martedì 2 maggio 2023

Continuando a sparlare di Pioli

 

"Credo sia mancata la velocità della palla, ma anche la precisione … Ci vuole meno frenesia”, è mancata la velocità della palla, la velocità d’esecuzione e la velocità di pensiero, nel calcio moderno non puoi prescindere da queste cose e per il Milan quest’anno sono tabù, se non si è abituati alla “velocità”, si sbaglia di più e si diventa frenetici, " Sono molto fiducioso per il campionato e per la Champions. Questo sarà il periodo decisivo della stagione. Dobbiamo fare tutti qualcosina in più se vogliamo fare qualcosa in campionato e se vogliamo andare avanti anche in Champions".

Mentre lui è molto fiducioso, io non lo sono affatto, non vedo come può una squadra che gioca così, una partita si e una no, sempre con lo stesso schema, senza mai variare o inventarsi nulla, oramai è troppo prevedibile sull’asse Hernandez-Leao, pensare di arrivare in finale di Champions e quarto in campionato è dura, è di sicuro il periodo decisivo e veramente bisogna fare qualcosa in più, in altri tempi questa squadra così discontinua, così mediocre nel gioco e nei risultati, starebbe nella parte destra della classifica, come il Milan di Giampaolo.

"Credo che alla fine tutti i giocatori fanno un buon minutaggio”, ma quando? Vranckx, Adli, Bakayoko, Ballo-Tourè, Rebic, Origi, Gabbia, Florenzi? ma se giocano sempre gli stessi e a gli altri non vengono date, forse giustamente, nessuna possibilità, “Adesso sarà inevitabile … per mercoledì. Normale che ci saranno rotazioni”, adesso che le partite si fanno più difficili, ti affidi a chi non hai mai fatto giocare? “Se voglio arrivare bene devo mettere in campo giocatori che stanno bene fisicamente e mentalmente”, chi? Se sono tutti spremuti come un’arancia.

“… ci è mancato un po' di ritmo … è difficile avere ritmo, troppe pause, non ci fa giocare”, si, ma nella prima mezzora non ci sono state pause, era là che bisognava imprimere il ritmo, il ritmo basso, attendistico lo ha imposto il Milan all’inizio, “Troppe volte siamo andati subito fuori, invece bisognava andare dentro”, anche qua non sono d’accordo e poi si contraddice, ma se lui stesso ha detto che non siamo riusciti a portare la palla da una parte all’latra del campo e non c’è stata ampiezza, ma se proprio Theo e Diaz che entravano dentro hanno agevolato la difesa della Roma, tanto che Diaz e Theo hanno fatto una brutta partita, bisognava fare solo un giro palla più veloce, per dare ritmo alla partita e profondità.

Roma-Milan è stata una partita equilibrata, 100 minuti di noia allo stato puro, dal Milan ci si aspettava molto di più, ci si aspettava la vittoria e invece ha fatto troppo poco per vincere, un punto a testa non è sbagliato, ma questo doveva essere l'occasione per dare una spallata alla Roma nella lotta Champions, se vogliamo arrivare fra le prime quattro bisogna accelerare, l'Atalanta ha vinto a Torino ed è salita a 55 punti, recuperando 3 punti sulla Lazio e 2 su Juventus, Roma e Milan, questa la classifica per le prime 7: Napoli 79, Lazio 61, Juventus 60, Inter, Milan e Roma 57, Atalanta 55.

E adesso è arrivato il tanto temuto conto da pagare, per le tante occasioni perse e non serve più neanche dire che ora non si può più sbagliare, se vogliamo giocare ancora la Champions il prossimo anno, dobbiamo fare il percorso netto, qualcuno sbaglierà e allora avremo raddrizzato la stagione, il Milan ha la possibilità di arrivare pure secondo se vogliamo, anche se potrebbe essere un secondo posto a pari merito o a un punto dalle altre.


Già a partire da mercoledì, ufficialmente partono i play off Champions e credetemi, per il Milan non è questione e ne tempo di turnover, c’è da preservare una qualificazione in Champions e bisogna mandare in campo sempre la formazione migliore, fare 3 gol nel primo tempo e poi alternare quei 4/5 giocatori quasi titolari e paradossalmente, non ci assicurerebbe un posto in Champions, nemmeno se ridarebbero i 15 punti di penalizzazione alla Juventus, perché la mina vagante adesso è l’Atalanta, che ha ripreso a fare punti.

La mancata qualificazione alla prossima Champions e anche la qualificazione, deve portare il club a conseguenti riflessioni sulla gestione globale dell’annata, perché oggi il Milan è incapace di creare gioco e occasioni, al di fuori di Leao, il Milan nelle prossime sei ultime giornate, dovrà giocare contro: Cremonese, Lazio, Sampdoria e Verona in casa, lo Spezia e la Juventus fuori casa, è chiaro che servirà vincerle tutte, perché non possiamo permetterci di guardare i risultati degli altri.  

La non qualificazione alla prossima Champions, sarebbe deleteria per il mercato, dove servirà una profonda rifondazione del reparto offensivo, a partire dalle prime punte, perché dietro a Giroud c’è il vuoto tecnico totale, nell’Atalanta contro il Torino ha giocato Sportiello, il nostro nuovo secondo portiere, che ha firmato il contratto, che lo legherà al Milan per le prossime stagioni. 

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