Dopo Zagabria si è gridato allo scandalo, all’epurazione voluta da
Conceicao, che stava mandando tutti via, che la dirigenza stava facendo
un’avventata rivoluzione di gennaio, di giocatori trattati come pacchi postati
e per finire il grande interrogativo: “Ma con chi giocherà il Milan il Derby?”,
tanto che molti giornalisti si sono offerti di giocare, per permettere al Milan
di arrivare a 11, alla fine mancava solo Morata per essere stato ceduto e
Fofana per squalifica.
Tutti a dire che il Milan ne avrebbe preso 7 e invece con un po' di fortuna
si è portato a casa anche un punto, un punto e potevano essere tre, quelli sicuramente
non li avremmo meritati, ma il Milan tipo Juventus nonostante tutto non c’è
stato, Milan e Inter hanno dato vita ad un derby non bellissimo, ma è stata una
partita combattuta, sentita, vissuta fino alla fine, pali, gol annullati e per
me il pareggio è giusto.
Va sottolineato che prima della gara, in
pochi avrebbero scommesso su questo risultato, ma anche con Morata in campo, merito
dei giocatori e del carattere che ci hanno messo, perché è stato un Milan che
ha retto mentalmente per tutto l'arco dei 100 minuti e in netta
contrapposizione con quello svogliato e superficiale di pochi giorni prima
visto a Zagabria.
Non è guarito, non è all’altezza dell’Inter che è
fortissima, ma adesso bisogna vedere, se è capace di continuare a lottare come
una squadra, a mantenere questo spirito, questa mentalità combattiva in ogni
partita, poi la qualità dovrebbe arrivare, quando riusciranno ad allenarsi
meglio di adesso, la squadra si è dimostrata sorprendentemente compatta, solo
che il Milan ha arretrato troppo, bisognava pressare più alti e stare meno indietro.
Questo è un
problema di predisposizione e forma fisica, tant’è che alla fine fisicamente
non hanno retto e li hanno lasciati giocare, a quel punto dovevano essere più calmi, più tranquilli
nel possesso palla, ma a parte il risultato, resta una prestazione di grande carattere e
sacrificio, il Milan non ha giocato molto bene con la palla, perché ci sono
state alcune opportunità nelle ripartenze, gestite male e che si potevamo
controllare meglio con il gioco e a livello mentale.
Non si è vista una squadra, che è scesa in campo con sufficienza
psicologica, quella che solitamente l’ha portata quasi sempre a sottovalutare
l’avversario, questa è una cosa che dura ormai da tre anni, da dopo lo scudetto
ed è una cosa che bisogna eliminare e creare una nuova mentalità vincente,
vedremo contro la Roma in coppa Italia cosa succede.
Il problema è però, che il Milan giocherà ancora ogni tre giorni e questo
impedirà a Conceicao di poter lavorare in maniera continuativa sulla sua
squadra, dei tre giorni tra una partita e l’altra, due giorni sono occupati da
allenamenti di scarico, rifiniture e viaggio, i calciatori potranno dedicare
agli allenamenti tattici (atleticamente solo palestra) solo un giorno e devono
essere tutti disponibili.
Conceicao sta cercando di ottenere il massimo possibile, ma avrebbe bisogno di più tempo per lavorare sul campo e dare alla squadra un’impronta più precisa, con l’Inter è riuscito a preparare bene la partita, ma una partita con la squadra compatta e pronta a colpire in contropiede, in questo momento e in queste condizioni, non si può lavorare su una squadra “dominante”.
Non è questione di filosofia, di idee più o meno all’avanguardia, con gli
uomini che ha a disposizione (meno male che qualcuno lo stanno cambiando) e con
il poco tempo che ha per lavorare, questo probabilmente è il massimo che può
ottenere, senza badare se poi il mister dice cazzate, come si è visto, alla
fine non sono state delle scelte drastiche, sono state fatte scelte per
migliorare la situazione, il problema del terzino destro evidenziato
quest’estate c’era e hanno preso Walker.
Sfido chiunque a dirmi che era felice di avere Emerson Royal terzino
destro, il Milan è stato sfortunato, ma i dirigenti e Conceicao hanno fatto pure
una grossa cazzata, a farlo giocare prima di venderlo, non si sarebbe
infortunato, l’avremmo venduto, avremmo messo in cassa una decina di milioni,
ci saremmo tenuti Calabria fino a fine stagione e avremmo comunque colto
l’opportunità di prendere Walker.
Il terzino inglese ha fatto un primo tempo ordinato, ha tenuto bene
Dimarco, al momento non mi è sembrato pronto per qualche sortita offensiva e
poi comunque non ha fatto sbavature di alcun tipo, specie nel finale dove la
tensione era alle stelle, del resto dall’altra parte l’Inter aveva 5 calciatori
più grandi di lui: Sommer 35
anni; Acerbi
36 anni; Darmian 34 anni; Mkhitarjan 35 anni e Arnautovic 35 anni.
Cinque calciatori nella squadra più forte d’Italia e tra le più forti in
Europa, che ha dovuto vendere i giovani migliori per finanziarsi, è chiaro che se
le cose al Milan non vanno bene, devi trovare delle soluzioni per provare a cambiare,
adesso vediamo quanto e se saremo riusciti a migliorare anche nei gol e
nell’apporto alla squadra, che darà Gimenez al posto di Morata.
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