venerdì 28 febbraio 2025

Abisso senza fine: GAME OVER!

Appena iniziata la partita tra Bologna e Milan, dal settore dello stadio che ospitava i tifosi milanisti, è partito subito il coro di protesta contro la proprietà: "Cardinale devi vendere, vattene, vattene" e prima di commentare quanto è accaduto nei fatti, riporto alcune righe, che danno il senso del malessere rossonero e più che il voto, per la squadra e la società, danno il giudizio di questi ultimi otto mesi, che poi non è distante dal giudizio del Milan in quanto tale, dall’estate post scudetto a oggi.

Prima dei voti dei singoli giocatori, è giusto che questa sera, dove la stagione 2024-25 del Milan si svuota di ogni significato (da domenica vedrete come si svuoterà anche San Siro…), è giusto dare un voto al Milan nella sua complessità, perché questo disastro è partito a giugno scorso e ha pervaso tutto e tutti. 

MILAN 2: siete tutti responsabili: proprietà, dirigenza, allenatore e giocatori. Al 27 di febbraio, si è spenta la fiamma di ogni entusiasmo, di ogni illusoria speranza che potesse dare un senso a una situazione globale già complicatissima. Al termine di Milan-Parma 1-1 della stagione 1997-98, la Curva Sud espose uno striscione emblematico che recitava: “E ora rimanete soli con la vostra vergogna”. Mai tale pensiero risuona funesto e attuale. E pensare che questa partita, con una gestione politica in Lega diversa, si sarebbe potuta giocare in condizioni favorevoli al Milan...

Entriamo nel vivo della questione, mancano dodici partite alla fine del campionato e nonostante tutto, bisogna continuare a dare un senso a questa stagione, intanto la Champions per il prossimo anno non c’è, se no io sono Napoleone, però dobbiamo cercare almeno di non restare fuori dall'Europa e non intendo la Conference, perché potremmo restare fuori anche da quella.

La sconfitta contro il Bologna purtroppo non sarà l’ultima e il Milan rischia concretamente di restare fuori da ogni competizione, perché la Roma è ormai a un passo e per una squadra che non ha ancora individuato una formazione titolare, una sua identità, un gioco, non si può pensare di potere rimontare, questo Milan alterna formazioni e moduli incomprensibili, ha un gioco inesistente, continua sorprendentemente ad escludere Pulisic dai titolare, per questo Milan niente può essere possibile.

Dispiace, ma Conceicao è sprofondato insieme alla sua squadra, perché è lui che non è riuscito a trovare l’undici titolare, è lui che si ostina a privilegiare un 4-2-3-1 che relega Rejinders in mediana, è lui che non riesce a dare un gioco propositivo ed efficace alla squadra, è lui che continua a premiare Joao Felix (non pervenuto) preferendolo a Pulisic ed è sempre la sua squadra che ha momenti di profondo blackout.

La partita è stata brutta, nervosa, un nervosismo per me ingiustificato, per quanto riguarda almeno i giocatori del Milan e che considero un brutto segno, come non avere la calma e lucidità necessaria, che si accompagna a grandi giocatori di una grande squadra e che non gli avrebbero permesso di farsi tutte queste dormite, come il 2 a 1 nel finale, che ha permesso a Ndoye di toccare sotto misura da rimessa laterale (forse non c’era).

Il Bologna anche con i suoi limiti è stato più vivo dei rossoneri, che nella metà campo avversaria si sono visti in rare e sporadiche occasioni, una squadra senza un’idea precisa di calcio, non può prevalere sulla difesa avversaria, i rossoblù hanno girato meglio palla, si sono imbucati sulle fasce con troppa facilità, sono cresciuti nel possesso palla e hanno creato delle grandi occasioni. 

Dall’altra parte i rossoneri non hanno costruiscono quasi niente, a parte le due occasioni di Musah e Fofana, tanto che il Bologna ci mette poco a pareggiare, appena 2 minuti nella ripresa e da una punizione corretta per Castro, dal polso di Fabbian e giudicata regolare dal VAR, che lo ha valutato come movimento congruo e il Bologna ha ripreso in mano il pallino del gioco, mentre il Milan ha continuato a perdere quasi tutti i contrasti.

Penso che perdere quasi tutti i contrasti a centrocampo e non solo, sia anche una responsabilità del tecnico, così come si sono fatti sorprendere da una rimessa laterale sul gol del 2 a 1, Jimenez è stato nervoso e scollegato dalla partita, a testimonianza del basso livello di attenzione e concentrazione che c’è in campo, anche questo credo che sia un disappunto per l’allenatore.

Conceicao è stato confermato, così la società ha espresso l'intenzione di provare a concludere la stagione nel “miglior modo possibile” con l’allenatore portoghese, non rischia il posto almeno fino alla Lazio, se poi dovesse finire molto male anche quella, credo che si potrebbero (dovrebbero) aprire nuovi scenari, non tornerebbero Fonseca o Pioli, non credo che possa arrivare un altro nuovo allenatore, se non un traghettatore.

Le responsabilità di questo disastro sono di tutti (società, giocatori e allenatore), però in questo momento, l’unico che può essere sostituito con la speranza di portare qualche beneficio è l’allenatore, Conceicao si lamenta che non c'è rispetto per lui, ma intanto, se pur con un ottimo mercato invernale, le cose non sono cambiate per niente, anzi, per certi versi sono peggiorate, certo non essendo l’unico responsabile, nessuno gli chiede le dimissioni, ma come dice lui, se la società lo manda via, non può fare altro che fare le valigie e andarsene. 

Fino a maggio sarà una lenta agonia.

 

N.B.: Posto questo articolo, ma non ho ancora visto Bologna-Milan.

Se si potesse, sarebbe meglio fare piazza pulita poi già adesso e cambiare tutto, bisognerebbe cambiare più di mezza squadra, l’allenatore e poi la cosa più importante, sarebbe azzerare la dirigenza, ma per questo Cardinale dovrà riuscire a non guardare in faccia a nessuno, neanche se stesso, intanto per sperare di recuperare 9 punti alla Juventus (considerando anche gli scontri diretti a favore dei bianconeri), servirebbe vincere una decina di partite di fila, ovvero fare un filotto di vittorie, che il Milan non ha mai fatto in questa stagione.

I rossoneri non dovrebbero entrare in Champions League e comunque si dovrebbe andare verso l’ennesima rivoluzione, che però stavolta dovrebbe riguardare tutti i livelli, Conceicao non dovrebbe essere confermato e così anche alcuni giocatori importanti, trovo che un reset sia necessario e ripartire con un nuovo progetto per la lotta scudetto, comunque con l’innesto di una nuova figura come DS, che deve essere la prima mossa e a quanto pare hanno capito che deve essere un uomo di campo.

Uno che scelga i giocatori e anche l’allenatore, che gestisca il quotidiano a Milanello, dopo le partite con Bologna e Lazio avremo un quadro più chiaro e dopo i due derby con l’Inter più chiaro ancora, senza Champions i rossoneri perderanno una cinquantina di milioni, che per un club che deve autosostenersi sono vitali, una parte si potrebbero recuperare con l’Europa League, dove il Milan dovrebbe partecipare per vincerla e qualcosina pure dalla super coppa, se dovessimo arrivare in finale di coppa Italia.

Forse è presto per dirlo o forse no, ma io questo Joao Felix non proverei a comprarlo, è il solito, qualche lampo, molto bello da vedere, ma poi è inutile, questa è una costante della sua carriera, alternare grandi cose a prestazioni negative, Conceicao lo ha voluto fortemente e lo tiene sempre in campo, ma il Milan non aveva bisogno di lui, paradossalmente è più utile Leao e poi, Joao Felix hai portato indietro Reijnders, in un ruolo che non è il suo e lo ha allontanato dai 16 metri.

Un Reijnders che riparte da dietro e un Reijnders perso, la presenza tra i titolari di Joao Felix, ha limitato il raggio d'azione dell’olandese, l’unico che insieme a Pulisic non si discuteva e invece i due ora hanno perso in prestazioni e in gol, credo che sia il momento di smetterla con tutte queste “trovate”, il Milan deve giocare con il 4-3-3, Reijnders deve fare la mezzala d’inserimento e Pulisic l’esterno alto a destra o anche a sinistra.

Joao Felix tecnicamente è un fenomeno, ma è un giocatore evanescente, tant’è che non ha mai fatto il titolare nelle altre squadre, perché dovrebbe farlo da noi? “depotenziando” fra l’altro Reijnders e Pulisic, per non parlare del mancato equilibrio tattico, il mercato di gennaio fin qui non ha prodotto i frutti sperati, tutti abbiamo applaudito per gli acquisti fatti, ma alla resa dei conti?

Sottil è stato preso al posto di Okafor, ma non ha prospettive di essere impiegato e quindi serve solo per le liste, Bondo doveva essere il centrocampista che mancava, è vero che è arrivato infortunato, ma se si continua a giocare con il 4-2-3-1, dove è escluso addirittura Fofana, non troverà mai posto nemmeno lui, pur essendo già pronto e superiore a Musah, dal mercato di gennaio, ci spostiamo al prossimo mercato estivo, Maignan sarà rinnovato, ma sarà venduto se dovesse arrivare una cifra congrua.

È necessario che anche Theo rinnovi e poi a giugno venga venduto, non vale più 80 milioni, ma i 40 che il Como ha offerto e che il Milan aveva accettato sì, adesso si cerca il sostituto di Theo, pare che i rossoneri lo abbiano individuato in De Cuyper del Club Bruges e che abbiano già incontrato l’agente, per caratteristiche fisiche e tecniche il belga ha già convinto in tutto e per tutto, ma non ci sarebbe solo il Milan sul giocatore, si parla anche di Arsenal, West Ham e Juventus.

Leao è ben lontano dal rendimento delle scorse stagioni e di quello che ci si aspetta da uno come lui, per me, senza o anche con la qualificazione alla prossima Champions League, Leao deve cambiare aria, non vale la clausola rescissoria e nemmeno gli 80 milioni offerti dal Barcellona, ne vale 60 e potrebbe essere arrivata l’ora dell’addio, per me il Milan può anche fare a meno di Leao, di Theo e di Maignan, penso che si possa trovare un calciatore meno estroso e più concreto.

Io credo che Leao non sia un campione che sposta le partite, ci sono altri giocatori meno appariscenti e che con il sacrificio e una maggiore lucidità sotto porta, possono fare meglio, per me si può rilanciare il Milan senza Theo e Leao, una cosa che per me andava fatto già prima, almeno un anno fa, Leao non ha mai dato continuità alle prestazioni e Theo dallo scorso anno pure, per entrambi si potevano fare altri ricavi.

mercoledì 26 febbraio 2025

Mandato via Maldini, nessuno ha capito come si fa questo mestiere.

Colloqui in corso tra il Milana e Paratici, quindi sembrerebbe che veramente il Milan si voglia dotare di un nuovo direttore sportivo, Paratici ex DS di Juventus e Tottenham è ancora sotto squalifica per il caso plusvalenze fino a giugno 2025, è chiaro che si sta parlando in prospettiva futura, perché il danno al Milan oramai è stato fatto e anche un imminente arrivo di un DS, non cambierebbe di molto la sostanza.

Maldini con questa proprietà ha chiuso, credo che abbia chiuso per sempre con il Milan e anche con questo mestiere, lo evoco giusto per fare delle considerazioni sul nuovo DS, Paratici non è l'unico nome accostato al Milan, in corsa ci sarebbero anche Berta, Tare e Modesto, io sono dall’idea che DS e allenatore devono essere italiani, ma non per discriminazione, solo perché li avvantaggiano avendo la conoscenza del nostro calcio e delle sue dinamiche.

Vado per esclusione, Modesto non lo conosco e il suo curriculum non mi sembra interessante, Berta a parte che è “straniero”, nel senso estraneo al nostro calcio, perché è italiano di Orzinuovi, è grande professionista, i successi dell’Atletico si devono a Simeone, ma anche lui per i calciatori che gli ha messo a disposizione, ma si è sempre occupato in prima persona del mercato e deve avere una certa indipendenza economica, due cose che al Milan non ci sono.

Risulta che il Milan ha fatto già una proposta a Berta, ma l’ex Atletico ha già un accordo all'estero, sembrano in lieve ribasso le quotazioni di Paratici, quello che ha fatto le “scarpe” a Marotta nella Juventus, non so quanto sia stato bravo lui o Marotta, comunque, lascia la Juventus dopo tutto quel casino che ha combinato insieme ad Andrea Agnelli e Nedved.

Al Tottenham non mi pare si sia distinto molto per i suoi acquisti e per i suoi successi, è un buon esecutore dei desideri (anche loschi) del proprietario, credo che sia il profilo adatto per Cardinale & company, ma non credo sia quello che serve al Milan, mentre rimane vivo il nome di Tare seppur in seconda fila, forse lui è il più adatto, alla Lazio ha fatto dei buoni marcati senza soldi e ha convissuto bene con una figura ingombrante come Lotito.

Però è andato in conflitto con Sarri, che a quanto pare gli ha scoperto alcuni altarini, certo, se il Milan ha chiamato Sarri prima di Conceicao e lo volesse riproporlo per rilanciare un nuovo ciclo, i due non potrebbero coesistere e quindi uno esclude l’altro, ora mi chiedo: ma l’allenatore per il prossimo anno, lo sceglie il nuovo DS o sempre Furlani e C.?

Chiaramente le cose cambiano, il problema al Milan è la società e non l'allenatore, manca il rapporto squadra-società e da quando è stato mandato via Maldini, nessuno ha capito o non ha voluto capire come si fa il DS, questo ha generato tanta confusione e ha smontato il Milan dello Scudetto, questa dirigenza ha preso giocatori inutili, buttando via i soldi dalla finestra, vuole continuare così? Il DS è lo specchietto per le allodole (tufosi)? È quello che dovrà fare da capro espiatorio?

Il Milan si deve e ci deve chiarire questo, poi si possono fare tutte le riflessioni, se loro stessi non si chiariscono, faranno sempre gli stessi errori e io credo che siano indirizzati a mettere pezze sempre più grandi del buco, il Milan dello scudetto vinto forse impunemente, era a posto così, serviva solo aggiungere dei rinforzi e cambiare l’allenatore che non era più all’altezza di quello che era diventato il Milan e invece hanno smontato la squadra.

L’hanno voluta come dice qualcuno, “demaldinizzare” e l’hanno rimontata in maniera sbagliata, per carità Maldini avrà commesso qualche errore, come tutti del resto, ma ha fatto anche un lavoro importante, ora non sto a rimpiangere Maldini, ma l’errore peggiore che hanno fatto, è che non l'hanno sostituito a dovere, con uno migliore e che sbagliasse di meno e invece la loro presunzione li ha portati a fare di peggio.

Ora questa dirigenza, ha preso tanti giocatori di cui molti inutile, buttando i soldi, perché credo che nessun DS avrebbe mai preso Emerson Royal (Calabria è più forte) e Musah, onestamente non so come abbiano potuto spendere circa 20 milioni per il primo e altrettanti per il secondo e poi, non lo ha prescritto il medico che ad ogni sessione di mercato devi prendere uno statunitense.

Visto che si accennava agli allenatori, la fantasia del tifoso ha cominciato a correre, specie dopo che si è capito che Gasperini potrebbe salutare Bergamo e che Conte potrebbe avere rotto con il Napoli, per il mancato acquisto a gennaio di un esterno alto, il Milan deve ripartire da un nuovo allenatore e stavolta non lo può sbagliare, potrebbe ripartire da una figura come Gasperini, ma non penso sia lui.

Gli allenatori non sono figurine come quelli scelti fin qui (Pioli, Fonseca e Conceicao), la loro scelta è composta da tanti fattori e se ne vuoi uno buono, devi dare mandato al DS e tu devi solo mettere la mano al portafogli, “è chiaro stu fattu!”, se non si esce da questo equivoco, non avremo mai un allenatore come Gasperini o Conte, ma solo mezze figure in cerca di successo, che domani racconteranno ai nipotini di avere allenato il Milan.

È vero, le parole di Conte sanno un po' di rottura con il Napoli, ricordiamoci che Conte è stato rifiutato dal Milan dopo che lui si era proposto, ora potrebbe tornare ad essere una situazione interessante per entrambi, ma la condicio sine qua non (la condizione senza la quale non si può verificare un evento e in questo caso l’evento sarebbe Conte al Milan), è la disponibilità a spendergli almeno 200 milioni iniziali in giocatori.

Conte è più una garanzia per vincere, mentre l’ipotesi Gasperini, è quella dell’allenatore che sa e può lavorare con giocatori sconosciuti da lanciare e fare le tante care plus valenze che piacciono a Cardinale, non costa tanto, non pretende troppo e potrebbe sistemare la situazione, ma il Milan, vuole tornare a vincere o non è indispensabile? E poi sono disposti ad assecondarlo? Perché abbiamo visto che Gasperini è un tipo non certo facile. 

martedì 25 febbraio 2025

Per tenere buoni i tifosi: nuovo direttore sportivo entro marzo.


 Il recupero di Bologna ha un’importanza importantissima, come la doppia semifinale di Coppa Italia, per andare in Europa League e dare un senso agli ultimi due mesi abbondanti di stagione, ma dai proclami fatti dalla dirigenza, nelle prossime settimane sarebbe attesa la decisione sul nuovo direttore sportivo, una figura che manca al Milan da dopo l’allontanamento di Maldini e Massara.

Nel calcio italiano il direttore sportivo è il vero punto di riferimento di squadra e società ed entro il mese di marzo, si dovrebbe arrivare al nome del nuovo direttore sportivo, che dovrebbe essere uno tra Berta, Tare, Modesto e Paratici, con il primo in netto vantaggio sugli altri (condivido), ma non è da escludere che spuntino nomi a sorpresa.

L'arrivo del nuovo DS dovrebbe riportare Moncada nel suo ruolo di capo dello scouting, con un rapporto diretto con il direttore e non è escluso che venga rimosso anche Kirovski come responsabile di Milan Futuro, visto che anche lì le cose non stanno andando per il verso giusto, tant’è che il Milan Futuro ha già esonerato Bonera, sostituendolo con Oddo a dieci giornate dal termine e con la salvezza distante otto punti, con Tassotti resterà al suo posto.

Dovrebbe essere il nuovo DS poi a fine stagione, a prendere le decisioni (già prese) sull’allenatore, Conceicao ha fatto ancora una volta delle scelte controverse e nel secondo tempo, specie nel finale, con i cambi ha trasmesso solo confusione a tutta la squadra, nonostante la stagione del Milan stia diventando sempre più deludente, Conceicao è stato confermato, forse in attesa di conoscere il futuro di Pioli (speriamo di no).

Sembrava che con Conceicao fosse arrivata la svolta, ma le ultime prestazioni con annesse sconfitte in campionato e in Champions, insieme alle scelte discutibili, hanno messo in rilievo che il Milan dopo il suo arrivo, è ancora lento e impacciato, a parte che oramai è manifesto a tutti, che il quarto posto è divento difficilissimo da raggiungere, Conceicao è al bivio e per me è divorzio, forse non finisce nemmeno la stagione, solo che non ci sono alternative.

Non ci sono alternative in tutti i sensi, intanto si tratterebbe di cambiare il quarto allenatore in un meno di anno e a questo punto della stagione non ci sono allenatori liberi e/o disponibili a imbarcarsi in questo “safari”, io non farei i salti di gioia alla notizia che Pioli è a rischio all'Al Nassr, dal momento che non sono soddisfatti dei risultati, sono quarti e fuori dalla zona Champions, per Pioli si potrebbe aprire lo scenario di un addio anticipato e spero che il Milan non ci stia pensando.

Gasperini lascerà sicuramente l’Atalanta a fine stagione e questo ha meso in fibrillazione i tifosi del Milan, ma se la dirigenza sarà questa, quindi con il solito diktat della società, anche con un nuovo DS, a Gasperini non faranno nemmeno una telefonata, come è stato per Conte, che non lascerà il Napoli la prossima stagione, tranne se dovesse vincere lo scudetto.

Con questa dirigenza non viene nessun top allenatore, se invece dovesse arrivare veramente Berta e viene con pieni poteri, pur essendo anche lui un servo devoto di Mendes, il prossimo allenatore del Milan potrebbe essere Simeone, ma credo che molto più verosimilmente, al di là del possibile arrivo di Paratici, Allegri ha finalmente buonissime possibilità di arrivare già fra qualche mese, anche se da osservatore esterno, come ha fatto quando è rientrato alla Juve.

 Con questa o con un’altra dirigenza, l’eliminazione in Champions e il sicuro mancato raggiungimento del quarto posto, avrà conseguenze importanti su tutti, dai giocatori allo staff e soprattutto per Conceicao, io penso che tutto è oramai deciso, attenzione, deciso non significa programmato, perché anche lo scorso anno hanno deciso di esonerare Pioli e poi abbiamo preso un allenatore a sorpresa (dopo 3 mesi) a luglio e da una lista infinita di pseudo allenatori.

Si dice che il futuro della panchina del Milan è appeso al quarto posto, per me il ribaltone è pronto, dovremmo essere entrati nel momento clou della stagione, quello in cui si programma e si decide tutto per la prossima stagione, il Milan ha l'obbligo di rivoluzionare tutto, organico, staff tecnico, staff dirigenziale, programmazione e obiettivi, bisognerà puntare allo scudetto e non al quarto posto.

La programmazione sarà condizionata dal futuro, dato che senza Champions (sicuro) tante cose potrebbero cambiare, anche per quanto riguarda la dirigenza, che è stata messa anche in discussione, più come gestione del progetto che negli uomini e speriamo che almeno in questi ultimi mesi che restano alla fine del campionato, possano servire a mettere delle basi solide in vista del prossimo anno, che non potrà e dovrà, essere come questo.

Siamo passati: da essere tra le prime otto in Champions, agli spareggi dove siamo stati eliminati e forse fuori dall’Europa, anche quella insignificante, le scelte imposte al tecnico dalla dirigenza non pagano, di questo se ne lamentavano a denti stretti anche Fonseca e Pioli, cambiare allenatore però non servirà, se poi Joao Felix deve godere di un trattamento di favore, con Reijnders  arretrato in mediana, si sta perdendo la sua qualità e non rende più come rendeva quando giocava nella trequarti, non capisco se ha senso continuare così, mettono ancora più in difficoltà l’equilibrio della squadra.

lunedì 24 febbraio 2025

Il Milan va male? E annuncia l’arrivo del direttore sportivo.

 

Il gol forse più veloce della storia della Champions, non è bastato al Milan per accedere agli ottavi di finale e per la prossima estate tanti giocatori dovrebbero andar via, Theo sarà il primo e forse Leao il secondo, giocatori tecnicamente bravi, ma che hanno anche una povertà di leadership nella squadra, Ibra ha usato per Leao, parole che si possono spendere per Messi e Ronaldo.

Parole che non sono e non lo saranno mai per Leao, perché lui in campo non sa quello che deve fare, ogni tanto ha dei numeri da grande campione, ma non ha continuità per esserlo, lui e Felix non sono determinanti, per me Conceicao dovrebbe sceglierne uno e non abusare di questo assetto super offensivo e continuo a non capire perché inizialmente è rimasto fuori Fofana.

Conceicao ha sbagliato la formazione iniziale e tutti i cambi, togliere Gimenez quando dovevamo comunque segnare un altro gol e non Joao Felix che invece le gioca tutte fino alla fine, la fallimentare uscita dalla Champions, doveva permettere al Milan di concentrarsi totalmente sulla conquista del quarto posto, l’unica possibilità che ha per non rendere fallimentare tutta la stagione, però, questo Milan, quello di questa stagione, quello che perde a Zagabria e con le riserve del Feyenoord senza allenatore, non è in grado di vincere questa sfida.

La risposta arriva presto da Torino, oramai il fallimento è certificato, quest'anno con questa dirigenza abbiamo visto di tutto e ho l’impressione che ne vedremo ancora, come quest’altra sconfitta oscena, figlia di una squadra senza carattere, di una società inesistente e di una dirigenza senza programmazione, continuo a non capire questa “usanza barbara”, questa prassi idiota, di andare al termine di una partita persa sotto la curva a chiedere scusa, che significa? Quando si sbaglia si chiede scusa e poi non si fa più, non dovresti perdere più, così diventa molto semplice, perdi ogni settimana e chiedi scusa.

Ma tutta quest’ipocrisia del politicamente corretto perché? Per mettersi a posto la coscienza? Non sono scuse, non ci crede nessuno, andate via a fine partita e non fatevi più vedere, smettiamola, andate veramente a lavorare, ma nel senso di allenarsi al massimo, di impegnarsi e di concentrarsi sul proprio lavoro, compresi i dirigenti, i calciatori (quelli del Milan almeno) sono diventati come quelli del “posto fisso”, i furbetti del cartellino, fanno bene o fanno male, per loro non cambia nulla, bisognerebbe cambiare un pochino di cose.

Dopo quanto era successo in Champions e quanto non era successo con il Verona, dopo tutto questo avremmo dovuto vedere un Milan con la bava alla bocca e invece è arrivata un'altra prestazione oscena, se hanno un minimo di dignità, devono andare via tutti, è possibile che nessuno riesca a capire che hanno fallito su tutta la linea e fanno un passo indietro, nessuno merita il posto che ha nel Milan, una tra le più gloriose e blasonate società di calcio al mondo.

Capisco che a Cardinale interessano solo i soldi, ma credo che con un gruppo dirigenziale competente, di soldi ne faccia anche di più, la più grande democrazia mondiale, quella americana, la più grande meritocrazia, non deve affidarsi al clientelismo e al nepotismo, dirigenti di calcio tutti amici (incompetenti di calcio) del proprietario, un procuratore che “piazza” i suoi assistiti e che devono avere un ruolo principale, per non parlare degli americani che devo giocare per forza (Musah).

La società è senza programmazione e si vede da quello che ha fatto, da come è ridotto il Milan dopo lo scudetto, che doveva essere l’inizio di un nuovo ciclo e invece senza programmazione, in tre anni hanno cambiato tre volte il responsabile dell’area tecnica, in un anno hanno cambiato tre allenatori e in verità dovrebbe cambiare anche il quarto, errori che non si vedono neanche in terza categoria, giocatori insipidi, mediocri, che non hanno voglia.

La società deve cambiare la propria politica, quest’estate ha sbagliato tutto e nel mercato di gennaio ha rimediato agli errori estivi, ma il Milan continua a disputare una stagione altalenante, pur avendo alzato il livello tecnico, Conceicao ha fatto un contratto breve, a dimostrazione della precarietà del progetto tecnico, dove è assente una grande dirigenza, come quella del Milan di Berlusconi o della Juventus e dell’Inter di Marotta, per non parlare di quella dell’Atalanta, del Chievo o del Bologna di Sartori.

Non vedo la mano dell’allenatore, come ad esempio si vede quella di Baroni alla Lazio, quella di Conte al Napoli, quella di Ranieri alla Roma, anche se sono arrivati quest’anno, il Milan invece è sempre più imbarazzante, sempre peggio, partita dopo partita, ogni volta che scende in campo, diminuisce pure lo stimolo, Conceicao ha ceduto alle richieste di Furlani e insiste sul modulo che piace a lui, il 4-2-3-1, cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori, cambiano le stagioni e il Milan continua imperterrito a fare figure di cacca con questo modulo.

Conceicao si è inchinato alle richieste, di chi vuole sempre in campo i portoghesi e in special modo Felix, che si deve rilanciare per portare soldini nelle casse del procuratore e a chi vuole che ai francesi (Fofana) vengano preferiti gli americani (Musah), questo comporta che Conceicao faccia sempre le formazioni sbagliate.

Questo turno di campionato ci ha detto, che i quattro posti Champions sono stati già ipotecati da Inter 57; Napoli 56; Atalanta 54; Juventus 49 e forse Lazio 47 e che comunque il Milan è stato fortunato, perché se pur tagliato fuori dalla Champions, le concomitanti sconfitte di Fiorentina 42 e Bologna 41 (una partita in meno), non gli hanno ancora fatto perdere la speranza di centrare almeno l’Europa League.

venerdì 21 febbraio 2025

Al Milan c’è molto permissivismo, tutto viene giustificato, tutto è un non evento.

Peccato, peccato per l’eliminazione, peccato per come è gestito il Milan, peccato per il gran lavoro che hanno fatto Gazidis, Maldini, Massara e Pioli da dopo lo scudetto in poi, con l’arrivo di Cardinale il Milan è diventato un’opportunità per quattro “arrivisti” e un modo per tutti per fare affari, peccato perché si è visto un grande Milan nel primo tempo e la partita è cambiata dopo la sciocchezza di Theo, seguita dai cambi di Conceicao.

Il Milan inizia forte, come deve essere per raggiungere la qualificazione e Gimenez trova anche il gol dopo una manciata di secondi, c’erano tutte le prerogative per arrotondare il risultato e passare il turno, che già doveva essere passato a Zagabria, l’atteggiamento era quello giusto e la prestazione era adeguata, il Feyenoord non costituiva pericolo, nonostante il Milan fosse in campo con un attaccante in più e un Fofana in meno.

Poi la seconda sciocchezza di Theo e un’altra dell’allenatore, che non lo ha tolto nell’intervallo, hanno rovinato la qualificazione, il mercato di gennaio sontuoso e il prossimo futuro, se non altro ha portato allo scoperto l’incompetenza dei dirigenti, l’inadeguatezza del tecnico e della stragrande maggioranza dei calciatori, non che una società assente.

A parte il fatto che contro il Feyenoord a San Siro, ho visto nel primo tempo un buon Milan, che ha creato almeno quattro occasioni nitide oltre al gol, credo che sia stato il miglior Milan di quest’anno a San Siro, una squadra che per me ha giocato benissimo, si è impegnata, ci ha messo pure carattere e grandissima intensità, il Milan ha iniziato bene anche il secondo tempo e la partita era in completo controllo dei rossoneri, ribadisco, nonostante le quattro punte e l’assenza di Fofana.

La partita è cambiata dopo il secondo rosso a Theo, che se mi sforzo lo posso pure scusare, oggi si buttano tutti e lui stupidamente ci ha provato, ma la sciocchezza, quella grande, è stata la prima, era quella che non doveva commettere e Conceicao conoscendo il personaggio ed essendo la squadra in completo dominio della gara, all’intervallo doveva fare uscire Theo, fare entrare Fofana e spostare Musah terzino a sinistra, così come poteva togliere chiunque, ma doveva tenere Gimenez.

Il Milan di Ibra e Conceicao ha buttato via la qualificazione, non ci sono se e non ci sono ma, poi possiamo trovare delle giustificazioni, possiamo trovare delle cose positive, ma il dato è che il Milan è più forte del Feyenoord e doveva qualificarsi agli ottavi, ma il Milan di Conceicao in questa Champions, ha commesso tutta una serie di errori imperdonabili, il rosso di Theo, l’errore di Maignan e la sconfitta di Zagabria con l’espulsione di Musah.

Al di là dell’espulsione però, Theo in quest’ultimo periodo è stato indecente (i capelli rosa) e antisportivo, già da inizio stagione abbiamo visto un giocatore abulico, cosa che per me non c’entra niente con gli allenatori, è una questione strettamente legata al contratto, nel senso che vuole andare via, rinnova o no, quindi non gioca più con quella voglia e vuole farsi disprezzare.

Non per nulla il Milan a gennaio lo aveva ceduto al Como, ma non mi stupisce questo, quello che mi stupisce è che non abbiano mai pensato seriamente ad un suo sostituto, né negli anni scorsi (una sana concorrenza gli avrebbe fatto bene) e né quest’anno, la simulazione Theo lo fa da sempre e nessuno gli ha mai detto niente, un campione della sua levatura, queste cose non le fa e poi mentre prima non sapeva difendere, adesso a difendere non ci pensa nemmeno, torna indietro perché non può farne a meno, ma non si impegna.

Da un anno e mezzo non è il Theo che abbiamo imparato a conoscere, qualche panchina gli farebbe bene per schiarirgli le idee, ma poi va a finire come con Fonseca? A parte che Conceicao non si può permettere di escluderlo, perché non ha con chi sostituirlo, dato per scontato che le strade tra Theo e il Milan si devono dividere oramai, penso che sia appropriato che il difensore pensasse a cambiare testa, per questo ultimo scorcio di stagione.

Vi sembrerà strano, ma io per certi versi scuso Conceicao e sempre per certi versi scuso Ibrahimovic, poi vi spiego, ma non scuso e do tutta la responsabilità alla società e in primis al comandante, al proprietario, perché le politiche della società sono dettate da lui, su consiglio e avallo di Furlani, che poi li realizza con la complicità e la compiacenza di Ibra e Moncada, questo è il punto focale, il peccato originale.

Quindi, se in alto non sanno, non capiscono e/o non vogliono capire come si gestisce una società di calcio, al di là dell’aspetto economico, dove sono sicuramente bravi, possiamo dare tutte le colpe a chi vogliamo, ma gli errori si ripeteranno sempre, gli stessi e all’infinito, ora vi spiego il perché assolvo in parte e per certi versi Ibra e Conceicao, il primo perché è responsabile effettivo dal 1° gennaio 2025 in poi, da quando è tornato dal faccia a faccia con Cardinale.

Conceicao per lo stesso motivo, perché con Ibra si sono imbarcati in un progetto già iniziato male, forse orrendamente male e oggettivamente hanno avuto poco tempo a disposizione, per rimescolare al meglio una situazione già difficile, vero è che in Champions eravamo praticamente passati, ma a Zagabria la squadra c’è arrivata con gli uomini contati e con uno scellerato Musah, pure per le altre partite Conceicao è stato quasi sempre obbligato nelle scelte, anche se hanno comunque molta responsabilità entrambi.

Io per il prossimo anno non confermerei nessuno dei due, nessuno dei due mi hanno fatto vedere di avere capacità oltre la media e per tanto non rischierei un altro “errore”, Ibrahimovic ha detto che Cardinale ti permette di lavorare, così come gli ha permesso di provare a dicembre e ha aggiunto, ma vuole i risultati e i risultati non ci sono, li potrebbe salvare entrambi solo il quarto posto, ma a me sembra una dolce chimera.

Perché la responsabilità piena di Cardinale e Furlani, perché hanno avuto l’arroganza di pensare di potere essere bravi anche in una cosa che non conoscono, perché hanno mandato via Maldini e Massara senza prendere un’altra figura competente nel ruolo e non serve quando le cose vanno male, dire che il Milan sta cercando un DS, perché comprano giocatori scarsi e sconosciuti per ricavare plus valenze e perché: non ascoltano, sono presuntuosi e si affidano ai (a un) procuratori.

Persone che hanno interessi diversi dai loro e lontani dal calcio, se non come business personale, dall'oggi al domani non ci si inventa dirigenti, per fare il direttore bisogna avere conoscenza della materia, la giusta esperienza per poter gestire le cose e DS non ci si inventa, una società non può consentire, che prima di una partita di Champions importantissima, l’allenatore lasci la squadra per presenziare a un funerale, se pur importantissimo. 

mercoledì 19 febbraio 2025

Fallimento totale Milan e stupidaggine di Theo.

 

Il Milan ha fallito lungo tutta la linea, il progetto Ibra-Conceicao è franato fragorosamente e c’è ancora chi dice: “Il Milan ora non puoi fallire l'obiettivo quarto posto”, certo, insieme alla coppa Italia, è l’ultimo obiettivo importante che gli rimane per salvare una stagione fallimentare, dopo essere stato eliminato da una Champions con gli ottavi in tasca.

Ci mancherebbe che adesso non si concentrasse sul campionato, ma centrare a tutti i costi un posto nelle prime quattro, scordiamocelo, il buongiorno si vede dal mattino, una squadra che perde a Zagabria e non vince almeno uno dei due play off, non ha dimostrato di avere i requisiti necessari, per stare dalla parte sinistra della classifica, figuriamo il quarto posto.

I prossimi 10 giorni saranno cruciali, ma non per il Milan, per il Torino e il Bologna che potranno recuperare punti in classifica e poi magari i rossoneri romperanno le palle alla Lazio, è vero che è un trittico di gare decisivo, ma se anche le dovesse vincere tutte e tre, potrebbe recuperare 2/3 punti alle squadre che stanno davanti e poi?

Attualmente siamo a 5 punti dal quarto posto ma con una gara in meno, potrebbe pure finire che magari poi le perdiamo tutte e tre, questa è la classifica attuale per le prime 9 posizioni: Napoli 56; Inter 54; Atalanta 51; Juventus e Lazio 46; Fiorentina 42; Milan e Bologna 41; Roma 37 e la vedo dura, rientrare tra le prime sei.

Il Milan ha mandato in fumo 11 milioni per la mancata qualificazione agli ottavi, più 6 milioni circa dell'incasso della partita casalinga degli ottavi, tanto ci costa l’irresponsabile follia di Theo Hernandez, che prende due gialli inutili, ma il “volto” di questo Milan fallimentare, non ha solo i tratti somatici del francese, Conceicao (un’altra parte di questo volto) si difende e per certi versi non gli si può dare torto, ma solo per certi versi.

È vero che è arrivato un mese e mezzo fa, che in questo mese e mezzo non ha potuto lavorare come avrebbe voluto, ma lui allena professionisti, atleticamente preparati, tecnicamente dotati e tatticamente formati, però devono essere messi bene in campo e guidati altrettanto bene, è normale poi che si facciano paragoni con altri allenatori, perché sarebbe stato lui il primo a farli, se le cose fossero andate bene e comunque, in conferenza stampa non ha disdegnato paragoni.

“Abbiamo vinto l'unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15”, io anche se sono un allenatore dilettante, conosco le dinamiche del calcio, tante volte anch’io sono stato chiamato a sostituire allenatori in corsa, intanto devi dare per scontato il lavoro (atletico) di chi ti ha preceduto e poi lo correggi piano, piano.

I giocatori sanno calciare (non devi stare a perdere tempo con il muro) e soprattutto conoscono come si fanno: il fuorigioco, le diagonali, le sovrapposizioni ecc, quindi, qual è il problema? Li devi rassicurare e migliorare gli automatismi già esistenti, non devi sconvolgere nulla, quando arrivi c’è tanto da lavorare, ma dopo un mese e mezzo, con Felix, Gimenez e tutti gli altri (che possono giocare da soli), il lavoro è diminuito e la squadra deve avere una sua “fisionomia”.

L'atmosfera qui al Milan non è la migliore e l'espulsione lo dimostra”, ma proprio questo è il compito di chi subentra “rassicurare”, disinfettare l’ambiente (oltre a Calabria via anche Theo e Leao), fare cose semplici ed efficaci, lavorare sui giocatori a livello mentale, sulla concentrazione, sull’applicazione, non si possono prendere tutte queste espulsioni.

E non si può, in un momento difficile come questo, andare ai concerti e dipingersi i capelli di rosa, vuol dire che i giocatori non hanno capito niente, sicuramente non è facile, ma se dopo un mese e mezzo, i tuoi giocatori continuano a fare queste minchiate, vuol dire che hai fallito, senza se e senza ma, per non parlare dell’equilibrio tattico.

L’eliminazione è anche il volto di Theo, è anche l'espulsione, vedete, io in uno spareggio “rovente” per salire di categoria, non ho nemmeno convocato il mio esterno titolare (un po' fumantino), proprio per evitare che potesse succedere che ci lasciasse in dieci, in un momento importate, l’espulsione di Theo Hernandez è stata molto pesante, perché il Milan stava dominando e poi è cambiata la partita.

Theo è così passivo da tanto tempo, da moltissime partite, non gioca più con quella scioltezza e naturalezza che lo contraddistingueva da tempo e il Milan sulla fascia non ha ancora fatto niente, rosso a Musah a Zagabria, rosso a Tomori a Empoli, rosso a Theo a San Siro, tutti errori di testa, che non si possono concepire per dei giocatori che prendono tanti soldi e che non possono essere da Milan.

Per motivi diversi io metterei sul mercato, sia Musah che Theo, adesso non c’è più la lista Champions e spero che Bondo e Jimenez possono giocare, vincere la Coppa Italia e entrare tra le prime quattro, è quello che può salvare la stagione, ma ammesso che questo accada, per me, non salva Conceicao (è stato preso per altro), non salva la dirigenza tutta (troppi fallimenti) e non salva la proprietà, da un progetto triennale miseramente fallito.