La sconfitta contro la Dinamo, è stato uno dei punti tecnicamente più bassi della stagione, diciamo che se la gioca con la gara contro la Juventus e comunque è sicuramente il periodo più basso di Conceicao, ma anche Fonseca e Pioli non sono stati di meno, parlo comunque tecnicamente, perché come comportamento della squadra, partiamo dal cooling break di Roma e finiamo alla deprecabile lite Conceicao-Calabria e a proposito, voglio riportare le parole di Capello, un grande sergente di ferro, che è stato indirettamente un mio maestro.
"Io non intervenivo dopo la partita (come
faccio io), queste cose le avrei affrontate al primo allenamento (come
faccio io), sicuramente io non intervenivo dopo la partita, il momento più sbagliato:
si è tutti presi da cosa è successo in campo. Queste cose le avrei affrontate
al primo allenamento, radunando tutti in cerchio in mezzo al campo.
L’allenatore non fa per simpatia o antipatia i cambi ma li fa perché pensa che
la squadra possa essere migliorata".
Come ha detto Ibrahimovic nel corso della conferenza stampa di
presentazione di Walker, Capello affrontava le situazioni di petto con i
giocatori (come faccio io) e poteva capitare, che se un calciatore gli avrebbe
mancato di rispetto mentre tornano negli spogliatoi, magari si sarebbe
comportato pure lui come Conceicao, deplorevole, ma sono momenti di adrenalina
e il discorso deve valere per tutti, ma torniamo alla partita di Zagabria e a
Conceicao.
Il tecnico dopo la gara di Champions, era stizzito,
nervoso, quasi rassegnato, ha parlato di mancanza di grinta, di aggressività, di
orgoglio, caratteristiche che mancano a questa squadra da un po' di tempo e non
solo da questa stagione, lo aveva detto prima anche Fonseca e pure Pioli
(quando aveva capito che lo avrebbero mandato via), svelando il retroscena
degli spogliatoi di Roma.
L'ambiente oramai è indecifrabile ed è incredibile che le cose da un mese a
questa parte non siano migliorate neanche un poco, anzi, questo Milan è tutto l’opposto
del Milan di Berlusconi, che è diventato grande in Europa e nel mondo, non c’è
più quella società gloriosa e se le cose non dovessero cambiare, il futuro
diventa preoccupante, a questo punto bisogna chiedersi con grande realismo,
cosa hanno capito i dirigenti di tutto questo.
Bisognerebbe azzerare tutto, a cominciare dai vertici e ricominciare da
zero, come ha fatto Elliott, ma in questo momento non si può fare e spero però
profondamente che lo facciano a giugno, ma adesso si possono fare dei
correttivi indispensabili, intanto la società deve reagire fortemente sul
mercato, purtroppo non c’è più il tempo per sollevare dall’incarico l’area
tecnica, che dovrà proseguire ancora nel loro lavoro.
Ma più che Ibrahimovic e Moncada, è Furlani che deve rimediare ad un
mercato fallimentare e poi passare la mano a un nuovo direttore sportivo, cosa
che andava fatta già quando è arrivato Conceicao, perché essendo andato via
l’allenatore, doveva andare via anche chi lo aveva scelto e fa funzioni da DS,
la squadra è
stata creata in maniera non ideale per Fonseca e con Conceicao ora si vedono
tutte le lacune di un Milan inguardabile.
C’è molta discontinuità e poco equilibrio, è stata creata una squadra senza una punta di peso e quando è così fai fatica a manovrare e renderti pericoloso in area, Morata da prima punta è impalpabile, Leao è stato bocciato anche come seconda punta, al seguito della squadra a Zagabria c’erano Ibrahimovic e Moncada, era assente invece l'amministratore delegato Furlani, quello che fa il mercato e poi dà la colpa agli altri dei suoi fallimenti.
Pare però che qualcuno in casa Milan abbia
capito, che è il momento di non affidarsi più completamente a lui, a un dilettante
allo sbaraglio nel ruolo di DS e abbia deciso di assumere un nuovo direttore
sportivo, che sembra essere stato individuato in Francois Modesto, direttore dell’area tecnica del
Monza, ex difensore francese del Cagliari, è stato direttore sportivo per
l’Olympiacos e collaboratore di mercato per il Nottingham Forest.
Quindi il Milan, anche se con notevole e colpevole ritardo, pare che possa cambiare
la direzione sportiva e di conseguenza, chi potrebbe fare il mercato a partire
dalla prossima stagione, però non è detto che non sia uno specchietto per le
allodole (i tifosi) e poi sarà ancora Furlani a muovere le fila, perché in
questo mercato di gennaio Furlani è sato sempre più protagonista, già appena conclusa
questa finestra di mercato, il Milan dovrà cercare di capire, se ci sono i
margini per l'inserimento del nuovo dirigente, nel più breve tempo possibile.
Il disastro di Zagabria vuol dire, che i rossoneri dovranno fare i playoff
l'11 o il 12 febbraio all’andata e il 18 o il 19 febbraio il ritorno, sapendo
già di dovere affrontare una tra il Feyenoord o la Juventus, che verranno sorteggiati per stabilire chi
incontrerà il Milan e poi nel caso di un eventuale passaggio agli ottavi, verrà
sorteggiata una tra Inter o Arsenal, da incontrare agli ottavi.