venerdì 19 maggio 2023

Sintesi dei quattro derby del 2023.

Dopo la cocente sconfitta, con inevitabile strascico tecnico in casa Milan, dobbiamo partire da alcune analisi e considerazioni, la prima è quella che l'Inter ha vinto tutti e quattro i derby del 2023, il Milan soffre l’Inter e non è un caso, è una indiscutibile e nettissima superiorità, è stata una sconfitta amara, per come il Milan è arrivato in semifinale di Champions e per non avere, per la quarta volta consecutiva segnato ai nerazzurri, questo è un dato al quanto negativo.

Per me che non sono la bibbia, ma che non lo sono neanche gli altri, tre sono i punti fondamentali su cui si muoverà Cardinale, il primo è inequivocabile, la rivoluzione dell’organico con almeno 10 partenze; il secondo è in riferirlo alla guida tecnica e il terzo è quello di trovare l’intesa con Maldini, per cui riporto i titoli delle maggiori testate giornalistiche, proprio per capire come la pensano e al tempo stesso, la differenza estrema di opinioni: 

Repubblica titola così: "Milan, adesso anche Maldini è sotto esame" e questo nessuno lo mette in dubbio, specialmente se i suoi acquisti non sono stati condizionati dalla proprietà, Ordine sul CorSport: "Pioli resterà al suo posto. Volante del club saldo nelle mani di manager e dirigenti", per Franco Ordine non rischia nessuno, hanno fatto tutti bene, la rosa era quella che era e per lui tutto è nella normalità, Pioli sotto osservazione, Tuttosport: "Tre partite per tenersi il posto", mentre per Tuttosport, l’unico a rischiare è Pioli.

Poi Tuttosport aggiusta il tiro: La prima pagina di Tuttosport: "Maldini e Pioli: 4° posto o addio", Jacobelli addirittura promuove il Milan tutto e ne spiega pure il motivo: "8 è il voto giusto per la stagione del Milan: vi spiego perché", per Barigelli: "Non si possono chiedere altri miracoli a Pioli. Sono contrario all'epurazione" e infine per TMW Radio - Impallomeni: "Il Milan si è sgonfiato perché non ha azzeccato il mercato? Nì. Analisi di Maldini perfetta".

Come vedete, sono tanti i pareri ed è giusto così, io propendo se non totalmente per la tesi di Impallomeni, quest'anno il Milan è vero che non ha potuto giovarsi del mercato estivo, ma non possiamo nascondere il “tradimento dei big”, perché Tomori, Kalulu, Calabria, Theo, Rebic, Messias, Salemaekers e qualche altro, non hanno reso come lo scorso anno e dopo la partita con la Roma si sono “sgonfiati”, è questo il nodo cruciale da risolvere e da cui fare partire l’analisi.

Il Milan è lo stesso dell’anno dello scudetto meno Kessie, anche le riserve erano le stesse e perché gli stessi giocatori senza Kessie e con De Keteleare, hanno fatto bene fino all’8 gennaio 2023, eppure c’erano stati ugualmente un sacco di infortuni, ma nessuno si era accorto che il mercato estivo era stato praticamente nullo.

Perché sarà vero che il mercato non è stato azzeccato, però qualcos’altro è successo, preparazione sbagliata? mancato impiego e valorizzazione di alcuni nuovi arrivi? Oppure imposizioni interne di moduli e uomini, compreso la mancanza di investimenti a gennaio? ecco perché Maldini punta il dito sulle due proprietà, ecco perché Maldini e Massara hanno firmato tardissimo il contratto e per un solo anno, perché avevano visioni differenti del mercato, del progetto e degli investimenti, con la proprietà.

Per certi versi è successo in maniera diversa, quello che è successo qualche anno prima con Boban e Gazidis, Maldini dopo l'eliminazione dalla Champions, ha sottolineato che servono investimenti per essere competitivi sia in campionato che in Europa, quello che con Massara avranno detto anche in estate e poi a gennaio.


L’aspetto degli investimenti a dire di Maldini e non penso che dica in pubblico una cazzata, è stato affrontato con entrambe le proprietà, avrà detto allora come adesso, che il Milan non è pronto per competere su due e più fronti, ma a quanto pare per le proprietà lui si sbagliava e secondo me se le cose stavano così, hanno sbagliato a rimanere, anche se da persona intelligente, è rimasto e si è messo in discussione, ora non credo che un ingresso in extremis in Champions, possa rimettere le cose a posto.

È fuori discussione che al Milan bisogna cambiare almeno 10 giocatori e che per cambiarli servono investimenti, ecco qui il cane che si morde la coda, le proprietà hanno capito? Sono disposti ad investire? e che tipo di investimenti? da queste risposte si capirà il futuro del Milan e il futuro di Maldini, ma prima di qualsiasi altra cosa, si deve centrare la prossima Champions in qualsiasi modo, perché al di là delle colpe i discorsi sono seri e lo diventano ancora di più, senza i 50 milioni che arriverebbero dall’ingresso in Champions.

Quindi, non è detto che anche quando si entrasse in Champions, non sia Maldini ad andare via perché non ci sarebbero gli investimenti necessari richiesti e perché non condividerebbe la visione del mercato e del progetto con la proprietà, dopo averglielo dimostrato con i fatti, poi se vogliamo possiamo mettere: Maldini è sotto esame”, che gli servono: “Tre partite per tenersi il posto", che per: "Maldini e Pioli: 4° posto o addio", oppure, come dice Franco Ordine: Volante del club saldo nelle mani di manager e dirigenti". 

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