sabato 1 febbraio 2025

Le responsabilità sui giocatori e sulla società, che prova a rimediare.

 

Il peccato originale, oltre che nella responsabilità dei giocatori, che sono professionisti e dovrebbero comportarsi diversamente, sta principalmente nella società e ancora di più nella dirigenza, che questi calciatori li ha scelti e li ha assemblati, a parte che a un gruppo così “sbandato”, non puoi prendere un allenatore per sei mesi, perché viene percepito come un allenatore di scarsa fiducia e di passaggio.

Conceicao stesso ha l'affanno per i risultati e per dimostrare, magari andando fuori dalle righe, ma qui siamo in una situazione di “si salvi chi può”, dai giocatori, dalla dirigenza al tecnico, un tecnico che piaccia o no, deve fare il sergente di ferro per riprendersi lo spogliatoio e arrivare ai risultati, poi quando non arrivano, i giocatori non accettano più i toni “alti” e ti mollano, ma cosa deve fare l’allenatore? Assecondare l’anarchia? L’ammutinamento?

A quel punto l’allenatore si fa più rigido e le tensioni aumentano, dopo tre anni o due di questa situazione, in un momento delicatissimo per squadra, società e tecnico, io non starei a pesare tanto le parole, anche perché non conosciamo le dinamiche e tutti sappiamo, che molte cose non si dicono o si dicono a denti stretti, se la conferenza stampa è codificata, ovvero le domande e le risposte sono concordate non ci piace, se è naturale, dobbiamo trovarci quello che non c’è.

Piaccia o no, non si può giudicare un allenatore da qualche cosa che dice male, quando noi parliamo, non è come quando scriviamo, che possiamo cancellare e correggere la forma, un po' di comprensione, giudichiamo l’allenatore per quello che avrà fatto fra sei mesi, è al Milan da un mese, non riesce ad allenare la squadra, non ha i giocatori che servirebbero per il suo gioco e in più ha uno spogliatoio “bollente”.

Per me il peso delle responsabilità passa anche sui giocatori, perché dopo avere cambiato l’allenatore (non possono essere tutti scarsi) e la situazione non è cambiata, la società (dirigenza) è chiamata a rimediare in qualche modo, infatti è quello che sta succedendo in questi giorni, via i giocatori che non seguono il tecnico e dentro quei giocatori, che il tecnico ritiene adatti al suo gioco e così smonti pure l’alibi all’allenatore.

Conceicao ha commesso l’errore di pensare, che con la conquista della Supercoppa aveva cambiato la mentalità e la disponibilità dei giocatori e invece subito dopo è ripresa la solita altalenante stagione, ora la dirigenza sta rimescolando rischiosamente le carte, praticamente si tratta di una scommessa a metà stagione e poi, servirebbe anche un rimpasto in società, perché il proprietario non puoi pensare di andare avanti così, a scapito dei risultati sportivi.

Cardinale deve riflettere, che avere mandato via Maldini perché chiedeva più soldi per il mercato e averlo sostituto con Furlani, è come se non lo avesse sostituito il direttore tecnico e se dopo due anni le cose sono così, è chiaro che devi prendere dei dirigenti più competenti di mercato e che lavorino di più sul campo, ma li devi prendere, mi pare che Marotta o Sartori fanno il bene economico e sportivo dei loro club.

Credo che come succede per il cambio dell’allenatore, anche questo spostamento massiccio di giocatori (alla fine 2), fosse necessario per dare la scossa e anche se non è il momento migliore per farlo, credo che i responsabili di questo fallimento tecnico, oltre ai dirigenti siano alcuni giocatori, ben venga la rivoluzione, se serve a ricompattare l’ambiente e non per coprire gli errori con altri errori, Morata e Calabria, forse sono i capri espiatori e come spesso succede, pagano loro per tutti, ma francamente, Morata non è stato all’altezza delle aspettative e Calabria era fuori progetto già da prima che arrivasse Fonseca.

È chiaro che c’è più di un problema nella squadra rossonera, se la società si sta rimangiando le scelte fatte quest’estate e stanno cercando con grandi incognite e difficoltà a rimediare, io la considero una cosa positiva, ripeto, è il momento che non è il migliore e c’è poco tempo a disposizione per fare le cose per bene, però peggio di così … e poi, questo dovrebbe dire che intendono puntare su Conceicao anche il prossimo anno, se no non avrebbe senso fare una rivoluzione adesso.

Per quello che riguarda l’allenatore, Conceicao nei suoi 7 anni al Porto, ha vinto 2 scudetti, 3 coppe di Portogallo, 2 coppe di lega e 3 supercoppa portoghese, in più ha partecipato più volte alla Champions, non dico che si tratti di un top allenatore, ma se il Milan non vuole spendere soldi, dobbiamo farcelo piacere e credo che la dirigenza stia andando in questa direzione, perché al di là degli sfaceli dello spogliatoio rossonero, stanno facendo un mercato rivoluzionario, che non può essere fatto per un altro tecnico per giugno.

Morata va via e lascia spazio a Gimenez (finalmente), è giusto che chi non è contento di restare vada via, Calabria va al Bologna, a parte il litigio con Conceicao, già non faceva più parte del progetto ed è diventato la terza scelta dopo Walker ed Emerson Royal, giusto così, che vada, in uscita in attacco potrebbe anche esserci anche Okafor richiesto dal Tottenham, nel caso dovesse uscire lo svizzero, si creerebbe il posto per Joao Felix.

Il Milan sarebbe disposto anche a cedere Chukwueze, ma solo per una cessione a titolo definitivo e in presenza di un'offerta importante, da parte di una tra Real Sociedad e il Newcastle che sono interessati al calciatore, che ha una valutazione tra i 13 e i 18 milioni, mentre resta da capire la posizione di Loftus-Cheek e di Jovic, quest’ultimo come al solito ha rifiutato tutte le destinazioni e potrebbe finire fuori rosa come Origi.


I rossoneri resterebbero così in attacco solo (si fa per dire) con Pulisic, Abraham e Leao, con l’aggiunta di Gimenez ed eventualmente di Joao Felix,
anche se il Milan considera troppo alte le richieste del Chelsea per il prestito, Joao Felix sarebbe un’opportunità da cogliere in questo finale di mercato, Conceicao spinge per il portoghese, ma in questo momento le richieste del Chelsea per il prestito di sei mesi sono giudicate alte.

il Genoa ci sta provando per Hugo Cuenca, classe 2005 del Milan che quest'anno ha giocato con il Milan Futuro in Serie C, il paraguaiano in scadenza di contratto a giugno, non ha ancora trovato l'accordo per il rinnovare, il Genoa vorrebbe prenderlo già in questa sessione di mercato a zero, lasciando al Milan una percentuale importante sulla futura rivendita, Camarda resta, decisiva la volontà di Ibrahimovic di non lasciarlo partire, però adesso devono farlo giocare, i rossoneri inoltre, hanno trovato un accordo con il Tottenham per la cessione di Tomori per circa 30 milioni, ma il calciatore ha detto no.

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