lunedì 5 maggio 2025

E se l’allenatore fosse Sarri?

Visto che a quanto pare Tare ha pochissime possibilità di arrivare, potrebbe essere proprio Sarri l’allenatore: italiano, che conosce le dinamiche del campionato e che ha nel curriculum dei successi (non per forza titoli), un tecnico esperto e non alle prime armi, che in più è un “giochista”, cosa che non guasta, i successi come dicevo, non devono essere per forza dei titoli, ma sono successi anche le prestazioni, lo scudetto con la Juventus e l’Europa League con il Chelsea.

Io nei successi ci metto anche, i campionati importanti fatti con l’Empoli, il Napoli, la Lazio e nelle categorie inferiori, curioso è invece il fatto, che la sua seconda stagione in serie B dopo Pescara, sia quella con l’Arezzo, prendendo proprio il posto dell’esonerato Conte, in quell’anno in coppa Italia ha raggiunto i quarti di finale, battendo il Livorno (allora in serie A) e venendo eliminato dal Milan di Ancelotti, in quell’anno conta anche un Juventus-Arezzo 2 a 2 e un Napoli-Arezzo 2 a 2, con le due big che poi lui ha allenato, in quell’anno in serie B.

Per me Sarri è da Milan, forse più di Allegri, forse troppo integralista, ma sulla difesa a 4, è noto per l'utilizzo predominante del 4-3-3, noi le tre punte ce le abbiamo, certo, Leao per il 4-3-3 di Sarri è un po' anomalo, però Sarri, è stato anche in grado di adattarsi al 4-2-3-1 in alcune occasioni, la sua filosofia di gioco si basa su un controllo del possesso palla e una costruzione di gioco dal basso, che richiedono equilibrio e flessibilità, non so cosa ci sia di integralismo. 

Il 4-3-3 è il modulo più utilizzato da Sarri, soprattutto nel suo periodo al Napoli e alla Juventus, questo modulo gli permette di avere un'ampia presenza in attacco con tre giocatori offensivi, che possono alternarsi e scambiarsi di ruolo e un centrocampo che deve garantire equilibrio e copertura difensiva, che chiaramente non può essere il centrocampo a due di Furlani. 

Non so quanto e se Furlani sarebbe capace di convincere Sarri a giocare con il 4-2-3-1, che aveva adottato con buoni risultati all'Alessandria, Sarri è noto per la sua capacità di adattare il modulo, in base alle caratteristiche dei giocatori e alla tipologia dell’avversario, quindi è integralista? Non mi pare, non è un allenatore che si limita a un unico modulo, ma è in grado di variare la sua impostazione tattica, anche nel corso della partita, per sfruttare al meglio le occasioni e adattarsi alle esigenze del momento e all’avversario, è integralista? 

Sarri cerca di dominare il gioco attraverso il possesso, costruendo la manovra dal basso e cercando di trovare spazi in profondità (verticalizzazioni veloci) e se prende quota il nome di Sarri per la panchina, non è perché mancano altri nomi dal profilo giusto, quello di Sarri è il profilo di un allenatore vincente e convincente ed è sicuramente una scelta da Milan, le sue squadre hanno giocato sempre un buon calcio e con il tempo anche ottimo, come a Napoli.

Credo che comunque al Milan si segua ancora la linea di un Milan giochista, il gioco di Sarri è basato sul dominio del gioco attraverso il palleggio e la rosa del Milan mi sembra giusta per questo tipo di calcio, gli manca sicuramente qualcosa a centrocampo, specialmente difensivamente e anche nel caso giochi con il centrocampo a tre, perché cura ogni piccolo dettaglio della fase difensiva e anche di quella offensiva, il suo nome era già stato accostato ai rossoneri per sostituire Fonseca.

Ritengo Sarri perfettamente in grado di migliorare il Milan e riportarlo tra le prime quattro squadre del campionato italiano, Sarri come il Milan, ha voglia di rilanciarsi ad alti livelli, sempre che gli venga costruita una squadra con criterio, se no farà la fine del calcio dominante di Fonseca,  quindi, a prescindere da chi sia l’allenatore dell’anno prossimo, è sicuramente importante che la squadra venga costruita, di comune accordo col tecnico e non su un’idea di calcio di Furlani, che non li allena e non va in panchina.

Ambiente, società, dirigenti, allenatori e anche chi va in campo, hanno la responsabilità, il Milan non è una squadra di quattro ragazzini, ci sono campioni con 26/27 anni, che devono prendersi le loro responsabilità, ma anche gente di 45/50 anni nella dirigenza e anche loro devono prendersi le proprie responsabilità, gli alibi sono finiti da un pezzo e in tutto questo si attende il nome del nuovo direttore sportivo.

È arrivato quindi il momento di smetterla con i giochi di potere, con le guerre per le poltrone, in questo momento c’è una società che è completamente allo sbando, addirittura dopo mesi di reclamizzazione e ricerca del DS, sembra che adesso non ce ne sia bisogno, quindi, nessuno vuole lasciare la sua poltrona, il suo pezzetto di potere e così si va verso l'assetto attuale, quello drammatico che ha portato al disastro di quest'anno.

Il destino di Conceicao sembrava segnato, a prescindere dall’eventuale vittoria in finale di Coppa Italia, si fa strada invece l’idea, che Conceicao ha avuto poco tempo per lavorare e quindi, l’idea sarebbe quella di dargli un’altra opportunità, ritenendo da parte della dirigenza, che in 4 mesi il portoghese ha fatto vedere un buon lavoro e che la squadra è migliorata nell'organizzazione, se lo dicono loro che non capiscono niente, vuol dire che sarà vero. 

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