Successo pesante per il Milan, che riesce a strappare tre punti preziosi per il campionato, è stata sicuramente la vittoria più brutta, ma alla fine sono arrivati i tre punti e adesso è quello che conta, la classifica è cambiata e i rossoneri adesso sono al settimo (cielo) posto: Napoli 47; Inter 43 (con 2 partite in meno) e Atalanta 42 (1 partita in meno), queste comunque vada, dovrebbero essere sicuramente 3 delle 4/5 squadre che andranno in Champions, poi c’è la Lazio 36, che è quella su cui dobbiamo fare la corsa Champions, quinta la Juventus 33 (1 partita in meno), come Fiorentina 32 e Milan 31.
Primo tempo brutto, orribile, nei primi quarantacinque minuti il Milan ha
sofferto le solite ripartenze degli avversari (vedi Cagliari) e ha creato
solo una occasione, giocando a ritmi molto lenti, anche nel secondo tempo
nonostante il triplo cambio, il Milan ha sofferto enormemente ed è addirittura andato
sotto meritatamente, poi, dopo il gol dei padroni di casa, il Milan se pur in
maniera confusa e confusionaria, ha cambiato atteggiamento, mostrando
finalmente più cattiveria e più aggressività.
Con l'ingresso di Gabbia poi è cambiata la partita, perché il difensore ha
messo un po' d’ordine ed è stato decisivo in occasione del gol di Theo, una vittoria
preziosa, per un Milan che somiglia a Porto
Palo di Capo Passero, dove si incontrano lo
Jonio e il Canale di Sicilia, adesso il Milan è l’incrocio, tra il gioco di
Fonseca e quello di Conceicao, perché il lavoro di campo non è possibile farlo,
a causa di tutti questi impegni ravvicinati e la mano dell’ex Porto non si vede
ancora.
Dopo il pareggio, un’invenzione di Abraham per Leao, permette al portoghese
di raddoppiare e di ribaltare ancora una volta la partita, anche se il Milan ha
dimostrato le solite difficoltà in difesa e di atteggiamento, ma poi, più che
la mano del nuovo allenatore, ha inciso la mentalità di Conceicao e alla fine il Milan l’ha vinta, ripeto, che
oggi è quello che conta di più in questo momento.
Dei progressi comunque si sono notati, ma più sul piano caratteriale che sul
piano del gioco e molte sono le scusanti, l’allenatore sta lavorando da
sole due settimane, più per preparare le partite che sui nuovi concetti tattici
e di gioco, è sicuramente un Milan più aggressivo e asfissiante, ma è un Milan
dalla condizione atletica precaria, per tanto servirà ancora un po' di tempo,
fra l’altro visto che non c’è il mese di preparazione, per cominciare a vedere
chiari progressi.
Resto dall’idea che Conceicao non abbia in rosa i giocatori adatti per il suo gioco, si è visto un po' di scossa adrenalinica, ma si sono visti anche i vecchi problemi, il tempo per recuperare c’è, dopo questa vittoria il ritardo dal quarto posto (non parliamo di scudetto) non è più consistente, ma il Milan non può più sbagliare.
Quella di Como, come quella con il Cagliari, è stata
una partita difficile, contro una bella squadra, che ha un bravo allenatore, non
è facile per nessuno giocare contro il Como, i lariani hanno avuto molte occasioni,
proprio come il Cagliari e il Milan non può permettere così tanto
all'avversario, il Milan deve essere più solido, compatto, aggressivo, non può
essere leggero nei contrasti, perdere una marea di duelli, regalare altrettante
ripartenze e prendersi tutti questi cartellini gialli.
Il Milan non può permettere a un avversario di avere 5/6
occasioni da gol, i rossoneri difendono ancora malissimo e si deve cominciare proprio
da qua, dalla solidità, se si vogliono vincere le partite, il primo
tempo di Como è stato molto peggio di quello con il Cagliari, gioco orribile,
zero idee, poca convinzione, i padroni di casa sono stati più ordinati e hanno messo
in difficoltà la difesa rossonera, difesa intesa come fase difensiva.
Fase difensiva ancora troppo disattenta, passiva
e che commette troppi errori, malissimo Emerson Royal, troppo confusionario,
inadatto per una squadra come il Milan (da cambiare a gennaio) e male tutto il
centrocampo (serve un altro Fofana), Morata è stato impalpabile (serve il
grande centravanti), Bennacer si è preso subito la squadra in mano e questo manca al Milan, ma
ha ancora una condizione precaria e poi in questo tentativo di accontentare
Furlani e fare ancora il 4-2-3-1, l’algerino si è pestato i piedi con Fofana.
Se Bennacer dovesse tornare quello dello scudetto, sarà un giocatore
importantissimo, un leader e un giocatore di qualità, ma deve giocare da
mezzala sinistra e non alternandosi con Fofana, come fa l’Inter e il Napoli con
il centrocampo a 3, con Reijnders che deve andare a emigrare a destra, però è
vero che è ancora presto per vedere un altro Milan, un Milan diverso e
continuo, chiudo con qualche accenno di mercato.
Anche se si parla d’altro, è necessario
trovare un giocatore che possa permettere a Fofana di respirare, il francese ha
bisogno di riposare qualche partita, Frendrup non
si muove da Genova e poi su di lui c’è pure l’Atalanta, Belahyane uguale e su di lui
c’è la concorrenza anche dalla premier, il candidato
più autorevole sembra restare Bondo del Monza, ideale per attitudini
e funzionalità, ma anche qua c’è da convincere Galliani.
Rashford certamente migliorerebbe la caratura della
rosa, ma non risolverebbe il problema dell’attaccante centrale, l’inglese ha
caratteristiche troppo simili a Leao, uno esclude l’altro e non si può fare
nemmeno che escludano Pulisic, si può escludere Morata, ma bisogna farlo con un
centravanti come: Kolo Muani, ma a quanto pare è passato alla Juventus, come David
(troppa concorrenza per un profilo a costo zero) o come Giménez.
Nessun commento:
Posta un commento