L’ottavo posto in campionato e una stagione buia come quella appena finita,
se pur il Milan ha una squadra forte, sono un buon pretesto per fare pulizia e
ricominciare in ciclo, l’ottavo posto ci ha riportato a 11 anni fa, proprio all’anno
dell’ultimo Milan di Allegri, al punto più basso del Milan di Berlusconi, gli
anni del doppio AD, l’anno del famoso 4 a 3 di Sassuolo e dell’esonero di
Allegri, una liberazione per tutti.
Anche allora si è ripartiti dal punto più basso, dalla disaffezione dei
giocatori, praticamente da quello che ha detto Gabbia e che conoscono anche
Tare e Allegri: “al Milan rimanga solo chi ha voglia di restarci”, che abbia
fame, che abbia voglia, che abbia un minimo senso di appartenenza e quando
questi giocatori hanno il coraggio (un contratto più ricco) di palesarsi che
facciamo? Li teniamo? No! Resta solo chi ha voglia di restare e su di loro si
ricostruisce.
Adesso ci sono Tare e Allegri, li abbiamo imprecati e ora che sono
arrivati li dobbiamo lasciare lavorare, loro conoscono bene la situazione,
sanno come muoversi e hanno voglia di riscatto, ambizione e idee chiare, sono
la nostra ancora di salvataggio ed è normale supporre che qualcosa (molto) cambierà,
almeno sul campo, perché nel “palazzo” di casa Milan, è già tanto che si siano
fatti un po' da parte (solo perché stanno incassando).
È chiaro, che dopo lo smantellamento in corso, debbano cominciare ad
arrivare gli acquisti, ma in fin dei conti, sono stati ceduti solo 3 giocatori,
di cui uno solo era importante, le altre cessioni sono paventate, ma non sono
state effettuate e comunque se pur di nomi altisonanti, per la loro “condizione”
non è detto che sia un danno, andranno via molti prestiti, ma neanche con loro
c’è da doversi fasciare la testa e poi, siamo solo a metà giugno.
Il fatto che Ibra sia andato in vacanza in Tanzania, ci mette al riparo che
lui al momento non si sta occupando del mercato e spero che continuino a
lasciare a Tare e ad Allegri, il compito di fare il mercato e quello della
ricostruzione, al momento sono stati ceduti: Reijnders,
Pellegrino e Kalulu, forse oggi o domani potrebbe essere ceduto Musah,
niente di sconvolgente mi sembra e già comunque abbiamo un bel gruzzoletto.
Poi il primo luglio andranno via: Abraham, Sottil, Walker, Jovic, Florenzi e Joao Felix, per
fine prestito o per fine contratto, ma rientrano:
Okafor, Adli, Bennacer, Saelemaekers e Pobega,
che non mi sembrano (per prestazioni) peggiori di quelli che andranno via,
anzi, forse in qualche caso (Saelemaekers-Joao Felix) ci guadagniamo pure
e comunque, per ogni calciatore che va via, ci sarà un sostituto e non è detto
che sia peggiore di chi è andato via.
In attesa di capire chi resterà e su chi costruire una nuova squadra, se Thiaw
che è nel mirino del Bayern Monaco e Tomori che piace a diversi club di
Premier League andranno via, prenderemo Kjvior e Leoni e se anche Theo
andrà via, prenderemo Zincenko, sicuramente un altro ottavo posto non lo faremo, manca meno di
un mese al raduno di Milanello e più di due alla fine del mercato,
mettiamoci un po' calmi, almeno dopo tutto quello che abbiamo passato in questi
ultimi anni.
Tare dovrà fare un lavoro enorme e sarà ancora più grande, se riuscirà
a dare ad Allegri una rosa quasi completa e che già abbia
comunque il senso tattico dell’allenatore, poi non c’è molta fretta, perché dal
momento che non faremo nessuna competizione europea e giocheremo solamente una
volta a settimana, si può lavorare meglio e con più tempo a disposizione.
Ad oggi, una rosa di 22 giocatori più i tre portieri è sufficiente e quella
in un modo o nell’altro ce l’abbiamo e non sarebbe peggiore di quella attuale,
da cui dobbiamo partire, senza pensare a chi va via, ancor prima che parte, ad
oggi il Milan è questo:
Portieri: Maignan, Sportiello, Torriani.
Difensori centrali: Gabbia, Pavlovic, Tomori, Thiaw.
Terzini: Jimenez, Theo, Emerson Royal,
Bartesaghi, Terracciano.
Centrocampisti: Musah, Loftus-Cheek, Fofana, Bennacer, Adli, Pobega, Zeroli, Bondo.
Esterni d'attacco: Pulisic, Leao, Okafor, Chukwueze.
Attaccanti: Santiago Gimenez, Camarda.
È lampante che ci sia bisogno di intervenire in tutti i reparti, con
l'arrivo di Modric a centrocampo il Milan attuale si rafforza, se dovesse
giocare con il 4-2-3-1, i due sarebbero Loftus-Cheek (lo vuole la Lazio) e Fofana,
quelli che hanno finito il campionato praticamente e nei tre ci sarebbero:
Leao, Modric e Pulisic, sicuramente Modric atleticamente non sarà Reijnders e
forse anche in fatto di gol, ma i rifornimenti in avanti saranno precisi e
costanti, ma non basta, non potrà bastare, a riprova che la squadra era forte,
ma era incompleta, fatta e allenata male, tenuta in piedi soprattutto da Reijnders.
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