lunedì 3 febbraio 2025

Tanto rumore per nulla.

 

Dopo Zagabria si è gridato allo scandalo, all’epurazione voluta da Conceicao, che stava mandando tutti via, che la dirigenza stava facendo un’avventata rivoluzione di gennaio, di giocatori trattati come pacchi postati e per finire il grande interrogativo: “Ma con chi giocherà il Milan il Derby?”, tanto che molti giornalisti si sono offerti di giocare, per permettere al Milan di arrivare a 11, alla fine mancava solo Morata per essere stato ceduto e Fofana per squalifica.

Tutti a dire che il Milan ne avrebbe preso 7 e invece con un po' di fortuna si è portato a casa anche un punto, un punto e potevano essere tre, quelli sicuramente non li avremmo meritati, ma il Milan tipo Juventus nonostante tutto non c’è stato, Milan e Inter hanno dato vita ad un derby non bellissimo, ma è stata una partita combattuta, sentita, vissuta fino alla fine, pali, gol annullati e per me il pareggio è giusto.

Va sottolineato che prima della gara, in pochi avrebbero scommesso su questo risultato, ma anche con Morata in campo, merito dei giocatori e del carattere che ci hanno messo, perché è stato un Milan che ha retto mentalmente per tutto l'arco dei 100 minuti e in netta contrapposizione con quello svogliato e superficiale di pochi giorni prima visto a Zagabria.

Non è guarito, non è all’altezza dell’Inter che è fortissima, ma adesso bisogna vedere, se è capace di continuare a lottare come una squadra, a mantenere questo spirito, questa mentalità combattiva in ogni partita, poi la qualità dovrebbe arrivare, quando riusciranno ad allenarsi meglio di adesso, la squadra si è dimostrata sorprendentemente compatta, solo che il Milan ha arretrato troppo, bisognava pressare più alti e stare meno indietro.

Questo è un problema di predisposizione e forma fisica, tant’è che alla fine fisicamente non hanno retto e li hanno lasciati giocare, a quel punto dovevano essere più calmi, più tranquilli nel possesso palla, ma a parte il risultato, resta una prestazione di grande carattere e sacrificio, il Milan non ha giocato molto bene con la palla, perché ci sono state alcune opportunità nelle ripartenze, gestite male e che si potevamo controllare meglio con il gioco e a livello mentale.

Non si è vista una squadra, che è scesa in campo con sufficienza psicologica, quella che solitamente l’ha portata quasi sempre a sottovalutare l’avversario, questa è una cosa che dura ormai da tre anni, da dopo lo scudetto ed è una cosa che bisogna eliminare e creare una nuova mentalità vincente, vedremo contro la Roma in coppa Italia cosa succede.

Il problema è però, che il Milan giocherà ancora ogni tre giorni e questo impedirà a Conceicao di poter lavorare in maniera continuativa sulla sua squadra, dei tre giorni tra una partita e l’altra, due giorni sono occupati da allenamenti di scarico, rifiniture e viaggio, i calciatori potranno dedicare agli allenamenti tattici (atleticamente solo palestra) solo un giorno e devono essere tutti disponibili. 

Conceicao sta cercando di ottenere il massimo possibile, ma avrebbe bisogno di più tempo per lavorare sul campo e dare alla squadra un’impronta più precisa, con l’Inter è riuscito a preparare bene la partita, ma una partita con la squadra compatta e pronta a colpire in contropiede, in questo momento e in queste condizioni, non si può lavorare su una squadra “dominante”.

Non è questione di filosofia, di idee più o meno all’avanguardia, con gli uomini che ha a disposizione (meno male che qualcuno lo stanno cambiando) e con il poco tempo che ha per lavorare, questo probabilmente è il massimo che può ottenere, senza badare se poi il mister dice cazzate, come si è visto, alla fine non sono state delle scelte drastiche, sono state fatte scelte per migliorare la situazione, il problema del terzino destro evidenziato quest’estate c’era e hanno preso Walker.

Sfido chiunque a dirmi che era felice di avere Emerson Royal terzino destro, il Milan è stato sfortunato, ma i dirigenti e Conceicao hanno fatto pure una grossa cazzata, a farlo giocare prima di venderlo, non si sarebbe infortunato, l’avremmo venduto, avremmo messo in cassa una decina di milioni, ci saremmo tenuti Calabria fino a fine stagione e avremmo comunque colto l’opportunità di prendere Walker.

Il terzino inglese ha fatto un primo tempo ordinato, ha tenuto bene Dimarco, al momento non mi è sembrato pronto per qualche sortita offensiva e poi comunque non ha fatto sbavature di alcun tipo, specie nel finale dove la tensione era alle stelle, del resto dall’altra parte l’Inter aveva 5 calciatori più grandi di lui: Sommer 35 anni; Acerbi 36 anni; Darmian 34 anni; Mkhitarjan 35 anni e Arnautovic 35 anni.

Cinque calciatori nella squadra più forte d’Italia e tra le più forti in Europa, che ha dovuto vendere i giovani migliori per finanziarsi, è chiaro che se le cose al Milan non vanno bene, devi trovare delle soluzioni per provare a cambiare, adesso vediamo quanto e se saremo riusciti a migliorare anche nei gol e nell’apporto alla squadra, che darà Gimenez al posto di Morata.

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