Tare con Allegri, si è assicurato un allenatore
esperto e pragmatico, che anche se a me non piace, può essere (è) l’ideale per
rilanciare una squadra blasonata e tutto l’ambiente, togliendo fra l’altro dal
mercato allenatori, il tecnico più richiesto sulla piazza, sicuramente 2 tifosi
su 3 non sono contenti del ritorno di Allegri, ma hanno capito che non si
poteva chiedere di meglio e che sostanzialmente l’aria a casa Milan è cambiata.
Se il buon giorno si vede dal mattino, devo dire bravo
Furlani per avere preso il direttore sportivo che ci mancava e bravo Tare, per la
prima mossa necessaria, che è stata importante e decisa, bravi alla dirigenza,
compresa la società che l’hanno supportata, dimostrando di avere recepito quali
sono i compiti della dirigenza, che ha anche alzato le condizioni economiche
destinate per l’allenatore, passando da 3,5 milioni a 5,5 più 2 di bonus.
Bravi quelli della dirigenza, che hanno capito che
quelli importanti non sono loro, ma il direttore e l’allenatore, come i fatti
della passata stagione ci hanno minuziosamente raccontato, in questo momento il
Milan ha la necessità di ricostruire la sua struttura e non è tempo dei
giochisti e né tanto meno dell’autogestione, per non parlare della lentezza
pachidermica, che ha rallentato sempre le decisioni, con Tare, tutto sembra andato
a finire in soffitta.
Tare fa questo lavoro in Italia da 15 anni, è un attento osservatore e un
indispensabile frequentatore di Milanello, cosa importante e necessaria, per
una squadra che deve tornare a performare ad alti livelli, non è un segreto che
a Milanello negli ultimi due anni, l’anarchia è cresciuta pericolosamente,
tanto da portare all’esonero di Fonseca (bene) e al burrascoso periodo di Conceicao.
Tare ha scelto subito l’allenatore con cui sta facendo il mercato e dopo
mesi di assicurazioni da parte della società, ha visitato e parlato con i
componenti di Milanello e anche con tutti quelli che circonda i calciatori, per
garantire che il lavoro dei giocatori si svolga nel migliore modo possibile.
Per quanto riguarda questa prima finestra di mercato, il Milan sta cercando
di sfruttarla nel miglior modo possibile, per non restare indietro rispetto alle
altre società, fra l’altro sembra che il Milan abbia le idee più chiare di molte
squadre della nostra serie A, il Manchester City vuole Reijnders e
non si può negare al calciatore di andare a migliorarsi e né tanto meno si può
rinunciare ai 75 milioni che potrebbero arrivare dalla cessione (l’avessimo
fatto prima con Theo).
La trattativa è reale e concreta, ma non si è ancora arrivati ai 75 milioni
chiesti dal Milan per chiudere, non è il giocatore che vuole andare via, ma è
una situazione che conviene a tutti, conviene al Milan che potrebbe fare una
maxi operazione economica, recupero di parte dei soldi persi con la mancata
qualificazione alla Champions e una bella plusvalenza, converrebbe al ragazzo,
che andrebbe a prendere quasi il triplo dello stipendio attualmente percepito
al Milan e converrebbe al City, che andrebbe a sostituire bene, il 34enne De Bruyne svincolato.
Tare è d’accordo
con Allegri di rivedere la difesa e uno dei giocatori nel mirino è il difensore Gila della Lazio, ma con l’arrivo di Sarri alla
corte di Lotito, il calciatore è diventato incedibile e se Reijnders
dovrebbe essere sostituito con Ricci, Theo che non ha rinnovato (c'è troppa distanza
tra domanda e offerta) è destinato a finire sul mercato, il suo contratto scade nel 2026 e quindi, o
si prendono pochi spiccioli (25 milioni) adesso oppure resta e andrà via il
prossimo anno a zero (Donnarumma 2).
Con Theo sempre più vicino all’addio, si pensa al suo sostituto, uno tra Udogie
del Tottenham, Junior Firpo del Leeds e De Cuyper del Bruges, mentre
Allegri vorrebbe portare a Milanello Cambiaso, che potrebbe essere scambiato o
comunque rientrare nell’affare Kalulu, potrebbe partire pure Maignan, che è stato
richiesto dal Chelsea, la trattativa è ben avviata, ma per Tare e Allegri, il
portiere francese era un punto fisso da cui partire.
Poi ci sarebbe la possibilità di arricchire la rosa, con la qualità e la personalità
di Modric, che
è svincolato dal Real Madrid, il Milan e Tare ci stanno pensando e mentre con
Allegri stanno pianificando il mercato, i due stanno ragionando su diversi nomi e vorrebbero tentare anche il colpaccio Modric,
il croato ha l’obiettivo di disputare il Mondiale del 2026 e per questo sta cercando
una squadra e un campionato di livello, che gli permetta di prepararsi al
meglio.
Nonostante i quasi 40 anni, la lista delle squadre che stanno pensando a lui sono tante, il fatto che il Milan non parteciperà a nessuna coppa europea e in particolare alla Champions, potrebbe essere un ostacolo per il suo trasferimento in rossonero, anche se giocando una volta a settimana, potrebbe gestire meglio le sue energie, la sua esperienza e alla sua personalità, potrebbe essere fondamentale per rilanciare il Milan.
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