Per l’appurato il ribaltane sarà solo con i giocatori (forse), ma solo per
una questione economica e non perché si voglia punire o azzerare tutto e
ricominciare, la mia personalissima opinione, è che da tutto quello che è
successo in questi due anni, non abbiano voluto imparare niente e che abbiano
ancora tantissima chiara confusione in testa, lo si vede da quanto tempo è
passato per scegliere Tare e quanto ne sta passando per ufficializzarlo.
Stessa cosa sul dopo Conceicao, dopo almeno tre mesi, la proprietà sta
considerando vari profili, segno che non hanno ancora parlato con nessuno, se
non una chiacchierata esplorativa, come hanno fatto lo scorso anno con Motta quella
specie di dirigenza, non hanno ancora chiaro a chi affidare la guida tecnica
della squadra e non è perché stanno aspettando Tare.
Per me Italiano è il nome a sensazione per calmare i tifosi, ma forse
l’unico a volerlo è Tare, a parte che risulta evidente, che sono poche le cose
per cui il tecnico del Bologna dovrebbe scegliere il Milan, al Milan non
doveva esserci più spazio per la confusione e invece credo che continui a
regnare sovrana, la candidatura di Italiano sembra essere forte, ma non sono così tanto
convinto che i dirigenti siano rivolti in quella direzione.
Credo che la panchina del Milan al momento sia molto scomoda, tant’è che i
giornalisti parlano di Allegri, di un tecnico che sa arrangiarsi in qualunque
situazione e il fatto che si parli di De Zerbi (vorrei sapere però chi ne
parla), non significa per forza, che il Milan vuole riproporre un allenatore
che faccia un gioco più moderno, servono scelte nette, ma io queste scelte
precise e decise non le vedo.
A cominciare dalla comunicazione, che è sempre la stessa, nonostante il
responsabile sia cambiato, perché non è cambiato il burattinaio, quello che
tira i fili è sempre lui, sempre lo stesso e lo fa sempre nello stesso modo,
anche quest’anno prevedo una stagione disastrosa, non so quanto conti
effettivamente Tare e quindi non so quanto darà un’impronta diversa.
Io credo che con il triplice fischio finale di
Milan-Monza, si possa fin da subito aprire il sipario, salutare e ringraziare
Conceicao e tutto il suo staff, ufficializzare Tare e il nuovo allenatore (c’è
rimasto solo Motta), con chiare linee-guida da seguire sul mercato, già ben
stabilite e prepararsi alla prima finestra di mercato di giugno in occasione
del mondiale per club.
Il Milan ne dovrà approfittare per lavorare bene e intensamente,
per potere partire di slancio e alla pari delle pretendenti allo scudetto
2025/2026, che dovrebbero tornare a essere: Inter, Napoli, Milan e Juventus,
con il concetto di vittoria che è l’unica cosa che conta, anche se poi, magari
ci si accontenta del piazzamento Champions, niente più campionati giocati per
il quarto posto, anche perché come abbiamo visto non è una filosofia che paga
(dopo lo scudetto: 5°; 2° e 8°).
Sei il Milan e la competitività su ogni fronte deve essere un “Karma” (la
conseguenza di azioni positive nelle scelte, che generano conseguenze positive), nell’organico rossonera dovrebbero esserci diverse
novità, date dalla mancanza degli introiti della Champions, dalle cessioni di
molti giocatori senza stimoli, deludenti e in scadenza di contratto o fine
prestito, il Milan più che essere costretto a sacrificare un big, diciamo che
l’idea di “realizzare” prevale sul sacrificio.
Conoscendo la politica del Milan americano e il caso Tonali, non sarei
meravigliato e né tanto meno contrario alla cessione al Manchester
City di Reijnders, il giocatore merita un
altro palcoscenico, al Milan non sono interessati a costruire un ciclo vincente
e poi, meglio venderlo nel pieno del suo valore, che svenderlo come faremo con Hernandez e Maignan, entrambi in scadenza nl 2026, che
non dovrebbero rinnovare e che dovrebbero essere ceduti in estate.
Tare si troverà quindi subito a gestire una situazione difficile, senza
Europa, con tanti casi di giocatori da gestire e una squadra da rigenerare e
rilanciare nuovamente al vertice del calcio italiano ed europeo, partendo dai
casi: Leao, Reijnders, Hernandez e Maignan, alle loro sostituzioni e al nuovo
tecnico, Tare comincerà a costruire la squadra partendo dall’allenatore e dai
“big” che vogliono restare o che la società (allenatore) vuole tenere.
Leao continua a essere nella lista dell'Arsenal e
ha avuto una telefonata con il DS Berta, con Tare ancora da ufficializzare e il nuovo allenatore da
scegliere, non si possono avanzare ipotesi, quindi è impossibile prevedere
quale sarà il futuro di tanti giocatori rossoneri e Leao è uno su cui ci
sono i maggiori dubbi, forse questa stagione, il portoghese
potrebbe separarsi dal Milan.
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