venerdì 9 maggio 2025

Ancora una vittoria in rimonta.

 

Il Milan vince in rimonta per 2 a 1 in casa del Genoa e tiene accesa ancora una piccola speranza in chiave europea, ci sarebbero degli incastri miracolosi, che potrebbero portare il Milan al quarto posto, ma di miracolo si sta parlando, certo, se Conceicao è uno specialista in rimonte, questo potrebbe essere anche un motivo per poterci credere, quelli che se lo augurano oltre ai tifosi e ai dirigenti, sono quelli che vorrebbero la riconferma dell’allenatore portoghese.

Genoa-Milan, così come Milan-Bologna di campionato, sono partite di avvicinamento alla finale di Coppa Italia del 14 maggio a Roma contro il Bologna, nonostante la vittoria di Genova, il Milan non è ancora diventata una squadra, anche se ha dei singoli molto forti, che possono recuperare la partita, come è riuscito nella maggior parte dei casi, il Milan in quest’anno è rimasto sempre lo stesso, una squadra confusionaria e il Bologna ha tutte le carte in regola per potersi aggiudicare la coppa.

I rossoblù hanno una grande identità e questa può prevalere, alla grande sfida, le due formazioni arrivano con una condizione fisica e mentale diversa, come sono differenti le motivazioni e il momento societario, che a parte l’annosa ricerca del DS, dimostra al momento sempre più, di essere una dirigenza inadeguata ed è assurdo che questo accada al Milan e che questa dirigenza non sia in discussione.

Il Milan è la squadra che ha perso più punti rispetto alla passata stagione e quella non era stata per niente esaltante, a tre giornate dalla fine i rossoneri avevano 71 punti, mentre adesso ne hanno 57, per un totale di 14 punti in meno e per tutto questo dobbiamo ringraziare il “super” gruppo di lavoro creato dalla mente diabolica di Furlani e se solo penso agli allenatori proposti per il dopo Pioli (deriso in conferenza stampa negli emirati), mi viene il mal di testa.

Lopetegui, Fonseca e Conceicao, rappresentano un quadretto imbarazzante, sono d’accordo con chi dice che Conceicao ha lavorato in condizioni difficili, che la sua carriera al Porto, ci ha fatto conoscere un allenatore vero, serio, che ha allenato giocatori forti e che al Porto ha fatto un percorso di merito, ma in una società senza una direzione come il Milan, che ha fatto lavorare i suoi allenatori sempre senza fiducia e poca stima, non credo che sia il caso di riconfermarlo.

Conceicao non è riuscito a trovare la squadra, anche se sembra che alla ci sia riuscito, facendo finalmente però scelte scomode, forse se potesse lavorare dall’inizio, conoscendo gran parte della squadra, condividendo le scelte insieme alla società, con il direttore sportivo o meno, forse potrebbe essere confermato, ma personalmente penso che quello che conta, è il cerchio fatto a fine gara a Genova con i giocatori, in sostanza, ha lo spogliatoio in mano? 

In tutto questo disastro della dirigenza, non si può ignorare nemmeno il disastro del Milan Futuro, un investimento importante, un progetto assolutamente interessante, che è a rischio concreto di retrocedere in Serie D e risultare un fallimento totale, ora dico, come è possibile che nessuno dei dirigenti sia messo minimamente in discussione e che stia lavorando (si fa per dire) tranquillamente per la prossima stagione?

È una cosa veramente assurda, come è assurdo il casting per il DS per il prossimo anno, che poi a quanto pare non sarà nemmeno preso e tutto resterà cosi come è adesso, trascurando l'importanza che ha un direttore sportivo, non soltanto nel mercato, ma anche nella quotidianità di Milanello e della programmazione, per non parlare delle scadenze di Theo Hernandez e di Maignan, che nel frattempo si stanno svalutando, ma quello che è ancora più preoccupare è la gestione del futuro.

Una mancanza di programmazione che non promette niente di buono, per una società che non ha una direzione precisa, io non sono innamorato di Allegri, per niente, a parte che il livornese sembra essere la prima scelta per la Roma e il candidato numero uno a sostituire Conte a Napoli, Allegri sarebbe fra l’altro, una filosofia di gioco un po’ diversa da quella del DNA del Milan, anche perché per me nel Milan, dirigenza esclusa, non è tutto da buttare, per me la squadra è forte, va solo perfezionata.

Difficilmente Furlani farà la scelta del DS prima della fine della stagione, il campionato è stato altalenante ed è mancata la continuità, adesso ci sono 3 partite per dare un senso al campionato, in una situazione molto complicata, che potrebbe essere però non impossibile, ma miracolosa, considerando gli scontri diretti delle dirette concorrenti.

A oggi il Milan è fuori da tutto, gli resta solo il salvagente della Coppa Italia e anche se c’è una grandissima differenza con la Champions, per prestigio e fattore economico, non è pensabile di stare fuori dall’Europa, quindi adesso basta mediocrità, in estate il Milan deve fare scelte forti e avere la consapevolezza, che non si può più sbagliare a cominciare dal direttore sportivo e dall'allenatore.

Poi c’è la questione squadra, partendo dal mercato, per arrivare alla poca presenza della dirigenza a Milanello, dirigenza che deve convincersi, della scelta necessaria del direttore sportivo e che deve fare arrivare il prima possibile, per programmare una squadra, che possa competere su più fronti e poi, devono essere definite bene le gerarchie interne, per evitare il caos che si è verificato quest'anno.

Bisognerà scegliere un allenatore di livello, un vincente che possa dare un'identità precisa alla squadra, che dovrà essere costruita con intelligenza e secondo le idee del tecnico, bisogna capire al più presto, chi trattenere e chi lasciar partire, pensando già ai sostituti adeguati. 

 

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