venerdì 12 maggio 2023

C'è ancora un'altra partita, ma bisognerà giocarla in maniera differente.

La semifinale di Champions è un evento eccezionale, contro l’Inter poi è un evento unico, nessuno lo avrebbe mai immaginato, che dopo due anni e mezzo il Milan avrebbe vinto lo scudetto e avrebbe avuto la possibilità di giocarsi l’accesso alla finale di Champions League, ma la crescita in campionato è stata spazzata via da un’annata orribile, quella europea invece da una prestazione di livello scadente, non degna di una semifinale di Champions League.

Una partita così è un tremendo richiamo alla dura realtà, è doveroso e inevitabile costatare che il Milan di questa stagione è questo, quello dello scorso anno, senza alcun contributo tecnico dal mercato estivo, però, una squadra che ha vinto lo scudetto l’anno prima, non può stare a 22 punti di distacco dalla prima e non può, non fare crescere i suoi giocatori, che non sono migliorati rispetto a l’anno scorso, se non addirittura peggiorati, sicuramente in Champions è andato oltre i propri mezzi, ma non può presentarsi così disarmato come una provinciale e in un così modesto stato di forma fisica e mentale.

Tutto il contrario dell’Inter, che è arrivata benissimo a questo importantissimo appuntamento, oltre a essere più forte, anche rigenerata fisicamente, segno di uno staff atletico migliore del nostro, che io vorrei cambiare da anni, certo, due anni e mezzo sono pochi e l’euroderby ci ha detto che non siamo ancora pronti, per stare stabilmente a questi livelli, servono calciatori di ben altro spessore, allenatore e staff di livello “europeo”, ma questo lo devono capire le due proprietà americane, che detengono il pacchetto azionario.

L’Inter ha vinto grazie ai tanti parametri zero, il Milan è tornato grande quando abbiamo preso Ibrahimovic, forse sarebbe il caso che puntassimo anche noi a qualche parametro zero in più, almeno per la panchina, per non avere un Milan2 così avvilente, nell’ottica del risparmio perché no, tanto Pioli se non è costretto, i giovani non li fa giocare mai, quindi tanto vale…, credo che Maldini sappia cosa dovrà fare in estate, lo sapeva anche l’estate scorsa, ma di questo se ne deve convincere la società.

Come dice Franco Ordine: "La sconfitta dev'essere una lezione per la proprietà Milan: non è scontato che l'unico parametro di scelta debba essere l'età giovane. Il mix tra vecchi e giovani resta la formula magica. Ciò chiama alle responsabilità anche sul mercato estivo", anche se devo dire che i vecchi il Milan ce li ha e forse è stato giusto compare i giovani, ma per farli giocare o per lo meno, ci si aspettava dei vecchi ancora “abili”.

Adesso ci sarà la partita di ritorno, sarà senza Bennacer e non credo che il “Dio” del 4-2-3-1 cambierà modulo, rivedremo ancora Giroud lasciato solo in area in balia dei difensori nerazzurri, Diaz che prova continuamente ad involarsi verso l’area avversaria e poi viene sistematicamente rimontato, Saelemaekers che si avventura in plastici e improbabili dribbling e Messias defilato che aspetta che qualcuno gli dia un pallone.


Speriamo almeno che il Milan cambia l’atteggiamento, che non entra in campo ancora intimorito, che non sia di nuovo la squadra provinciale che abbiamo visto a San Siro, perché l'assenza di Leao non può giustificare quella prestazione, il Milan avrebbe perso anche con Leao in campo, adesso più che alla Champions, bisogna concentrarsi sul campionato, per provare con tutti mezzi a raggiungere il quarto posto, indipendentemente dalla penalizzazione della Juventus.

Perché il 22 maggio 2022, abbiamo vinto il 19esimo scudetto e il 10 maggio 2023, siamo fuori dall’Europa che conta e forse a fine campionato anche da quella che non conta, intanto dobbiamo riprenderci la Champions e poi se non lo hanno già fatto, tirare le somme, perché nonostante una semifinale di Champions, per me deve partire la rivoluzione, dovrebbero andare via una decina, ognuno per motivi diversi:

Tatarusanu, Mirante, Dest, Ballo-Tourè, Bakayoko, Ibrahimovic, Rebic, Origi e Adli, su Vranckx (non perché a me piace), so che stanno riflettendo, ma per me se resta Pioli non lo riscattano, a lui non piace il belga e nemmeno Pobega, poi c’è Messias, il Milan deve comprare un esterno alto a destra e deve restare solo uno a fargli la riserva, la scelta ricadrà sicurante su Saelemaekers.

Si sente sempre più spesso parlare di Morata, come il centravanti della prossima stagione, a 30 anni non si è più giovani, anche se porta con sé una grande esperienza internazionale e un sicuro ambientato al campionato italiano, ammetto che mi piace, ma non è una prima punta, non segna tanto e non è a parametro zero (il contratto con l'Atletico scade nel 2024), in attacco oltre a Morata, si fa il nome di Arnautovic del Bologna, voglio sperare però che venga preso in considerazione come terzo centravanti, perché per il ruolo di prima punta, io punterei su qualcuno più giovane, anche se più costoso.

La mini rivoluzione estiva (inevitabile), continuerebbe con l’arrivo di un centrocampista tipo Kessie, oltre a un centravanti giovane e dai gol sicuri e un esterno destro, per il centrocampista si fa insistentemente il nome di Loftus-Cheek, classico centrocampista box-to-box dotato di un fisico imponente, che abbina qualità e qualità, ma è spesso infortunato e al Milan sarebbe ancora peggio, è in uscita dal Chelsea con il contratto che scade nel 2024, sempre per il centrocampo, torna di nuovo il nome di Chukwuemeka sempre dal Chelsea e già trattato la scorsa estate, un altro nome è quello di Palacios dal Bayer Leverkusen. 

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