mercoledì 2 aprile 2025

Sarà pure squalificato e pur si muove.

Paratici ha incontrato Furlani prima e l'agente di De Zerbi dopo, considerando che è squalificato, devo dire che ha una buona attività, che ci dice che si sta preparando a rientrare e che potrebbe essere già a lavoro per il Milan, anche se si continua a dire che sul Ds rossonero la decisione è ancora aperta.

Che Paratici sia il nuovo direttore sportivo in pectore del Milan non ci son più dubbi, così come il fatto che abbia incontrato l'agente di De Zerbi, non significa che sarà Roberto il prossimo allenatore rossonero, però aggiunge un tassello alle parole di Galeone, che ha detto e ribadito, che il prossimo anno Allegri non allenerà il Milan.

L’attuale tecnico del Marsiglia intanto è sotto contratto, potrebbe liberarsi è vero e poi però bisogna vedere se condivide la filosofia rossonera, perché sappiamo che De Zerbi se pur giovane ha un suo caratterino e idee chiarissime, ma nella lista di Paratici c’è pure Conte, un altro allenatore sotto contratto, un altro con un caratterino niente male e con altrettante idee chiarissime.

Conte sul suo futuro dopo Napoli-Milan ha detto: “Per quello che riguarda il mio inserimento a Napoli è stato perfetto, fin sopra le aspettative. Sono stato accolto benissimo fin da subito. Era la prima volta che ricevevo senza aver dato niente, mi sentivo in debito. Quello che dobbiamo fare è che dobbiamo essere consci di star facendo qualcosa di straordinario e miracoloso. Abbiamo partecipato ad una sola competizione quest’anno, adesso quello che dobbiamo fare tutti è essere feroci e concentrarci sul presente. Dopo le 8 partite penseremo al futuro, questo mi sento di dire”.

Non mi pare che le sue parole abbiano dato l’idea che lascerà il Napoli a fine stagione, poi se qualcuno ci vuole vedere Conte sulla panchina del Milan il prossimo anno padronissimo, certo, se oggi al Milan ci fosse stato Conte, la classifica sarebbe diversa, comunque, ritengo che nulla è ancora ufficialmente deciso, prima dovranno avvenire i colloqui con Tare e D'Amico e poi a seconda della guida tecnica prescelta, si passerà ai nomi degli allenatori, la squadra rossonera è nona in campionato e ci sono tante riflessioni da fare.

Il Milan ha fatto male quest'anno e avrebbe potuto rilanciarsi a Napoli, invece come è accaduto, gli azzurri hanno certificato il fallimento della stagione, se fosse arrivato un pareggio, il Napoli forse avrebbe salutato i suoi obiettivi, per il Milan sarebbe rimasta una flebile speranza di agganciare il Bologna, ammesso e non concesso, che le 11 sfide che restavano ancora a disposizione, avrebbero potuto incrementare la possibilità per Conceicao di arrivare al quarta posto  e guadagnarsi una clamorosa conferma.

Purtroppo per Conceicao e per il Milan, hanno vinto tutte le rivali che gli stanno davanti, Politano e Lukaku hanno spento anche l'ultima fievole speranza di Champions rimasta, chiaramente è difficile pensare di vincere, di rilanciarsi, se ci si difende in questo modo, la difesa, parlando come linea a quattro difensiva, è una difesa instabile, specialmente nella coppia dei centrali e poco abituata a difendere di reparto.

Il Milan visto nel secondo tempo, è stato un Milan che meritava anche il pareggio, forse aiutato dal Napoli che in vantaggio per 2 a 0 ha preferito restare un po' più indietro a difesa del risultato, del resto un gol lo ha segnato e il rigore lo ha sbagliato, la rimonta questa volta però non è riuscita, ma se azzeriamo tutto quello che è successo prima di questa partita e quindi la posizione in classifica, è un Milan che fa ben sperare.

Leao è stato “magistrale”, ma perché farlo solo per 45 minuti e solo se viene chiamati dalla panchina, così come Jovic, ottimo come lo scorso anno, ma solo se gioca gli ultimi 15 minuti, il primo tempo del Milan è stato inguardabile, sempre lo stesso Milan indolente, che sbaglia tutti gli approcci alla partita, tant’è che è sempre sotto dopo pochi minuti, un Milan che continua a non avere continuità, dimostrandosi sempre fragile e debole.

La coppa Italia è rimasta l'ultima spiaggia per l’Europa (League), ma battere l'Inter non è semplice, anche se il calcio è imprevedibile, il Milan già da oggi è al lavoro a Milanello per preparare il derby di coppa Italia contro l'Inter, mentre è rientrato il grande assente Ibrahimovic, assente per tre settimane per una influenza, che è coincisa con i chiarimenti di Furlani ribaditi a Cardinale.

Ibra è stato a colloquio serrato con Conceicao, dando in qualche modo un segnale del ritorno di Zlatan a occuparsi del Milan, forse anche in vista delle scelte impegnative che riguardano il futuro, a cominciare da quella del DS. 

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