan di Maldini e Massara, con Ibrahimovic prima e Giroud dopo, si è venuta a creare un “alchimia, un miracolo”, che con pochi meriti per Pioli, ma che gli ha permesso di vivere 4 anni al di sopra delle sue reali possibilità, è un allenatore da piazze che lottano nel lato destro della classifica, è tornato a Firenze dopo sei anni, ma è rimasto lo stesso.

Ora, polemiche a parte, è vero che il Milan non ha giocato una partita brillante, ma è pure vero che ha giocato leggermente meglio della Fiorentina e ha avuto più occasioni, non molte di più, ma sicuramente tante contro la sola opportunità dei viola, che poi sono andati in vantaggio su autorete, posso dire senza ombra di dubbio, che il Milan pur giocando male, ha meritato di vincere, come avrebbe meritato contro la Juventus giocando sempre male, possiamo dire che Napoli, Inter e Roma sono migliori del Milan, ma non che il rigore non c’era.

I moviolisti hanno decretato che era rigore, il Milan ha meritato di vincere, la Fiorentina ha giocato con il 3-6-1 come piace a Pioli, ha pensato solo a difendersi, non ha fatto un tiro nello specchio della porta, ha segnato per un patatrac di Maignan che ha letto male la situazione, il Milan nel primo tempo ha avuto delle occasioni con Tomori e Pavlovic, una potenziale con Leao e nel secondo tempo, la paratona di De Gea su Gimenez, oltre ai gol di Leao.

Pradè e Pioli hanno protestato nervosamente nel post partita, con termini anche fuori luogo, un po' una caduta di stile, che non migliora la situazione, la classifica e l'immagine della Fiorentina, io dico sempre, che se non si capisce il problema, non si riuscirà mai a trovare la soluzione, Pioli e Pradè si guardino dentro per migliorare e non pensino di poter lottare per lo scudetto.

sabato 18 ottobre 2025

Una sosta drammatica.

Forse mai, come questa sosta per le nazionali è stata così micidiale, per quasi tutte le squadre che hanno dato i propri giocatori alle nazionali e in particolare per il Milan, è chiaro che non ci voleva, in un momento in cui la squadra stava rispondendo bene alle sollecitazioni di Allegri, pazienza, speriamo che non ci siano troppo battute d’arresto, che possano frenano in cammino verso la Champions.

Non è una questione di numeri risicati della rosa, perché per una sola competizione, 19 calciatori di movimento più i tre portieri va bene, il problema è che gli infortuni sono arrivati a raffica e tutti insieme, non è nemmeno una questione di preparatori, così com’era con Pioli, perché l’incremento degli infortuni è esteso a tutta la serie A, il problema è uno solo, si gioca tanto, troppo e spesso inutilmente, come tutte le amichevoli transoceaniche.

In questa sosta, come in tutte le soste, ha tenuto banco Leao, con una differenza, che fino all'anno scorso era l'imprescindibile e quest’anno è una delle tante risorse della sua squadra, il Milan è tornato ad avere una prospettiva importante, il singolo non è più la soluzione, la soluzione ora è il gruppo, la squadra e sembra che stavolta sia stata costruita con intelligenza, ma a gennaio, bisognerà continuare a gestirla bene.

Per esempio, mancano ancora diversi mesi alla scadenza del contratto di Maignan, ma ormai sembra scontato che a fine stagione Mike saluterà il Milan a zero e stavolta non si può dare la colpa a Maldini, la trattativa per il rinnovo è ferma e dunque l'addio del portiere è sempre più probabile, con la sua partenza il Milan, dovrà per forza di cose cercare un nuovo portiere e la ricerca sembra essere già giustamente cominciata.

In cima alla lista delle preferenze c’è Atubolu, portiere del Friburgo, segue giustamente Carnesecchi dell'Atalanta e infine Caprile del Cagliari, il profilo che intriga di più è il 23enne tedesco, che però è sui taccuini di tanti altri club europei, il suo contratto scade nel 2027 e ha una clausola rescissoria da 20 milioni, una cifra abbordabile, che crea tanta concorrenza, Carnesecchi e Caprile, come sempre per i giocatori italiani, hanno invece costi più alti, motivo per cui i nostri club preferiscono comprare all’estero.

Carnesecchi vale intorno ai 40 milioni, mentre Caprile si aggira attorno ai 25, il quarto della lista è Suzuki del Parma, che poi alla fine potrebbe essere la scelta nel prossimo mercato estivo, per allora Tare sta pensando anche a Gila della Lazio per la difesa, il Milan sembra abbia trovato stabilità in difesa, però numericamente i rossoneri hanno bisogno di completare il reparto.

I dirigenti, Champions o no, devono regalare ad Allegri un nuovo difensore centrale, esperto e pronto subito, che non è arrivato l’estate scorsa, Gila è spagnolo (comunitario), classe 2000, scuola Real Madrid, già inserito bene nel campionato italiano e sul quale come per Atubolu, ci sarebbe anche dell'Inter, un’altra pista, che è anche quella più semplice, è quella che porta a Joe Gomez del Liverpool.

La Nazionale per la terza volta va ai play off, non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma andare ai play off, come è successo nei due casi precedenti, non significa andare ai mondiali, per tanto io ci andrei calmo a idolatrare Gattuso, che per me non è adeguato nemmeno lui per questo ruolo, ma il frutto (Gattuso) non cade mai lontano dall’albero (inadeguato) di Gravina, anche stavolta si metterà la polvere sotto il tappeto e si ripartirà da capo come se niente fosse.

I giocatori bravi ci sono e quelli che escono dalla Primavera, devono proseguire la crescita, se non in prima squadra, attraverso un percorso formativo che li completa come l’under 23, ma al momento non mi sembra di vedere le U23 con questo obiettivo, a parte le tante agognate riforme che sono imprescindibili, per me deve tornare Mancini in nazionale, nel calcio mai dire mai e il suo addio alla nazionale, si sarebbe dovuto chiarire e far ripartire tutto da zero.

Ci sono state delle situazioni poche chiare, come quelle che ci sono state con Spalletti, per cui non è stato il 3 a 0 con la Norvegia il motivo dell’esonero, ma quella è stata la scusa, con Mancini ci sono state delle “incomprensioni”, era un momento così, in cui volevano togliergli i collaboratori, non era neanche un brutto momento di risultati e Gravina ha spinto Mancini tra le braccia degli Arabi, Mancini stava programmando il futuro, stava cambiando un po' la squadra, inserendo un sacco di giovani, ma a qualcuno questo non andava.

Era andato per due anni consecutivi alla fase finale della National League e anche Spalletti stava programmando, ma a qualcuno (Acerbi & C.) non è piaciuto, sarebbe meglio chiarire un po' di cose, invece di continuare a cambiare commissario tecnico, chiarire tutte le situazioni, per il bene del calcio italiano, se no poi si fanno delle scelte sbagliate.

Mancini ha ammesso di avere sbagliato e come me ha sperato di essere richiamato sulla panchina azzurra, la nazionale di Gattuso spero che vada al Mondiale, è sembrata che stia migliorando e non c’è comunque Acerbi, ci sono un sacco di giovani, è una nazionale che sta migliorando, ma non so fino a quando. 

lunedì 13 ottobre 2025

Sosta per le Nazionali disastrosa per il Milan.

 

Rientrato il problemino per Pulisic che contro i viola dovrebbe esserci, i problema ci sono, perché si sono fermati Saelemaekers ed Estupinan e qui torniamo a quanto ho detto in uno degli ultimi post, sul Milan da scudetto, i rossoneri sono incompleti e specialmente in questi due ruoli, contro la Fiorentina, dovremo affidarci a due under 21, per carità, dal futuro luminoso e che chiaramente devono giocare, ma non sono i rincalzi del Napoli o dell’Inter, ecco perché nonostante il Milan non giochi le coppe, non è ancora da scudetto.

Pare che in via Aldo Rossi, si stia cominciando a programmare il futuro, una cosa nuova dalle parti di casa Milan, dove si è sempre aspettato prima di vendere e poi una volta venduti i giocatori, prima di comprare, hanno sempre atteso i saldi o le occasioni di svendita, così come il tempo infinito che ci hanno messo a tesserare Tare (perché era già scelto), ci indica il cambiamento a posteriori.

C'è parecchio lavoro da fare, ci sono 4 rinnovi e immancabilmente un colpo in difesa, anche se io prevedo a gennaio una specie di mini rivoluzione, che il Milan sia da scudetto o no, in testa alla classifica stanno dimostrando tutte, di essere ossi duri e se vogliamo, per un posto tra le prime quattro, che può essere pure il primo (difficile), bisogna provare a colmare le lacune, mettendo possibilmente le basi per il prossimo futuro: Saelemaekers, Tomori e Pulisic, senza aspettare le ultime ore dalla scadenza.

I prolungamenti di Saelemaekers, Tomori e Pulisic, dovrebbero arrivare quanto prima in porto, in linea di massima non ci sono ostacoli, quelli ci sono invece con Maignan, che è sempre convinto di andare via e che ha mercato (è stato accostato in queste giorni alla Juventus), se il giocatore volesse rinnovare, il Milan farebbe bene a rinnovarlo, ma non alle cifre proposte dal calciatore, sei milioni l’anno, per 5 anni, per un portiere di 31 anni, ora un buon portiere, che spesso è infortunato e che è meno decisivo di 3 anni fa, io non lo rinnoverei.

Ma se poi scendiamo a cifre più miti, Maignan è sicuramente un grande portiere, anche se non è più super, come nell'anno dello scudetto, lo scorso anno ha negato al Milan i quarti di finale di Champions, di errori ne ha fatti tanti, è un grande portiere ma ha pure 31 anni, poi se Allegri lo ritiene all'altezza e il francese accetta la proposta della società, sarò felice se rimane, ma se, se ne va, io non si strapperò i capelli, il Milan anche sotto questo punto di vista, deve darsi una programmazione, serve il portiere del futuro.

Quindi, se il portiere del futuro è Torriani, lo facciamo giocare (ma no in serie D) e non come lo scorso che ha perso un anno e a fine campionato lo lanciano, ma se il portiere del futuro è Suzuki, prendiamolo già a gennaio, così abbiamo la possibilità di inserirlo per tempo, anche se io sono dall’idea, che se Maignan non rinnova, lo darei per qualche milione al Chelsea che lo vuole e riprenderei i rapporti con gli inglesi, che ci hanno sempre dato qualcuno.

Il nuovo difensore centrale dovrebbe essere Gomez del Liverpool, si tratta di una trattativa ben avviata, che poi si è bloccata per mancanza di tempo, sono sicuro che come De Winter non verrà per fare il titolare, però, intanto ci sistemiamo numericamente e poi, con il rendimento attuale di questa difesa, relativamente giovane, forse un altro titolare non serve e poi, nell’affare potrebbe rientrare Maignan, che libererebbe Allison per andare in Arabia.

Milan-Como a Perth? Condivido in pieno il pensiero di Rabiot, che poi è anche quello di Sarri e di tantissimi tifosi e addetti ai lavori, ci lamentiamo giustamente per le chiamate in nazionale, di alcuni giocatori che devono fare dei voli oltre oceanici e che poi tornano distrutti (infortuni a parte) e andiamo a fare una partita di campionato, nel bel mezzo della competizione a 20 ore di areo, con condizioni climatiche e di fuso orario completamente diverse?

Il danno è gigantesco e specialmente lo è per il Milan, che a dicembre ha un mese di fuoco, tra la coppa Italia infrasettimanale e la partenza per l’Arabia, dove disputerà la supercoppa italiana, i giocatori che andranno a passare le vacanze a casa, poi un gennaio con gli straordinari a causa della super coppa e a febbraio il viaggio andata e ritorno in poche ore per l’Australia.

Al di là della questione del vile denaro, spostare in Australia Milan-Como per la chiusura di San Siro, per preparare la cerimonia d’inaugurazione di Milano-Cortina 2026, anche se si tratta di 12 milioni, la trovo una decisione irresponsabile, i calciatori lamentano non il troppo lavoro, ma il poco riposo e si continuano a giocare partite così distanti, ma la promozione di quale prodotto stiamo parlando? Di un calcio italiano impoverito dalla mancanza cronica di riforme e mi fermo qua?

È una stortura alla regolarità del campionato e un danno calcistico per i due club, quando c’erano due soluzioni più efficaci, la prima spostare anche a Roma la partita, la seconda, visto che Milano non ha niente per le olimpiadi invernali, spostare la cerimonia d’inaugurazione di Milano-Cortina 2026 in uno stadio veneto, che poteva essere anche Verona e che se non era proprio all’altezza, così come si sono preparati gli impianti a Cortina, si poteva preparare lo stadio Bentegodi e approntarlo già per gli europei del 32.

E a proposito di San Siro, ad oggi è uno stadio vetusto, una struttura non più idonea, specie il terzo anello, dove le vibrazioni hanno privato i due club di almeno 5000 posti, la città e i club hanno bisogno di una nuova struttura, è stato tirato giù Wembley, Highbury, il Bayern Monaco ha lasciato l’Olympiastadion ed è andato nel modernissimo Allianz arena, perché Milano deve rimanere vincolata a una struttura non più migliorabile?

Sarebbe stato bello avere due stadi per due club, ma a quanto pare non è possibile, anche se secondo me, sarebbe bastato almeno tirare giù il terzo anello e lasciare il Meazza per far giocare le squadre femminili di Inter e Milan e le Under 23, forse due stadi avrebbero comportato troppe spese, però il Milan a San Donato, costruirà comunque il nuovo Vismara.