La
Juventus è la squadra più forte in assoluto e di gran lunga la più forte tra
quelle della nostra serie A, non ha bisogno nemmeno di dare il cento per cento per
vincere le partite, ma spesso ha bisogno degli arbitri che le indirizzano le
partite in un determinato modo, peccato, perché abbiamo avuto ancora volta la
possibilità di “riabilitare” il calcio italiano agli occhi del mondo intero e
invece, si sono incontrate due fra le squadre che giocano un pessimo calcio e
l’arbitro peggiore del nostro “sistema” calcio, si esatto sistema.
Il
Milan come sempre non ha avuto le idee chiare per quanto riguarda l’impostazione,
ha tenuto bene il campo contro una squadra che non ha un gioco e basa tutto
sulla forza dei singoli, onestamente devo dire che non penso minimamente che la
Juventus chieda “cortesie” agli arbitri, sono loro che sanno come devono
comportarsi, arbitrare in maniera chirurgica su falli e fuorigioco e al momento
opportuno lasciare le avversarie in 10, per spegnere ogni eventuale reazione.
Mi
dispiace ma non è la prima volta che finisce così, da Muntari a De Sciglio,
alla finale della scorsa coppa Italia e così via, per evitare che la Juventus
possa perdere qualche “titolo”, c’è sempre un aiuto provvidenziale, nella
gestione dei cartellini, nella diversa valutazione dei falli e addirittura nel
diverso uso del VAR, anche loro parte integrante del sistema, la partita
è stata comunque equilibrata e il risultato finale poteva essere diverso.
Il
Milan deve crescere però anche psicologicamente e Kessie più di tutti, visto
che gli capita spesso di perdere la testa, adesso spero però che cambi qualcosa,
intanto che si faccia un po' chiarezza e che si torni alla normalità, che si
mandi Higuain a giocare dove vuole, che si prendano quei tre o quattro calciatori
che ci servono per i cambi, che si provi a dare un gioco a questa squadra e a
rimettere i calciatori nei propri ruoli.
È
ancora un piccolo Milan,
è una squadra che non molla, vero, ma è anche una squadra che osa poco, spreca tanto
e non riesce ad andare oltre i propri limiti, gioca con spirito ma senza idee, Bakayoko
davanti alla difesa gioca bene, così come Cutrone in attacco, lo stesso però non
si può dire di Castillejo, che non sembra ancora pronto e di Paquetá,
il brasiliano anche se ha superato le aspettative, non è ancora pronto a prendere
per mano il Milan.
Conti
potrebbe essere il secondo acquisto di gennaio, sempre che Gattuso gli conceda di diventare titolare prima
che smetta di giocare per limiti d’età, anche se non ha i 90 minuti ha bisogno
di giocare, il suo apporto è qualitativo e in questi periodi può fare veramente
la differenza, direzione di Banti (che ha lasciato a desiderare) a
parte.
Il
rigore su Conti era netto, smettiamola con il fatto che si strattonano a
vicenda, Conti pur trattenendogli la maglia (si appoggia come tutti per cercare
l’equilibrio), ma non impedisce al difendente di intervenire in maniera irregolare
all’interno dell’area di rigore e comunque si deve andare al VAR, se no tanto
vale tornare indietro, perché il VAR deve essere per tutti.
È ora di smetterla con l’interpretazione, il
protocollo va cambiato e ci si deve attenere “essenzialmente” alle direttive,
anche se tutto questo non assolve il Milan che resta piccolo, piccolo, ora
anche senza Higuain e in
cerca di un acquisto che non può più sbagliare, troppi sono oramai i
centravanti flop, che non se ne può più.
Il candidato sembra essere Piatek, il
tesoretto da reinvestire è fatto dai 9 milioni dovuti ancora alla Juventus per
il mancato prestito da gennaio a giugno e dal risparmio di altri 9 d’ingaggio, ma
non bastano, per passare indenni tra i paletti dell’UEFA, il Milan potrebbe
cedere Calhanoglu, per cui ha già raggiunto un accordo con il Lipsia sulla base
di 22 milioni.
Tra stipendi e cartellini, il Milan avrebbe una
somma di circa 42 milioni da mettere sul mercato e a sostituire Calhanoglu potrebbe
essere il 22enne olandese Groeneveld, esterno d’attacco del Bruges, mentre a
centrocampo viste le resistenze del Sassuolo si torna a parlare di Badelj, già
cercato in estate e ora alla Lazio che chiede cifre esorbitanti, per un
sostituto di Biglia, pronto a tornare in campo a fine mese, mi sembra esagerato.
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