venerdì 24 aprile 2020

Anche il Napoli su Ricci.


Tornando al discorso dell’altra volta e continuando quello del post scorso, Ricci è diventato un obiettivo del Napoli per la prossima stagione, ma se ha appena preso a gennaio Demme? È chiaro che se l’Inter prende Tonali per fare la riserva a Brozovic, il Napoli prende Ricci per fare la riserva a Demme, il Milan per forza di cose deve andare su Vranckx e non importa se non lo conosce nessuno, perché è rimasto solo lui.
Forse al Milan però qualcuno ha capito che il progetto giovani così non si può fare e in considerazione che il FPF come ha detto Ceferin, è destinato a diventare molto meno rigoroso rispetto alla versione originale, a quanto pare per il prossimo mercato Elliott apre anche agli over 25, chiaramente tutto in funzione del rapporto qualità-prezzo del cartellino, ma soprattutto dell’ingaggio.
Sempre in ottica mercato e Elliott, il fondo in vista del corona virus e per via di una sua intuizione, ha ricavato nei conti del primo trimestre un bel gruzzolo, cosa che gli ha consentito di limitare le perdite e di avere un consistente paracadute, ora, se la stessa cosa si replicasse nel Milan, questo momento di crisi sarebbe il momento migliore per compiere investimenti importanti nella società, per attrezzare la squadra di un organico migliore, dato che i prezzi dei cartellini saranno al ribasso, qui diventano importanti le indicazioni dell’area tecnica.
In un modo (economico) e nell’altro (tecnico), questo potrebbe essere l’anno giusto per la svolta, Rangnick è l’uomo che la proprietà ha scelto per il rilancio sportivo del Milan e che a distanza di trent’anni, ripropone il “Pressing” aggressivo di Sacchi, quel gioco innovativo che non è mai passato di moda e che solo in pochi sono riusciti a tenerlo al passo con i tempi, un calcio aggressivo e rapido, capace di sovvertire velocemente l’azione da difensiva in offensiva, perfettamente rappresentato negli anni dal Barcellona e ora dal Liverpool di Klopp.
Quindi dovremmo tornare a vedere un calcio coinvolgente e divertente (Klopp è tra gli allievi calcistici del “professor” Rangnick), fatto di pressing, velocità e rapidità di esecuzione e di pensiero, caratteristiche che contraddistinguono il calcio fulmineo e verticale del Lipsia, in realtà i giovani oltre ad essere un risparmio economico, sono quelli più adatti (fame di mettersi in luce) ad un gioco dispendioso e di sacrificio (Zeman docet).
Linea verde, rapida e promettente, selezionata attentamente per interpretare sia il 4-4-2 che il 4-3-3, con ripartenze fulmine sulle corsie esterne, che proprio sulle fasce trova la base del suo calcio efficace e divertente, come Sacchi con la catena di destra affidata a Tassotti e Colombo e quella di sinistra a Maldini e Evani (mentre scrivo una lacrima mi solca la guancia, anche perché questo è il mio calcio).
Certo l’Italia non è terreno fertile per i tecnici stranieri, più che fallito diciamo che non sono riusciti ad imporsi, gente come Terim, Tabarez e Luis Enrique, giusto per citarne qualcuno, ma sono arrivati in Italia relativamente giovani, Rangnick arriverebbe con un’età più matura e più esperto, è vero che il tifoso rossonero è esigente, ma è altrettanto vero che ha pazienza, capisce quando si sta costruendo qualcosa e poi è abituato a ricominciare anche dalla serie B.
Al momento ci sono tante incognite date dalla situazione, già il licenziamento di Boban è stato devastante, mettere in piazza altre questioni non mi sembra proprio il caso, però moltissime cose dipendono dalla permanenza o meno di Maldini, paradossalmente come dice qualcuno, i due casi più importanti Donnarumma e Ibra, dipendono proprio dalla sua permanenza, entrambi resterebbero e con ingaggi contenuti, perché avrebbero rassicurazioni su un progetto in essere.
Tutti legati tra di loro (Romagnoli compreso) dai programmi e dalle ambizioni della società, so per certo che la proprietà non vuole vendere, che specialmente su Donnarumma imposta il suo programma di rilancio, ma i parziali fallimenti recenti non gli hanno dato molte soluzioni, i soldi nel bene e nel male la proprietà li ha spesi, ma non sono stati spesi come pensavano, specialmente con Piatek, Leao e Paquetà e poi anche i ruoli dirigenziali non sono mai stati chiari e definiti. 
Maldini vuole restare, ma vuole capire in maniera netta e precisa con quale ruolo e con quali mansioni, quali sarebbero i suoi poteri e i suoi limiti decisionali, non credo che la scelta di Ragnick come tecnico al momento sia ostativa, ma solo se il tedesco si limita a fare il tecnico, pur dando alcune linee guida di mercato, Ibra ha bisogno di essere protagonista di un progetto più o meno importante, se no si scogliona e la permanenza di Maldini è garanzia di progetto.
Per Donnarumma non è una questione di soldi (per Raiola si), lui vorrebbe restare in un Milan in veloce e continua crescita, a queste condizioni trova l’accordo e Elliott non è interessato a venderlo, per Gigio l’attaccamento al Milan, il sogno di vincere con questa maglia, sentirsi al centro del futuro, valgono più di ogni vagonata di soldi, ma questo progetto si deve almeno intravedere, stessa cosa per Romagnoli. 
Con Donnarumma, Ibra, Romagnoli, Rebic, Theo Hernandez e Bennacer, forse anche Tonali si farebbe guidare dal cuore e a quel punto i soldi da spendere sul mercato sarebbero molto meno e possono essere ancora di meno, se si risolvono alcune scadenze come quella di Ibrahimovic, per me fondamentale per avviare un nuovo progetto, Kjaer è l’esperienza anche in panchina e Begovic potrebbe essere il giusto secondo portiere. 

Nessun commento:

Posta un commento