martedì 29 aprile 2025

Il 3-4-3 del Milan funziona?

Diciamo che va, che si sono messi alcune cose a posto, ma il funzionamento generale, l’efficacia totale, dipende dall’approccio mentale dei giocatori, così per fere un nome a caso, molto dipende da Leao, è vero che lui condizionava anche il 4-2-3-1, però così la squadra ha almeno un minimo d’identità, ma siamo ancora molto indietro, per potere dire che il malato è guarito o che Conceicao ha fatto un buon lavoro, tale addirittura da poterlo confermare per il prossimo futuro.

Come ho sempre detto, non sono un fan della difesa a 3 e le migliorie registrati in difesa, erano quelle che si potevano avere anche con la difesa a 4, il nodo focale era il centrocampo a 2 e i giocatori che lo componevano, inadatti per quella collocazione e in quel modulo, la cosa da fare era adattare il modulo ai giocatori e invece è stato fatto il contrario, così come pretendeva Furlani da Pioli, da Fonseca e dallo stesso Conceicao.

Il tecnico portoghese dice di avere difficoltà ad adattare le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione e lo dice giustamente, perché la squadra è stata fatta per il fantacalcio di Furlani, poi però sono gli allenatori che devono metterla in campo e la devono allenare, spero che questo venga capito da chi di dovere e che faccia quei passi indietro necessari per lasciare lavorare il DS (ammesso che lo prenda) e l’allenatore.

A Venezia il Milan è partito bene, è passato in vantaggio subito e poi si è perso, fino a calare clamorosamente, quindi non posso dire che il 3-4-3 va bene, ma di contro la squadra ha un’identità maggiore, è più organizzata, più compatta, più disposta a collaborare e a giocare insieme, non era facile dopo il derby e dopo essere passati in vantaggio subito, avere la concentrazione (che non c’è stata in questi mesi) ma con il Venezia è bastato.

La squadra di Di Francesco gioca bene, come tutte le squadre dell’ex tecnico della Roma, continuo a pensare che è un tecnico che potrebbe ambire a guidare una big, ma la vita non gli è stata amica, i lagunari hanno pressato tanto, hanno giocato con molta qualità, senza timori reverenziali, con molta personalità e velocità, alla fine è stato un buon banco di prova, ma non quello che aspetta il Milan nei prossimi impegni.

Non so quanto il Milan abbia voluto portare a casa la vittoria, che oramai non interessa più, sicuramente la squadra aveva la voglia di venire a Venezia a prendere i tre punti, era fondamentale vincere anche questa, non per la classifica, ma per dare solidità alla vittoria fatta in semifinale di Coppa Italia e alimentare sempre di più quella voglia di vincere, anche il secondo titolo in stagione.

La vittoria di Venezia è arrivata con il minimo sforzo e per me comunque è stata gestita male, non bisognava dare tutte queste opportunità agli avversari, visto fra l’altro il vantaggio immediato, sembra che i rossoneri stiano trovando l’equilibrio che mancava e che è fondamentale, ma a livello difensivo dobbiamo migliorare ancora.

Il Venezia ha avuto tante occasioni da rete, che fortunatamente per noi ha sciupato, ma con Roma o Bologna non sarà così, la vittoria è servita per il morale e per collaudare il modulo che il Milan si porterà fino a fine stagione, perché una cosa è certa, bisognava cambiare modulo, perché il Milan a Venezia è stato pragmatico e la vittoria comunque sia arrivata, da morale per la finale di Coppa Italia, che è diventata la partita più importante della stagione, di un piccolo Milan vincente, ma non del tutto convincente. 

Sulla paventata permanenza di Conceicao qualcosa ho già detto, se fosse vero che il Milan ci abbia pensato, dimostra che non ha ancora capito cosa vuole, non posso pensare che il Milan scelga il suo allenatore a seconda di come va il tempo, Conceicao per sua ammissione non è l’allenatore per il prossimo anno e se poi ha deciso di prendere un direttore sportivo, deve essere lui a decidere l’allenatore e il mercato, il tutto, a prescindere dell'eventuale vittoria della Coppa Italia, perché ancora il Milan non l’ha vinta e perché non siamo in Europa.

Una società seria fa così, certo, non posso dire che il Milan non sia una società seria, ma non è una società di calcio e quando di mezzo ci sono i soldi, ci sono anche gelosie, arrivismi, situazioni personali, che non hanno niente a che vedere con cose di campo e lo testimoniano: Ibra che non sa nemmeno lui cosa fa, ma conosce bene il suo conto in banca e le dispute tra Cardinale e Singer, per stabilire chi è il padrone.

L’allenatore e il direttore sportivo, non sono figure di questa società, sono delle caselle da riempire in qualche modo a poco prezzo e per questo comunque ci pensa Furlani, tant’è che è due mesi che il Milan sta cercando un nuovo direttore sportivo e ancora non ce l'ha, perché non sa cos'è, non sa cosa deve fare, visto che fa tutto male già Furlani.

Non riesce a capire che Conceicao non lo può più tenere, che si è bruciato o l’hanno bruciato e sarebbe un errore tenerlo, anche perché, la coppa Italia non l’ha ancora vinta, uno scontro diretto escluso quelli di coppa non lo ha vinto, abbiamo giocato pochissime volte un buon calcio, ha insistito fino all’inverosimile con Musah e Felix e lo spogliatoio è sempre in fibrillazione, tutte cose di cui si sarebbe accorto un direttore sportivo.

In buona sostanza, quali sono i meriti di Conceicao? Essere passati dal sesto al nono posto? Avere vinto una coppa con la squadra allenata da un altro? E poi Conceicao parlando del suo futuro, continua a parlare di Allegri, per dire che lui non ci sarà e che Allegri è il nome che giornalisti voglio, ma Furlani vuole continuare a comandare e non ha scelto ancora nessuno. 

domenica 27 aprile 2025

Milan in finale e Jovic si conquista il rinnovo.

Non c’è l’ufficialità del rinnovo di Jovic, ma siccome era una possibilità prima di questi due gol nel derby di coppa Italia, penso che se lo hanno rinnovato lo scorso anno per quel po' che aveva fatto sul finire della stagione, lo rinnoveranno certamente anche quest’anno, che non ci sono i soldi della Champions, solo che lui non vorrebbe un altro annuale e invece è proprio l’annuale che lo fa rendere così, ma queste sono questioni di Furlani che decide tutto lui, di sicuro non ci sarà nessuna trattativa per tenere Abraham.

“Piedi per terra”, lo dicono tutti e lo dice anche Conceicao, con la conquista della coppa Italia non salveremmo la stagione, ma andare in Europa League è veramente meglio di niente e comunque al momento non abbiamo ancora vinto niente, a me il Milan fino al 2 a 0 non è piaciuto e ha comunque continuato a difendere male, ha difeso sempre uno contro uno senza raddoppi e con Fofana e Reijnders sempre fuori posizione, quasi sempre entrambi al limite dell’area avversaria.

Come atteggiamento mi sono piaciuti, con il 3-4-3 c’è più compattezza e solidità, ma non siamo ancora capaci di imporre il nostro gioco, se non con le ripartenze, quando gli avversari cominciano a essere stanchi e perdono la concentrazione, questo successo per 3 a 0 è comunque meritato, L’Inter ha dimostrato di essere più forte ma anche molto stanca, ma non parliamo però di capolavoro come qualcuno diceva, Conceicao ha stupito con la mossa Jovic, ma i capolavori sono altri.

Non dimentichiamo che abbiamo sofferto per i primi 20 minuti, mezzora e che in questo lasso di tempo, potevamo fare meglio nelle ripartenze, abbiamo fatto un secondo tempo di alto livello, di altissimo livello, quando l’Inter poi era pesantemente sotto con il risultato e sulle gambe, Jovic sta facendo bene nelle ultime 3 o 4 partite, c’è praticamente da sempre e non se ne era accorto nessuno, ci ha regalato la finale di Coppa Italia, che ci permette di rigiocare la super coppa, ma in campionato restiamo sempre noni.

Il Milan è stato a tratti bello, sicuramente cinico e spietato, ma non basta esserlo solo contro l’Inter, il rammarico è che l’organico è importante e che se ci fosse stata una società presente e competente e un allenatore autorevole, i risultati potevano essere e lo sarebbero stati, completamente diversi e questo deve servire per programmare la prossima stagione, a cominciare dalla scelta del DS e del tecnico, ora il Milan non può sbagliare la finale di coppa Italia, per rimediare con l’accesso all’Europa League, a una stagione disastrosa. 

L’ulteriore vittoria sull’Inter spiega la qualità della rosa e dice che non ci sono o non dovrebbero esserci venti punti di distacco in classifica, l'Inter è più forte, ma la differenza tra le due squadre non è così tanta e che questa squadra non è tutta da buttare, possibilmente si dovrà rinunciare ai giocatori più forti, perché sono stati gestiti male dalla società, quella sì che andrebbe cambiata tutta.

Bisogna tagliare quei giocatori che non sono stati all'altezza e poi basterà integrare la squadra con qualche pedina di livello, per farla allenare da un allenatore che non si consegna a Furlani, non sperimenta e che nella foga non commetta tutti gli errori che ha commesso Conceicao, da qualche giorno ho percepito che ci sia voglia di riconfermare il portoghese, facendosi travolgere dal risultato eclatante e prendendo ancora le decisioni di pancia.

Il portoghese magari sarà un grandissimo allenatore, ma ha fallito miseramente e si è bruciato, non si può confermare, anche in caso di vittoria della coppa Italia, sarebbe un altro campionato così, troppi spigoli evidenziati nel rapporto con lo spogliatoio, tutte cose che non si cancellano con l’arrivo di un DS o con il totale cambio di un'inadeguata dirigenza.

Una dirigenza (Furlani), che sta facendo un casting imbarazzante per il direttore sportivo, che poi in pratica, questo casting con chi lo sta facendo? Perché a ogni tre per quattro incontra sempre e solo Tere, quindi, o l’albanese ti serve e lo chiudi oppure non ti serve e smetti di incontrarlo continuamente, perché non incontrano invece l’agente del 29enne Anguissa del Napoli, che non ha ancora rinnovato, potrebbe svincolarsi al termine della stagione e che può arrivare a parametro zero?

Nella stessa situazione ci sono: il 27enne Meret del Napoli, che potrebbe sostituire Maignan se va via, il 26enne Alexander-Arnold del Liverpool, che potrebbe essere l’esterno di destra in coppia con Jimenez, non dico Frank De Bruyne del Manchester City, che ha 33 anni e forse ambisce ad un ingaggio faraonico, ma il 25enne Jonathan David del Lille, quello sì, che potrebbe fare coppia con Gimenez. 

mercoledì 23 aprile 2025

Addio a Papa Francesco e "Giussy" Farina.

Mi unisco al cordoglio del Lane Rossi Vicenza e del Milan, che hanno ricordato Papa Francesco e Giuseppe Farina, il primo, il Papa, era un uomo straordinario e ci mancherà, era
una persona che con le sue parole e il suo modo di essere, ci ha tracciato una strada, il secondo, il presidente Farina, è scomparso all'età di 91 anni, è stato lo storico Presidente del Lane Rossi Vicenza dal 1968 al 1980, quella squadra che ha fatto innamorare l'Italia intera, me compreso e poi dal 1982 al 1986, è stato anche presidente del Milan.

È stato l’ultimo presidente prima di Berlusconi, a cui poi ha ceduto il Milan, nel suo primo anno alla guida da presidente dei rossoneri, è subentrato a stagione in corso, per le disastrose condizioni in cui versavano i rossoneri, ma non è riuscito a evitare la seconda retrocessione in B (questa sul campo), conquistata subito la promozione l’anno dopo (1983) con Castagner in panchina.

Nel 1986, con il Milan che navigava ancora in una situazione economica difficile, Farina ha deciso di cedere il Milan al gruppo di Berlusconi, appena in tempo per evitare il fallimento del club, desidero per tanto, esprimere il mio cordoglio per Papa Francesco, la mia vicinanza e le più sentite condoglianze, unendomi alla commozione di tutta la famiglia Farina, con profondo rispetto e di partecipazione al lutto.

Passiamo ora al campo o meglio alla scrivania, dove se pur con i suoi limiti economici, Farina si è fatto ricordare per il suo coraggio, per la sua competenza e per il suo attaccamento ai colori rossoneri, che sono invece oggi il problema maggiore del Milan, fortunatamente non più economico, perché è lì in alto, dove Farina prima e Berlusconi dopo, ha deciso con competenza le sorti del Milan.

Se chi è in alto non sa di calcio e va avanti con arrogante improvvisazione, le stagioni saranno sempre fallimentari come questa, da quando è arrivato Cardinale c'è sempre stata molta confusione, il Milan non ha un'identità tecnica, ma anche un’identità societaria e non ha persone in grado di dirigere una società di calcio, è tutta gente supponente che improvvisa, se oggi avessimo avuto una dirigenza preparata, ci troveremmo in ben altra situazione.

La stagione del Milan è negativa anche se dovesse vincere la Coppa Italia, che ché se ne dica, il Milan è partito per lottare per lo scudetto, aveva e ha i mezzi per contenderlo a Napoli e Inter fino alla fine e conquistare comodamente un posto in Champions, comunque vada, questa resta una stagione disastrosa, come è negativo, che dopo due mesi dall’annuncio di dotarsi di un DS, il Milan non sia ancora giunto a una soluzione definitiva.

Non posso credere che dopo due mesi Furlani sia ancora indeciso, se prendere Tare oppure no, mi voglio augurare che non è vero e che stia aspettando la fine della stagione, per annunciare un DS che oggi è ancora tesserato, altrimenti saremmo al dilettantismo puro, però Furlani vuole comandare e anche se questo tecnicamente è stato l’autolesionismo del Milan, chi vuole venire da noi a fare il direttore sportivo, deve sottostare a lui.

Se non si riesce ad arrivare a definire l'accordo con un direttore sportivo un motivo ci sarà, Furlani non è un uomo di calcio e nonostante sia l’AD, non gli viene concessa la disponibilità di un budget per poter operare, figuriamoci al DS, tanto che per prendere Gimenez, Furlani ha dovuto chiedere l'autorizzazione a Elliott.

Il direttore sportivo deve essere quello che con un budget stabilito dalla società, decide tecnicamente e calcisticamente le strategie, senza entrare nel merito della gestione economica-finanziaria, per cui è molto difficile trovare una persona che accatti di obbedire sempre senza decidere, anche se la direzione porta a D'Amico e in questo caso, chiaramente, prima deve finire la stagione, se no D’amico dall’Atalanta non si muove.

Furlani sta prendendo tempo e il Milan sta perdendo tempo, vero che il Milan debba fare la scelta giusta che non può sbagliare, ma deve farla anche in fretta, per non perdere il vantaggio di programmare in anticipo la prossima stagione rispetto alle altre, questo indugiare, fa capire che il direttore è ancora tesserato e in questo caso tutto porta a D'Amico. 

martedì 22 aprile 2025

È il solito copione, non basta la difesa a 3 per imparare a difendere.

Anche con il nuovo modulo è sempre il solito Milan deludente, una squadra che sembra non impegnarsi al massimo, in balia degli eventi e durante la partita, più passa il tempo e più è in confusione, una squadra sempre in seria difficoltà, che mi fa pensare di chiedere alla federazione di poterla finire qua, di ritirarsi forse non si può e la lega non può nemmeno obbligare la dirigenza ad andare via, ma almeno prendiamo un traghettatore (Tassotti) e non fateci soffrire ancora.

La difesa non riesce a difendere mai in qualsiasi situazione, fatto sta, che i nostri tiri sono finiti tutti sul muro neroazzurro e noi, alla prima situazione avversaria abbiamo preso gol, un gol che non avremmo potuto mai evitare, come tutti i soliti gol subiti, giochiamo sempre la stessa rassegnazione, sempre con la fascia di Theo sistematicamente scoperta, sempre con la solita fase difensiva inesistente, sempre con i soliti cambi caotici, fuori tempo e inefficaci.

Sempre la stessa squadra vuota, senza personalità e incapace di reagire, Felix è stato ancora una volta impalpabile, è una delusione totale (molto meglio Liberali), Sottil terzino è stata una cosa pazzesca e Chukwueze ha vagato per il campo, a centrocampo si sono commessi errori tecnici e tattici clamorosi, mancano cinque giornate alla fine e non vede l’ora che finisca questo strazio, con una squadra che non ha né capo né coda e il progetto tecnico è stato fallimentare. 

La proprietà e la dirigenza sono responsabili di questo scempio e bisogna smetterla da parte di tutti, di trovare attenuanti e alibi a chiunque, la situazione è come quella del Napoli dello scorso anno, se non si fa la rivoluzione tecnica-societaria, si rischia di fare male pure l’anno prossimo, chi prende le decisioni si è dimostrato non all’altezza e deve andare via, non può e non deve continuare a operare, il direttore sportivo deve arrivare subito e deve essere totalmente libero nelle decisioni.

La dirigenza attuale ha speso male quest’anno 120 milioni, per arrivare nono in classifica, il danno economico e d’immagine che è stato creato è enorme e le lamentele di Conceicao dopo la sconfitta contro l’Atalanta non sono giustificabili, ha firmato un contratto di 6 mesi, è arrivava in una squadra che è una polveriera e i risultati sono quelli che sono, sa, che in queste situazioni le voci sugli allenatori che lo sostituiranno sono la normalità, lui sa bene che nel calcio funziona così, di cosa si lamenta?

Ricominciamo tutto da zero, così come avevano fatto Leonardo e Maldini quando hanno cominciato, senza intestardirsi quando hanno sbagliato e hanno cambiato ammettendo l’errore, dobbiamo ripartire da un direttore competente e un allenatore vincete, senza lesinare sul loro ingaggio, Conte vuole andare via da Napoli e verrebbe volentieri al Milan, vediamo cosa si può fare. 

Già l’anno scorso voleva venire a tutti i costi, ma come al solito sono state fatta scelte per risparmiare, con la presunzione di conoscere la ricetta perfetta per vincere senza spendere, evidentemente i conti sono stati sbagliati, ma forse non lo hanno ancora capito, adesso vorrebbero correre ai ripari per Ricci, non lo hanno voluto pagare lo scorso anno 18 e ora il Torino non si accontenta di meno di 35 milioni.

Dicono che il Milan è pronto a farsi avanti con decisione, ma che lo faccia sul serio però e in attesa di scoprire chi sarà il nuovo direttore sportivo (ma quando?) e i programmi del futuro, il Milan per l’anno prossimo deve sicuramente investire forte, con più giocatori italiani e giovani di grande prospettiva, uno di questi è Ricci per il centrocampo, un’operazione molto costosa, ma il Milan ha alcuni giocatori in uscita su cui monetizzare.

Bondo resterà in rossonero, il centrocampista è arrivato a titolo definitivo dal Monza e anche se non sta giocando tantissimo, non sarà venduto e farà parte della rosa del Milan della prossima stagione, mentre Florenzi e Terracciano, se pur per motivi diversi, potrebbero salutare a fine stagione, Florenzi è in scadenza di contratto e nel ruolo di esterno destro bisogna ringiovanire, riscattare definitivamente Jimenez e affiancargli un altro prospetto giovane.

Terracciano si è visto che non è da Milan e anche lui dovrebbe andare via, verranno valutate le offerte che arriveranno per Theo Hernandez e si prenderà comunque in considerazione, la possibilità di ringiovanire anche l’esterno sinistro, non prima di fare il prolungamento a lui e a Maignan però, per evitare di perderli a zero fra un anno.

La cessione in estate di Theo e Maignan è più che probabile, l'idea di riscattare Walker dal City non so quanto sia conveniente, ma eventualmente per farlo giocare da braccetto di destra, perché credo che oramai, con Conte, oppure con Allegri o con Gasperini, il Milan si avvia a iniziare un ciclo con il modulo con la difesa a tre e con il nuovo sistema di gioco, Mosquera del Valencia è adatto al 3-4-3.

Walker, con Mosquera del Valencia e Coppola del Verona, potrebbero essere i rinforzi per la difesa, Coppola è un profilo giovane italiano e fondamentale per le liste, difensore del 2003 con il contratto in scadenza nel 2027, dovrebbe compensare alla partenza di Thiaw, che ha il contratto in scadenza nel giugno 2027 e la sua valutazione è di 30 milioni, per cui sono in pressing il Bayer Leverkusen e Bayern Monaco. 

Furlani e D’Amico lontani allo stadio e vicini all’accordo?

 

È risaputo, anche se l’AD non lo ha mai confessato, che sta provando in tutti i modi di portare D’Amico al Milan, non so se il Milan che ha visto D’amico contro la sua Atalanta, lo abbia convinto a scegliere la strada di Milanello, dalla faccia non mi è sembrato, però se dovesse accettare di entrare in questa gabbia di matti rossoneri, con D'Amico salirebbero le quotazioni di Sarri, come nuovo allenatore del Milan.

Furlani non ha ancora preso una decisione in merito al direttore sportivo, perché aspetta e spera che D’Amico si convinca e se sta aspettando vuol dire: che è stupido totale, oppure che ci sono buone possibilità che venga al Milan, di certo, tutto questo non aiuta al momento il “Diavolo”, se Tare fosse stato il candidato principale, si sarebbe già chiuso con le firme visto che è libero, Furlani si prenderà tutto il tempo per questa scelta, ma di questo passo le cose si complicano ancora di più. 

Dalla scelta del direttore sportivo, dipenderà la scelta del nuovo allenatore, Sarri è stato indicato da D’Amico, come sostituto di Gasperini all’Atalanta, ma il tecnico di Grugliasco non mi sembra più lontano dai neroazzurri e di conseguenza Sarri potrebbe avvicinarsi alla panchina rossonera, visto che il tecnico toscano era stato contattato dal Milan non più di quattro mesi fa e non aveva accettato il contratto di soli 6 mesi.

Sarri così supererebbe in preferenza le suggestioni: Conte e Ancelotti (che sembrano in rotta con Napoli e Real), Italiano, nonché il sostanziale candidato Allegri, poi il nuovo DS dovrà pensare pure al mercato, ammesso sempre che queste scelte gli e le facciano fare, intanto Moncada DS in pectore, ha detto che a lui piace tanto Theo Hernandez, che stanno parlando (sostituendosi al DS?), che stanno lavorando, che Theo non è così fuori dal progetto e che spera che questo nuovo modulo lo faccia (ripensare) e diventare ancora più forte.

Quindi a quanto pare, nessuno vuole mettersi da parte, in altre società forse uno come Moncada avrebbe detto: “Aspettiamo l’arrivo del nuovo Ds e poi si vedrà”, invece no, io, visto la prova insufficiente di Theo contro l’Atalanta, sono sempre più convinto che Theo è questo qua e che la sua versione migliore non la vedremo più, è sempre stato troppo attendista per tutta la partita e ha sbagliato alcune, molte scelte tecniche, per me è un’altra prestazione negativa.

Si è rivisto in campo per una decina di minuti Santi Gimenez, credo che abbia ragione Pellegatti e non solo, che non è Gimenez che non è adatto al Milan (di Conceicao), ma viceversa, è questo Milan che non è adatto a lui, il digiuno da gol che dura da poco più di due mesi, è da imputare a quanto lo stesso Conceicao ha detto: “Al momento non riusciamo a mettere i giocatori davanti al portiere”, tant’è che non segnano nemmeno Jovic e Abraham, fatto salvo quelle due occasioni particolari.

Jovic è stato protagonista di una buona occasione, ma non ha inquadrato la porta, si è impegnato, ma alla fine ha toccato pochi palloni e non ha fatto una giocata, si impegna ma non è un centravanti, onestamente meglio Morata, Abraham è entrato per salvare la patria, ha provato a dare il suo contributo nell'assedio finale al pari di Joao Felix, ma fallisce come tutti gli altri, a testimonianza che palla in area non ne arriva e che non è Santi che non è adatto al Milan di Conceicao.

Gimenez non è un giocatore al quale puoi chiedergli di venire incontro e fare il lavoro di sponde, di fare salire la squadra, di fare a sportellate con le difese avversarie, è come Lautaro che non fa quel tipo di lavoro, è un finalizzatore, è un giocatore che devi lanciare, quindi attenzione a chi farà calcio mercato, a non fargli fare la fine di De Ketelaere

A proposito di calciomercato, sembra che il Milan abbia scelto un nuovo portiere, nonostante i rossoneri si stiano dotando di un direttore sportivo, pare che a prescindere, Moncada ed Ibrahimovic, come due bambini capricciosi a cui non puoi togliere le caramelle, continueranno ad avere potere decisionale riguardo le scelte di mercato.

Dunque, a cosa servirà il prossimo direttore, se dovrà confrontarsi non solo con Furlani e la proprietà, ma anche con i due dirigenti? Intanto loro stanno lavorando per il futuro e forse così, un direttore non arriverà mai, comunque, Moncada insieme alla sua equipe, ha individuato un portiere che potrebbe sostituire prima o poi Maignan.

Il nuovo estremo difensore sarà uno tra Chevalier del Lille, che resta il primo nome della lista, l’olandese Verbruggen del Brighton, o il portiere dell’Anversa Lammens, anche lui 22enne, ma di nazionalità belga, costa sui 10 milioni, contro i quasi 30 di Verbruggen, la candidatura sarà messa al vaglio del nuovo DS e del prossimo allenatore e la scelta finale sarà fatta al termine del campionato, con il futuro di Maignan che sembra ormai lontano.

lunedì 21 aprile 2025

Serve una società forte.

È possibile che nessuno di quei tre, abbia la dignità di dimettersi ammettendo che non sono tagliati per fare quello per i quali sono stati chiamati e che non sanno fare? È possibile che Elliott assista a tutto questo, senza dire o fare qualcosa? È possibile continuare così? È possibile non essere riusciti ancora a trovare uno straccio di continuità in questa stagione.

Il 3-4-3, per me e per questa rosa attuale è il modulo giusto per ripartire, la differenza in un modulo la fanno le motivazioni, se no, un modulo sono solo dei numeri, il modulo poi si deve interpretare e in fase difensiva a centrocampo per l’esattezza, viene interpretato male, il modulo presuppone gioco di squadra, automatismi e invece nel Milan di Theo e Leao, il modulo privilegia i giocatori che giocano per sé, mentre gli altri non sono messi nella condizione di esaltare le proprie caratteristiche.

Il Milan ha giocatori forti: Theo, Leao e Reijnders, che però giocano da soli, fuori dagli schemi, i compagni gli servono per appoggiarsi, poi giocano per sé, solo Pulisic (se è in giornata e per ora non lo è) fa la differenza, non c’è gioco di squadra, si vive di iniziative personali, come il gol subito, tutti avanti e nessuno poi è riuscito a recuperare, ma non è una questione di modulo, è l’interpretazione che non funziona, i concetti nel calcio sono: uno marca e uno copre, uno va e uno resta.

Serve organizzazione, programmazione, ogni dettaglio deve essere curato al meglio e qui sono le persone che fanno la differenza, non serve che Ibrahimovic metta la cravatta per far cambiare le cose, non serve a Conceicao lamentarsi a ogni sconfitta che è da gennaio che si parla di un nuovo allenatore, per far cambiare le cose, al momento dobbiamo mettere il giocatore davanti al portiere e non lo facciamo, se poi Conceicao dice che il primo tempo è stato equilibrato, solo perché è finito 0 a 0, beh, allora andiamo a farci un giro.

Siamo stati bassi, troppo bassi, abbiamo avuto meno del 20% del possesso palla, vero che l’Atalanta non ha creato occasioni, ma nemmeno noi, noi siamo il Milan e non la Salernitana, con il massimo rispetto per i campani che continuano vivere anni terribili, abbiamo cominciato bene il secondo tempo (stanchezza nerazzurra o cazziata rossonera negli spogliatoi?), però poi, poi si è visto una squadra che giocava d’impulso e che non riusciva a superare l’avversario e a mettere i giocatori davanti al portiere.

L’Atalanta alla prima occasione ha fatto gol e non c’entra niente che ne avevano pure parlato dei cross sul secondo palo, è stata un’azione di ripartenza, dove i rossoneri erano tutti nella metà campo orobica e si sono perse le marcature, perché non c’è organizzazione di gioco, perché i due centrali di centrocampo erano entrambi al limite dell’area e sono tornati con colpevole ritardo, su Bellanova Leao non era in marcatura e non c’era nemmeno Fofana su Ederson, se Maignan avesse respinto, ce ne erano 4 liberi pronti a metterla dentro.

La possiamo girare come vogliamo, ma i fatti dimostrano l’incompetenza totale delle persone messe nei punti strategici della società, dal proprietario, Cardinale non ha niente a che vedere con il senso di appartenenza di Commisso, dal presidente, anche Marotta è presidente di una squadra che è di fondo, ma niente a che vedere con Scaroni, per non parlare dell’AD dell’Atalanta (Luca Percassi) che ha studiato la materia calcistica in Inghilterra e non si è improvvisato come Furlani.

Sono le persone giuste al posto giusto che fanno la società, a parte tutto quello che ho elencato, il Milan attuale invece è senza direttore sportivo da due anni e i risultati che si conseguono in campo non possono essere casuali, il direttore sportivo è indispensabile, ci vuole competenza, conoscenza, organizzazione e programmazione ed è quella che aveva il Milan con Braida e Galliani, che Mirabelli ha disperso e che poi Maldini e Massara hanno faticosamente riportato a Milanello.

Non vinci (scudetto 2022) e soprattutto non continui a vincere, se mandi via il DS e non ti attrezzi per sostituirlo, non vinci se non hai dietro una società solida e non solo economicamente, con Massara e Maldini c’era uno spogliatoio diverso da quello attuale, era una famiglia e questo si è perso, si è persa la mancanza di appartenenza, di storia, di presenza “mitica”, queste assenze hanno allontanato i giocatori.

Mi ha colpito positivamente, la spiegazione di Franceso Letizia giornalista di “Sport Italia”, del perché non può più difendere Furlani e si è espresso così: "Ho cambiato negli ultimi tempi la mia idea. Voi sapete, per chi mi segue su Sportitalia e sul mio canale Youtube, che io di base ho una stima di Furlani come dirigente finanziario; uno che si laurea ad Harvard, uno come il portfolio manager per Apollo e per Elliott, deve essere uno con un cervello importante. Poi c'è il mondo del calcio, in cui oggettivamente Giorgio Furlani è un pesce fuor d'acqua. Di calcio, Furlani, a voler essere garantisti, è un tifoso. Come me, come quelli che ci seguono. Anzi, io penso di aver guardato più partite di Furlani. Non lo sto offendendo, ci mancherebbe altro, ma è una cosa oggettiva.

Due anni fa il Milan ha fatto una scelta: Paolo Maldini viene fatto fuori perché nel corso del suo ultimo anno gli viene data autonomia decisionale e le relazioni di chi ha lavorato con lui non sono stato ottime. Non è stato Furlani a mandar via Maldini, ma va messa in conto a Gerry Cardinale. Poi nasce il famoso gruppo di lavoro: Furlani, Moncada e poi Ibrahimovic. Le scelte che vengono fatte nella prima estate portano un secondo posto (a 20 punti dalla prima), alcuni giocatori degni, fai ridere in Champions ed in Europa League: una stagione non troppo disastrosa. Arriviamo alla stagione in corso. Che è disastrosa. Perché a inizio stagione dicevano che l'allenatore non è importante, perché vanno presi certi profili con un allenatore filosofo come Fonseca.


Io ci ho creduto. Poi: Morata un pacco, Fonseca scelta sbagliata e il suo sostituto pure, tanti giocatori sono stati sbagliati. Sei nono e quando sei nono sei indifendibile. Io sarei felice di risaltare sulla barca Furlani se domani facesse delle scelte giuste. Poi credo anche che non esista la barca Furlani, ma la barca Milan. E stiamo affondando tutti per colpa di Furlani, di Ibrahimovic e di Cardinale.

Io chiedo a Furlani di dimostrare coi fatti di aver capito di aver sbagliato e di dimostrare con i fatti di voler costruire un Milan vincente. Poi, per il momento, con tutti i ritardi sul DS, non sta facendo quello che spero faccia".

Vi lascio con questo pensierino di pasquetta, che approfondirò nel prossimo post, buona grigliata. 

domenica 20 aprile 2025

Tanti auguri di una buona Pasqua a tutti i lettori.

Anche nella giornata della festività pasquale e in quella di pasquetta, cercherò di accompagnarvi con i miei commenti su tutte le notizie e gli aggiornamenti più rilevanti legati al Milan, tanti auguri!

In un momento di pace e speranza, c'è la speranza per il Milan Futuro di salvare la Serie C, Oddo ha ottenuto la terza vittoria consecutiva e ha cambiato la classifica dei rossoneri, a 180 minuti dalla fine del campionato, sembra che la squadra abbia trovato la forza e le idee per cercare di fare quei sei punti, che potrebbero dare al Milan Futuro la salvezza diretta, se non fosse così, almeno i rossoneri si presenteranno agli eventuali play-out, sicuramente nelle condizioni migliori, quando fino a un mese fa, sembravano clamorosamente spacciati.

Non ci sono molte speranze invece, per una conclusione breve e positiva all’annoso problema di San Siro, visto che a quanto pare l'ultima ipotesi su San Siro, sarebbe un nuovo progetto alternativo, quello di uno stadio interrato, una eventuale modifica con grandi innovazioni dell'attuale impianto milanese e l’ultima idea è quella di interrare lo stadio, che prevede la realizzazione della struttura in ipogeo (che vive o si sviluppa all'interno del terreno), sotto il livello stradale, un’idea che dovrebbe inglobare una serie di proprietà private e che vedrebbe la realizzazione di un parco gigantesco.

Passiamo al campionato, il direttore De Paola ha pronosticato: "Champions all'Inter, Scudetto al Napoli e Coppa Italia al Milan", mi piace, sottoscrivo subito, primo perché un altro trofeo per il Milan sarebbe la giusta compensazione di un’annata sconcertante e poi perché porteremo mettere nella bacheca un’altra coppa Italia che manca da diverso tempo (ultima-5° titolo-2002-03), secondo, l’Inter non vince il 21esimo scudetto, anche se vince la Champions, pazienza e terzo, il Napoli con lo scudetto è sempre meglio di Juventus o Inter e poi un Conte che ha vinto è un Conte che va via.

A parte che Conte, quando le cose non sono andate come diceva lui, è andato via e le dichiarazioni di Conte alla vigilia della partita contro il Monza, sono state un po' interlocutorie, Conte sta benissimo a Napoli, adora la città, ha un bellissimo feeling con i tifosi (un po' meno con De Laurentis), ma non è soddisfatto degli obiettivi, “In questi 8 mesi qui a Napoli ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare".

A Milanello quindi si torna a sognare Conte, ma dopo l’uscita del Real dalla Champions, la suggestione è Ancelotti, rimasto nel cuore dei tifosi rossoneri, il suo nome è tornato a circolare, anche se con i cavalli di ritorno non c’è mai fortuna, non c'è nulla di concreto, di concreto c’è il futuro di Conceicao lontano da Milano, senza Conte o Ancelotti, l’indiziato principale è Allegri (anche lui però cavallo di ritorno) e poi vengono Sarri, Gasperini e ultimo, solo perché sotto contratto Italiano. 

Ma il nuovo DS non dovrà solo non sbagliare l’allenatore, dovrà anche cedere bene alcuni giocatori e risolvere i vari prestiti, per raccogliere un bel tesoretto, il maggior introito potrebbe arrivare dalla cessione a titolo definitivo alla Roma per Saelemaekers, il Milan chiede una cifra compresa tra i 22 e i 25 milioni, che la Roma potrebbe anche riconoscergli, ma molto dipende anche dalla cessione di Abraham ai rossoneri, che abbasserebbe il contante da versare nelle casse del Milan.

Ghisolfi ha confermato di volere trattenere il giocatore, ma nella trattativa per l’acquisto deve essere inserito Abraham, attualmente in prestito dalla Roma al Milan (io preferirei Svilar), se il Milan volesse acquistare l'attaccante inglese, allora la trattativa sarebbe più semplice, ma i rossoneri mi sembrano interessati ad un altro profilo di attaccante di riserva e poi: la Roma da una valutazione alta al calciatore e il calciatore ha un ingaggio altissimo.

Per il ruolo di vice Gimenez i giornali parlano di Kean e sarebbe una richiesta di Allegri, nel caso fosse lui l’allenatore, in caso invece fosse Conte, il designato potrebbe essere Lukaku? ma il Milan tutti questi soldi per il belga non li spenderebbe, vero è che Kean si sta rendendo protagonista di una stagione strepitosa (22 reti in 38 presenze) e che forse Conte accetterebbe di buon grado (un piccolo Lukaku), ma ora la sua valutazione è schizzata sui 30/35 milioni e ha una clausola rescissoria da 52.

Non penso che il Milan dopo avere speso 35 milioni per Gimenez, ne investa altri 30, per una riserva brava e senza fare nemmeno le coppe e nemmeno che potrebbe essere Gimenez la riserva di Kean, con la Fiorentina ci sono comunque da risolvere due prestiti, quello di Adli e quello di Sottil, l’ex Fiorentina potrebbero non far parte del Milan 2025-2026 e senza il riscatto alla pari con Sottil, neanche Adli resta alla Fiorentina.

Sartori ha detto di no al Milan e ha chiesto uno sconto sul riscatto di Pobega, i rossoblù avrebbero intenzione di riscattarlo, ma non a 12 milioni, la cifra che era stata pattuita in estate, chiaramente nel gioco delle parti, Sartori considera eccessivo il riscatto ed è pronto però a sedersi al tavolo per trovare la giusta via di mezzo, per accontentare Italiano. 

giovedì 17 aprile 2025

Perché la scelta del Direttore sportivo sta durando così tanto?

L’incontro tra Furlani e Tare, sembra essersi chiuso con qualche incertezza, io credo che Furlani non è per niente convinto di Tare, ma siccome deve portare a casa un DS e non può nemmeno sbagliare, sta provando ad aspettarne uno tesserato con un altro club, sperando che questi riesca a liberarsi, prima di affidare a Tare la parte sportiva, con la sua super visione.

Il prescelto era Berta, ma tra invidie, gelosie, arroganze e prevaricazioni sono arrivati colpevolmente tardi, poi hanno perso dell’ulteriore tempo intestardendosi (come per 4-2-3-1), a puntare su Paratici e a questo punto ci può essere una sola spiegazione o meglio due per questo ritardo: uno, che il prescelto al momento è ancora vincolato con il club e due, che Furlani non ha ancora trovato un DS che gli faccia lo “schiavetto”.

Nel primo caso potrebbe (dovrebbe) trattarsi di D’Amico (Sartori penso che non si muova), l’Atalanta che ha appena annunciato l’arrivo di un manager di fiducia del socio americano dei Percassi e che svolgeva lo stesso ruolo, potrebbe essere che stia aspettando il sostituto prima di liberare D’Amico, del resto come abbiamo visto con Koopmeiners, l’Atalanta la tirerà per le lunghe e poi alla fine accontenterà il suo Direttore.

L’altra è che Tare non abbia dato la disponibilità ad essere pilotato da Furlani e che l’AD stia cercando un profilo più incline a mettersi a sua disposizione, anche perché, dalla scelta del DS poi dipenderà anche la scelta dell’allenatore, si dice che con Tare Furlani abbia esaminato alcuni profili di allenatori, Allegri e Italiano su tutti, ma siamo sicuri che la disputa non sia magari per Sarri?

Allegri e Sarri (ultimo allenatore interpellato prima di Conceicao) sono liberi, hanno due carriere diverse e importanti, come è diverso il loro modo di giocare e sono ugualmente motivati per la non bella conclusione del rapporto con le loro ex società, Italiano (con Fabregas) è stato protagonista assoluto di una stagione (l’ennesima) di grande rilievo, ma siamo sicuri che il Bologna lasci libero il suo allenatore?

Sinceramente non capisco a cosa vuole arrivare Furlani, se è in buona fede e sta cercando di essere sicuro di portare al Milan il meglio che c’è, o se, sta cercando di tirare i suoi interessi (io propendo per la seconda), perché alla fine deve essere sempre Furlani a decidere, se non capiamo perfettamente questo, non capiremo mai il perché ci sta impiegando così tanto a scegliere il direttore sportivo.

Ecco come la pensa Francesco Letizia, giornalista di Sportitalia: "Se il Milan va a Roma a parlare con Tare e poi, quando torna a Milano, non si ufficializza Tare, a che gioco stiamo giocando?! Se nelle quattro-cinque ore di colloquio, uno dei concetti più sottolineati è quello che tanto, alla fine, è l'amministratore delegato Furlani che decide, che Moncada rimane lì come scout, che Ibrahimovic ogni tanto si può venire a fare un giro perché è l'advisor della proprietà ed è importante, allora che cambia?! Non cambia veramente nulla. Che tipo di autonomia potrà avere il direttore sportivo? Questa impressione di Gattopardo spero venga sovrastata dai fatti e dalla personalità di Igli Tare, se il direttore sportivo sarà Igli Tare.

Se così non fosse, allora vorrebbe dire che non è cambiato nulla: se tutte le decisioni finali passano sempre da Furlani e non per un mero firmare o per un mero controllo economico, se le decisioni tecniche passano sempre da Moncada, se Ibra parla lui con la squadra delegittimando il direttore sportivo, a che cosa serve metterlo in società?! Certe cose siano chiarite già in sede di presentazione. Non è un capriccio da giornalisti, ma è una questione di un ruolo che impone una certa autonomia".

Io la penso come lui, se uno dei concetti più sottolineati è quello che tanto, alla fine, è l'amministratore delegato Furlani che decide, a che serve dotarsi di un direttore sportivo, si può prendere un pinco pallino, lo si manovra a piacimento e gli si fa mettere la faccia, quindi la ricerca sarebbe per dare ai tifosi un nome altisonante per farli stare muti e per eliminare dalle scelte Ibrahimovic, allora che cambia?! Non cambia veramente nulla. Che tipo di autonomia potrà avere il direttore sportivo?

Questa è la mia convinta impressione, del resto fino a oggi è sempre andata così e non penso che il “Gattopardo”, mi piace questa definizione per Furlani ed essendo io siciliano, la prendo in prestito con piacere, dicevo, non penso che Furlani sia stato folgorato sulla strada per Damasco e si sia ravveduto, per tanto credo che anche per il direttore sportivo, assisteremo quest’estate a grandi proteste dei tifosi.

Si parla di direttore sportivo e si parla di acquisti e cessioni, non sono per tenere Theo e Leao, non mi fido delle loro prestazioni future e sono dell’idea che se si deve “riprogrammare” un ciclo, Theo, Leao e Maignan non hanno motivo per restare, si può e si deve partire da Pulisic e Reijnders, poi da Fofana, che alla prima stagione in rossonero, è stato un acquisto decisamente indovinato.

Il francese ha caratteristiche decisamente più offensive, si è reinventato mediano con tanta propensione a correre all'indietro e a recuperare palloni, ma ha anche una spiccata capacità di trovare il compagno, sia tra le linee, che sullo scatto in profondità, con Reijnders a Udine hanno dato vita a un centrocampo, che oltre alla fase difensiva, a turno si sono inseriti in avanti, se si continuerà su questa strada, Fofana sarà un interprete su cui fare affidamento. 

mercoledì 16 aprile 2025

La difesa a tre, può essere la scelta definitiva.

Ci si è intestarditi (Furlani e i suoi fratelli) sul 4-2-3-1, con Pioli che lo abbandonava qualche volta e poi, dopo che Furlani gli tirava le orecchie ritornava velocemente al 4-2-3-1, Fonseca addirittura voleva farlo per forza e Conceicao, che è l’unico che ha capito che tanto lo mandavano via lo stesso, ci ha messo un po' e poi li ha mandati tutti a fanculo, a sette giornate dalla fine del campionato ha cambiato modulo, ha vinto e convinto, sarebbe giusto insistere col 3-4-3, ma vedremo cosa succederà più avanti.

Il Milan o chi per lui, si è fossilizzato a lungo sui tre trequartisti e sul 4-2-3-1, pur non avendo i giocatori adatti e inventandoseli in posizioni improprie, come ho sempre detto già ai tempi di Pioli, il Milan è stato costruito ogni anno per il 4-3-3 e poi è stato schierato sempre con il 4-2-3-1, il Milan di questo 2025, invece addirittura è più adatto al 3-4-3, ma la costruzione è stata fatta in maniera diversa, così abbiamo un sacco di calciatori offensivi e ne abbiamo pochi difensivi.

Si è andati troppo per le lunghe con il 4-2-3-1 e io l’ho detto per anni, era evidente che la squadra non era costruita per questo modulo e non lo reggeva, ma ci si è intestarditi lo stesso, adesso dobbiamo vedere alla prossima partita, la squadra vista a Udine è una squadra solida, compatta e aggressiva, i difensori centrali hanno interpretato molto bene la partita, però qui casca l’asino, perché per la difesa a quattro potevano andare bene 4 centrali, per quella a tre ne servono sei.

Questo cosa starà a significare, che avendo quattro centrali si torna all’antico? Oppure che per la prossima sessione estiva di calcio mercato, si provvederà a prendere altri due centrali? Ai posteri: Furlani, Tare e Allegri l’ardua sentenza, i precedenti dicono che le Lazio di Tare e Inzaghi giocava con la difesa a tre e che anche Allegri ha fatto abbondantemente uso (BBC) della difesa a tre, però prima di parlare di “posteri”, il 3-4-3 bisogna testarlo e non abbandonarlo.

Speriamo di rivederlo contro l'Atalanta e l'Inter in Coppa Italia, contro due squadre di alto livello italiane e con due allenatori bravi a giocare a 3 dietro, ripeto, non sono un amante della difesa a tre, però mi rendo conto che può essere una soluzione per questo fine stagione e anche per l'anno prossimo indipendentemente dall'allenatore, perché un allenatore bravo (Conte), riesce ad interpretare il modulo migliore con i giocatori che ha a disposizione.

Certo, la domanda è: come mai nessuno ci ha pensato prima? La mia risposta è: perché c’era (c’è) qualcuno che non voleva, perché è vero che Pioli, Fonseca e Conceicao sono scarsi, ma così scarsi da insistere a dare testate al muro senza accorgersene no, non metto in dubbio che per Conceicao è stata la carta della disperazione, però era una scelta che si poteva provare, anche perché il Milan ha giocatori con caratteristiche, che si adattano bene al 3-4-3.

Perseguirla forse può essere la strada giusta, anche perché il Milan ha funzionato in tutti i reparti, Theo, Reijnders e Leao, sono stati più liberi e spensierati, la difesa a tre ha convinto anche per la tenuta difensiva, anche se va rivista contro squadre più forti, Pavlovic con la difesa a tre può esaltare le sue qualità e si è visto, lo ripeterò fino alla noia, non sono un amante della difesa a tre, però forse Conceicao ha indovinato il modulo giusto.

Il Milan con questa squadra non può essere nono in classifica, con questo modulo anche Fofana ha funzionato meglio tatticamente, è un modulo che sembra fatta a posta per lui e in vista della prossima stagione, il nuovo DS e il nuovo allenatore potrebbero avere meno difficoltà a programmare il futuro, per la difesa a tre però servono altri due difensori centrali, se riscattano Walker e lo adattano a braccetto di destra, sarebbero in cinque, ma il problema è: lo riscattano? Perché esterno nei 4 a centrocampo non ce lo vedo e al momento non ci sono abbastanza centrali di difesa.

L’allenatore dovrebbe essere italiano, l’ultimo allenatore italiano che il Milan ha contattato è stato Sarri, ma l’allenatore toscano si è lasciato malissimo con Tare, per tanto lo escluderei, De Zerbi è uno dei tecnici emergenti più interessanti, ma ha un contratto con il Marsiglia, il Milan dovrebbe decidere di puntare su un allenatore già abituato a guidare e a vincere con una big e per questo escluso Conte e Sarri, restano Allegri e Mancini.

Tare sembra essere sempre più vicino al Milan, ha superato anche la prova Furlani e adesso si aspetta che Cardinale faccia l’investitura, Tare non sarà simpaticissimo, non sarà specchiato, però per 15 anni è stato il DS della Lazio e ha fatto le fortune di Lotito, ha comprato a prezzi accessibili e rivenduto a una cifra maggiorata e questo è quello che interessa di più a Cardinale e con Tare direttore sportivo, potrebbe tornare a Milanello Allegri.

La scelta del direttore sportivo sembrerebbe oramai scontata e Conceicao non verrà confermato, il 4 a 0 di Udine ha aumentato di molto i rimpianti per la stagione, perché questo Milan seppur ancora con delle carenze, è una squadra forte e sarebbe potuta stare agganciata a Inter e Napoli per giocarsi lo scudetto, Tomori, Gabbia e soprattutto Pavlovic sono apparsi a loro agio, Jimenez e Theo Hernandez sono andati in avanti con maggior sicurezza e con le spalle coperte, Fofana e Reijnders hanno magicamente ripreso smalto, così come Leao e Pulisic. 

lunedì 14 aprile 2025

Con la difesa a tre, è una squadra solida e compatta.

Sarà bene comunque non illudersi, che da un giorno all’altro sia cambiato tutto, è chiaro che servono controprove, la prima è la prossima partita in casa con l’Atalanta, che con il Bologna è sembrata in ripresa,
il ricorso alla difesa a tre, non è detto che abbia risolto tutti i problemi, però il Milan doveva fare il Milan e lo ha fatto e questa è già una buona notizia per i milanisti e per Conceicao, l’altra è che il Milan è parso finalmente squadra.

Finalmente si è visto un lavoro collettivo, non solo in fase d’aggressione, ma anche quando c’era da recuperare palla o aiutare un compagno sotto pressione e la cosa forse ancora più importante è che tutto questo si è visto fino alla fine, per tutti i novanta minuti, se fosse così, non si può negare il lavoro di Conceicao, il Milan fino a prima del fischio d’inizio con l’Udinese, non aveva ancora un’identità definitiva e forse non ce l’ha ancora.

Però a Udine alcuni movimenti non sono sembrati casuali, la difesa a tre ha portato dei vantaggi, sicuramente ha compattato bene le linee e probabilmente ce n’era bisogno, è stato equilibrato e non si sono visti i buchi delle precedenti partite e poi finalmente Hernandez può giocare in una posizione più adatta alle sue caratteristiche difensive, perché quando deve ripiegare in difesa, non deve fare la diagonale difensiva da quarto di difesa, che non fa quasi mai. 

Questa soluzione permette a Hernandez di avere qualche compito difensivo in meno e potrebbe essere il modo per recuperare il giocatore, l’ottima prestazione di Leao, per me però non è legata al nuovo modulo, anche se c’è da dire che in assenza del sotto punta, lui e Pulisic si sono potuti accentrare di più, occupando quello spazio, Leao ha dei limiti, ma con una squadra più organizzata e compatta, i sui limiti potrebbero essere sufficientemente coperti con questo nuovo modulo.

Anche Reijnders ne ha giovato e ha fatto bene anche davanti alla difesa, ha giocato in una linea a quattro nei due in mezzo al campo e aveva tre giocatori dietro a dargli copertura, devo dire che ho visto una squadra solida, compatta, come vogliamo noi, il Milan mi è piaciuto molto, la squadra mi è sembrata essere disponibile, anche Jovic ha fatto molto molto bene, però lui è più una seconda punta e in questa squadra poi mancherebbe la prima punta.

Al netto del suo infortunio, Gimenez per l’investimento fatto e per quello che dovrebbe e può rappresentare per il futuro del Milan, quando sta bene deve giocare, in alternativa deve giocare Abraham, che tutto sommato sta facendo bene, perché non si può rinunciare a un attaccante d’area di rigore, Jovic può essere utilizzato in particolari pertite e in particolari situazioni.

Stavolta a Conceicao vanno riconosciuti i meriti di aver voluto cambiare il sistema di gioco, ha ridisegnato il Milan con il 3-4-3 o 3-4-2-1 che dir si voglia e tutti i giocatori chiamati sono sembrati avere nuovi stimoli, del resto lo abbiamo sempre detto che non piacevano queste particolari posizioni di alcuni giocatori in campo, la squadra non ha sbagliato nulla e a Conceicao vanno riconosciuti i suoi meriti, il nuovo modulo mi piace, ha funzionato e la squadra è entrata bene in partita, ha fatto tutto molto bene e senza dubbio è stata la miglior partita del Milan con Conceicao, a cui regala nuove e inaspettate certezze al tecnico.

Maignan sta bene, ma non si sono spente le voci sulla sua partenza in estate, così come non si sono spente le voci su chi lo deve sostituire, tra i tanti adesso si parla anche di Caprile, che sta facendo bene a Cagliari, il suo agente ha spiegato che il calciatore è del Napoli in prestito ai rossoblù e che il Cagliari gode di un diritto di riscatto, bisognerà capire se la società sarda deciderà di farlo valere, perché per il riscatto serve una cifra attorno ai 10 milioni.

Si continua a prendere tempo per la decisione sul direttore sportivo, neanch’io posso credere che sono veramente così sprovveduti e che stiano continuiamo a guardarsi intorno, Scaroni dice che nulla è stato deciso e che stanno facendo dei sondaggi, di certo la dirigenza la decisione la prenderà almeno dopo Pasqua, visto che Furlani vedrà Tare nei primi giorni della settimana.

Alla fine pare che abbiano vinto Cardinale e Ibrahimovic, Tare oltre a essere l’unico senza squadra, può cominciare subito a lavorare e non crea problemi con le altre società, conosce benissimo la Serie A e il calcio italiano, per la lunghissima esperienza in Italia sia da calciatore che da direttore e poi è abituato a lavorare (inghiottire il rospo) con altre figure dirigenziali (Lotito), cosa fondamentale, perché al Milan si lavora "in team" (il Lotito rossonero è Furlani).

Non appena verrà nominato, il nuovo direttore dovrà affrontare subito il tema del nuovo allenatore, scontato al 99% che Conceicao andrà via, al di là di come finirà questa stagione e scontato pure che Tare in attesa di essere nominato, ha già sondato qualche giocatore e qualche allenatore, è cosa nota a tutti, che sia Paratici, che Tare, il primo nome che proporrebbero per la panchina è Allegri.

Mio malgrado è uno tra i migliori italiani, è libero, piace anche a Furlani ed è uno dei pochi che può ripartire da queste ceneri, Allegri fra l’altro dopo un anno che non allena, ha grande voglia di tornare ad allenare e tornerebbe molto volentieri al Milan e anche lui essendo libero da vincoli, potrebbe mettersi fin da subito a lavorare per il Milan.  

domenica 13 aprile 2025

La Curva Sud anche contro Scaroni.

Dopo i continui e inammissibili errori e disattenzioni, che hanno privato fin qui la squadra di solidità, Conceicao si è ribellato alle regole di “Palazzo Furlani” e ha scelto giustamente di non far giocare Musah e di passare alla difesa a tre, poi vedremo se continuerà a cambiare interpreti, visto che la mancata continuità di una coppia di centrali difensivi, ha anche influito sul rendimento della squadra.

La rinuncia forzata a Walker, protagonista spesso comunque di prove opache, hanno spinto ancora di più l’allenatore ad abbandonare il tragico 4-2-3-1, che fin qui ha dato a lui e a chi lo ha preceduto, problemi strutturali e sistemici, che insieme agli errori tattici e di scelta dei giocatori o del loro posizionamento, non hanno fatto volare la squadra, un modulo dove molti calciatori, si sono dimostrati clamorosamente inadatti, spaesati e assenti.

In settimana è arrivato il durissimo comunicato della Curva Sud contro il presidente Scaroni, era comunque prevedibile, che prima o poi qualcuno gli facesse notare, che anche per lui è meglio stare zitto, è uno praticamente assente e quando si fa vedere per presenziare a cerimonie o premiazioni, non perde l’occasione per dire cazzate che non gli competono, di seguito il comunicato social della Curva Sud, che esprimere il proprio disappunto, in merito alle questioni organizzative del Milan e non solo:

"All'alba del 2025 abbiamo un presidente che da anni percepisce un cospicuo stipendio per scaldare la sedia, che si permette il lusso di dire ai tifosi quando è più opportuno contestare, che da anni è pagato per chiudere il progetto stadio ma che per sua stessa ammissione, come nel gioco dell'oca, è ancora al punto di partenza, una nullità totale insomma! Oggi, approfittando del periodo storico che vede la tifoseria organizzata suo malgrado nell'occhio del ciclone, ci ritroviamo in balia di una società totalmente priva di Milanismo, che punta a riempire lo stadio di CLIENTI, facendo fuggire i veri TIFOSI con larghi spazi vuoti lasciati ad ogni partita dagli abbonati, nonostante i proclami dei finti sold-out. E mentre i Dirigenti di altre società italiane in procinto di costruire il nuovo stadio puntano ad avere Curve sempre più grandi ed impianti sempre più "caldi", i nostri non solo non hanno mosso un dito per contestare gli assurdi divieti di striscioni e bandiere che da mesi colpiscono la nostra tifoseria, impedendoci di colorare San siro e renderlo una bolgia come accade da quasi 60 anni, ma si sono addirittura impegnati per avere uno stadio sempre più grigio, in balia di turisti a cui del Milan non interessa nulla ma che sono utili a riempire le casse societarie. Rispettate chi vi paga gli stipendi, avanti Milanisti, avanti Curva Sud!".

Torniamo a Udinese-Milan, il risultato e la prestazione, hanno messo in discussione quanto visto e fatto finora dal Milan, ma dobbiamo giudicarlo nella sua continuità e in contesti di livello più alto e di ambizioni diverse, Hernandez è tornato il Theo che conoscevamo, è solamente il cambio modulo che gli giova o ha capito che continuando così come aveva fatto, i 7 milioni d’ingaggio non gli e lì da nessuno? Un paio di scelte errate all’inizio le ha fatte, poi non ha sbagliato più nulla, è tornato ai suoi livelli migliori e ha segnato il terzo gol a modo suo, con una potente conclusione dopo una inarrestabile galoppata.

Il cambio di modulo sembra aver giovato a Theo, che nel secondo tempo non ha sbagliato nulla e ha fatto un gol devastante, ma ha giovato anche agli altri, la difesa a tre fa si che Theo si senta molto più protetto e che da centrocampista, può esprimere tutto il suo potenziale offensivo e quando fa una prestazione del genere, è tra i migliori al mondo nel suo ruolo, questo stato di benessere gli ha permesso poi di essere più efficace anche nella fase difensiva, con più aggressività e attenzione, con i difensori centrali ha interpretato molto bene la partita e la linea di difesa.

Il Milan vince in grande stile a Udine e vive una bella serata tranquilla, il risultato finale di 4 a 0 e l’ottima prova, se pur con un avversario di livello medio, potrebbe avere ricaricato i rossoneri, che si apprestano ad attraversare il loro periodo più importante per il loro futuro, a parte la piccolissima speranza che si è riaccesa per l’Europa e chi sa che non sia poi troppo tardi, per la semifinale con l’Inter e per avere trovato forse l’assetto tattico, che valorizza a pieno tutti giocatori in rosa e può dare quanto prima al nuovo direttore sportivo, la dimensione vera dell’organico rossonero.

Il Milan ha dominato a Udine e ha travolto l’Udinese con un netto 4 a 0, ritrovando la vittoria dopo due partite, che l’avevano estromessa di fatto dall’Europa, Conceicao ha schierato la squadra con un inedito 3-4-3, mostrando solidità e brillantezza, risultando uno dei migliori Milan della stagione, con un ritrovato e importante Jovic, che ha lavorato per la squadra, creando spazi per i compagni, un Pavlovic dominante, sia in difesa che in attacco e che segna il secondo gol stagionale di testa e un Leao spettacolare, segna un gol e fornisce un assist, trascinando l’attacco rossonero.