Anche se si tratta dell’Europa più piccola, quella di
scorta, è pur sempre Europa, la Champions continueremo a guardarla
dal divano, ma se fra 19 mesi vorremmo parteciparvi, è in questi giorni che deve
nascere il Milan dei prossimi anni, dall’incontro negli
States tra Furlani e Cardinale, che dovranno essere capaci di programmare e capire, cosa fare per evitare
di commettere gli stessi errori e rilanciare una volta e per tutte il grande e
glorioso Milan.
Intanto Conceicao sta lavorando per cambiare le cose e
forse sta facendo l’ultimo tentativo per provare a restare al Milan, a Lecce dovrebbe
giocare con la squadra schierata con una difesa a 3 e se non sarà a Lecce, lo
sarà quasi sicuramente dopo la sosta per le Nazionali, ma il Milan si appresta
anche ad altri cambiamenti e dopo il cambio del responsabile della
Comunicazione, imminente sarà l’inserimento nell’organigramma il nuovo DS (Tare
o Paratici a metà marzo).
Questo weekend di marzo, può segnare
il giorno “zero” nella pianificazione del nuovo Milan, il viaggio
di Furlani negli Stati Uniti per incontrare Cardinale, potrebbe
(dovrebbe) servire a mettere le basi per le prossime stagioni, naturalmente saranno
tanti i punti da toccare, ma l’argomento più importante sarà quello del direttore
sportivo, la cui scelta, dovrà dare l’impronta al nuovo Milan.
Dopo i colloqui di Londra sembrerebbe essere imminente,
ma Furlani non si rassegna al solo ruolo di Amministratore Delegato e vuole
dire la sua, dimenticando credo, che se siamo a questo punto, molto lo dobbiamo
a lui, il nuovo DS con ogni probabilità dovrebbe essere Tare, anche se con
questa proprietà e con questa dirigenza non si sa mai.
L’incontro tra Furlani e Cardinale dovrebbe portare equilibrio e serenità
all’interno della società, un confronto che dovrebbe servire a
riequilibrare il Milan e quindi i rapporti di forza all'interno del club, per
ribadire o modificare chi ha e avrà più peso nelle scelte, fermo restando,
che il nuovo DS dovrà avere carta bianca proprio per quelle scelte, che la
dirigenza si contende, se no, non avremo fatto niente, voglio sperare che si
tratti solo screzi per scegliere il DS, Furlani ne vuole uno e Ibra ne vuole un
altro, proprio come hanno fatto quest’estate con l’allenatore.
Da quello che si sente in giro, Ibra e Cardinale
avrebbero già scelto Tare e invece Furlani, che aveva sottolineato la propria
centralità all’interno del mondo Milan, opta per Paratici, ribadendo che l'ultima
parola spetta a lui, mettendo davanti al Milan il suo ego smisurato e
continuando a litigare sulla pelle dei rossoneri.
Non sono d’accordo con chi tira sempre in ballo
Elliott, è vero che Cardinale ha un debito verso di lui e che Elliott ha due
amministratori delegati nel consiglio del Milan, ma non è lui il proprietario e
per quanto voglia imporre le sue scelte, non sarà di certo Furlani a
costringere Cardinale a rivedere le sue scelte, specialmente dopo il fallimento
di quest’ultima stagione, io credo che Furlani abbia poco da recriminare,
perché l’area tecnica è stata affidata a Ibra e se ne deve fare una ragione.
Quindi non è
Furlani che deve dare il placet al nuovo DS, deve solo firmare il contratto, perché il
direttore sportivo lo stanno decidendo Cardinale ed Ibrahimovic insieme, perché
hanno incontrato i tre candidati: Berta, Paratici e Tare e a quanto pare la
scelta è Tare, quindi basta, sarà poi la volta dell’allenatore e spero che cambi
anche qualche pezzo della dirigenza, di certo, sarà una estate molto calda
anche per il mercato, per un Milan che dovrà ripartire dopo avere buttato a mare
il lavoro di cinque anni e per non ritornare agli anni bui, che ci auguriamo di
non vivere più.
Serve riflettere molto bene, perché mi sembra che si tratti di una caduta verticale, non so se la dirigenza ha voglia di andare avanti con Conceicao e non so se questa potrebbe essere la scelta migliore, oramai sono scelte senza nessuna certezza, la situazione è questa e dobbiamo aspettare almeno l’arrivo del DS, per provare a: tappare tutti i buchi lasciati da Theo sulla sinistra e i difetti emersi con Fonseca e anche con Conceicao, con l’arrivo di una nuova gestione tecnica.
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