lunedì 29 aprile 2024

Lopetegui ha dato la sua preferenza al Milan, nonostante la ricca offerta del West Ham...

… e Sacchi ha detto: "Auguro al prossimo allenatore del Milan di avere dei dirigenti come quelli che ho avuto io”, spiegando quanto sia importante avere una società forte alle spalle per un allenatore: "Ho memoria e ricordo quello che i dirigenti del Milan, da Berlusconi a Galliani, da Braida a Ramaccioni, hanno fatto per me. Io, dopo tre partite, persi Van Basten per infortunio. Altro che Milan olandese! Di olandesi ne avevo uno solo: Gullit.

Furono gli altri, gli italiani, a diventare olandesi come mentalità, come spirito di squadra, come disponibilità, come generosità, come altruismo, e il ruolo della società, in questo processo di rivoluzione, fu fondamentale. Berlusconi, in un momento un po’ delicato, convocò i giocatori e disse: 'Io ho piena fiducia in Arrigo. Chi di voi lo seguirà, resterà. Chi non lo seguirà, andrà via'. Chiaro, no? Ecco, auguro al prossimo allenatore del Milan, che sia Thiago Motta o un altro, di avere dei dirigenti come quelli che ho avuto io".

Alla fine come sempre, Arrigo ha dato la giusta morale a questi anni di Pioli al Milan e a questa nuova dirigenza, che a mio avviso ha bisogno di essere guidata, in un campo di competenze che non è il loro, quando augura al prossimo allenatore di avere dirigenti come quelli che ha avuto lui, è fuori di dubbio che Furlani e Moncada non sono Galliani e Braida, così come sottolinea l’importanza di un gruppo italiano, che ti danno lo spirito di squadra e di appartenenza.

Se pur il Milan di Berlusconi avesse tanti stranieri, non dimentichiamo che diceva sempre: “Il Milan ai milanesi”, Baresi, Maldini, Costacurta, Tassotti, Evani, Colombo, Filippo e Giovanni Galli, Seba Rossi ecc. erano tutti italiani e molti di loro lombardi, quindi l’appello di Sacchi è: cambiamo allenatore, ma cambiamo pure la dirigenza e creiamo un gruppo italiano che dia identità e appartenenza alla squadra.

Il casting per la panchina del Milan è sicuramente arrivato ad un punto di svolta, è impensabile che stiano ancora lì a tergiversare, Lopetegui nei colloqui che ha avuto con i dirigenti rossoneri, ha convinto sia Furlani che Cardinale, e Furlani sembra avere già deciso di puntare su Lopetegui, lo spagnolo ha dato la sua preferenza al Milan, nonostante l'offerta più ricca del West Ham.

Lopetegui ha certamente maggiore esperienza internazionale, rispetto a Fonseca e Van Bommel, ha frequentato panchine di alto livello e ottenuto più risultati, come per esempio la vittoria dell'Europa League 2019-2020 dopo aver battuto l'Inter di Conte in finale, è bravo a lavorare con i giovani e sembra quindi che la scelta sia fatta, anche se per il momento non c'è ancora nessun accordo definitivo o firma tra le parti.

Lopetegui quindi non ha ancora scalzato: Fonseca, Domenico Tedesco, van Bommel, Galtier e Thiago Motta, anche perché il parere è stato più che mai unanime e compatto, i tifosi preferirebbero un allenatore diverso, un nome condiviso da quasi tutti i rossoneri e preferito da Ibra è Conte e per questo Ibra è pronto a mettere in discussione il rapporto con RedBird, quindi ci saranno in arrivo novità sulla scelta del nuovo allenatore? Penso che le prossime settimane saranno decisive, Ibrahimovic è tornato a spingere sul profilo italiano e per me ha fatto bene, chiaramente non si tratterebbe di un profilo italiano qualunque, ma verrebbe fuori da una lista ristretta a: Conte, Thiago Motta, Sarri e Gasperini, se Ibrahimovic è quello che ha maggiore voce in capitolo, è certo che la scelta finale dovrà essere accettata all’unanime da tutta la dirigenza milanista, quello che non mi convince, è che la lista dei papabili non si sia ancora ridotta al minimo essenziale.

Il Milan di Furlani, Scaroni e Moncada però, sembra andare in un’altra direzione e se Ibra non potrà affermare la sua scelta, allora capirà che al Milan è solo un parafulmine nelle mani di Cardinale e in questo caso potrebbe anche dire già addio al Milan, perché Ibrahimovic è tornato, ma non per fare il testimonial, è tornato perché vuole incidere su tutte le scelte e sul nome dell’allenatore in primis, quindi non accetterà mai l’allenatore proposto da Furlani e se a lui non va bene, Ibra è entrato a stagione in corso e sta cercando di capire come deve muoversi, ecco perché al momento non parla. 

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