I nodi sono venuti al pettine, o perlomeno, adesso
sono stati ammessi e conclamati dal responsabile unico della dirigenza,
premesso che la squadra è forte, forse solo meno dell’Inter, non sono d’accordo
con chi dice che è stata costruita con senso e competenza, perché dopo 6/7
finestre di mercato non abbiamo ancora la riserva di Theo e la squadra è stata
fatta per giocare con un modulo che non si poteva attuare, poi, comprare
Emerson Royal e Musah è da incompetenti.
È stato fatto un lavoro privo di conoscenza e qualità
e sorvolo sulla scelta degli allenatori e sulla mancanza del direttore
sportivo, ma come si fa a definire questo Milan un vero progetto di calcio? Proprio
nella programmazione e quindi nel progetto hanno fallito totalmente, poi, che è
stata guidata senza alcun criterio sportivo, da dirigenti non all’altezza, non
fa altro che aggravare le cose, i soldi con una dirigenza senza competenza non contano
e se non verrà rivoluzionata la dirigenza, il prossimo anno sarà lo stesso, se non
peggiore di questo.
La dirigenza invece di annunciare le dimissioni, spiegare quali sono le
intenzioni della proprietà, come pensano di ripartire, sta già lavorando sul
mercato, senza ancora avere preso il direttore sportivo e il nuovo allenatore, i disastri
della prima squadra e del Milan Futuro, impongono di accelerare una
rivoluzione ormai inevitabile, non farlo sarebbe segno di grande incapacità, se questa
rivoluzione deve davvero farsi, non può essere un semplice rimpasto.
Ma credo che alla fine, daranno un nome di direttore sportivo, proprio per
darlo in pasto ai tifosi e sembra che della dirigenza non si toccherà nessuno,
Ibra continuerà a fare il consigliere di RedBird e a litigare inutilmente con Furlani,
Moncada si occuperà di scouting e Furlani continuerà a comandare, stavolta
però, riversando tutte le colpe sul direttore sportivo, così come hanno fatto
con gli allenatori lasciandoli da soli, poi nessuno altro è al sicuro.
Nell’ipotetica rivoluzione del Milan (i dirigenti si salvano),
mantenendo un punto interrogativo sul fatto che prendano o no un direttore
sportivo, c’è di sicuro l’allenatore, non penso che a fine anno si presentino confermando
Conceicao e senza gli introiti della Champions, il sacrificio di uno o più big sarà
indispensabile e l'interesse del Manchester City per Reijnders, mette l’olandese
in cima alla lista dei sacrificati, pagato 20 milioni più bonus due anni fa dall'AZ
Alkmaar.
Una sua eventuale cessione per almeno 65/70 milioni, potrebbe garantire una
plusvalenza molto importante nelle casse rossonere, per ora il City non ha
ancora inviato un'offerta ufficiale, ma è fortemente interessato, quindi,
bisognerà cedere anche alcuni giocatori che si sono rivelati delle scelte sbagliate
e rinforzare la rosa, se ne andranno di sicuro: Joao Felix, Walker e Abraham
per fine prestito e non saranno riscattati, in forte dubbio la permanenza
di Theo Hernandez e Maignan, che sono in scadenza nel 2026 e non hanno
ancora rinnovato.
Per quanto riguarda Maignan, la sensazione è che dietro un’offerta di
20 milioni possa salutare il Milan, anche per Leao non c’è certezza di
restare, lui resterebbe, sette milioni l’anno per giocare 10 minuti a partita, sono
troppo comodi, qualche dirigente innamorato del nulla lo terrebbe, ma è un
calciatore inutile e ancora qualcosa si può ricavare, come per Emerson Royal e
Musah.
Per la questione allenatore, Sarri e Allegri continuano a essere i nomi più
accreditati, ai quali ora si è aggiunto Italiano, per chi pensa invece, che
possa rischiare il posto Furlani, ricordo che è una scelta di Elliott, per supervisionare
al posto di Gazidis il club di Cardinale, dove Elliott ha ancora molti interessi
finanziari, Furlani andrà via solo e se il Milan sarà venduto interamente ad
altri.
Al momento il problema principale non è l’AD, ma un nuovo direttore
sportivo, dall’addio di Maldini e Massara, ha creato problemi gestionali enormi,
a parte che da allora le spese sono aumentate, i risultati sono calati e il
progetto del gruppo tecnico- sportivo ha mostrato molte falle, come nel caso
del nuovo stadio a San Donato, tuttavia, Furlani ha resistito finora a ogni
tentativo di ridimensionamento.
Anche Elliott, che è ancora influente sulla governance del Milan, inizia a manifestare dubbi sulla gestione attuale, l’eliminazione dalla prossima Champions, potrebbe costare circa 100 milioni di mancati introiti e senza le cessioni di Maignan, Theo Hernandez, Reijnders e Leao, sarà difficile evitare un bilancio in rosso, il Milan quest’estate si priverà sicuramente di Theo Hernandez e chiaramente deve pensare al sostituto e alla sua riserva, nella lista che ha stilando l'area scout, in attesa che arrivi il Ds a prendere le decisioni definitive (sarà vero?), ci sono: Nuno Tavares della Lazio, Maxim De Cuyper del Club Brugge e Miguel Gutierrez del Girona.
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