sabato 20 maggio 2023

Se il Milan entra tra le prime quattro è una stagione accettabile.

Se il Milan entra tra le prime quattro (ma quando?), non sarà sicuramente una stagione positiva, perché la stagione positiva è quella dell’anno scorso, quando praticavi un gioco bello, brillante, esaltante per certi versi e hai vinto pure qualcosa, se arrivi quarto per il rotto della cuffia e non sei stato brillante nel gioco, è per forza una stagione accettabile, se poi non entri nemmeno nelle prime quattro, non puoi non fare a meno di definirlo un fallimento, anche se sei arrivato in semifinale di Champions, perché il fallimento sta proprio nel non partecipare alla prossima Champions.

Non si può definire positiva una stagione in cui abbiamo giocato 4 volte con l’Inter, l’abbiamo sempre subita, senza mai riuscire a trovare le contromisure necessarie (ed è l’allenatore che deve trovarle e non Maldini), abbiamo fatto fatica con l’Inter e anche contro tante squadre meno forti, nel 2023 il Milan ha subito un'evidente involuzione e non può essere stato Maldini, a chiedere alla squadra di non giocare più a calcio, certo non gli e la detto nemmeno Pioli, ma è lui che li allena, la crescita o l’involuzione di una squadra, dipende dall’allenatore, se no a Monza non sarebbe servito cambiare Palladino.

Quando un allenatore è bravo, è bravo sempre, migliora sempre la sua squadra e non la peggiora mai, il Milan di fine 2022 non brillava, ma non stava facendo male, era senza Kessie e c’era un mercato “fallimentare” che era appena arrivato e doveva ancora essere inserito e cresciuto, la Champions ha sicuramente influito, ma non così tanto, 20 e passa punti di distacco dalla prima, una squadra che gioca il peggior calcio della serie A e che viaggia a una media punti di 1,4 a partita, non credo che sia colpa di Maldini.

Con la semifinale di Champions non salvi la stagione, in campionato e soprattutto in Coppa Italia il Milan doveva fare qualcosa di più, il Milan non era chiamato a rivincere lo scudetto, ma doveva stare tra le prime tre del campionato, perché Roma, Lazio e pure la Juventus, le sono inferiori e non sarebbe una stagione accettabile, nemmeno se il Milan arrivasse in Champions per via dell’eliminazione della Juventus, non potrebbe essere un risultato notevole, con il quarto posto sarebbe da 6, senza il quarto posto, da molto meno.

L’analisi deve essere lucida, non possiamo farci prendere dal “tifo”, dobbiamo giudicare la società per le sue scelte, l’area sportiva per le sue e l’area tecnica per le sue ancora, che il Milan in questi 3 anni di Pioli, ha il maggior numero di infortuni muscolari e con tante ricadute è vero, lo staff medico-atletico lo ha scelto Pioli e la responsabilità della preparazione atletica è dell’allenatore, come per i moduli, le scelte tecnico-tattiche (Messias mezzala o il 3-5-2), anche quelle sono responsabilità dell’allenatore.

Perché Allegri e Mourinho, che sono costretti anche loro per gli infortuni a cambiare spesso, cambiano il modulo in funzione dei giocatori e si affidano a quasi sconosciuti come: Gatti, Miretti, Soulè, Iling, Missori, Bove e Volpato, coppe compreso e Pioli invece non tiene in considerazione: Pobega, Adlì e Vranckx, che hanno più esperienza e sono pure più quotati?

La lucida analisi mi dice, che Pioli non merita la riconferma sulla panchina del Milan, del resto Pioli non è cambiato, è quello di Firenze, quello della Lazio, quello di Bologna e quello dell’Inter, un allenatore mediocre che alterna anni buoni (uno) a anni meno buoni (con esonero), giusta l’osservazione: “Non è che cambiando l’allenatore, magicamente il Milan vince tutte le competizioni”, no! difatti il Manchester City non ha esonerato Guardiola in questi 7 anni perché non ha ancora vinto la Champions, lo tiene perché è bravo e Pioli bravo non è, almeno a livello del Milan, anche se il Milan non è il City.

Pioli non è garante del progetto tecnico del Milan, perché se fosse così, avrebbe dedicato molto più tempo ai giovani e ai nuovi, a quelli che non servono 22 milioni per riscattarli e che poi in campo fanno la pallina da flipper, sposare a pieno le parole di Maldini, significa scagionare il direttore dell’area sportiva dal “mercato fallimentare”, perché è vero che lui allo chef (Pioli) ha comprato alimenti non di prima scelta, ma uno chef bravo, ne fa ugualmente un piatto saporito e appetitoso, questi sono i soldi che hanno dato a Maldini e quelle erano le direttive, il peccato originale di Paolo? avere insistito e investito molto su De Ketelaere.


Ma De Keteleare è un discorso di prospettiva, è giovane e se dovesse venir fuori e restare al Milan, avrebbe ancora davanti quindici anni di carriera, è una scelta progettuale e va compresa, non può essere cacciato un direttore, che esegue al meglio le direttive della società e poi le affida ad una terza persona per farle crescere e questa invece le ignora (vedi Adli, Pobega e Vranckx), non li fa crescere e onestamente, non sappiamo nemmeno come sono.

A proposito di Pioli, la panchina del Napoli è in bilico, dopo lo scudetto, per Spalletti che ha ancora un altro anno di contratto, c’è il nodo del rinnovo, De Laurentiis gli ha proposto un contratto fino al 2025, praticamente un anno più lungo, mi sembra poco per quanto ha fatto Spalletti, anche se io come allenatore preferisco contratti brevi, in modo da potermi “liberare” appena possibile, per altre situazioni migliori o per non subire situazioni estreme.

Spalletti ha rifiutato e nel caso darà le dimissioni, non sarà per i soldi o per la durata, perché come Pioli ha vinto e non è detto che si ripeta, mentre potrebbe seguire Giuntoli alla Juventus, dove c’è da costruire (e ci sono pure i soldi) e chiaramente diventerebbe per i due più gratificante, anche se a quanto pare la Juventus è più propensa per Palladino.

Cosa c’entra Spalletti con Pioli, Pioli è al Milan perché Spalletti non si è potuto o voluto liberare dall’Inter, ma potrebbe essere che, se al Milan avessero già deciso l’esonero di Pioli, Spalletti potrebbe accettare una nuova proposta dei rossoneri, dove poteva andare già tre anni prima e dove ci sarebbe come nella Juventus, da ricostruire e prendersi tante soddisfazioni.

Per me a fine anno Pioli viene esonerato, non credo proprio che ci sia più un rapporto così idilliaco con Maldini, che invece mi sembra più saldo dell’allenatore all’interno del progetto Milan. 

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