Lo scambio di prestiti biennali tra André
Silva e Rebic, potrebbe già da questa estate diventare uno scambio di cessioni
definitive, il portoghese ha iniziato alla grande e dopo un periodo di
flessione è tornato a segnare con regolarità, il croato dopo una prima parte di
campionato misteriosa, è esploso ed è diventato uno dei punti fermi del Milan, André
Silva non nasconde la sua volontà di restare all'Eintracht e anche Rebic non
vuole cambiare squadra.
I due calciatori quindi potrebbero quanto
prima restare a titolo definitivo nelle società in cui si trovano, ci
guadagnerebbero i due giocatori e anche il Milan in particolare, perché non
dovrebbe svenarsi per tenersi Rebic e potrebbe destinare altrove le risorse
economiche (25 milioni), una situazione che va
valutata attentamente da Gazidis e da chi avrà in mano il progetto tecnico.
In questo mercato il
Milan cercherà un difensore da affiancare a Romagnoli e che possa anche giocare
a destra, sono tanti i nomi nel mirino, dal 23enne Alderete del Basilea al
23enne Koch del Frisburgo, passando per il 21enne N'Dicka dell'Eintracht, ma i
più attenzionati sono: il 23enne Christensen centrale danese del Chelsea e il
21enne Ajer del Celtic, al centro della difesa però potrebbe anche essere
riscattato Kjaer, ma il terzino destro è uno dei ruoli dove il Milan ha sofferto di più.
Per
questo il Milan sta valutando il laterale Emerson del Barcellona (costo 20
milioni) e Simakan,
francese classe 2000 dello Strasburgo, con cui a quanto pare si sono già stati
un paio di contatti, il 19enne francese può giocare sia da centrale che da
terzino destro e il valore del cartellino si aggira sopra i dieci milioni,
capisco lo stupore nel leggere tutti questi nomi di giovanissimi sconosciuti,
ma sui giocatori veri, quelli buoni, ci arrivano sempre gli altri.
Tornando a
Donnarumma e più precisamente al suo probabile sostituto Musso, il direttore
dell’area tecnica dell’Udinese Marino, ha fatto sapere che il portiere ha un
costo alto e ti pareva, non si capisce perché il prezzo di Gigio scende
inesorabilmente, mentre quello degli altri portieri sale, finirà che venderemo Donnarumma
e aggiungeremo pure un conguaglio per prendere Musso.
Il calcio è impazzito,
non è servito nemmeno il virus a cambiargli la testa, sarà per questo che il 23enne
portiere polacco della Fiorentina Dragowski, è diventato un nuovo obiettivo
del Milan, uno che in questa stagione ha confermato quanto di buono aveva messo
in mostra ad Empoli.
Ibra è ancora in Svezia ad allenarsi
con l'Hammarby, ma ha fatto arrivare segnali al Milan di voler giocare ancora e
il più a lungo possibile, è innamorato del Milan e vorrebbe continuare a giocarci
ed è molto combattuto a causa del cambio della dirigenza, i suoi dubbi sono nel
programma, perché il suo desiderio è quello di fare un’altra stagione con il
Milan e portarlo in Champions, il fatto che si senta continuamente con Maldini
fa ben sperare.
Gilardino ha parlato di
Ibrahimovic, della sua straordinarietà, del suo impatto nello spogliatoio e
anche per lui, sarebbe il caso di tenerlo anche l’anno prossimo, proponendo in
caso di sua sostituzione Dzeko che non rinnoverà con la Roma, sicuramente è uno
attaccante ancora importante, ma anche lui è fuori budget e fuori età, per
quelli che sono i dettami della società.
Tornano invece di
attualità anche per le difficoltà di arrivare a Werner, Luka Jović 23enne attaccante
croato sempre più lontano dal Real Madrid e
il 27enne Thauvin
del Marsiglia,
in giocatore in scadenza il 30 giugno 2021, dopo l’infortunio vuole rilanciarsi
in una nuova squadra, su di lui c’è anche la Roma
e le resistenze dell’OM nonostante i rapporti tesi con il calciatore la
direzione del Marsiglia.
Maldini continua ad avere contatti
fittissimi con Zlatan e non credo che si tratti solo per invogliarlo a finire
con lui la stagione e poi lasciare insieme, io credo che a Maldini sia stata
spiegata la questione Boban e che sia stato chiesto di restare per occuparsi
del mercato con Almstrad, su quelle che saranno le segnalazioni fatte da
Moncada e le indicazioni di Rangnick, che sarà l’allenatore.
Il momento è delicato per tutta una serie
di fattori, non ultimo quello di allestire in un battibaleno la prossima
stagione fissata come quella della ripartenza, cosa che Rangnick non può
gestire da solo come si preventivava, in società non hanno dimenticato come
Maldini sia riuscito a portare Hernandez in rossonero, non sono tanto convinto
che a fine stagione vada via, io penso che possano lavorare insieme e con Ibra
compreso.
Qualcuno faceva notare, la difficoltà che
il tedesco avrebbe incontrato nell’avviare la “rivoluzione”, in un tempo
limitato a causa del protrarsi della stagione in corso e che questo motivo
frena la società e lo stesso Rangnick, io credo che si sia scelta una
rivoluzione più “soft”, dove l’allenatore fa l’allenatore e su sua indicazione
(che poi è giusto visto che li deve allenare lui) i responsabili dell’area
tecnica fanno il loro, per me il compromesso è stato raggiunto, anche alla luce
del fatto che in Italia l’allenatore-manager non funziona.
Quindi l’ipotesi Rangnick è concreta ma non
ancora definita, qualche altro sostiene che Pioli possa restare protempore per poi
avviare la rivoluzione il prossimo anno, niente di più sbagliato, o si crede
nel lavoro di Pioli (in società non ci credono) oppure si taglia la testa al
toro e si parte (storta va, diritta viene), non è Platone, magari non vinceremo
già dalla prima giornata, pazienza, però dobbiamo avere un programma chiaro e
portarlo avanti.
Il Milan non lo ha cambiato Pioli, è
cambiato da quando è arrivato Ibrahimovic, segno che serviva e serve un (tre) giocatore
del genere, con Rangnick si può pensare che con la grande organizzazione di gioco,
possa supplire alla carenza di un organico competitivo (e si può), Ibra permetterà
a questa squadra di acquisire quella personalità, che gli servirà nell’immediato
futuro.
Piuttosto visti gli addii di Bonaventura
e Biglia, è a centrocampo che bisogna intervenire maggiormente, riscattiamo
Kjaer, confermiamo Ibra e per questa sessione di mercato, concentriamo tutti
gli sforzi economici per arrivare a Tonali, che piace a Pioli, a Rangnick e
anche a Spalletti, per un ragazzo tifoso del Milan, un incontro con Maldini lo
aiuterebbe a capire quali sono le sue ambizioni e i suoi desideri, perché molto
dipenderà dal Brescia, ma altrettanto dalla volontà del giocatore.
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