Il peccato originale, oltre che nella responsabilità dei giocatori, che
sono professionisti e dovrebbero comportarsi diversamente, sta principalmente
nella società e ancora di più nella dirigenza, che questi calciatori li ha
scelti e li ha assemblati, a parte che a un gruppo così “sbandato”, non puoi
prendere un allenatore per sei mesi, perché viene percepito come un allenatore
di scarsa
fiducia e di passaggio.
Conceicao stesso ha l'affanno per i risultati e per dimostrare, magari andando
fuori dalle righe, ma qui siamo in una situazione di “si salvi chi può”, dai
giocatori, dalla dirigenza al tecnico, un tecnico che piaccia o no, deve fare
il sergente di ferro per riprendersi lo spogliatoio e arrivare ai risultati, poi
quando non arrivano, i giocatori non accettano più i toni “alti” e ti mollano,
ma cosa deve fare l’allenatore? Assecondare l’anarchia? L’ammutinamento?
A quel punto l’allenatore si fa più rigido e le tensioni aumentano, dopo
tre anni o due di questa situazione, in un momento delicatissimo per squadra,
società e tecnico, io non starei a pesare tanto le parole, anche perché non
conosciamo le dinamiche e tutti sappiamo, che molte cose non si dicono o si
dicono a denti stretti, se la conferenza stampa è codificata, ovvero le domande
e le risposte sono concordate non ci piace, se è naturale, dobbiamo trovarci
quello che non c’è.
Piaccia o no, non si può giudicare un allenatore da qualche cosa che dice
male, quando noi parliamo, non è come quando scriviamo, che possiamo cancellare
e correggere la forma, un po' di comprensione, giudichiamo l’allenatore per
quello che avrà fatto fra sei mesi, è al Milan da un mese, non riesce ad allenare
la squadra, non ha i giocatori che servirebbero per il suo gioco e in più ha
uno spogliatoio “bollente”.
Per me il peso delle responsabilità passa anche sui giocatori, perché dopo avere cambiato
l’allenatore (non possono
essere tutti scarsi) e la situazione non è cambiata, la società (dirigenza) è chiamata a rimediare in qualche modo, infatti è
quello che sta succedendo in questi giorni, via i giocatori che non seguono il
tecnico e dentro quei giocatori, che il tecnico ritiene adatti al suo gioco e
così smonti pure l’alibi all’allenatore.
Conceicao ha commesso l’errore di pensare, che con la conquista della Supercoppa aveva cambiato la mentalità e la disponibilità dei giocatori e invece subito dopo è ripresa la solita altalenante stagione, ora la dirigenza sta rimescolando rischiosamente le carte, praticamente si tratta di una scommessa a metà stagione e poi, servirebbe anche un rimpasto in società, perché il proprietario non puoi pensare di andare avanti così, a scapito dei risultati sportivi.
Cardinale deve riflettere, che avere mandato via Maldini perché chiedeva
più soldi per il mercato e averlo sostituto con Furlani, è come se non lo
avesse sostituito il direttore tecnico e se dopo due anni le cose sono così, è
chiaro che devi prendere dei dirigenti più competenti di mercato e che lavorino
di più sul campo, ma li devi prendere, mi pare che Marotta o Sartori fanno il
bene economico e sportivo dei loro club.
Credo che come succede per il cambio
dell’allenatore, anche questo spostamento massiccio di giocatori (alla fine 2),
fosse necessario per dare la scossa e anche se non è il momento migliore per
farlo, credo che i responsabili di questo fallimento tecnico, oltre ai
dirigenti siano alcuni giocatori, ben venga la rivoluzione, se serve a ricompattare l’ambiente e non
per coprire gli errori con altri errori, Morata e Calabria, forse sono i capri
espiatori e come spesso succede, pagano loro per tutti, ma francamente, Morata non
è stato all’altezza delle aspettative e Calabria era fuori progetto già da
prima che arrivasse Fonseca.
È chiaro che c’è più di un problema nella squadra
rossonera, se la società si sta rimangiando le scelte fatte quest’estate e
stanno cercando con grandi incognite e difficoltà a rimediare, io la considero una
cosa positiva, ripeto, è il momento che non è il migliore e c’è poco tempo a
disposizione per fare le cose per bene, però peggio di così … e poi, questo
dovrebbe dire che intendono puntare su Conceicao anche il prossimo anno, se no
non avrebbe senso fare una rivoluzione adesso.
Per quello che riguarda l’allenatore, Conceicao nei
suoi 7 anni al Porto, ha vinto 2 scudetti, 3 coppe di Portogallo, 2 coppe di
lega e 3 supercoppa portoghese, in più ha partecipato più volte alla Champions,
non dico che si tratti di un top allenatore, ma se il Milan non vuole spendere
soldi, dobbiamo farcelo piacere e credo che la dirigenza stia andando in questa
direzione, perché al di là degli sfaceli dello spogliatoio rossonero, stanno
facendo un mercato rivoluzionario, che non può essere fatto per un altro
tecnico per giugno.
Morata va via e lascia spazio a Gimenez (finalmente), è
giusto che chi non è contento di restare vada via, Calabria va al
Bologna, a parte il litigio con Conceicao, già non faceva più parte del
progetto ed è diventato la terza scelta dopo Walker ed Emerson Royal, giusto così, che vada, in uscita in attacco potrebbe
anche esserci anche Okafor richiesto dal Tottenham, nel caso dovesse uscire lo svizzero, si creerebbe il
posto per Joao Felix.
Il Milan sarebbe disposto anche a cedere Chukwueze, ma solo per
una cessione a titolo definitivo e in presenza di un'offerta importante,
da parte di una tra Real Sociedad e il Newcastle che sono interessati al calciatore, che ha una
valutazione tra i 13 e i 18 milioni, mentre resta da capire la posizione
di Loftus-Cheek e di Jovic, quest’ultimo come al solito ha rifiutato tutte le
destinazioni e potrebbe finire fuori rosa come Origi.
I rossoneri resterebbero così in attacco solo (si fa per dire) con Pulisic,
Abraham e Leao, con l’aggiunta di Gimenez ed
eventualmente di Joao Felix, anche se il Milan considera troppo alte le
richieste del Chelsea per il prestito, Joao Felix sarebbe un’opportunità
da cogliere in questo finale di mercato, Conceicao spinge per il portoghese, ma
in questo momento le richieste del Chelsea per il prestito di
sei mesi sono giudicate alte.
il Genoa ci sta provando per Hugo Cuenca, classe 2005 del Milan che
quest'anno ha giocato con il Milan Futuro in Serie C, il paraguaiano in
scadenza di contratto a giugno, non ha ancora trovato l'accordo per il
rinnovare, il Genoa vorrebbe prenderlo già in questa sessione di mercato
a zero, lasciando al Milan una percentuale importante sulla futura
rivendita, Camarda resta, decisiva la volontà di Ibrahimovic di non lasciarlo partire,
però adesso devono farlo giocare, i rossoneri inoltre, hanno trovato un accordo con il Tottenham per
la cessione di Tomori per circa 30 milioni, ma il calciatore ha detto no.
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