martedì 31 maggio 2022

Dopo quattro anni, il Milan cambia nuovamente proprietà.

A Milano si attende lo sbarco di Cardinale, l’uomo d’affari del fondo Red Bird Capital, che verrà ad apporre la firma sul contratto preliminare con Elliott, per l’acquisto delle quote di maggioranza del Milan, la nuova partnership, vedrà in società ancora la famiglia Singer, con una partecipazione azionaria che si aggira tra il 20 e il 30 per cento, la quota necessaria per far parte del consiglio d’amministrazione.

Attesa febbrile per l’incontro con Maldini, in cui si capirà come Red Bird intenda muoversi sul calciomercato, Maldini ha praticamente chiesto di confermare i 3 colpi su cui lavora da mesi, che servirebbero per alzare il livello della squadra e renderla ancora più competitiva, gli investimenti ci saranno, ma si continuerà su quella che è stata la falsa riga di Elliott, quindi non si spenderanno cifre faraoniche, ma il mercato alzerà il livello del Milan, con interventi mirati.

Capisco che in tutto il mondo si augurano che ci siano delle crepe nel Milan e soprattutto tra i proprietari e i dirigenti, sicuramente è inusuale che non siano ancora stati rinnovati Maldini e Massara, ma non penso che si tratti di un cambio di rotta e se così fosse, sarebbe perché i nuovi proprietari hanno individuato figure tecniche migliori, quindi noi al Milan non ci preoccupiamo, tutti gli altri si e non posso dargli torto.

Il grido d’allarme di Maldini, era rivolto alla proprietà, perché nell’attesa di Investcorp o RedBird, di un closing e di un signing, qualcuno ne vorrebbe approfittarne, per soffiare via ai rossoneri: Origi, Botman e Sanches, tutto qua, ma l’incontro che ci sarà a brevissimo, servirà a scongiurare tutto e per proseguire il lavoro impostato da mesi.

Origi sarà il primo ad arrivare, tutto fatto, mancano le visite e la firma, su Botman il Milan è ancora avanti a tutti ed ecco qui il grido d’allarme di Maldini, bisogna chiudere in fretta per evitare l’agguato sempre insistente dei club di Premier League, per Sanches è quasi tutto a posto, il calciatore per voce del suo procuratore chiede ancora tanto per l’ingaggio, ma se gli metti il contratto sul tavolo, è molto probabile che firmi alle cifre del Milan.

E poi bisogna andare a lavorare sui giovani talenti, su quelli dove devi arrivare per primo, senza svenarti, sono stati ripresi i contatti con l’entourage di Noa Lang e Charles De Ketelaere del Bruge, calciatori sempre graditi, ma per cui non puoi ancora affondare il colpo, se prima non conosci la disponibilità economica della società, per questo Maldini chiede di fare in fretta, non perché a lui servano i soldi del contratto, ma per potere operare come ha fatto in passato e per come farà in futuro.

Fermo restando che andranno via Kessie e sicuramente Bakayoko, il Milan sostituirà il primo con Sanches e il secondo molto probabilmente con Veretout, che continua a piacere ai rossoneri (Pioli), il centrocampista francese è sul mercato e la Roma chiede una cifra intorno ai 10 milioni, Pobega invece prenderà il posto di Krunic, che per me ha fatto il suo tempo al Milan.

Un altro sicuro partente è Castillejo, che ha richieste dalla Spagna, numericamente sarà sostituito da Adli, sempre per quanto riguarda l’attaccante esterno alto a destra, almeno uno dei due, se non entrambi (Messias e Saelemakers) andranno via, il primo è già sulla lista del Monza che avrebbe voluto prenderlo già la scorsa estate.

Il secondo ha estimatori nella Liga spagnola e se si dovessero concretizzare gli acquisti di Lang e De Ketelaere, nel mercato estivo il belga potrebbe essere ceduto per fare spazio a uno di loro, Milan sempre alla ricerca di giovani talenti e tra questi c'è Enzo Fernandez, centrocampista moderno classe 2001 del River Plate, si tratta di uno che può giocare nei 2 o dietro la punta, di uno che ha ritmo, intensità, qualità nei piedi e tiro da fuori, la clausola rescissoria è di 18 milioni, una cifra importante ma nelle possibilità di RedBird.

Red Bird Capital, attraverso questa partnership con Elliott, vuole impostare un progetto di “Media Company”, rendere il Milan un brand ancora più forte, puntare sempre di più sul marchio, attraverso i risultati sportivi, il marketing, l’aumento dei ricavi e l’appoggio dei media, un marchio globale, un progetto per certi versi rivoluzionario per la serie A.  

Chiudo questo articolo con i complimenti a Carlo Ancelotti, che con questa Champions arriva a quattro coppe: due con il Milan e due con il Real Madrid, la sua è la consacrazione, se mai qualcuno l’avesse mai messa in dubbio, questa appena conclusa è stata una grande stagione, per lui e il suo Real Madrid, con la Champions ha vinto pure la Liga, niente male per un “bollito”, che ha vinto almeno uno scudetto nei maggiori 5 campionati europei, certo se una squadra che ha Ancelotti, un monte ingaggio superiore al Milan e non vince mai nulla, siamo sicuri che non sia proprio il presidente quello che non va? 

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