giovedì 5 giugno 2025

Problemi comportamentali e disastroso ciclo finito.

 

Il Milan passa la mano per cominciare un nuovo ciclo, gente di comprovata esperienza calcistica alla guida della sezione sportiva e un’ampia base di giocatori italiani, meno giovani promesse e più collaudati parametri zero, regole chiare e rispetto per la maglia, questo deve essere il prossimo Milan targato Tare-Allegri, dando per scontato, che ogni anno dobbiamo lottare per lo scudetto fino alla fine.

La maggior parte dei tifosi ha capito il momento del calcio italiano e si sono fatti piacere Tare (il direttore sportivo doveva arrivare a tutti i costi) e Allegri (per quello che c’è in giro, possiamo ritenerci fortunati), del resto stiamo parlando di grandi professionisti, anche se non abbiamo avuto grandi possibilità di scelta e se penso a: Juventus, Inter e Atalanta, che sono rimate con il cerino in mano, male mi sento.

Avere preso Tare e Allegri mi rincuora, abbiamo scampato un grosso pericolo, avremmo potuto fare la stessa fine di Inter e Juventus, con un tecnico imposto dalle situazioni, già l’anno scorso c’è basato e ora pensiamo al calciomercato, quello vero, che non è ancora cominciato, perché la cessione di Reijnders e le voci di corridoio, non sembrano accontentare i tifosi.

Maignan e Theo vogliono andare via, perché non si sono sentiti rispettati nel rinnovo del contratto, ma a me sembra, che non sia stato rispettato il Milan e i sui tifosi da parte loro, con le loro prestazioni, a parte che non si capisce bene, se vogliono restare o se cercano soldi, mi sembrano decisamente disponibili ad ascoltare le avances del Chelsea e dell’Atletico Madrid.

Capisco che il rinnovo messo in standby mesi fa dal Milan, abbia indispettito il portiere, che ora nonostante Allegri voglia che resti, valuta seriamente di lasciare i rossoneri, Maignan ha fatto male contro la Spagna, con una prestazione insufficiente, ha incassato 5 gol, anche se è incolpevole su quasi tutte le reti, ma il passivo pesa eccome, nella serata nerissima in cui è incappato e pensare che al momento è nella sua forma migliore.

È vero che è stata una Spagna devastante, ma le prestazioni dei due francesi del Milan, sono queste da oltre un anno, è stato il solito Theo, partito bene e che poi si è perso, Yamal lo strapazzato nel secondo tempo e ha segnato una doppietta, la Spagna ha dilagato, Maignan e Theo sono stati bocciati, Theo è decisamente fuori dal progetto Milan, a un anno dalla scadenza e con un rinnovo mai discusso seriamente, il club lo ha messo giustamente e tardi sul mercato.

Il terzino francese ha rifiutato la ricca offerta araba dell'Al-Hilal (non è detta l’ultima parola), mentre prenderebbe in considerazione quella dell'Atletico Madrid, ma è da capire se gli spagnoli presenteranno una proposta soddisfacente, è certo che sono notizie che non possono far piacere ai tifosi del Milan, soprattutto dopo che si è ceduto anche Reijnders, capisco che in questo preciso momento non si può avere fiducia nell’operato di nessuno, specialmente se vengono ceduti sempre i migliori.

Purtroppo il Milan si trova nel momento in cui bisogna ripartire ed è così, via tutti quelli che hanno creato “l’intoppo”, i protagonisti dell’ottavo posto e come dicevano Gabbia e Florenzi, che dentro il Milan ci sono: “Vada via chi non ha voglia di restare”, ricordo i giocatori della Juventus che sono rimasti quando la Juve è stata retrocessa in serie B, Theo e Maignan viste le prestazioni altalenanti degli ultimi due anni, seppur rimangano giocatori di livello alto, non si può ripartire da loro.

Nella ripartenza o ricostruzione, c'è un aspetto importante e che stato trascurato dalla nuova leva di dirigenti, al Milan, come all’Inter e come alla Juventus ed è quello del senso di appartenenza, noi non abbiamo più una bandiera (meglio due e più) all’interno della società, l’uomo per tutte le situazioni, il Tassotti per intenderci, così come oggi non c’è l’ha la Juventus e non c’è l’ha l’Inter, ma le scelte di queste ultime, sono state fatte in funzione del passato.

Tudor sarà più o meno scarso quanto chi volete voi, ma è Juventino dentro e lo stesso vale per Chiwu, al Milan serve ripartire dall’appartenenza (oggi difficile) e non lo sono Theo e Maignan, nonostante siano i capitani e dall’unione nello spogliatoio, che grazie a Pioli, Furlani, Fonseca e Conceicao non c’è più, testimoniata da chi vive Milanello tutti i giorni e conosce la realtà delle cose, protagonisti come: Tonali, Giroud, Pioli, Fonseca, Morata, Conceicao, Gabbia e Florenzi, che hanno fatto riferimento a comportamenti da cambiare.

Se devo ripartire dall’ottavo posto, devo farlo ricreando l’ambiente particolare, ridando le "basi" e costruendo una squadra di "uomini", perché al di là della classifica, c'è molto che non va in questo Milan, meglio partire da zero, eliminando i problemi comportamentali, la poca professionalità e questa è l'occasione giusta per rimettere tutto a posto e ripartire, soprattutto nella dirigenza poco credibile, ecco perché ci farà pure male, ma bisogna cambiare.

Adesso non facciamoci prendere dall’ansia e dal disfattismo, le varie voci su Rovella, Ricci, Chiesa, Leoni e compagnia cantante, per la maggior parte sono voci giornalistiche, di persone che vedrebbero bene questi giocatori, soprattutto per "italianizzare" il Milan, ma la cosa importante è portare a Milanello profili forti, giocatori che capiscano cosa vuol dire indossare la maglia del Milan o di un’altra big, ripartire da un gruppo giovane, italiano e talentuoso (PSG insegna), può essere il passo giusto verso la nostra direzione.

Vedremo se poi effettivamente Tare ed Allegri andranno in questa direzione, una squadra giovane, italiana e talentuosa, allenata bene e diretta altrettanto bene, il quarto posto ce lo assicura completamente e ci divertiremo di più, ci farà divertire sicuramente più Modric con i suoi 40 anni, che Musah o Emerson Royal, Modric non sarà giovane, non sarà italiano, ma è talentuoso e può essere un esempio di comportamenti, non sarà il salvatore della patria, ma non sarà nemmeno una figurina.

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