sabato 20 aprile 2024

Per il cambio dell'allenatore, la società è stata immobile per tutta la stagione.

Pioli e il Milan sono arrivati oramai inesorabilmente, al punto in cui le strade si dividono, doveva avvenire come giustamente sosteneva Maldini dopo lo scudetto ed è andato avanti invece per fin troppo tempo, non è con un secondo posto arrivato in questo modo e dopo il quinto dell’anno scorso, che può gratificare il lavoro dell’allenatore e le mire dei tifosi e del proprietario.

Negli ultimi due anni si è visto un Milan privo di gioco e molto spesso noioso, confuso e inadeguato, proprio come il suo allenatore, un Milan troppo altalenante e assente nei momenti più importanti, è un Milan che non deve cambiare solo l’allenatore, ma ha bisogno di un cambiare anche gli obiettivi e di essere più professionali nell’ambito calcistico, non si può restare immobili davanti ai tantissimi infortuni, a questi risultati e alla mancanza di stimoli e di gioco.

Al Milan società, va riconosciuto il virtuosismo economico, ma ora che i bilanci sono in attivo, è il momento di tornare a vedere il Milan per quello che è sempre stato e che non può essere affidato a A.D. improvvisati a D.S., ad allenatori mediocri e ad acquisti scommesse, non dobbiamo pensare solo allo stadio, perché poi nello stadio bello e funzionale, chi mandiamo a giocare? Musah? guidato da Pioli? e con Furlani direttore sportivo?

Quindi la caccia al successore di Pioli è solo per noi, perché Ibrahimovic sa bene chi prendere, gli e lo devono solo lasciare fare, il preferito per tutti è Conte, ma non per alcuni dirigenti del Milan (Ibra escluso), che vorrebbero ancora tenere Pioli e che comunque, starebbero cercando un profilo diverso da Conte, un profilo che non sia altissimo, in modo da potergli imporre le scelte di Furlani, che costi poco e che abbia la voglia di lavorare con i giovani, in modo da non dovere fare mercato e attingere dal nuovo Milan new generation.

Scorrendo la lista dei papabili, si incontrano i nomi di Thiago Motta, De Zerbi, Lopetegui, Fonseca, Farioli, Palladino, Gilardino, Marco Rose, Gallardo il new entry van Bommel, tutti nome che corrispondono perfettamente all’identikit dell’allenatore perfetto per il Milan di Furlani, che ricordiamoci sempre, come dice Scaroni, a noi interessa solo il quarto posto e con questi allenatori si può fare, peccato per Pioli, perché era l’allenatore giusto per Furlani, ma ha dimostrato proprio di essere diciamo troppo confuso, per non dire altro. 

Metto la mano sul fuoco senza il pericolo di bruciarmi, ma Ibra di tutti questi ne conosce solo qualcuno, la maggior parte di loro non rientrano nell’identikit dell’allenatore del suo Milan, di un Milan con la M maiuscola, conosce bene per averci giocato insieme van Bommel, ma questo non si significa niente, Marck è stato un centrocampista rossonero e oggi è l’allenatore dell'Anversa, dico Anversa e non Liverpool.

Con l’Anversa nella scorsa stagione ha vinto il campionato belga e della Coppa di Belgio, ma vi ricordo che anche Pioli due anni fa ha vinto lo scudetto, però in Italia che non è il Belgio e che Mark quest’anno è arrivato al terzo posto, se proprio l’allenatore deve essere una scommessa e così sarà, allora van Bommel conosce l'ambiente e se non altro anche la Serie A, ma la conoscono pure Thiago Motta, De Zerbi, Fonseca, Palladino e Gilardino, comunque vada, si tratta sempre di un salto nel vuoto.

Se proprio dovessi scegliere tra questi, io sarei di più per de Zerbi, che conosce profondamente il nostro campionato e comunque sta facendo bene da anni, anche se nel caso del bresciano ci sarebbe da pagare al Brighton una clausola da 15 milioni, poi ci sarebbero Thiago Motta e Conceiçao più o meno per lo stesso motivo, ma se deve per forza essere straniero e una scommessa, allora vedrei bene Marco Rose, su Lopetegui pare ci sia stato un raffreddamento e comunque la decisione verrà presa a breve e comunicata a fine stagione.

Deciderà Ibra, deciderà Furlani, deciderà Cardinale, ma la decisone avverrà in funzione di quale è l'obiettivo del Milan per l’anno prossimo e per il futuro, perché Cardinale ha affermato di volere un Milan vincente costantemente e a lungo e per questo obiettivo serve il grande allenatore e i grandi investimenti, allora di tutti questi che abbiamo menzionato, non ne andrebbe bene nessuno, senza contare, che possibilmente la maggior parte di questi allenatori non accetterebbe di venire al Milan per diversi motivi.

Il Milan deve prendere un allenatore che migliori il parco giocatori che hai a disposizione, che è già di ottimo livello, con il quale iniziare un percorso di crescita, nel quale non ha l'obbligo immediato di vincere, ma di farlo nel giro di 2-3 anni e di creare un gruppo che possa essere dominante in Italia e protagonista in Europa per sempre e lì può anche non servire Conte, ma potrebbe servire un altro tipo di allenatore, Pioli ha ancora un altro anno di contratto e se dovesse essere esonerato come sembra, potrebbe finire sulla panchina del Napoli. 

Zirkzee resta l’obiettivo numero uno per l’attacco e comunque in attacco deve essere fatto l’investimento più consistente, per trovare il sostituto di Giroud, le alternative restano Gyokeres dello Sporting Lisbona, Sesko del Lipsia, Gimenez del Feyenoord e David del Lille, Guirassy dello Stoccarda interessa all'Atletico Madrid che punta a pagare la clausola rescissoria di 17,5 milioni presente nel suo contratto, sulle sue tracce anche la Juventus.

In difesa l’obiettivo deve essere Buongiorno, 60 milioni per l’attaccante e 40 milioni per il difensore, giusti, giusti i soldi che prenderanno quest’estate per la cessione di Leao, se poi, facciamo arrivare prima l’Inter pure su Bongiorno, allora ci accontenteremo di uno tra Lacroix del Wolfsburg e Brassier del Brest, che non hanno entusiasmato Furlani e gennaio e che non entusiasmano me adesso. 

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