martedì 30 aprile 2024

Juventus-Milan chiude un aprile da dimenticare.

A Torino il Milan ha fatto zero tiri in porta e ci mancherebbe che ci fosse uno soddisfatto, chiaramente tranne Pioli, che si arrampica sempre sugli specchi, l’unica cosa positiva è che si sta avvicinando la fine della stagione, così speriamo di mettere fine a questa agonia, la Champions League è matematicamente in cassaforte e ci possiamo far andar bene anche una partita che se non fai un tiro nello specchio della porta, è impossibile vincerla, anche con questa Juventus, una delle peggiori degli ultimi anni. 

Non capisco come una prestazione del genere, possa indurre Pioli a definire il primo tempo “buonissimo”, anche se poi però aggiunge la richiesta, di chiudere il campionato nel miglior modo possibile, segno che anche lui non è rimasto soddisfatto, nonostante le dichiarazioni di facciata, sa già di essere l’allenatore del Milan ancora per le ultime quattro partite, anche se spera ancora in un improbabile miracolo, perché finalmente anche le parole di Furlani, sono un'ammissione della stagione deludente.

La risposta per noi tifosi a questa delusione adesso è una sola, rispondere con un nome forte per la panchina, perché ci siamo stancati della mediocrità, su Mediaset si è parlato di un’apertura verso De Zerbi, è un nome che sta cominciando a circolare, si parlava addirittura che in società si stessero facendo i conti per riuscire a pagare la clausola, su radio sportiva non si da per fatto l’arrivo di Lopetegui, mentre un po' da per tutto, Lopetegui era già il tecnico del Milan, ma…

Non è bello, non è una cosa accettabile, che i giocatori vadano sotto la curva a chiedere scusa dopo una sconfitta, così come non è accettabile, che i tifosi “impongano” alla società la scelta dell’allenatore o del calciatore, però una cosa è certa, questo sta succedendo in una società, dove a scegliere non è un direttore sportivo, una persona di campo, ma un amministrativo o male che vada un algoritmo, è chiaro che a questo punto il tifoso deve intervenire per far riflettere la società e non fargli fare un’altra minchiata.

E il Milan, nelle persone di Furlani, Moncada e Ibra (se veramente conta), devono riflettere e saper scegliere, senza essere visionari ma reali, al Milan serve un allenatore forte, uno che anche con questa squadra ci faccia fare uno step superiore, che dia un gioco bello ed equilibrato, che sia costante nella stagione, senza tutti questi alti e bassi, senza queste continue “crisi”, un allenatore che apra un ciclo di altri cinque anni e non uno che duri al Milan sei mesi.

Con un solo pareggio nelle ultime partite e nonostante manchino ancora quattro partite alla fine, si sente la necessità di conoscere come la pensa lo establishment (l’insieme dei detentori del potere economico e politico) del Milan, sul nuovo allenatore, una scelta che spaventa noi tifosi e forse pure Ibra, in pratica, tutti quelli che vogliono Conte, un'opinione talmente condivisa, che sta mettendo in difficoltà la dirigenza.

Certo il club non deve decidere sulla base delle preferenze dei tifosi, ma “testa cun parra si chiama cucuzza”, traduzione per gli italiani: testa che non pensa è una zucca vuota e si riferisce a tutti coloro che non sanno o non vogliono esprimere il loro pensiero, per cui la loro testa è come una zucca vuota e siccome i tifosi del Milan non hanno la testa vuota, con il loro intervento, hanno portato la società a riflettere meglio sulla scelta dell’allenatore.

Se poi il desiderio dei tifosi, coincide con il desiderio di quella persona che rappresenta Cardinale in tutto e per tutto, allora è possibile che si vada in quella direzione (Conte), la dirigenza di un grande club, non deve per forza accontentare la piazza, ma non deve nemmeno scegliere un allenatore perché è più facilmente gestibile, o solo perché costa poco, anche se non si è convinti, dal nome del prossimo allenatore si vedrà quanta è vera la voglia di vincere di Cardinale.

In questi due anni ci sono state una serie di scelte sbagliate e la prossima scelta sbagliata non sarà tanto Lopetegui, ma non averne fatta una tra: Conte, De Zerbi e Gasperini, niente di personale con Lopetegui, ma nessuno lo vuole, non lo vogliono i tifosi del Milan, non lo vuole il Milan e non lo vuole Ibra, non possiamo accettare un altro profilo mediocre, uno che non conosce il calcio italiano e poi abbiamo bisogno di più italiani nella squadra, per dare quello spirito di appartenenza, che deve esserci almeno nell’allenatore.

Il Milan è orami una squadra apatica, con un vistoso calo fisico e mentale, ha un attacco sterile, senza idee e con troppe difficoltà, espresse in maniera particolare da Leao e Giroud, mentre nonostante ciò, sorprende lo scarso minutaggio di Chukwueze e Okafor, il Milan in estate, come minimo dovrà fare quattro acquisti di buon livello, un uomo importante in ogni reparto, qualche rinforzo per la panchina e con un buon allenatore, il gap è tranquillamente colmabile.

Non servirà fare un’altra rivoluzione, anche se pure quest’estate si potrebbe arrivare ad altri 10 innesti, magari non tutti di grande qualità, dovrebbe arrivare una punta forte (doveva arrivare pure un allenatore forte), ma: a) ce ne sono pochissime in giro; b) costano tanto e il Milan non farà mai un investimento elevato, oggi, per il rapporto qualità-prezzo e perché è già ambientato, si dovrebbe fare di tutto per prendere Zirkzee, anche se cambierebbe il modo di giocare del Milan.

Poi serve un centrocampista con caratteristiche difensive, si parla di Renato Veiga del Basilea, centrocampista classe 2003 portoghese, con lui o con un altro centrocampista fisico, cambierebbe pure qua il  modo di giocare, serve poi un difensore centrale, che è stato individuato in Buongiorno del Torino e a quanto pare, si vuole prendere un terzino destro più forte di Calabria, non che il capitano sia un fuoriclasse immenso, ma credo che anche qui, si farà fatica a trovare un profilo migliore e a pochi soldi, tranne che non si tratti di un parametro zero, che però non entra nella mentalità Redbird.

Intanto è certo che insieme a Pioli quest’estate andrà via: Giroud, Kjaer e Mirante, sarà fatta un’altra cessione eccellente (Maignan) e partirà anche uno tra Pobega e Musah, potrebbero partire pure Jovic e Terracciano, con l’eventuale partenza di Maignan, si dovrebbe andare sul mercato anche per due portieri, Di Gregorio (pare già opzionato dalla Juventus) per fare il titolare e uno che faccia il terzo (questo è più semplice).

Per Raveyre, portiere classe 2005 della primavera milanista, considerato un predestinato e che sta facendo benissimo con Abate, se non è destinato a farsi le ossa nella nuova Under 23, potrebbe essere lui, alternandosi con un ottimo Sportiello, il nuovo Donnarumma. 

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