Maignan so che non parla più con Furlani, so pure che da qualche tempo
tutti stanno parlando con il portiere e che Allegri in particolare è quello che
sta cercando di convincerlo a restare, non ne faccio una questione di soldi per
Mike, deve sentirsi rispettato e vuole fare parte di un progetto serio,
chiaramente, economicamente adesso, bisogna partire da una base di almeno sei
milioni.
Non credo che andrà alla Juventus, se questi non mettono sul piatto almeno
8 milioni, cifra che il Milan non gli darà mai, così come l’Inter e penso che
il Chelsea, ma ancora di più, Barcellona e Bayer Monaco, possano spingere anche
a dieci milioni e per Maignan, le prospettive soldi a parte, sono differenti di
Juventus, Inter e Milan, l’errore è stato fatto l’anno scorso, che non lo hanno
più rinnovato a cinque più bonus, anche per non perderlo a zero.
Se devo essere sincero, io non rinnoverei un portiere di 31 anni a queste
cifre, piuttosto programmerei il futuro e comunque farlo andare via a zero è
una follia, ma una cosa è certa, non firmerà quel accordo che era stato
raggiunto verbalmente a febbraio scorso e poi c’è il caso Gimenez,
oramai e da tempo è al capolinea, a lui pare sia interessato il West Ham, le difficoltà
di Gimenez ancora a secco in campionato e apparso molto sfiduciato in
questa prima parte della stagione.
È da sempre che Allegri non ha smesso mai di chiedere un altro
centravanti, anzi per l’esattezza, non ha smesso mai di chiedere Vlahovic, il Milan è
ormai convinto a tornare a gennaio sul mercato, per prendere un grande
attaccante, che sia ancora tra le prime in classifica o no, che sia in piena
lotta per lo scudetto o per un posto in Champions, non voglio pensare che a
gennaio siamo di nuovo fuori da tutto.
Al momento sembra che gli occhi siano puntati su Franculino, è il nome che
piace molto in questo momento a Casa Milan e anche se si è parlato di un grande
attaccante, spunta il nome di Franculino, boh! giocatore classe 2004, che
in questa annata ha già segnato 19 gol con la maglia del Midtjylland, ma
non gioca in un grande campionato, ci sono tutti i presupposti che diventi un
grande attaccante, ma quando? Si ambienterà? Anche Gimenez segnava a raffica
prima di arrivare al Milan.
Centravanti della Guinea-Bissau, ha anche il passaporto portoghese e
potrebbe quindi essere tesserato da comunitario, la valutazione del suo
cartellino è già piuttosto alta, i danesi chiedono 40 milioni, ma
potrebbero essere spesi male come quelli di Nkunku, anche se parte di questi
soldi, ce li potrebbe dare il West Ham o il Sunderland, squadra
attualmente settima in Premier League, che sta cercando un attaccante per
gennaio e starebbe insistendo con l’agente Pimenta per Gimenez.
Il presidente della FIGC deve occuparsi della crisi del
calcio italiano, perché le dinastie miliardarie nel calcio non ci sono più e prendono
sempre più piede i fondi americani, anche il Real Madrid sta aprendo le porte a
nuovi investitori, perché chi è sostenibile va avanti e gli altri inseguono, sembra
che la crisi del calcio italiano, possa essere risolta con uno stage, per
aiutare Gattuso a preparare i play off per la qualificazione al Mondiale 2026.
È sicuramente un tema importante e attuale, ma non può essere considerato
come la panacea, io potrei essere favorevole, se si fossero fatte tutte le
riforme necessarie per il calcio italiano, ma in queste condizioni, in questo
stato delle cose, non lo ritengo inutile, ma dannoso per le squadre di club, fermare
i campionati per rimediare a anni di inefficienze della FIGC, è una cosa che non
si può sentire, non è possibile fermare sempre e continuamente il campionato.
Abbiamo fatto quasi più soste che partite, bisogna ridurre le squadre in
modo da cambiare il calendario, raggruppiamo in 20 giorni, un mese le partite
della Nazionale e facciamo in quel periodo quelle 4/5 partite per le
qualificazioni della Nazionale, già ci fermiamo 2/3 volte per le
qualificazioni, ci fermiamo per andare a giocare la supercoppa in Arabia,
vorremmo cominciare a fare giocare (Milan Como a Perth) alcune partite di
campionato a 15/20 ore d’aereo, pensando esclusivamente all’aspetto economico, ora
ci dobbiamo fermare ancora una volta a Marzo, per fare i play off, che non
avremmo dovuto fare.
Per qualsiasi cosa dobbiamo interrompere il campionato, già intasato di per
se, non è questo il modo di ragionare, i calendari e le riforme si studiano
prima di creare danni, si vede che chi ci governa, non ha mai giocato a calcio,
non conosce le dinamiche tecniche di squadre e società, spezzettare il
campionato non è un bene per nessuno e la ripresa dopo la sosta è sempre problematica.
Trovo encomiabile il pensiero di Marotta, è giusto che i club si mettano a disposizione, per agevolare la qualificazione dell’Italia al Mondiale, è vero che la nazionale è un patrimonio del movimento calcistico e che l’Italia non può non partecipare per la terza volta ai Mondiali, ma non dobbiamo pensarci ogni quattro anni, quando facciamo l’ennesima figura di merda e pensiamo di risolvere tutto con uno stage.
















