Appena iniziata la partita tra Bologna e Milan, dal settore dello stadio che ospitava i tifosi milanisti, è partito subito il coro di protesta contro la proprietà: "Cardinale devi vendere, vattene, vattene" e prima di commentare quanto è accaduto nei fatti, riporto alcune righe, che danno il senso del malessere rossonero e più che il voto, per la squadra e la società, danno il giudizio di questi ultimi otto mesi, che poi non è distante dal giudizio del Milan in quanto tale, dall’estate post scudetto a oggi.
Prima dei voti dei singoli
giocatori, è giusto che questa sera, dove la stagione 2024-25 del Milan si
svuota di ogni significato (da domenica vedrete come si svuoterà anche San
Siro…), è giusto dare un voto al Milan nella sua complessità, perché questo disastro
è partito a giugno scorso e ha pervaso tutto e tutti.
MILAN 2: siete
tutti responsabili: proprietà, dirigenza, allenatore e giocatori. Al 27 di
febbraio, si è spenta la fiamma di ogni entusiasmo, di ogni illusoria speranza
che potesse dare un senso a una situazione globale già complicatissima. Al
termine di Milan-Parma 1-1 della stagione 1997-98, la Curva Sud espose uno
striscione emblematico che recitava: “E ora rimanete soli con la vostra
vergogna”. Mai tale pensiero risuona funesto e attuale. E pensare che questa
partita, con una gestione politica in Lega diversa, si sarebbe potuta
giocare in condizioni favorevoli al Milan...
Entriamo nel
vivo della questione, mancano dodici partite alla fine del campionato e
nonostante tutto, bisogna continuare a dare un senso a questa stagione, intanto
la Champions per il prossimo anno non c’è, se no io sono Napoleone, però
dobbiamo cercare almeno di non restare fuori dall'Europa e non intendo la
Conference, perché potremmo restare fuori anche da quella.
La sconfitta
contro il Bologna purtroppo non sarà l’ultima e il Milan rischia concretamente
di restare fuori da ogni competizione, perché la Roma è ormai a un passo e per
una squadra che non ha ancora individuato una formazione titolare, una sua
identità, un gioco, non si può pensare di potere rimontare, questo Milan
alterna formazioni
e moduli incomprensibili, ha un gioco inesistente, continua sorprendentemente ad escludere Pulisic dai
titolare, per questo Milan niente può essere possibile.
Dispiace, ma Conceicao
è sprofondato insieme alla sua squadra, perché è lui che non è riuscito a
trovare l’undici titolare, è lui che si ostina a privilegiare un 4-2-3-1 che
relega Rejinders in mediana, è lui che non riesce a dare un gioco propositivo
ed efficace alla squadra, è lui che continua a premiare Joao Felix (non
pervenuto) preferendolo a Pulisic ed è sempre la sua squadra che ha momenti di profondo
blackout.
La partita è stata
brutta, nervosa, un nervosismo per me ingiustificato, per quanto riguarda
almeno i giocatori del Milan e che considero un brutto segno, come non avere la
calma e lucidità necessaria, che si accompagna a grandi giocatori di una grande
squadra e che non gli avrebbero permesso di farsi tutte queste dormite, come il
2 a 1 nel finale, che ha permesso a Ndoye di toccare sotto misura da rimessa
laterale (forse non c’era).
Dall’altra
parte i rossoneri non hanno costruiscono quasi niente, a parte le due occasioni
di Musah e Fofana, tanto che il Bologna ci mette poco a pareggiare, appena 2
minuti nella ripresa e da una punizione corretta per Castro, dal polso di
Fabbian e giudicata regolare dal VAR, che lo ha valutato
come movimento congruo e il Bologna ha ripreso in mano il pallino del gioco, mentre
il Milan ha continuato a perdere quasi tutti i
contrasti.
Penso che perdere
quasi tutti i contrasti a centrocampo e non solo, sia anche una responsabilità
del tecnico, così come si sono fatti sorprendere da una rimessa laterale sul gol del 2 a 1, Jimenez è stato nervoso e scollegato dalla
partita, a testimonianza del basso livello di attenzione e concentrazione che c’è
in campo, anche questo credo che sia un disappunto per l’allenatore.
Conceicao è
stato confermato, così la società ha espresso l'intenzione di provare a
concludere la stagione nel “miglior modo possibile” con l’allenatore
portoghese, non rischia il
posto almeno fino alla Lazio, se poi dovesse finire molto male anche quella, credo
che si potrebbero (dovrebbero) aprire nuovi scenari, non tornerebbero Fonseca o
Pioli, non credo che possa arrivare un altro nuovo allenatore, se non un
traghettatore.
Le responsabilità di questo disastro sono di tutti (società, giocatori e allenatore), però in questo momento, l’unico che può essere sostituito con la speranza di portare qualche beneficio è l’allenatore, Conceicao si lamenta che non c'è rispetto per lui, ma intanto, se pur con un ottimo mercato invernale, le cose non sono cambiate per niente, anzi, per certi versi sono peggiorate, certo non essendo l’unico responsabile, nessuno gli chiede le dimissioni, ma come dice lui, se la società lo manda via, non può fare altro che fare le valigie e andarsene.