domenica 18 maggio 2025

La rivoluzione è inevitabile.

Se fallimento è uguale a dimissioni, almeno dovrebbe essere così, poi magari verranno revocate, le prime ad arrivare dovrebbero essere quelle di Kirovski e Ibrahimovic per il fallimento di Milan Futuro, poi di seguito uno dopo l’altro, se non nelle loro precedenti mansioni, ma in quelle attuali dell’area tecnica, dovrebbero arrivare quelle di Furlani e Moncada, ma la mia impressione è che restino tutti al loro posto, perché devono riscattare il fallimento e mia nonna mi diceva: “Non mi spavento quando mio figlio perde, ma quando vuole rifarsi”, se fosse così, allora il peggio deve ancora venire.

I nodi sono venuti al pettine, o perlomeno, adesso sono stati ammessi e conclamati dal responsabile unico della dirigenza, premesso che la squadra è forte, forse solo meno dell’Inter, non sono d’accordo con chi dice che è stata costruita con senso e competenza, perché dopo 6/7 finestre di mercato non abbiamo ancora la riserva di Theo e la squadra è stata fatta per giocare con un modulo che non si poteva attuare, poi, comprare Emerson Royal e Musah è da incompetenti.

È stato fatto un lavoro privo di conoscenza e qualità e sorvolo sulla scelta degli allenatori e sulla mancanza del direttore sportivo, ma come si fa a definire questo Milan un vero progetto di calcio? Proprio nella programmazione e quindi nel progetto hanno fallito totalmente, poi, che è stata guidata senza alcun criterio sportivo, da dirigenti non all’altezza, non fa altro che aggravare le cose, i soldi con una dirigenza senza competenza non contano e se non verrà rivoluzionata la dirigenza, il prossimo anno sarà lo stesso, se non peggiore di questo.

La dirigenza invece di annunciare le dimissioni, spiegare quali sono le intenzioni della proprietà, come pensano di ripartire, sta già lavorando sul mercato, senza ancora avere preso il direttore sportivo e il nuovo allenatore, i disastri della prima squadra e del Milan Futuro, impongono di accelerare una rivoluzione ormai inevitabile, non farlo sarebbe segno di grande incapacità, se questa rivoluzione deve davvero farsi, non può essere un semplice rimpasto. 

Ma credo che alla fine, daranno un nome di direttore sportivo, proprio per darlo in pasto ai tifosi e sembra che della dirigenza non si toccherà nessuno, Ibra continuerà a fare il consigliere di RedBird e a litigare inutilmente con Furlani, Moncada si occuperà di scouting e Furlani continuerà a comandare, stavolta però, riversando tutte le colpe sul direttore sportivo, così come hanno fatto con gli allenatori lasciandoli da soli, poi nessuno altro è al sicuro.

Nell’ipotetica rivoluzione del Milan (i dirigenti si salvano), mantenendo un punto interrogativo sul fatto che prendano o no un direttore sportivo, c’è di sicuro l’allenatore, non penso che a fine anno si presentino confermando Conceicao e senza gli introiti della Champions, il sacrificio di uno o più big sarà indispensabile e l'interesse del Manchester City per Reijnders, mette l’olandese in cima alla lista dei sacrificati, pagato 20 milioni più bonus due anni fa dall'AZ Alkmaar.

Una sua eventuale cessione per almeno 65/70 milioni, potrebbe garantire una plusvalenza molto importante nelle casse rossonere, per ora il City non ha ancora inviato un'offerta ufficiale, ma è fortemente interessato, quindi, bisognerà cedere anche alcuni giocatori che si sono rivelati delle scelte sbagliate e rinforzare la rosa, se ne andranno di sicuro: Joao Felix, Walker e Abraham per fine prestito e non saranno riscattati, in forte dubbio la permanenza di Theo Hernandez e Maignan, che sono in scadenza nel 2026 e non hanno ancora rinnovato.

Per quanto riguarda Maignan, la sensazione è che dietro un’offerta di 20 milioni possa salutare il Milan, anche per Leao non c’è certezza di restare, lui resterebbe, sette milioni l’anno per giocare 10 minuti a partita, sono troppo comodi, qualche dirigente innamorato del nulla lo terrebbe, ma è un calciatore inutile e ancora qualcosa si può ricavare, come per Emerson Royal e Musah.

Per la questione allenatore, Sarri e Allegri continuano a essere i nomi più accreditati, ai quali ora si è aggiunto Italiano, per chi pensa invece, che possa rischiare il posto Furlani, ricordo che è una scelta di Elliott, per supervisionare al posto di Gazidis il club di Cardinale, dove Elliott ha ancora molti interessi finanziari, Furlani andrà via solo e se il Milan sarà venduto interamente ad altri.

Al momento il problema principale non è l’AD, ma un nuovo direttore sportivo, dall’addio di Maldini e Massara, ha creato problemi gestionali enormi, a parte che da allora le spese sono aumentate, i risultati sono calati e il progetto del gruppo tecnico- sportivo ha mostrato molte falle, come nel caso del nuovo stadio a San Donato, tuttavia, Furlani ha resistito finora a ogni tentativo di ridimensionamento.

Anche Elliott, che è ancora influente sulla governance del Milan, inizia a manifestare dubbi sulla gestione attuale, l’eliminazione dalla prossima Champions, potrebbe costare circa 100 milioni di mancati introiti e senza le cessioni di Maignan, Theo Hernandez, Reijnders e Leao, sarà difficile evitare un bilancio in rosso, il Milan quest’estate si priverà sicuramente di Theo Hernandez e chiaramente deve pensare al sostituto e alla sua riserva, nella lista che ha stilando l'area scout, in attesa che arrivi il Ds a prendere le decisioni definitive (sarà vero?), ci sono: Nuno Tavares della Lazio, Maxim De Cuyper del Club Brugge e Miguel Gutierrez del Girona. 

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