Che Paratici sia il nuovo direttore sportivo in pectore del
Milan non ci son più dubbi, così come il fatto che abbia incontrato l'agente
di De Zerbi, non significa che sarà Roberto il prossimo allenatore rossonero,
però aggiunge un tassello alle parole di Galeone, che ha detto e ribadito, che
il prossimo anno Allegri non allenerà il Milan.
L’attuale tecnico del Marsiglia intanto è sotto
contratto, potrebbe liberarsi è vero e poi però bisogna vedere se condivide la
filosofia rossonera, perché sappiamo che De Zerbi se pur giovane ha un suo
caratterino e idee chiarissime, ma nella lista di Paratici c’è pure Conte, un
altro allenatore sotto contratto, un altro con un caratterino niente male e con
altrettante idee chiarissime.
Conte sul suo futuro dopo Napoli-Milan ha detto: “Per quello che riguarda il mio inserimento a
Napoli è stato perfetto, fin sopra le aspettative. Sono stato accolto benissimo
fin da subito. Era la prima volta che ricevevo senza aver dato niente, mi
sentivo in debito. Quello che dobbiamo fare è che dobbiamo essere consci di
star facendo qualcosa di straordinario e miracoloso. Abbiamo partecipato ad una
sola competizione quest’anno, adesso quello che dobbiamo fare tutti è essere
feroci e concentrarci sul presente. Dopo le 8 partite penseremo al futuro,
questo mi sento di dire”.
Non mi pare che le sue parole abbiano dato l’idea che lascerà il Napoli a
fine stagione, poi se qualcuno ci vuole vedere Conte sulla panchina del Milan
il prossimo anno padronissimo, certo, se oggi al Milan ci fosse stato Conte, la
classifica sarebbe diversa, comunque, ritengo che nulla è ancora
ufficialmente deciso, prima dovranno avvenire i colloqui con
Tare e D'Amico e poi a seconda della guida tecnica prescelta, si
passerà ai nomi degli allenatori, la squadra rossonera è nona in
campionato e ci sono tante riflessioni da fare.
Il Milan ha fatto male quest'anno e avrebbe potuto
rilanciarsi a Napoli, invece come è accaduto, gli azzurri hanno certificato il
fallimento della stagione, se fosse arrivato un pareggio, il Napoli forse
avrebbe salutato i suoi obiettivi, per il Milan sarebbe rimasta una flebile
speranza di agganciare il Bologna, ammesso e non concesso, che le 11 sfide che
restavano ancora a disposizione, avrebbero potuto incrementare la possibilità per
Conceicao di arrivare al quarta posto e guadagnarsi
una clamorosa conferma.
Purtroppo per Conceicao e per il Milan, hanno vinto
tutte le rivali che gli stanno davanti, Politano e Lukaku hanno spento anche
l'ultima fievole speranza di Champions rimasta, chiaramente è difficile pensare
di vincere, di rilanciarsi, se ci si difende in questo modo, la difesa,
parlando come linea a quattro difensiva, è una difesa instabile, specialmente
nella coppia dei centrali e poco abituata a difendere di reparto.
Leao è stato “magistrale”, ma perché farlo solo per 45 minuti e solo se
viene chiamati dalla panchina, così come Jovic, ottimo come lo scorso anno, ma
solo se gioca gli ultimi 15 minuti, il primo tempo del Milan è stato inguardabile,
sempre lo stesso Milan indolente, che sbaglia tutti gli approcci alla partita,
tant’è che è sempre sotto dopo pochi minuti, un Milan che continua a non avere
continuità, dimostrandosi sempre fragile e debole.
La coppa Italia è rimasta l'ultima spiaggia per l’Europa (League), ma
battere l'Inter non è semplice, anche se il calcio è imprevedibile, il Milan già da oggi
è al lavoro a Milanello per preparare il derby di coppa Italia contro
l'Inter, mentre è rientrato il grande assente Ibrahimovic, assente per tre
settimane per una influenza, che è coincisa con i chiarimenti di Furlani ribaditi
a Cardinale.
Ibra è stato a colloquio serrato con Conceicao, dando in qualche modo un segnale del ritorno di Zlatan a occuparsi del Milan, forse anche in vista delle scelte impegnative che riguardano il futuro, a cominciare da quella del DS.
Nessun commento:
Posta un commento